Veronica praecox

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Veronica precoce
Veronica praecox
Classificazione APG IV
Dominio Eukaryota
Regno Plantae
(clade) Angiosperme
(clade) Mesangiosperme
(clade) Eudicotiledoni
(clade) Eudicotiledoni centrali
(clade) Asteridi
(clade) Euasteridi I
Ordine Lamiales
Famiglia Plantaginaceae
Sottofamiglia Digitalidoideae
Tribù Veroniceae
Sottotribù Veroniciinae
Genere Veronica
Classificazione Cronquist
Dominio Eukaryota
Regno Plantae
Sottoregno Tracheobionta
Superdivisione Spermatophyta
Divisione Magnoliophyta
Classe Magnoliopsida
Sottoclasse Asteridae
Ordine Scrophulariales
Famiglia Scrophulariaceae
Sottofamiglia Digitalidoideae
Tribù Veroniceae
Sottotribù Veroniciinae
Genere Veronica
Specie V. praecox
Nomenclatura binomiale
Veronica praecox
All., 1789

Veronica precoce (nome scientifico Veronica praecox All., 1789) è una pianta erbacea annua appartenente alla famiglia delle Plantaginaceae.[1]

Etimologia[modifica | modifica wikitesto]

Il nome generico (Veronica) deriva dal personaggio biblico Santa Veronica, la donna che ha dato a Gesù un panno per asciugare il suo volto mentre è sulla via del Calvario. Alcune macchie e segni sui petali della corolla di questo fiore sembrano assomigliare a quelli del sacro fazzoletto di Veronica. Per questo nome di pianta sono indicate altre etimologie come l'arabo "viru-niku", o altre derivate dal latino come "vera-icona" (immagine vera).[2][3] L'epiteto specifico (praecox) indica una pianta a "precoce fioritura".[4]

Il nome scientifico della specie è stato definito dal botanico e medico italiano Carlo Ludovico Allioni (Torino, 23 settembre 1728 – Torino, 30 luglio 1804) nell'Auctarium ad Floram Pedemontanam cum notis et emendationibus (Auct. Fl. Pedem. 5. t. 1. f. 1) del 1789.[5]

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Il portamento
Le foglie
Infiorescenza
Il frutto
Racemi dell'infiorescenza: A) racemi terminali separati dalle foglie; B) racemi terminali non separati dalle foglie; C) racemi laterali

L'altezza di questa pianta varia tra 5 e 20 cm. La forma biologica è terofita scaposa (T scap), ossia in generale sono piante erbacee che differiscono dalle altre forme biologiche poiché, essendo annuali, superano la stagione avversa sotto forma di seme e sono munite di asse fiorale eretto e spesso privo di foglie. Tutta la pianta è pubescente per peli ghiandolari (soprattutto nella parte apicale); le foglie anneriscono nel secco.[6][7][8][9][10]

Radici[modifica | modifica wikitesto]

Le radici sono secondarie da rizoma.

Fusto[modifica | modifica wikitesto]

La parte aerea del fusto è semplice o ramificata alla base.

Foglie[modifica | modifica wikitesto]

Le foglie inferiori (quelle cauline) sono disposte in modo opposto e sono ovali con un breve picciolo; i bordi sono grossolanamente (e profondamente) crenato-dentati. Il colore delle foglie è verde scuro; nella parte abassiale spesso sono purpuree. Dimensione delle foglie: larghezza 3 – 10 mm; lunghezza 4 – 15 mm.

Infiorescenza[modifica | modifica wikitesto]

Le infiorescenze sono dei racemi terminali con circa 20 fiori al massimo. I racemi sono più o meno chiaramente separati dalla parte fogliare (tipo A - vedi figura). I fiori sono posizionati all'ascella di una brattea di tipo fogliaceo. Le brattee sono disposte in modo alterno e quelle superiori sono più piccole e strette. I peduncoli dei fiori sono patenti, lunghi un po' meno delle brattee, ma un po' più lunghi del calice. Alla fruttificazione si allungano ulteriormente (5 – 8 mm) ed hanno un portamento eretto.

Fiore[modifica | modifica wikitesto]

I fiori sono ermafroditi e tetraciclici (composti da 4 verticilli: calicecorollaandroceogineceo), pentameri (calice e corolla divisi in cinque parti). Larghezza dei fiori: 4 – 6 mm.

