Premio Pulitzer per il miglior editoriale

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Il premio Pulitzer per il miglior editoriale (Pulitzer Prize for Editorial Writing) è uno dei quattordici premi Pulitzer per il giornalismo che vengono conferiti ogni anno negli Stati Uniti d'America. Viene assegnato a un editoriale che si sia distinto per chiarezza di stile, intento morale, solida argomentazione ed efficacia nell'influenzare l'opinione pubblica nella direzione intesa dall'autore.

Assegnato a partire dal 1917, è uno dei 7 premi Pulitzer originali[1], mentre a partire dal 1922 viene riconosciuto anche un premio Pulitzer per la miglior vignetta editoriale. Dal 1980 vengono annunciati anche i nomi dei finalisti, di solito due oltre al vincitore.[2]

Albo d'oro[modifica | modifica wikitesto]

Anni 1910[modifica | modifica wikitesto]

  • 1917: autore non citato, New-York Tribune, per un articolo sul primo anniversario dell'affondamento del Lusitania
  • 1918: autore non citato, The Courier-Journal (Louisville, KY), per l'articolo 'Vae Victis!' e l'editoriale 'War Has Its Compensation'
  • 1919: non assegnato

Anni 1920[modifica | modifica wikitesto]

Anni 1930[modifica | modifica wikitesto]

  • 1930: non assegnato
  • 1931: Charles S. Ryckman, Fremont Tribune (Fremont (Nebraska)), per 'The Gentlemen from Nebraska'
  • 1932: non assegnato
  • 1933: autore non citato, The Kansas City Star, per la sua serie di editoriali su temi nazionali e internazionali
  • 1934: E. P. Chase, Atlantic News-Telegraph (Iowa), per 'Where is Our Money?'
  • 1935: non assegnato
  • 1936: Felix Morley, The Washington Post, per i suoi considerevoli editoriali scritti durante l'anno
  • 1936: George B. Parker, Scripps-Howard Newspapers, per i suoi considerevoli editoriali scritti durante l'anno
  • 1937: John W. Owens, The Baltimore Sun, per i suoi considerevoli editoriali scritti durante l'anno
  • 1938: William Wesley Waymack, The Des Moines Register, per i suoi considerevoli editoriali scritti durante l'anno
  • 1939: Ronald G. Callvert, The Oregonian (Portland, OR), per 'My Country 'Tis of Thee' e per i suoi altri considerevoli editoriali scritti durante l'anno

Anni 1940[modifica | modifica wikitesto]

  • 1940: Bart Howard, St. Louis Post-Dispatch, per i suoi considerevoli editoriali scritti durante l'anno
  • 1941: Reuben Maury, New York Daily News, per i suoi considerevoli editoriali scritti durante l'anno
  • 1942: Geoffrey Parsons, New York Herald Tribune, per i suoi considerevoli editoriali scritti durante l'anno
  • 1943: Forrest W. Seymour, The Des Moines Register, per i suoi considerevoli editoriali scritti durante il 1942
  • 1944: Henry J. Haskell, The Kansas City Star, per i suoi considerevoli editoriali scritti durante il 1943
  • 1945: George W. Potter, The Providence Journal, per i suoi considerevoli editoriali scritti durante il 1944, in particolare quelli sulla libertà di stampa
  • 1946: Hodding Carter, Delta Democrat-Times (Greenville, Mississippi), per una serie di editoriali pubblicati nel 1945 su temi di intolleranza razziale, economica e religiosa, come per esempio 'Go for Broke'"
  • 1947: William H. Grimes, The Wall Street Journal, per i suoi considerevoli editoriali scritti durante l'anno
  • 1948: Virginius Dabney, Richmond Times-Dispatch, per i suoi considerevoli editoriali scritti durante l'anno
  • 1949: John H. Crider, Boston Herald, per i suoi considerevoli editoriali scritti durante l'anno

Anni 1950[modifica | modifica wikitesto]

  • 1950: Carl M. Saunders, Jackson Citizen Patriot (Michigan), per i suoi considerevoli editoriali scritti durante l'anno
  • 1951: William Harry Fitzpatrick, New Orleans States, per la sua serie di editoriali su temi costituzionali 'Government by Treaty'
  • 1952: Louis LaCoss, St. Louis Globe Democrat, per 'The Low Estate of Public Morals'
  • 1953: Vermont Connecticut Royster, The Wall Street Journal, per i suoi considerevoli editoriali scritti durante l'anno
  • 1954: Don Murray, Boston Herald, per la sua serie di editoriali sulla difesa nazionale
  • 1955: Royce Howes, Detroit Free Press, per l'editoriale 'The Cause of a Strike' sugli scioperi del 1954 dei lavoratori della Chrysler
  • 1956: Lauren K. Soth, The Des Moines Register (Des Moines, Iowa), per l'editoriale che invitava una delegazione agricola dell'Unione Sovietica a visitare l'Iowa
  • 1957: Buford Boone, The Tuscaloosa News, per 'What a Price for Peace'
  • 1958: Harry Ashmore, Arkansas Gazette, per i suoi editoriali sul conflitto di integrazione scolastica di Little Rock
  • 1959: Ralph McGill, The Atlanta Constitution, per i suoi editoriali del 1958, come 'A Church, A School...'

