Penaeus kerathurus
Mazzancolla | |
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Classificazione scientifica | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Animalia |
Phylum | Arthropoda |
Subphylum | Crustacea |
Classe | Malacostraca |
Sottoclasse | Eumalacostraca |
Ordine | Decapoda |
Sottordine | Dendrobranchiata |
Superfamiglia | Penaeoidea |
Famiglia | Penaeidae |
Genere | Penaeus |
Specie | P. kerathurus |
Nomenclatura binomiale | |
Penaeus kerathurus (Forskål, 1775) | |
Sinonimi | |
Alpheus caramote, Alpheus punctulatus, Alpheus trisulcatus, Cancer kerathurus, Melicertus kerathurus (sinonimo per WoRMS), Melicertus tigrinus, Palaemon sulcatus, Penaeus kerathurus (sinonimo per SeaLifeBase), Penaeus trisulcatus, Peneus cristatus, Peneus mars | |
Nomi comuni | |
mazzancolla imperiale, gambero imperiale, mazzancolla mediterranea, gamberone mediterraneo |
La mazzancolla[1] (Penaeus kerathurus[2] (nome valido per WoRMS) (Melicertus kerathurus[3] (nome valido per SeaLifeBase) Forskål, 1775, è un crostaceo decapode della famiglia Penaeidae.
Nel 2017 viene proposta ed infine istituita, dalla CONFSAL PESCA, la giornata internazionale della mazzancolla in data 7 Settembre.[4]
Denominazioni dialettali italiane
[modifica | modifica wikitesto]La mazzancolla è conosciuta, nelle varie regioni italiane, con nomi dialettali diversi:[5]
- Calabria: Gambero mazzincognu
- Campania: Mazzacuogno, 'o pesce, gammero 'e funnale
- Lazio: Mazzancolla
- Liguria: Sparnocchia
- Marche: Mazzancolla
- Puglia: Ammaro, Ammere, Lammaro
- Sicilia: Gambero barbuto, Gambero imperiale
- Toscana: Mazzancolla
- Veneto: Granzo, Massancola
- Venezia Giulia: Granzo
Descrizione
[modifica | modifica wikitesto]Specie autoctona del Mar Mediterraneo conosciuta col nome comune di “mazzancolla”. Come tutti i crostacei, ha l'intero corpo rivestito da una corazza detta esoscheletro. La parte anteriore del corpo è costituita dalla fusione della testa col torace detta carapace e contiene tutti gli organi più importanti: sistema nervoso, branchie, cuore, stomaco. Essa è caratterizzata a sua volta da un rostro dentato[6] (9-11 spine) e da una serie di carene, solchi e spine che hanno valore tassonomico. Dal carapace partono le antenne, recettori meccanici sensibili alle vibrazioni, e le antennule, con funzione olfattiva e di equilibrio rispetto alla gravità.
La parte edibile dell'animale è l'addome, a sua volta suddiviso in sei segmenti. Le appendici anteriori dette pereiopodi vengono utilizzate quando l'animale è appoggiato al substrato ed hanno funzione esplorativa e prensile. Le appendici al di sotto dell'addome dette pleopodi sono invece utilizzate per il nuoto. La parte caudale è formata da quattro segmenti detti uropodi che hanno funzione di timone nel nuoto e di remo nella tipica fuga all'indietro. Essa termina con una spina appuntita, il telson.
Ha colorazione biancastra tendente al rosa, al grigio. Alterna bande marroni-rossastre su carapace e segmenti addominali e macchie scure sulle pleure. Gli uropodi sono pigmentati e terminano con una striscia bluastra. La mutevole colorazione viene notevolmente influenzata dal tipo di fondale e dalla profondità alla quale viene pescato. Negli adulti il sesso è facilmente distinguibile per la presenza del petasma nei maschi e del thelycum nelle femmine, entrambi posti ventralmente tra carapace ed addome. Di medie dimensioni, può raggiungere ed anche oltrepassare i 20 centimetri[7] in lunghezza ed i 100 grammi di peso.
Biologia
[modifica | modifica wikitesto]Vive in acque costiere da 5 a 50 m, su fondali sabbiosi e misti a fango, talvolta sul detrito costiero[8]. Ha abitudini marcatamente fossorie: nelle ore diurne resta infossato nel substrato ed esce solo dopo il tramonto fino all'alba. Da adulto vive in habitat marino, mentre allo stadio di postlarva e giovanile preferisce gli ambienti di estuario[7] o le lagune dove la salinità è più bassa ed il nutrimento (a base di fitoplancton e zooplancton) è più abbondante.
Valore nutritivo
[modifica | modifica wikitesto]La sua carne è pregiata[6], con sapore delicato e con aroma gradevole e fine. In commercio la mazzancolla si può trovare fresca, con il guscio o sgusciata, ma anche congelata e precucinata. Contiene circa il 15% di proteine, mentre basse sono le percentuali di glucidi e di grassi. Per la scarsa presenza di grassi, è modesto anche l'apporto energetico, che resta al di sotto delle 100 kilocalorie.
È considerevole invece l'apporto di fosforo, calcio, ferro e le vitamine del complesso B tiamina, riboflavina e niacina. Il contenuto di colesterolo si aggira invece sui 150 mg per 100 grammi. Per il buon valore delle sue carni e per la loro grande duttilità gastronomica, la mazzancolla si presta ad una notevole quantità di ricette.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Mipaaf - Decreto Ministeriale n°19105 del 22 settembre 2017 - Denominazioni in lingua italiana delle specie ittiche di interesse commerciale, su politicheagricole.it. URL consultato il 18 aprile 2018.
- ^ (EN) WoRMS - World Register of Marine Species - Penaeus kerathurus (Forskål, 1775), su marinespecies.org. URL consultato il 18 aprile 2018.
- ^ (EN) Melicertus kerathurus, caramote prawn : fisheries, su sealifebase.org. URL consultato il 18 aprile 2018.
- ^ GIORNATA INTERNAZIONALE DELLA MAZZANCOLLA, su confsalpesca.it.
- ^ Alan Davidson, Il mare in pentola, Milano, Mondadori, 1972, p. 195
- ^ a b Rupert Riedl.
- ^ a b W. Luther, K. Fiedler, pag. 112.
- ^ W. Luther, K. Fiedler, pag. 153.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Wolfgang Luther, Kurt Fiedler, Guida alla fauna marina costiera del Mediterraneo, Milano, Edizioni Labor.
- Rupert Riedl, Fauna e flora del Mediterraneo, Franco Muzzio editore, 1983.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Penaeus kerathurus
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) ITIS Standard Report Page: Melicertus kerathurus (Forskål, 1775), in Integrated Taxonomic Information System. URL consultato il 22 luglio 2014.
- (EN) Melicertus kerathurus, in Taxonomy Browser, National Center for Biotechnology Information (NCBI).