Domenico La Bruna

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Domenico La Bruna (Trapani, 24 febbraio 1699Trapani, 19 giugno 1763) è stato un pittore italiano del barocco siciliano, attivo soprattutto a Trapani e provincia.

Lapidazione di Santo Stefano, protobasilica cattedrale di San Lorenzo.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Figlio di Domenico, mercante di origine messinese, e di Rosalia.[1] Instradato al commercio, fu determinato nel seguire la passione per la pittura e la vocazione religiosa culminata con l'ordinazione sacerdotale.

Le opere trattano temi sacri su commissione da ordini religiosi per luoghi di culto, temi allegorici per la raffinata decorazione di ambienti in palazzi nobiliari e abbellimenti di interni in edifici pubblici.[1]

I suoi modi stilistici sono in parte riconducibili alla tradizione tardobarocca locale, l'impronta novellesca mutuata in un primo tempo attraverso le opere di Andrea Carrera e successivamente di Giuseppe Felice, Giuseppe La Francesca, ma anche dal ricco e variegato ambiente palermitano con riferimento ad Antonio Grano, Filippo Tancredi, Olivio Sozzi e soprattutto Vito D'Anna.

Nel panorama degli artisti della penisola subisce il fascino e le contaminazioni di pittori del calibro di Corrado Giaquinto, Carlo Maratta, Salvatore Rosa, Luca Giordano, Francesco Solimena.[2]

Opere[modifica | modifica wikitesto]

Palermo e provincia[modifica | modifica wikitesto]

Trapani e provincia[modifica | modifica wikitesto]

Alcamo[modifica | modifica wikitesto]

Calatafimi[modifica | modifica wikitesto]

Castellammare del Golfo[modifica | modifica wikitesto]

Castelvetrano[modifica | modifica wikitesto]

  • XVIII secolo, Santa Maria Maddalena de' Pazzi, dipinto su tela, opera custodita nella chiesa di Maria Santissima del Carmelo.
  • XVIII secolo, Trasfigurazione, dipinto su tela, opera autografa "Dominicus La Bruna P(inxit)" custodita nella chiesa di Maria Santissima del Carmelo.

Custonaci[modifica | modifica wikitesto]

Erice[modifica | modifica wikitesto]

  • XVIII secolo, Trionfo dell'Ordine carmelitano con Santa Teresa d'Avila e Sant'Alberto degli Abbati,
  • XVIII secolo,Estasi di Santa Teresa, affreschi, attribuzione, opere realizzate nella volta della chiesa di Santa Teresa.
  • XVIII secolo, Apparizione di San Giuseppe a Santa Teresa, dipinto, opera documentata nel monastero della chiesa di Santa Teresa.
  • XVIII secolo, Discesa dello Spirito Santo, affresco della volta dell'Oratorio detto «Casa Santa di Sales» della chiesa di San Cataldo.
  • XVIII secolo, San Francesco di Sales distribuisce la comunione, dipinto documentato nell'Oratorio detto «Casa Santa di Sales» della chiesa di San Cataldo.
  • XVIII secolo, Educazione della Vergine, Sacra Famiglia detta la Madonna della Pera, Vestizione di Santa Teresa, olio su tela, dipinti provenienti dal monastero dell'Ordine carmelitano della chiesa di Santa Teresa e custodite presso il Museo civico "Antonio Cordici".
  • XVIII secolo, Episodi della vita della Vergine, affreschi realizzati nella Cappella dell'Annunziata del convento del Carmine.

Favignana[modifica | modifica wikitesto]

  • XVIII secolo, Ciclo, dipinti, opere documentate nel duomo di Maria Santissima Immacolata.[4]

Marsala[modifica | modifica wikitesto]

Mazara del Vallo[modifica | modifica wikitesto]


Trapani[modifica | modifica wikitesto]