Anni 1960[modifica | modifica wikitesto]

  • 1960: Lenoir Chambers, The Virginian-Pilot (Norfolk), per i suoi editoriali sui problemi di integrazione scolastica in Virginia, come 'The Year the Schools Closed' e 'The Year the Schools Opened' del 1959
  • 1961: William J. Dorvillier, The San Juan Star, per i suoi editoriali sulle interferenze clericali nelle elezioni governatoriali del 1960 in Porto Rico
  • 1962: Thomas M. Storke, Santa Barbara News-Press, per i suoi editoriali sull'associazione politica statunitense John Birch Society
  • 1963: Ira B. Harkey Jr., Pascagoula Chronicle, per i suoi editoriali sulla crisi d'integrazione in Mississippi nel 1962
  • 1964: Hazel Brannon Smith, Lexington Advertiser, per i suoi editoriali durante l'anno
  • 1965: John R. Harrison, The Gainesville Sun (Florida), per la sua efficace campagna editoriale sulla questione degli alloggi nella sua città
  • 1966: Robert Lasch, St. Louis Post-Dispatch, per i suoi editoriali durante il 1965
  • 1967: Eugene Patterson, The Atlanta Constitution, per i suoi editoriali durante l'anno
  • 1968: John S. Knight, Knight Newspapers, per i suoi editoriali durante l'anno
  • 1969: Paul Greenberg, Pine Bluff Commercial (Pine Bluff, Arkansas), per i suoi editoriali durante il 1968

Anni 1970[modifica | modifica wikitesto]

  • 1970: Philip L. Geyelin, The Washington Post, per i suoi editoriali durante il 1969
  • 1971: Horance G. Davis Jr., The Gainesville Sun (Florida), per i suoi editoriali in supporto della pacifica Desegregazione delle scuole della Florida.
  • 1972: John Strohmeyer, Bethlehem Globe-Times (Bethlehem (Pennsylvania)), per i suoi editoriali volti a ridurre le tensioni razziali a Bethlehem
  • 1973: Roger B. Linscott, The Berkshire Eagle (Pittsfield, Massachusetts), per i suoi editoriali durante il 1972
  • 1974: F. Gilman Spencer, The Trentonian (Trenton, New Jersey), per i suoi editoriali sugli scandali del governo dl New Jersey
  • 1975: John Daniell Maurice, Charleston Daily Mail, per i suoi editoriali sulla controversia dei libri scolastici della Contea di Kanawha
  • 1976: Philip P. Kerby, Los Angeles Times, per i suoi editoriali contro la segretezza su questioni governative e la censura su questioni giudiziarie
  • 1977: Warren L. Lerude, Foster Church e Norman F. Cardoza, Reno Evening Gazette and Nevada State Journal, per editoriali contro il potere di un gestore di case di tolleranza
  • 1978: Meg Greenfield, The Washington Post, per i suoi editoriali
  • 1979: Edwin M. Yoder Jr., Washington Star

Anni 1980[modifica | modifica wikitesto]

  • 1980: Robert L. Bartley, The Wall Street Journal
  • 1981: non assegnato
  • 1982: Jack Rosenthal, The New York Times
  • 1983: Redazione del The Miami Herald, per la campagna contro la detenzione di immigranti clandestini Haitiani da parte di funzionari federali
  • 1984: Albert Scardino, Georgia Gazette, per una serie di editoriali su varie questioni locali e statali
  • 1985: Richard Aregood, Philadelphia Daily News, per vari suoi editoriali
  • 1986: Jack Fuller, Chicago Tribune, per i suoi editoriali su questioni costituzionali
  • 1987: Jonathan Freedman, The San Diego Union-Tribune (San Diego, California), per i suoi editoriali sulla riforma dell'immigrazione negli Stati Uniti
  • 1988: Jane Healy, Orlando Sentinel, per la sua serie di editoriali di denuncia del sovrasviluppo della Contea di Orange (Florida).
  • 1989: Lois Wille, Chicago Tribune, per una serie di editoriali su varie questioni locali

Anni 1990[modifica | modifica wikitesto]