  • Formula fiorale. Per la famiglia di queste piante viene indicata la seguente formula fiorale:
X o * K (4-5), [C (4) o (2+3), A 2+2 o 2], G (2), capsula.[7]
  • Calice: il calice campanulato, gamosepalo e più o meno attinomorfo, è diviso in 4 profondi lobi (il sepalo posteriore - il quinto - è mancante), con apice acuto, e con alcune ciglia ghiandolari patenti.
  • Corolla: la corolla è gamopetala e debolmente zigomorfa con forme tubolari (il tubo è corto) e terminante in quattro larghi lobi patenti (il lobo superiore è leggermente più grande - due lobi fusi insieme, quello inferiore è più stretto). La corolla è resupinata; i lobi sono appena embricati. Il colore della corolla è blu intenso.
  • Androceo: gli stami sono due lunghi (gli altri tre sono abortiti) e sono sporgenti dal tubo corollino. I filamenti sono adnati alla corolla. Le antere hanno due teche più o meno separate, uguali con forme arrotondate.
  • Gineceo: il gineceo è bicarpellare (sincarpico - formato dall'unione di due carpelli connati). L'ovario (biloculare) è supero con forme ovoidi e compresso lateralmente. Gli ovuli per loculo sono da numerosi a pochi (1 - 2 per loculo), hanno un solo tegumento e sono tenuinucellati (con la nocella, stadio primordiale dell'ovulo, ridotta a poche cellule).[11] Lo stilo filiforme con stigma capitato e ottuso è ben sporgente dall'insenatura della corolla. Il disco nettarifero è presente nella parte inferiore della corolla (sotto l'ovario). Lunghezza dello stilo: 1 – 2 mm.
  • Fioritura: da marzo a giugno.

Frutti[modifica | modifica wikitesto]

Il frutto è del tipo a capsula divisa fino a metà in due lobi e bordi smarginati con peli ghiandolari. La forma è ovale un poco appiattita (più lunga che larga) con una insenatura poco profonda. La deiscenza è loculicida. I semi, di colore giallastro, sono numerosi (10 - 20) con forme incavate a conchiglia. Dimensione della capsula:3 - 4 x 4 – 5 mm. Dimensione dei semi: 0,6 - 1 x 1 - 1,4 mm.

Riproduzione[modifica | modifica wikitesto]

  • Impollinazione: l'impollinazione avviene tramite insetti (impollinazione entomogama).
  • Riproduzione: la fecondazione avviene fondamentalmente tramite l'impollinazione dei fiori (vedi sopra).
  • Dispersione: i semi cadendo a terra (dopo essere stati trasportati per alcuni metri dal vento – disseminazione anemocora) sono successivamente dispersi soprattutto da insetti tipo formiche (disseminazione mirmecoria).

Distribuzione e habitat[modifica | modifica wikitesto]

Distribuzione della pianta
(Distribuzione regionale[12] – Distribuzione alpina[13])

Fitosociologia[modifica | modifica wikitesto]

Areale alpino[modifica | modifica wikitesto]

Dal punto di vista fitosociologico alpino Veronica praecox appartiene alla seguente comunità vegetale:[13]

  • Formazione: comunità pioniere a terofite e succulente
  • Classe: Koelerio-Corynephoretea
  • Ordine: Alysso-Sedetalia
  • Alleanza: Alysso-Sedion albi

Areale italiano[modifica | modifica wikitesto]

Per l'areale completo italiano Veronica praecox appartiene alla seguente comunità vegetale:[15]

  • Macrotipologia: vegetazione delle praterie
  • Classe: Sedo albi-Scleranthetea biennis Br.-Bl., 1955
  • Ordine: Alysso alyssoiid-Sedetalia albi Moravec, 1967
  • Alleanza: Alysso alyssoidis-Sedion albi Oberdorfer & Müller in Müller, 1961

Descrizione: l'alleanza Alysso alyssoidis-Sedion albi è relativa alle comunità subatlantiche e medioeuropee della fascia collinare, montana e altimontana. Queste comunità che si sviluppano su suoli calcarei, superficiali e permeabili, sono spesso ricche di specie terofite. L'occupazione, realizzata prevalentemente in ambiti rocciosi, ma anche su prati xerotermofili di tipo erboso-rupestre, va dal piano mesomediterraneo a quello supratemperato inferiore, e localmente fino all'orizzonte subalpino. L'alleanza è distribuita su tutto il territorio italiano (aree collinari e montane), ad esclusione di alcune zone; mentre in Europa si trova sulle creste montuose delle regioni occidentali, centrali e del sud-est europeo. La composizione floristica comprende comunità erbacee pioniere colonizzate da specie terofite e camefite succulente con accompagnamento di muschi calcifili e licheni.[16]

