Penaeus kerathurus

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
(Reindirizzamento da Mazzancolla)
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Come leggere il tassoboxProgetto:Forme di vita/Come leggere il tassobox
Come leggere il tassobox
Mazzancolla
Classificazione scientifica
DominioEukaryota
RegnoAnimalia
PhylumArthropoda
SubphylumCrustacea
ClasseMalacostraca
SottoclasseEumalacostraca
OrdineDecapoda
SottordineDendrobranchiata
SuperfamigliaPenaeoidea
FamigliaPenaeidae
GenerePenaeus
SpecieP. kerathurus
Nomenclatura binomiale
Penaeus kerathurus
(Forskål, 1775)
Sinonimi

Alpheus caramote, Alpheus punctulatus, Alpheus trisulcatus, Cancer kerathurus, Melicertus kerathurus (sinonimo per WoRMS), Melicertus tigrinus, Palaemon sulcatus, Penaeus kerathurus (sinonimo per SeaLifeBase), Penaeus trisulcatus, Peneus cristatus, Peneus mars

Nomi comuni

mazzancolla imperiale, gambero imperiale, mazzancolla mediterranea, gamberone mediterraneo

La mazzancolla[1] (Penaeus kerathurus[2] (nome valido per WoRMS) (Melicertus kerathurus[3] (nome valido per SeaLifeBase) Forskål, 1775, è un crostaceo decapode della famiglia Penaeidae.

Nel 2017 viene proposta ed infine istituita, dalla CONFSAL PESCA, la giornata internazionale della mazzancolla in data 7 Settembre.[4]

Denominazioni dialettali italiane

[modifica | modifica wikitesto]

La mazzancolla è conosciuta, nelle varie regioni italiane, con nomi dialettali diversi:[5]

  • Calabria: Gambero mazzincognu
  • Campania: Mazzacuogno, 'o pesce, gammero 'e funnale
  • Lazio: Mazzancolla
  • Liguria: Sparnocchia
  • Marche: Mazzancolla
  • Puglia: Ammaro, Ammere, Lammaro
  • Sicilia: Gambero barbuto, Gambero imperiale
  • Toscana: Mazzancolla
  • Veneto: Granzo, Massancola
  • Venezia Giulia: Granzo

Specie autoctona del Mar Mediterraneo conosciuta col nome comune di “mazzancolla”. Come tutti i crostacei, ha l'intero corpo rivestito da una corazza detta esoscheletro. La parte anteriore del corpo è costituita dalla fusione della testa col torace detta carapace e contiene tutti gli organi più importanti: sistema nervoso, branchie, cuore, stomaco. Essa è caratterizzata a sua volta da un rostro dentato[6] (9-11 spine) e da una serie di carene, solchi e spine che hanno valore tassonomico. Dal carapace partono le antenne, recettori meccanici sensibili alle vibrazioni, e le antennule, con funzione olfattiva e di equilibrio rispetto alla gravità.

La parte edibile dell'animale è l'addome, a sua volta suddiviso in sei segmenti. Le appendici anteriori dette pereiopodi vengono utilizzate quando l'animale è appoggiato al substrato ed hanno funzione esplorativa e prensile. Le appendici al di sotto dell'addome dette pleopodi sono invece utilizzate per il nuoto. La parte caudale è formata da quattro segmenti detti uropodi che hanno funzione di timone nel nuoto e di remo nella tipica fuga all'indietro. Essa termina con una spina appuntita, il telson.

Ha colorazione biancastra tendente al rosa, al grigio. Alterna bande marroni-rossastre su carapace e segmenti addominali e macchie scure sulle pleure. Gli uropodi sono pigmentati e terminano con una striscia bluastra. La mutevole colorazione viene notevolmente influenzata dal tipo di fondale e dalla profondità alla quale viene pescato. Negli adulti il sesso è facilmente distinguibile per la presenza del petasma nei maschi e del thelycum nelle femmine, entrambi posti ventralmente tra carapace ed addome. Di medie dimensioni, può raggiungere ed anche oltrepassare i 20 centimetri[7] in lunghezza ed i 100 grammi di peso.

Vive in acque costiere da 5 a 50 m, su fondali sabbiosi e misti a fango, talvolta sul detrito costiero[8]. Ha abitudini marcatamente fossorie: nelle ore diurne resta infossato nel substrato ed esce solo dopo il tramonto fino all'alba. Da adulto vive in habitat marino, mentre allo stadio di postlarva e giovanile preferisce gli ambienti di estuario[7] o le lagune dove la salinità è più bassa ed il nutrimento (a base di fitoplancton e zooplancton) è più abbondante.

Valore nutritivo

[modifica | modifica wikitesto]
Vassoio di mazzancolle al sale

La sua carne è pregiata[6], con sapore delicato e con aroma gradevole e fine. In commercio la mazzancolla si può trovare fresca, con il guscio o sgusciata, ma anche congelata e precucinata. Contiene circa il 15% di proteine, mentre basse sono le percentuali di glucidi e di grassi. Per la scarsa presenza di grassi, è modesto anche l'apporto energetico, che resta al di sotto delle 100 kilocalorie.

È considerevole invece l'apporto di fosforo, calcio, ferro e le vitamine del complesso B tiamina, riboflavina e niacina. Il contenuto di colesterolo si aggira invece sui 150 mg per 100 grammi. Per il buon valore delle sue carni e per la loro grande duttilità gastronomica, la mazzancolla si presta ad una notevole quantità di ricette.

  1. ^ Mipaaf - Decreto Ministeriale n°19105 del 22 settembre 2017 - Denominazioni in lingua italiana delle specie ittiche di interesse commerciale, su politicheagricole.it. URL consultato il 18 aprile 2018.
  2. ^ (EN) WoRMS - World Register of Marine Species - Penaeus kerathurus (Forskål, 1775), su marinespecies.org. URL consultato il 18 aprile 2018.
  3. ^ (EN) Melicertus kerathurus, caramote prawn  : fisheries, su sealifebase.org. URL consultato il 18 aprile 2018.
  4. ^ GIORNATA INTERNAZIONALE DELLA MAZZANCOLLA, su confsalpesca.it.
  5. ^ Alan Davidson, Il mare in pentola, Milano, Mondadori, 1972, p. 195
  6. ^ a b Rupert Riedl.
  7. ^ a b W. Luther, K. Fiedler, pag. 112.
  8. ^ W. Luther, K. Fiedler, pag. 153.
  • Wolfgang Luther, Kurt Fiedler, Guida alla fauna marina costiera del Mediterraneo, Milano, Edizioni Labor.
  • Rupert Riedl, Fauna e flora del Mediterraneo, Franco Muzzio editore, 1983.

Altri progetti

[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni

[modifica | modifica wikitesto]
  Portale Artropodi: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di artropodi