Maria Schneider (attrice)

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Maria Schneider nel 2001

Maria Schneider (Parigi, 27 marzo 1952Parigi, 3 febbraio 2011) è stata un'attrice francese.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Maria Schneider nacque a Parigi il 27 marzo 1952, figlia illegittima dell'attore francese Daniel Gélin e di Marie-Christine Schneider, una tedesca di Romania[1], proprietaria di una libreria a Parigi. Il padre, durante il periodo della relazione intrattenuta con la madre della Schneider (che al tempo si manteneva come modella), era sposato con l'attrice Danièle Delorme[2] e, pertanto, non ne riconobbe la paternità; l'attrice, cresciuta dunque dalla madre presso una piccola città non molto distante dal confine con la Germania[3], verrà a conoscenza dell'identità del padre solamente durante l'adolescenza[4]. Esordì in teatro non ancora quattordicenne, senza aver mai ricevuto lezioni di recitazione[5]. Nel 1969 debuttò sul grande schermo con una piccola parte in L'albero di Natale (1969) di Terence Young e, l'anno successivo, apparve in Madly - Il piacere dell'uomo (1970) con Alain Delon.

Maria Schneider in Ultimo tango a Parigi, nel 1972

L'affermazione giunse con Ultimo tango a Parigi, film di Bernardo Bertolucci che le regalò una fama mondiale facendola entrare nella storia del cinema a soli 20 anni. È su questo set che dovette girare una dura scena di violenza sessuale destinata a diventare fra le più famose nella storia del cinema. Sebbene tale scena fosse prevista nella sceneggiatura[6] e ad entrambi gli attori fosse stato fatto firmare un contratto[7], non era però specificato che la scena consistesse fondamentalmente in un rapporto anale simulato con l'uso del burro come lubrificante, che infatti venne aggiunta al copione quasi all'ultimo minuto, quando a Marlon Brando, protagonista del film, venne in mente l'idea, approvata prontamente da Bertolucci. L'attrice, a distanza di anni, in un'intervista concessa a un giornale inglese dichiarò di essersi sentita "quasi violentata" e di aver subito un forte choc emotivo dovuto all'umiliazione alla quale dovette sottostare[8]. Subito dopo il successo di Ultimo tango a Parigi, la Schneider dichiarò ai media la sua bisessualità[8][9][10].

Nel 1975 interpretò la misteriosa amante di Jack Nicholson in Professione: reporter, film di Michelangelo Antonioni. Nei primi mesi del 1976, durante le riprese di Caligola, venne licenziata dalla produzione per il suo rifiuto di girare scene di nudo. Il licenziamento le provocò una crisi nervosa che la costrinse al ricovero in un ospedale psichiatrico[10] a Roma. In quell'occasione venne sostituita dall'attrice Teresa Ann Savoy.

Il 1979 fu per la Schneider un anno turbolento, segnato dalla tossicodipendenza, da un'overdose e da un conseguente tentativo di suicidio[11][12]. La Schneider ammise che la sua tossicodipendenza da eroina fu causata dall'immagine che Bertolucci le aveva fatto assumere, suo malgrado, in Ultimo tango a Parigi[13]. Nel 1980, dopo un lungo periodo di riabilitazione, tornò alle scene cinematografiche e teatrali[14]. Nel 1996 produsse un disco-tributo a Lucio Battisti dal titolo Señor Battisti, di cui fu anche interprete insieme a Cristiano Malgioglio, suo amico.

Vita privata[modifica | modifica wikitesto]

Morì il 3 febbraio 2011, a 58 anni, a causa di un tumore al polmone. Il suo funerale si tenne il 10 febbraio presso la chiesa di Saint-Roch, a Parigi, alla presenza di attori, registi e produttori del cinema francese (come Dominique Besnehard, Bertrand Blier, Christine Boisson, Claudia Cardinale, Alain Delon e Andréa Ferréol), nonché della sua compagna Maria Pia Almadio e dei fratellastri Fiona e Manuel Gélin. Delon lesse un tributo di Brigitte Bardot. La Schneider fu poi cremata al crematorio del Père Lachaise e le sue ceneri disperse in mare ai piedi della Rocher de la Vierge a Biarritz, secondo i suoi ultimi desideri. Era inoltre sorellastra dell'attore Xavier Gélin, anch'egli morto di tumore nel 1999.

