Utente:Vanetti giacomo 97/Sandbox
Real Casa | |
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Gli uffici della Real Casa erano in via del Quirinale, presso il Palazzo Sant'Andrea (al centro della foto) | |
Stato | Ducato di Savoia |
Suddivisioni |
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Istituito | 24 gennaio 1849 |
da | Carlo Alberto di Savoia |
Predecessore |
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Soppresso | 19 giugno 1946 |
da | Governo della Repubblica Italiana |
Successore | Segretariato generale della Presidenza della Repubblica |
Sede | Roma, Palazzo Sant'Andrea |
Indirizzo | via del Quirinale, 30 |
La Real Casa è stata un insieme di uffici presenti nel Regno di Sardegna (1720-1861) prima e poi nel Regno d'Italia (1861-1946) che furono destinati al supporto, all'amministrazione e alla gestione del patrimonio - mobile e immobiliare - del re e della famiglia reale italiana, sia di proprietà della Corona che privata. Erede delle gerarchie feudali della corte sabauda di ancien regime, la Real Casa venne riformata nel 1848 da Carlo Alberto di Savoia a seguito della concessione dello Statuto Albertino. Durante gli anni del Risorgimento venne ad acquisire maggiore rilievo nella scena politica della nazione, subendo numerose riorganizzazioni interne ma conservando sempre la propria fedeltà al Re tanto da essere stato uno degli organi di governo fautori della caduta del fascismo. In seguito alla nascita della Repubblica italiana gli uffici vennero soppressi: le funzioni di supporto al capo delle stato repubblicano vennero poi assunte dal segretariato generale della Presidenza della Repubblica.
Storia[modifica | modifica wikitesto]
Le origini[modifica | modifica wikitesto]
La corte sabauda trova le sue origini nelle corti feudali della contea e del ducato di Savoia. Con la pubblicazione dei Decreta seu statuta, ovvero gli Statuti sabaudi, Amedeo VIII iniziò a dare forma alla corte del ducato, che allora comprendeva territorie estesi tra Neuchâtel e la Liguria: con [1]
- Camera
- Bocca
- Cappella
Regno di Sardegna[modifica | modifica wikitesto]
Nonostante i turbolenti cambiamenti della rivoluzione francese, questi meccanismi vennero restaurati integralmente: nel caso del regno di Sardegna Vittorio Emanuele I mantenne invariata la struttura della corte del XVIII secolo - trasferitasi a Cagliari e poi rientrata a Torino - non badando dei cambiamenti che il periodo napoleonico aveva introdotto in ambito politico, culturale e amministrativo.
-
Solamente con la promulgazione dello Statuto Albertino e il regio decreto 24 gennaio 1849 n. 870 vennero intrapresi cambiamenti che modificarono i meccanismi della corte feudale.[2] La nuova struttura cortigiana di Carlo Alberto prevedeva che il monarca fosse circondato da uomini delle forze armate, andando a rinforzare il legame tra la Corona e le forze armate, dato che dopo essere stati chiamati al servizio di corte gli ufficiali tornavano nei loro ranghi.[3] Sostanzialmente la struttura cortigiana risentiva del precedente segnato dalla corte di Luigi Filippo: composta da aiutanti di campo e da prefetti la corte sarda era sotto il controllo di alti ufficiali, che sostituirono le precedenti grandi cariche di corte:
- il primo aiutante di campo, a capo della Casa Militare;
- il prefetto di palazzo, a capo della Casa Civile;
- il sovrintendente alla lista civile, poi ministro della Real Casa, responsabile dell'amministrazione e spese della corte;[4]
- il primo limosiniere, a capo della Cappella Palatina.
Sebbene Carlo Alberto volle cambiare la corte e i suoi uffici, i decreti attuativi della riforma vennero intrapresi solamente durante il regno di Vittorio Emanuele II.
Regno d'Italia[modifica | modifica wikitesto]
La nascita del nuovo regno non comportò una riforma degli uffici di corte ma, anzi, rimasero per lo più sostanzialmente invariati: i grandi cambiamenti durante il regno del primo re dell'Italia unita si limitarono al ripristino delle cariche di gran cacciatore del re (1860) e di grande scudiero del re (1869). Solamente con l'ascesa al trono di Umberto I e Margherita vide una nuova rioganizzazione della Real Casa, per opera di Giovanni Visone. Il riordino introdotto da Urbanino Rattazzi diede alla Real Casa un'impostazione che venne mantenuta fino alla fine degli anni Trenta del XX secolo.
