Schola Xantha

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Schola Xantha
CiviltàRomana
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Comune Roma
Scavi
Data scoperta1540

La Schola Xantha era un locale appartenente agli scrivani ed araldi degli edili curuli nel Foro Romano, collocato a ridosso dei Rostri e a destra dell'arco di Tiberio.[1]

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Di questo locale destinato agli assistenti degli Edili Curuli, scoperto nel 1540, non restano che due descrizioni dell'epoca, e il pavimento di marmo, che ancora porta le tracce dei sedili che dovevano correre sui lati del locale.[2]

Sull'architrave si leggeva che la Schola fu ricostruita sotto il regno di Tiberio, da Bebryx e A. Fabius Xanthus, da cui poi prese il nome. Questo locale era decorato con sedili di bronzo e statuette di argento dei sette pianeti. L'altra citazione ricordava che la Schola fu restaurata durante il regno di Caracalla da C. Avillius Licinius Trosius.[2]

L'identificazione dei resti con la Schola è del 1888, e si deve allo storico tedesco Christian Hülsen,[3] sulla base di documenti del XVI secolo.[senza fonte]

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Christian Hülsen, Il sito e le iscrizioni della Schola Xantha sul foro romano, 1888.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ La Schola su Treccani
  2. ^ a b La Schola su Lacus Curtis
  3. ^ Foro Romano, l'area centrale. Di Cairoli Fulvio Giuliani, Patrizia Verduchi, Università di Roma. Istituto di topografia antica, Italy. Soprintendenza archeologica di Roma · 1980. pg. 12. ISBN 9788822228901

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]