Princess Mononoke: differenze tra le versioni

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La parola "Mononoke" che compare nel titolo, anche se a prima vista potrebbe sembrare un nome proprio, non lo è affatto ma, nei fatti, è un soprannome che, nel contesto, può essere tradotto in "spirito vendicativo", dando al titolo del film il significato di "Principessa degli spiriti vendicativi": il significato proprio della parola [[youkai|mononoke]] non ha infatti un'equivalente in italiano, da qui la decisione di lasciarlo non tradotto.
La parola "Mononoke" che compare nel titolo, anche se a prima vista potrebbe sembrare un nome proprio, non lo è affatto ma, nei fatti, è un soprannome che, nel contesto, può essere tradotto in "spirito vendicativo", dando al titolo del film il significato di "Principessa degli spiriti vendicativi": il significato proprio della parola [[youkai|mononoke]] non ha infatti un'equivalente in italiano, da qui la decisione di lasciarlo non tradotto.


Il film ha riscosso un enorme successo in [[Giappone]], così come in molti altri paesi nei quali è stato spesso interpretato come un film sull'ambiente, raccontato in forma di mito giapponese. Lo dimostra il fatto che, fino all'uscita di [[Titanic]] qualche mese più tardi, fu il film che aveva guadagnato di più ai botteghini delle sale giapponesi.<ref>cfr. [http://www.animenewsnetwork.com/encyclopedia/anime.php?id=197 scheda su Anime News Network].</ref> {{citazione necessaria|Inoltre, sempre in Giappone, è tuttora al terzo posto come film d'animazione più popolare, preceduto dalle due successive produzioni di Miyazaki: [[La città incantata]] del [[2001]] e [[Il castello errante di Howl]] del [[2004]].}} {{citazione necessaria|Un famoso critico americano dichiarò addirittura che questo film avrebbe meritato una nomination agli Oscar come miglior film.}}
Il film ha riscosso un enorme successo in [[Giappone]], così come in molti altri paesi nei quali è stato spesso interpretato come un film sull'ambiente, raccontato in forma di mito giapponese. Lo dimostra il fatto che, fino all'uscita di [[Titanic]] qualche mese più tardi, fu il film che aveva guadagnato di più ai botteghini delle sale giapponesi.<ref>cfr. [http://www.animenewsnetwork.com/encyclopedia/anime.php?id=197 scheda su Anime News Network].</ref> {{citazione necessaria|Inoltre, sempre in Giappone, è tuttora al terzo posto come film d'animazione più popolare, preceduto dalle due successive produzioni di Miyazaki: [[La città incantata]] del [[2001]] e [[Il castello errante di Howl]] del [[2004]].}} Un famoso critico americano dichiarò addirittura che questo film avrebbe meritato una nomination agli Oscar come miglior film. <ref> http://utenti.lycos.it/anisoldier/files/fac.htm#6.9 </ref>


In Italia è stato distribuito dalla [[Buena Vista|Buena Vista Pictures]].
In Italia è stato distribuito dalla [[Buena Vista|Buena Vista Pictures]].

Versione delle 17:18, 8 set 2008

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Durata134'
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Regia{{{regista}}}
Logo ufficiale del film

Principessa Mononoke (もののけ姫?, Mononoke Hime) è un film d'animazione giapponese di Hayao Miyazaki realizzato dallo Studio Ghibli che è stato proiettato per la prima volta in Giappone il 12 luglio del 1997.

Il film è ambientato nel periodo Muromachi e s'impernia sulla lotta tra i guardiani sovrannaturali che proteggono la foresta e gli umani, bisognosi di risorse, che quella stessa foresta vogliono distruggere. Gli eventi sono narrati come visti dagli occhi di un estraneo, il principe Ashitaka.

La parola "Mononoke" che compare nel titolo, anche se a prima vista potrebbe sembrare un nome proprio, non lo è affatto ma, nei fatti, è un soprannome che, nel contesto, può essere tradotto in "spirito vendicativo", dando al titolo del film il significato di "Principessa degli spiriti vendicativi": il significato proprio della parola mononoke non ha infatti un'equivalente in italiano, da qui la decisione di lasciarlo non tradotto.

Il film ha riscosso un enorme successo in Giappone, così come in molti altri paesi nei quali è stato spesso interpretato come un film sull'ambiente, raccontato in forma di mito giapponese. Lo dimostra il fatto che, fino all'uscita di Titanic qualche mese più tardi, fu il film che aveva guadagnato di più ai botteghini delle sale giapponesi.[1] Inoltre, sempre in Giappone, è tuttora al terzo posto come film d'animazione più popolare, preceduto dalle due successive produzioni di Miyazaki: La città incantata del 2001 e Il castello errante di Howl del 2004.[senza fonte] Un famoso critico americano dichiarò addirittura che questo film avrebbe meritato una nomination agli Oscar come miglior film. [2]

In Italia è stato distribuito dalla Buena Vista Pictures.

Trama

Ashitaka, un principe Emishi, per salvare il suo villaggio dal dio-cinghiale Nago, trasformatosi in demone, si vede costretto ad ucciderlo, attirando su di se una maledizione. Poiché la maledizione si espande sempre di più, minacciando la sua stessa vita, Ashitaka, su consiglio del capo villaggio, si mette in viaggio, in compagnia del suo fedele stambecco Yakul, per cercare una cura all'anatema. Durante il suo viaggio scopre che la maledizione che aveva afflitto il dio Nago aveva avuto origine dal suo odio verso gli umani scaturito dal dolore causatogli dal proiettile di ferro che gli era stato sparato con un cannone artigianale prodotto nella Città del Ferro, in guerra contro gli spiriti della foresta per riuscire a procurarsi le risorse necessarie. Le tribù dei cinghiali, delle scimmie e dei lupi, insieme a San (la Principessa Mononoke del titolo), una ragazza cresciuta da questi ultimi, difendono la foresta. Ashitaka, durante il processo di mediazione, si innamora di San.

Note

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Collegamenti esterni

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