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Con il ministro Acquarone e l'approvazione del regio decreto 10 mar. 1939, n. 298 venne ancora ribadita l'equivalenza delle grandi cariche ma fu nel 1940 che, con il regio decreto 16 set. 1940, n. 402 il ministro della Real Casa divenne prima grande carica di corte, quindi capo amministrativo della Real Casa, a cui tutti gli uffici, sia autonomi che le divisioni, dovevano dipendere.
Repubblica Italiana[modifica | modifica wikitesto]
Con la nascita della Repubblica il ministero venne soppresso con DLP 19 giugno 1946. Le funzioni di supporto al Capo Provvisorio dello Stato vennero temporaneamente assunte da una parte dei dipendenti regi, in attesa di essere riformati, fino al 1948.
Normativa[modifica | modifica wikitesto]
- Statuto Albertino (artt. 19, 20, 21);
- R.D. 24 gennaio 1849, n. 870;
- Legge 16 marzo 1850;
- R.D. 10 novembre 1856; [5]
- R.D. 11 aprile 1869; [6]
- R.D. 16 gennaio 1871; [7]
- R.D. 27 gennaio 1878; [8]
- R.D. 25 giugno 1884; [9]
- R.D. 15 gen. 1890; [10]
- R.D. 25 dicembre 1892, n. 309;
- R.D. 14 nov. 1901, n. 466;
- Legge 12 febbraio 1905, n. 26;
- R.D. 6 ottobre 1914, n. 327;
- R.D. 3 ottobre 1919, n. 1792, poi legge 18 marzo 1926, n. 562;
- R.D. 1° giugno 1921, n. 151;
- R.D. 27 novembre 1921, n. 166;
- R.D. 23 maggio 1924, n. 827; [11]
- R.D. 10 luglio 1934, n. 123;
- R.D. 15 agosto 1939, n. 328;
- R.D. 16 settembre 1940, n. 402
- D.L.P. 19 giugno 1946 n. 3;
Sede[modifica | modifica wikitesto]
- Palazzo di S. Andrea, Roma
Organizzazione[modifica | modifica wikitesto]
Organigramma (1946)[modifica | modifica wikitesto]
- Real Casa → vedi Elenco dei ministri
- Casa militare
- Ufficio del primo aiutante di campo → vedi Elenco dei Primi aiutanti
- Template:Tree list/final branchSquadrone carabinieri - Guardie del Re
- Casa civile e ministero della Real Casa → vedi Elenco dei ministri
- Gabinetto del ministro
- Segreteria del ministro
- Segreteria generale
- Divisioni
- Divisione segreteria Reale
- Divisione personale
- Divisione amministrazione
- Divisione ragioneria
- Divisione beneficenza
- Template:Tree list/final branchUfficio gestione tenute
- Ufficio del grande scudiere → vedi Elenco dei Grandi scudieri
- Ufficio del gran cacciatore → vedi Elenco dei Gran cacciatori
- Prefettura di palazzo → vedi Elenco dei Prefetti
- Ufficio del cerimoniale
- Intendenza del Quirinale
- Servizio religioso → vedi Elenco dei cappellani
- Regia delegazione per l'amministrazione civile delle Reali basiliche palatine pugliesi
- Servizio sanitario
- Servizi tecnici
- Biblioteca del ministero
- Template:Tree list/final branchTesoreria centrale
- Amministrazione locale
- Ufficio dell'amministrazione in Pisa
- Direzione provinciale di Torino
- Biblioteca e gabinetto delle medaglie
- Template:Tree list/final branchArmeria antica e moderna
- Corte della Regina
- Template:Tree list/final branchSegreteria privata della regina
- Corte del principe di Piemonte
- Corte della principessa di Piemonte
- Corte dei principi
- Corte della duchessa madre d'Aosta
- Corte del duca d'Aosta
- Template:Tree list/final branchCasa militare
- Corte della duchessa d'Aosta
- Corte del conte di Torino
- Template:Tree list/final branchCasa militare
- Corte del duca di Genova
- Casa civile
- Template:Tree list/final branchCasa militare
- Corte della duchessa di genova
- Corte del duca di Pistoia
- Corte del duchessa di Pistoia
- Corte del duca di Bergamo
- Corte del duca di Ancona
- Template:Tree list/final branchCorte della duchessa di Ancona
- Casa militare
Casa Militare[modifica | modifica wikitesto]
Originata dalle milizie di guardia personale del Medioevo la Casa Militare era preposta alla protezione del sovrano, alla sorveglianza delle sue residenze e alla funzione di collegamento tra le forze armate, il ministero della guerra e il suo capo supremo; da quest'ufficio dipendevano quindi tutte i corpi di guardia ed era composta da ufficiali provenienti dagli alti ranghi militari.[12]
- Ufficio del Primo aiutante di Campo
- Aiutanti di campo generali
- Aiutanti di campo
- Casa Militare onoraria
- Squadrone Carabinieri - Guardie del Re
Casa Civile e ministero della Real Casa[modifica | modifica wikitesto]
Concepita dalla riforma voluta da Carlo Alberto nel 1849, la Casa Civile subentrava alla Camera, della corte medievale, e comprendeva tutti gli uffici e il personale che non era alle dipendenze del primo aiutante di campo; nella riforma voluta da Carlo Alberto essa dipendeva dal prefetto di palazzo, che era posto a capo di tutti gli uffici, compresi quelli dell'amministrazione e della gestione patrimoniale. Lentamente però, la figura di rilievo della Casa Civile divenne il sovrintendente della lista civile, che dal 1856 prese la denominazione di ministro della Casa del Re e poi di ministro della Real Casa. Con la creazione della carica mnisteriale venne anche a crearsi un'ulteriore burocrazia civile, strutturata in divisioni - da intendere come uffici e non come unità militari - e uffici autonomi. La struttura ministeriale deriva dalla sovrintendenza generale della lista civile.