  • 1990: Thomas J. Hylton, Pottstown Mercury (Pennsylvania), per i suoi editoriali sull'emissione di un prestito obbligazionario locale per la conservazione di spazi agricoli e rurali in Pennsylvania
  • 1991: Ron Casey, Harold Jackson e Joey Kennedy, The Birmingham News, per la loro campagna editoriale sulle iniquità del sistema di tassazione in Alabama
  • 1992: Maria Henson, Lexington Herald-Leader (Kentucky), per i suoi editoriali sulle donne maltrattate in Kentucky
  • 1993: non assegnato
  • 1994: R. Bruce Dold, Chicago Tribune, per la sua serie di editoriali di denuncia del sistema di welfare per i bambini in Illinois
  • 1995: Jeffrey Good, St. Petersburg Times (Florida), per la sua campagna editoriale sul sistema di successione delle proprietà immobiliari in Florida
  • 1996: Robert B. Semple, Jr., The New York Times, per i suoi editoriali su temi ambientali
  • 1997: Michael Gartner, Daily Tribune (Ames, Iowa), per i suoi editoriali su questioni legate alla gente della sua comunità
  • 1998: Bernard L. Stein, Riverdale Press (The Bronx, New York), per i suoi editoriali sulla politica e altri temi riguardanti i residenti di New York
  • 1999: Redazione del New York Daily News, per l'efficace campagna per il salvataggio dell'Apollo Theater di Harlem dalla chiusura dovuta alla cattiva gestione finanziaria

Anni 2000[modifica | modifica wikitesto]

  • 2000: John C. Bersia, Orlando Sentinel, per l'appassionata campagna editoriale contro le pratiche di prestito predatorio
  • 2001: David Moats, Rutland Herald, per i suoi editoriali sulle questioni di divisione nelle unioni civili delle coppie dello stesso sesso
  • 2002: Alex Raksin e Bob Sipchen, Los Angeles Times, per i loro editoriali sui senza tetto con problemi mentali
  • 2003: Cornelia Grumman, Chicago Tribune, per i suoi editoriali sulla riforma della pena di morte
  • 2004: William R. Stall, Los Angeles Times, per i suoi editoriali sul governo dello Stato della California
  • 2005: Tom Philp, Sacramento Bee, per i suoi editoriali sulla bonifica della Hetch Hetchy Valley in California
  • 2006: Rick Attig e Doug Bates, The Oregonian (Portland, Oregon), per i loro editoriali sugli abusi in un ospedale psichiatrico dimenticato in Oregon
  • 2007: Redazione del New York Daily News, per i loro editoriali sugli effetti per la salute dei lavoratori del Sito del World Trade Center altrimenti ignorati dalla città e dalla nazione
  • 2008: non assegnato
  • 2009: Mark Mahoney, The Post-Star (Glens Falls, New York), per i suoi editoriali sui rischi dovuti alla segretezza del governo locale e sul diritto di sapere dei cittadini

Anni 2010[modifica | modifica wikitesto]

  • 2010: Tod Robberson, Colleen McCain Nelson e William McKenzie, The Dallas Morning News, per i loro editoriali sulle disparità economiche e sociali presenti nella città di Dallas
  • 2011: Joseph Rago, The Wall Street Journal, per i suoi editoriali sulla riforma della Sanità del presidente Barack Obama
  • 2012: non assegnato
  • 2013: Tim Nickens e Daniel Ruth, Tampa Bay Times, per la loro campagna contro la decisione di interrompere la fluorizzazione dell'acqua nella contea locale
  • 2014: Redazione del The Oregonian, Portland, Oregon, per gli editoriali sui crescenti costi delle pensioni
  • 2015: Kathleen Kingsbury, The Boston Globe per gli editoriali sulle disparità di guadagno nel mondo dei ristoranti
  • 2016: John Hackworth e Brian Gleason, Sun Newspapers, Charlotte Harbor, Florida per i loro editoriali sull'uccisione di una persona in casa di correzione da parte degli agenti
  • 2017: Art Cullen, The Storm Lake Times, Storm Lake, per gli editoriali che sulla base di tenaci ricerche, notevole competenza e scrittura coinvolgente hanno sfidato gli interessi di potenti imprese del settore agricolo dell'Iowa[3].
  • 2018: Andie Dominick, The Des Moines Register, Des Moines, per la disamina chiara, indignata e priva di luoghi comuni o sentimentalismo delle dannose conseguenze della privatizzazione dell'amministrazione della sanità per i residenti dell'Iowa[4].
  • 2019: Brent Staples, The New York Times, per gli editoriali scritti con straordinaria chiarezza morale che tracciano le fratture razziali nella società statunitense in un momento cruciale della storia nazionale[5].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ 1917 Winners, su pulitzer.org. URL consultato il 31 marzo 2017.
  2. ^ Editorial Writing, su The Pulitzer Prizes. URL consultato il 31 marzo 2017.
  3. ^ (EN) Editorial Writing, su pulitzer.org. URL consultato l'11 aprile 2017.
  4. ^ (EN) Editorial Writing, su pulitzer.org. URL consultato il 16 febbraio 2019.
  5. ^ (EN) 2019 Pulitzer Prizes Journalism: Editorial Writing - Brent Staples of The New York Times, su pulitzer.org, 15 aprile 2019. URL consultato il 16 aprile 2019.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]