Virus Alkhumra

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Virus Alkhumra (AHFV)
Immagine di Virus Alkhumra mancante
Classificazione scientifica
Dominio Riboviria
Regno Orthornavirae
Phylum Pisuviricota
Classe Flasuviricetes
Ordine Amarillovirales
Famiglia Flaviviridae
Genere Flavivirus
Specie Kyasanur Forest disease virus
Ornithodoros savignyi esemplare adulto femmina vista dorsale

Il virus Alkhumra (ALKV, dall'inglese Alkhumra virus o AHFV, da Alkhumra hemorrhagic fever virus, riportato erroneamente anche come virus Alkhurma[1]) è un arbovirus della famiglia Flaviviridae, genere Flavivirus, della specie Kyasanur Forest disease virus[2] e appartiene al IV gruppo dei virus a ((+) ssRNA).

Il virus ALKV appartiene al gruppo dei virus dei mammiferi trasmessi da zecche, gruppo costituito da dieci specie del genere Flavivirus.

Prende il nome dal distretto di Al-Khumra di Gedda. L'errato "Alkhurma", comunque diffuso, è dovuto a un errore tipografico di una pubblicazione che così confondeva colla città di Alkhurma non interessata dal virus.[1]

Virologia[modifica | modifica wikitesto]

Il ALKV è presente in Arabia Saudita.[3][4] Il virus venne scoperto in Arabia nel 1995 nell'uomo, ha come vettore l'Ornithodorus savignyi della famiglia dell'Argasidae; mentre gli animali ospiti sono: l'uomo, la pecora e il cammello.[3]

Virus correlati geneticamente sono il Karshi virus e il Farm Royal virus.

Trasmissione[modifica | modifica wikitesto]

Si ipotizza che le possibili vie di contagio sono: il morso da una zecca infetta, l'ingestione di latte di cammello crudo o ingresso attraverso una ferita della pelle.

Epidemiologia[modifica | modifica wikitesto]

Il territorio Arabo con i più alti tassi di epidemia è la provincia di Tabouk e la provincia orientale di Al-Sharqiyya.[5] L'epidemiologia della malattia emorragica di Alkhumra non è completamente chiarita; i casi mortali sono inferiori all'1%,[6] Secondo altra fonte più datata i tassi di mortalità sono superiori al 25%.[7]

Clinica[modifica | modifica wikitesto]

Il virus fa parte dei Flavivirus patogeni per l'uomo, esso provoca febbre emorragica; è diffuso solo nella Penisola Arabica.[8] Più esattamente esso provoca in circa il 50% dei casi manifestazioni emorragiche, mentre in circa un 20% casi di encefalite con tassi di mortalità pari al 25%.[9]

Esso è sierologicamente strettamente correlato al Kyasanur Forest disease virus (KFDV), con 89% di sequenze nucleotidiche omologhe.[9] I due virus hanno iniziato a divergere geneticamente circa 700 anni fa.[10] Benché geneticamente simili il KFDV da manifestazioni epatiche e gastrointestinali, al contrario del ALKV che da complicanze neurologiche.[11]

È stato segnalato, nel novembre 2010, il caso di un trentasettenne italiano ricoverato a Novara, di ritorno dall'Egitto con sintomi atipici quali rabdomiolisi e debolezza muscolare severa affetto dal virus Alkhurma.[12]

Terapia[modifica | modifica wikitesto]