Divisioni[modifica | modifica wikitesto]
Riforma Albertina (1849)[13] |
Riforme Vittoriane (1854-1856)[14] |
Riforma Visone (1884)[15] |
Riforma Rattazzi (1892)[16] |
Riforma Acquarone (1939) |
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Divisioni della Real Casa | ||||
N.N.[17] | 1854. Gabinetto, segreteria del Consiglio, personale,mantenimento, archivio generale, protocollo 1857. Gabinetto particolare, personale di corte, gabinetto del ministro, affari generali e riservati |
Segreteria particolare | Segreteria reale | Segreteria reale |
N.N. | 1854. Fabbriche, parchi e giardini 1857. Fabbriche e possessi, guardamobili |
Personale, affari generali, cassetta privata, beneficenza | Personale, cassetta privata, beneficenza | Personale |
N.N. | 1854. Contabilità 1857. Mantenimento ordinario, personale di livrea, viaggi |
Fabbriche e possessi | Fabbriche, possessi e inventari patrimonaili | Amministrazione |
N.N. | 1854. Guardamobili 1857. Contabilità e controllo |
Governo interno | Governo interno | Ragioneria |
1854. Tesoreria, contabilità | Scuderie e razze dei cavalli | Ragioneria generale, tesoreria, controllo | Beneficenza | |
Uffici d'ordine, archivi, protocollo, economato | ||||
Ragioneria generale e tesoreria | ||||
Controllo generale |
Uffici staccati[modifica | modifica wikitesto]
Riforma Albertina (1849)[18] |
Riforma Vittoriana (1856)[19] |
Riforma Visone (1884)[20] |
Riforma Rattazzi (1892)[21] |
Riforma Acquarone (1939) |
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Uffici staccati della Real Casa presso la corte | ||||
vedi Divisione II e archivio del ministero | Ufficio d'ordine [22] | Biblioteca | ||
Uffizio d'arte | Sezione d'arte | Ufficio tecnico | Servizio tecnico edile | Servizi tecnici |
Ispezio tecnica agraria | Ispezio tecnica agraria | |||
vedi Divisione II | vedi Divisione III | vedi Divisione III | Ufficio per la gestione delle Reali tenute | |
Consulenza legale | Ufficio di consulenza legale | |||
Ufficio telegrafico | Servizio telegrafico privato | |||
Regia cappella | Regia cappella | Ufficio beneficenza | vedi Divisione II | vedi Divisione V |
Sovrintendenza generale della lista civile | Cassa della lista civile | Tesoreria centrale | vedi Divisione V | Tesoreria |
Gabinetto particolare di S.M. il Re | Segreteria particolare di S.M. il Re | vedi Divisione I | vedi Divisione I | |
Gabinetto particolare di S.M. la Regina | Segreteria particolare di S.M. la Regina | Ufficio della dama e del cavaliere d'onore di S.M. la regina | Segreteria privata di S.M. la Regina | |
Regio guardamobili | Regio guardamobili | vedi Divisione IV | vedi Divisione IV | |
Uffizi di Bocca | Uffizi di Bocca | x | x | x |
Ispezione delle regie scuderie | Ispezione delle regie scuderie | vedi Divisione VI | Ufficio del grande scudiere | Ufficio del grande scudiere |
Direzione delle regie cacce | Direzione delle regie cacce | Direzione generale delle regie cacce | Ufficio del gran cacciatore | Ufficio del gran cacciatore |
Uffizio dei cerimoniali | Uffizio dei cerimoniali | Ufficio del prefetto di palazzo | Ufficio del prefetto di palazzo | Prefettura di palazzo |
Ufficio del cerimoniale | ||||
Reali giardini | Reali giardini | Ispezione botanica dei reali giardini | ||
Medici e Chirurgi della Real persona e famiglia | Corpo sanitario | Personale sanitario | Corpo sanitario | Servizio sanitario |
Uffici staccati della Real Casa in Torino | ||||
Biblioteca e Gabinetto delle medaglie | ||||