Filmografia[modifica | modifica wikitesto]

Maria Schneider con Marlon Brando in Ultimo tango a Parigi, nel 1972

Cinema[modifica | modifica wikitesto]

Televisione[modifica | modifica wikitesto]

Riconoscimenti[modifica | modifica wikitesto]

Doppiatrici italiane[modifica | modifica wikitesto]

Discografia[modifica | modifica wikitesto]

Singoli[modifica | modifica wikitesto]

Collaborazioni[modifica | modifica wikitesto]

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Chevalier de l'Ordre des Arts et des Lettres - nastrino per uniforme ordinaria
«Vous incarnez, vous aussi, une facette de la femme moderne et de sa liberté. Vous êtes une actrice audacieuse, capable de jouer tous les rôles, y compris le sien même : c'est ainsi que l'on croit vous découvrir telle que vous êtes, ou bien plutôt telle que le cinéma vous fait être dans la mise en abyme subtile qu'a réalisée Bertrand BLIER il y a tout juste dix ans, dans Les Acteurs, où vous côtoyez de nombreuses autres « ètoiles » du septième art français.[15]»
— Parigi, 2 luglio 2010

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Judy Klemesrud, Maria Says Her 'Tango' Is Not; Movies, in The New York Times, 4 febbraio 1973. URL consultato il 12 maggio 2010.
  2. ^ David Thomson, A Biographical Dictionary of Film, Andre Deutsch, 1994.
  3. ^ http://movies.yahoo.com/person/maria-schneider/biography.html "Maria Schneider" (archiviato dall'url originale l'8 luglio 2012)., Movies, Yahoo
  4. ^ Judy Klemesrud, Maria Says Her "Tango" Is Not; Movies, in The New York Times, 4 febbraio 1973. URL consultato il 12 maggio 2010.
  5. ^ Scheda su My Movies - Sito web specializzato in cinema
  6. ^ La verità sulla scena del burro in Ultimo tango a Parigi - LetteraDonna. URL consultato il 27 novembre 2018 (archiviato dall'url originale l'11 agosto 2019).
  7. ^ Finiamola una volta per tutte con la bufala di Maria Schneider stuprata in 'Ultimo Tango a Parigi' | Globalist.
  8. ^ a b Boze Hadleigh, The Lavender Screen: The Gay and Lesbian Films, Citadel Press, 2001, p.  81., ISBN 0-8065-2199-6.
  9. ^ Richard M. Abrams, America Transformed: Sixty Years of Revolutionary Change, 1941-2001, Cambridge University Press, 2006, pp.  165.-6, ISBN 0-521-86246-9.
  10. ^ a b Roger Ebert, Interview with Maria Schneider, Chicago Sun-Times, 14 settembre 1975. URL consultato il 21 aprile 2007 (archiviato dall'url originale il 13 ottobre 2006).
  11. ^ Le straniere nel nostro cinema - di Enrico Lancia e Fabio Melelli, 2005
  12. ^ Intervista a Maria Schneider di Claudio Pollastri in "Studi Cattolici" - settembre 2008
  13. ^ "Il burro? Bertolucci mi ha ingannato" Parla la star di Ultimo Tango a Parigi.
  14. ^ Lina Das, I felt raped by Brando, London, Daily Mail, 14 settembre 1975. URL consultato il 21 aprile 2007.
  15. ^ (FR) Cérémonie de remise des insignes à Bulle Ogier, à Nicoletta, à Claude Vega et à Maria Schneider, su culture.gouv.fr, 2 luglio 2010. URL consultato il 3 febbraio 2011.

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN100917565 · ISNI (EN0000 0001 1526 4605 · LCCN (ENno96065419 · GND (DE12962361X · BNE (ESXX1295489 (data) · BNF (FRcb138995173 (data) · NDL (ENJA00929146 · WorldCat Identities (ENlccn-no96065419