È in sperimentazione una combinazione di 3 farmaci, 6-Azauridina (6-azaU), 2'-C-methylcytidine (2'-CMC), e interferone alpha 2a (IFN-α2a), con buoni risultati.[13]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b Madani TA, Azhar EI, Abuelzein el-TM, Kao M, Al-Bar HM, Niedrig M, Ksiazek TG, Alkhumra, not Alkhurma, is the correct name of the new hemorrhagic fever flavivirus identified in Saudi Arabia, in Intervirology, vol. 55, n. 4, 2012, pp. 259–60; author reply 261–2, DOI:10.1159/000337238, PMID 22433676.
  2. ^ (EN) Genus: Flavivirus - Flaviviridae - Positive-sense RNA Viruses, su International Committee on Taxonomy of Viruses (ICTV). URL consultato il 6 luglio 2020.
  3. ^ a b (EN) Virus Pathogen Database and Analysis Resource (ViPR) - Flaviviridae: virus Sepik, su viprbrc.org, Genome Search Result.
  4. ^ Kuno G, Chang GJ, Characterization of Sepik and Entebbe bat viruses closely related to yellow fever virus, in Am. J. Trop. Med. Hyg., vol. 75, n. 6, 2006, pp. 1165-70, PMID 17172387.
  5. ^ Memish ZA, Albarrak A, Almazroa MA, Al-Omar I, Alhakeem R, Assiri A, Fagbo S, MacNeil A, Rollin PE, Abdullah N, Stephens G, Seroprevalence of Alkhurma and other hemorrhagic fever viruses, Saudi Arabia, in Emerging Infect. Dis., vol. 17, n. 12, 2011, pp. 2316-8, DOI:10.3201/eid1712.110658, PMC 3311215, PMID 22172587.
  6. ^ Memish ZA, Fagbo SF, Osman Ali A, AlHakeem R, Elnagi FM, Bamgboye EA, Is the epidemiology of alkhurma hemorrhagic fever changing?: A three-year overview in Saudi Arabia, in PLoS ONE, vol. 9, n. 2, 2014, pp. e85564, DOI:10.1371/journal.pone.0085564, PMC 3916301, PMID 24516520.
  7. ^ Alzahrani AG, Al Shaiban HM, Al Mazroa MA, Al-Hayani O, Macneil A, Rollin PE, Memish ZA, Alkhurma hemorrhagic fever in humans, Najran, Saudi Arabia, in Emerging Infect. Dis., vol. 16, n. 12, 2010, pp. 1882-8, DOI:10.3201/eid1612.100417, PMC 3294564, PMID 21122217.
  8. ^ Gould EA, Solomon T, Pathogenic flaviviruses, in Lancet, vol. 371, n. 9611, 2008, pp. 500-9, DOI:10.1016/S0140-6736(08)60238-X, PMID 18262042.
  9. ^ a b Deresinski S (2010) Alkhurma Hemorrhagic Fever Virus: An Emerging Pathogen. Clinical Infectious Diseases 51(4): iv, https://cid.oxfordjournals.org/content/51/4/iv.full.
  10. ^ Dodd KA et al.,, Ancient ancestry of KFDV and AHFV revealed by complete genome analyses of viruses isolated from ticks and mammalian hosts, in PLoS Negl Trop Dis, vol. 5, n. 10, 2011, p. e1352, DOI:10.1371/journal.pntd.0001352.
  11. ^ Dodd KA, Bird BH, Jones ME, Nichol ST, Spiropoulou CF, Kyasanur Forest disease virus infection in mice is associated with higher morbidity and mortality than infection with the closely related Alkhurma hemorrhagic fever virus, in PLoS ONE, vol. 9, n. 6, 2014, pp. e100301, DOI:10.1371/journal.pone.0100301, PMC 4065072, PMID 24950196.
  12. ^ Ravanini P, Hasu E, Huhtamo E, Crobu MG, Ilaria V, Brustia D, Salerno AM, Vapalahti O, Rhabdomyolysis and severe muscular weakness in a traveler diagnosed with Alkhurma hemorrhagic fever virus infection, in J. Clin. Virol., vol. 52, n. 3, 2011, pp. 254-6, DOI:10.1016/j.jcv.2011.08.001, PMID 21889906.
  13. ^ Flint M, McMullan LK, Dodd KA, Bird BH, Khristova ML, Nichol ST, Spiropoulou CF, Inhibitors of the tick-borne, hemorrhagic fever-associated flaviviruses, in Antimicrob. Agents Chemother., vol. 58, n. 6, 2014, pp. 3206-16, DOI:10.1128/AAC.02393-14, PMC 4068503, PMID 24663025.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Testi[modifica | modifica wikitesto]

Riviste[modifica | modifica wikitesto]

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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