Alcune specie presenti nell'associazione: Trifolium scabrum, Alyssum alyssoides, Acinos arvensis, Arenaria serpyllifolia, Aurinia saxatilis, Centaurea stoebe, Echium vulgare, Poa bulbosa, Sanguisorba minor, Medicago lupulina, Sedum acre, Sedum album e Sedum sexangulare.[16]

Tassonomia[modifica | modifica wikitesto]

La famiglia di appartenenza (Plantaginaceae) è relativamente numerosa con un centinaio di generi. La classificazione tassonomica di questa specie è in via di definizione in quanto fino a poco tempo fa il suo genere apparteneva alla famiglia delle Scrophulariaceae (secondo la classificazione ormai classica di Cronquist), mentre ora con i nuovi sistemi di classificazione filogenetica (classificazione APG) è stata assegnata alla famiglia delle Plantaginaceae; anche i livelli superiori sono cambiati (vedi il box tassonomico iniziale). Questa pianta appartiene alla sottotribù Veroniciinae (tribù Veroniceae e sottofamiglia Digitalidoideae). Il genere Veronica è molto numeroso con oltre 250 specie a distribuzione cosmopolita.

La specie V. praecox appartiene alla sezione (o sottogenere) Pocilla Dumort.. Questo gruppo è caratterizzato da un ciclo biologico annuo, dalle infiorescenze formate da racemi terminali con brattee ben distinte dalle foglie oppure i fiori sono isolati all'ascella di foglie normali (quindi le brattee non si distinguono dalle foglie), dal calice a 4 lobi e dai semi piani o incavati.[9]

Il numero cromosomico di V. praecox è: 2n = 18.[17]

Sottospecie[modifica | modifica wikitesto]

Per la specie di questa voce è riconosciuta come valida la seguente sottospecie:[1]

  • Veronica praecox subsp. kavusica (Rech.f.) Elenevsky, 1977

Sinonimi[modifica | modifica wikitesto]

Questa entità ha avuto nel tempo diverse nomenclature. L'elenco seguente indica alcuni tra i sinonimi più frequenti:[1]

  • Cardia praecox (All.) Dulac
  • Cochlidiosperma praecox (All.) Opiz
  • Omphalospora praecox (All.) Fourr.
  • Veronica kavusica Rech.f.

Altre notizie[modifica | modifica wikitesto]

La veronica precoce in altre lingue è chiamata nei seguenti modi:

  • (DE) Frührer Ehrenpreis
  • (FR) Véronique précoce
  • (EN) Breckland Speedwell

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c The Plant List, su theplantlist.org. URL consultato il 4 ottobre 2018.
  2. ^ David Gledhill 2008, pag. 400.
  3. ^ Botanical names, su calflora.net. URL consultato il 27 aprile 2017.
  4. ^ Botanical names, su calflora.net. URL consultato il 4 ottobre 2018.
  5. ^ The International Plant Names Index, su ipni.org. URL consultato il 4 ottobre 2018.
  6. ^ Kadereit 2004, pag. 398.
  7. ^ a b Judd et al 2007, pag. 493.
  8. ^ Strasburger 2007, pag. 852.
  9. ^ a b Pignatti 1982, Vol. 2 - pag. 562.
  10. ^ Motta 1960, Vol. 3 - pag. 922.
  11. ^ Musmarra 1996.
  12. ^ Conti et al. 2005, pag. 182.
  13. ^ a b c d Aeschimann et al. 2004, Vol. 2 - pag. 226.
  14. ^ EURO MED - PlantBase, su ww2.bgbm.org. URL consultato il 4 ottobre 2018.
  15. ^ Prodromo della vegetazione italiana, su prodromo-vegetazione-italia.org, p. Veronica praecox. URL consultato il 4 ottobre 20186.
  16. ^ a b Prodromo della vegetazione italiana, su prodromo-vegetazione-italia.org, p. 54.2.1 ALL. ALYSSO ALYSSOIDIS-SEDION ALBI OBERDORFER & MÜLLER IN MÜLLER 1961. URL consultato il 4 ottobre 2018.
  17. ^ Tropicos Database, su tropicos.org. URL consultato il 4 ottobre 2018.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]