Protobasilica cattedrale di San Lorenzo[modifica | modifica wikitesto]
Chiesa di San Francesco d'Assisi[modifica | modifica wikitesto]
Chiesa di Santa Maria dell'Itria dell'Ordine degli agostiniani scalzi[modifica | modifica wikitesto]
Chiesa di Santa Maria di Gesù[modifica | modifica wikitesto]
Basilica santuario di Maria Santissima Annunziata[modifica | modifica wikitesto]
Affreschi in palazzi nobiliari[modifica | modifica wikitesto]
  • 1754, Eterno Creatore, affreschi dai temi religiosi comprendenti il Sogno di Giacobbe e il Giudizio di Salomone, opere realizzate negli ambienti del piano nobile del palazzo di Francesco Saura, duca di Castelmonte.[14]
  • XVIII secolo, La Virtù coronata, affresco in parte ridipinto raffigurante Mercurio con lo scudo decorato con la figura della Trinacria, Apollo con la lira, assiso sul carro tra un coro di Muse, figure mitologiche e le allegorie della Pittura, Scultura, Architettura, opera presente nel salone del Palazzo Riccio di San Gioacchino, edificio oggi proprietà della provincia di Trapani.[14]
  • XVIII secolo, Venere, affresco di tema nuziale, opera documentata per il salone principale del palazzo Fardella, marchesi di Torrearsa.[13]
  • XVIII secolo, Eterno in gloria e angeli, affresco, opera documentata per il salone principale del palazzo di Annibale Fardella, marchese di Torrearsa.[14]

Affreschi documentati nel palazzo Staiti, barone delle Saline della Chiusa Grande e della Chiusella.[13] Palazzo Omodei, cavaliere dell'Ordine gerosolimitano.[13] Palazzo del signor Venuti.[13] Palazzo signor Nicolò Palmieri.[13]

Opere sparse[modifica | modifica wikitesto]

  • 1735, Sant'Ignazio di Loyola, dipinto appartenente a ciclo commissionato per la chiesa del Collegio dei Gesuiti, oggi intitolata a Santa Maria del Soccorso, e custodita nella chiesa di San Teodoro di Modica.
  • 1735, Adorazione dei Magi, dipinto appartenente a ciclo commissionato e documentato per la chiesa del Collegio dei Gesuiti, oggi intitolata a Santa Maria del Soccorso di Modica.[6]
  • XVIII secolo, Sant'Ignazio di Loyola, pala d'altare, opera custodita nella chiesa del Gesù del Collegio dei Gesuiti di Caltagirone.

Disegni[modifica | modifica wikitesto]

  • 1727, Madonna di Trapani,[15] disegno, riproduzione inserita fra le illustrazioni a stampa delle due edizioni dell'opera teorica di Giovanni Biagio Amico intitolata "L'architetto prattico", Palermo, 1726 - I° Volume [2] e 1750 - II° Volume [3].
  • XVIII secolo, Disegni, bozzetti, illustrazioni (oggetto di incisioni divulgative a mezzo stampa) documentati nelle raccolte del Museo Pepoli di Trapani.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b Giuseppe Maria Di Ferro, p. 50.
  2. ^ Giuseppe Maria Di Ferro, p. 51.
  3. ^ a b c Giuseppe Maria Di Ferro, p. 56.
  4. ^ a b c d e f Giuseppe Maria Di Ferro, p. 57.
  5. ^ Giuseppe Maria Di Ferro, pp. 56-57.
  6. ^ a b Pagina 124, Carolina Miceli, Diego Ciccarelli, "Francescanesimo e cultura negli Iblei: atti del convegno di studio, Ragusa ..." [1], Biblioteca Francescana, Officina di Studi Medievali, Palermo, 2006.
  7. ^ a b c d Giuseppe Maria Di Ferro, p. 59.
  8. ^ a b c d e f g Giuseppe Maria Di Ferro, p. 58.
  9. ^ Giuseppe Maria Di Ferro, pp. 58-59.
  10. ^ Giuseppe Maria Di Ferro, p. 54.
  11. ^ a b Giuseppe Maria Di Ferro, p. 55.
  12. ^ Touring Club Italiano, p. 283.
  13. ^ a b c d e f g Giuseppe Maria Di Ferro, p. 53.
  14. ^ a b c Giuseppe Maria Di Ferro, p. 52.
  15. ^ Pagina I, Giovanni Biagio Amico, Volume II.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • (IT) Giuseppe Maria Di Ferro, "Biografia degli Uomini Illustri Trapanesi", Trapani, Mannone e Solina, 1830, Volume II°.
  • Scuderi Vincenzo, "Pittori trapanesi del Settecento: Giuseppe Felice, Giuseppe La Francesca, Domenico La Bruna", Palermo, Stampatori tipolitografi associati, 1986.
  • Gaetano Bongiovanni, Indagini sulla pittura trapanese del Settecento, in Miscellanea Pepoli, Ricerche sulla cultura artistica a Trapani e nel suo territorio, a cura di V. Abbate, Trapani 1997, pp. 115–139.
  • Restauri al Museo Pepoli: dipinti dal Quattrocento al Settecento, a cura di Maria Luisa Famà e Gaetano Bongiovanni, Palermo, 2007.
  • "Guida d'Italia" - "Sicilia", Touring Club Italiano.

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