Dendrobranchiata

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Dendrobranchiata
Lucifer hanseni
Classificazione scientifica
Dominio Eukaryota
Regno Animalia
Sottoregno Eumetazoa
Phylum Arthropoda
Subphylum Crustacea
Classe Malacostraca
Sottoclasse Eumalacostraca
Superordine Eucarida
Ordine Decapoda
Sottordine Dendrobranchiata
Spence Bate, 1888
Sinonimi

Natantia Boas, 1880
Penaeidea Rafinesque, 1815

Dendrobranchiata Spence Bate, 1888 è un sottordine di crostacei decapodi[1], le cui specie sono volgarmente chiamate "gamberi" o "gamberetti". Ci sono circa 540 specie esistenti, divise in sette famiglie, e fossili che risalgono al Devoniano. Essi differiscono da animali affini, come Caridea e Stenopodidea, dalla forma della ramificazione delle branchie e dal fatto che non covano le uova, ma le rilasciano direttamente in acqua. Essi possono raggiungere una lunghezza di oltre 330 millimetri e un peso di 450 g. Sono ampiamente pescati e allevati per il consumo alimentare umano.

Gamberi e gamberetti[modifica | modifica wikitesto]

Anche se Dendrobranchiata e Caridea appartengono a diversi sottordini di Decapodi, sono molto simili in apparenza e in molti contesti – come l'agricoltura e la pesca commerciale – sono entrambi spesso indicati come "gamberi" e "gamberetti" in modo intercambiabile. Il termine "gambero" è anche liberamente utilizzato per descrivere qualsiasi grande gamberetto, anche se tecnicamente si riferisce alla specie Aristaeomorpha foliacea[2].

Tassonomia[modifica | modifica wikitesto]

I Dendrobranchiata sono stati tradizionalmente raggruppati, assieme ai Caridea, come "Natantia" (il decapodi che nuotano), in contrapposizione ai "Reptantia" (i decapodi con piedi). Nel 1888, Charles Spence Bate ha riconosciuto le differenze nella morfologia delle branchie e separato Natantia in Dendrobranchiata, Phyllobranchiata e Trichobranchiata[3]. Analisi molecolari sulla cladistica e la filogenesi riconoscono Dendrobranchiata come il gruppo fratello a tutti gli altri Decapodi, collettivamente chiamati Pleocyemata[4].

Prima del 2010, i primi gamberi fossili provenivano da rocce in Madagascar del Permiano/Triassico, datate a 250 milioni di anni fa[5][6]. Nel 2010, però, la scoperta degli Aciculopoda in rocce del Famenniano in Oklahoma ha esteso la presenza di fossili del gruppo fino a 360 milioni di anni fa[7]. Di contro, i gamberi fossili più noti provengono dai calcari giurassici di Solnhofen in Germania[6].

Sistematica[modifica | modifica wikitesto]

  • Sottordine Dendrobranchiata

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) Fransen, C.; De Grave, S, Dendrobranchiata, in WoRMS (World Register of Marine Species).
  2. ^ Wolfgang Luther, Kurt Fiedler, Guida alla fauna marina costiera del Mediterraneo, Milano, Edizioni Labor.
  3. ^ Tavares & Martin, p. 99.
  4. ^ Tavares & Martin, p. 137.
  5. ^ (EN) Robert P. D. Crean, Dendrobranchiata (PDF), in Order Decapoda, Università di Bristol, 2004. URL consultato l'11 maggio 2016 (archiviato dall'url originale il 12 maggio 2013).
  6. ^ a b (EN) Frederick R. Schram, Shen Yanbin, Ronald Vonk e Rodney S. Taylor, The first fossil stenopodidean, in Crustaceana, vol. 73, n. 2, Brill Editore, 2000, pp. 235–242, DOI:10.1163/156854000504183.
  7. ^ (EN) Rodney Feldmann, Carrie Schweitzer, The oldest shrimp (Devonian: Famennian) and remarkable preservation of soft tissue, in Journal of Crustacean Biology, vol. 30, n. 4, The Crustacean Society, 2010, pp. 629–635, DOI:10.1651/09-3268.1.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • (EN) Carolina Tavares e Joel W. Martin, Suborder Dendrobranchiata Bate, 1888 (PDF), in F. R. Schram, J. C. von Vaupel Klein, J. Forest e M. Charmantier-Daures (a cura di), Eucarida: Euphausiacea, Amphionidacea, and Decapoda, Treatise on Zoology – Anatomy, Taxonomy, Biology, The Crustacea 9A, Brill Publishers, 2010, pp. 99-164, ISBN 978-90-04-16441-3. URL consultato l'11 maggio 2016.

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