Regia armeria antica e moderna | ||||
Regia galleria dei quadri (donata nel 1860 alla Nazione) |
Amministrazione periferica[modifica | modifica wikitesto]
Riforma Albertina (1849)[23] |
Unità d'Italia (1861) |
Riforma Visone (1884)[24] |
Riforma Rattazzi (1892)[25] |
Riforma Acquarone (1939) |
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Amministrazione delle province della Real Casa | ||||
Lombardia | Torino | Direzione provinciale in Torino | Ufficio dell'amministrazione in Pisa | |
Toscana | Genova | Direzione provinciale in Genova | Direzione provinciale in Torino | |
Modena e dipendenze | Milano e Monza | Direzione provinciale in Milano | ||
Parma e dipendenze | Venezia | Direzione provinciale in Venezia | ||
Province meridionali | Firenze | Direzione provinciale in Firenze | ||
Pisa | Direzione provinciale in Pisa | |||
Napoli | Direzione provinciale in Napoli | |||
Palermo | Direzione provinciale in Palermo |
Regia Cappella[modifica | modifica wikitesto]
Sovrintendenza Generale del Patrimonio Privato di S.M.[modifica | modifica wikitesto]
Con il regno di Carlo Alberto si assistette al passaggio dallo Stato patrimoniale del sovrano a uno stato borghese primitivo. Quindi si ebbe la necessità di definire quali beni fossero di proprietà privata e quali parte dell'appannaggio, superando così il sistema d'Ancien Regime. Tra il 1831 e il 1834 la Corona passò a Carlo Alberto, il quale giunse a un accordo con le Regie Finanze, per uno scambio di immobili e tenute:
Non rientrando nella lista civile e nella dotazione della Corona, questi beni erano soggetti alla normativa comune, così come stabilito nell’articolo 20 dello Statuto Albertino, la cui amministrazione era lasciata ad un organo preposto della Real Casa.
Agenzia di Pollenzo[modifica | modifica wikitesto]
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Patrimonio privato di S.M.[modifica | modifica wikitesto]
Segue tabella con evidenziate le proprietà private degli ex Re di Casa Savoia al momento dell'entrata in vigore della Costituzione (1 gennaio 1948)
Patrimonio della Corona[modifica | modifica wikitesto]
- Provincia della Savoia (18**-1860)
- Castello di Chambéry (1295-1860)
- Provincia di Nizza (18**-1860)
- Palazzo dei duchi di Savoia (1559-1860)
- Direzione di Torino (1865-1946), prima Antiche province (-)
- Castello Reale di Moncalieri (XIII sec-1919)
- Castello di Rivoli[49] (1247-1883)
- Palazzo Reale di Torino (1563-1946)
- Castello del Valentino (1570-1850)
- Villa della Regina (1615-1869)
- Palazzina di caccia di Stupinigi[50] (1723-1919), poi dell'ordine Mauriziano, fino al 1946
- Direzione di Genova, prima Antiche province (-)
- Palazzo Doria-Tursi (1820-1824)
- Palazzo Reale di Genova (1824-1919)
- Direzione di Milano-Monza (1859-1919)
- Palazzo Reale di Milano (1859-1919), in suo fino al 1936 [51]
- Villa Reale di Milano, ora Belgioioso (1859-1919)
- Casino Reale al Teatro alla Scala (1859-1919)
- Villa Reale di Monza, parco e ville annesse (1859-1919)
- Palazzo Ala Ponzone (1859-1877)
- Direzione di Parma (1860-1868)
- Casino dei Boschi di Sala Baganza e Parco (1860-1868)
- Villa del Ferlaro (1860-1868)
- Palazzo di Riserva (1860-1862)
- Palazzo del Giardino[52] (1860-1862)
- Palazzo Ducale di Parma[52] (1860-65)
- Palazzo Ducale di Colorno[52] (1860-1862)
- Direzione di Modena e Reggio (1860-1868)
- Tenuta di S. Felice
- Palazzo Ducale di Modena (1860-1868)
- Palazzo Ducale di Reggio Emilia (1860-1868)
- Direzione di Bologna (1860-1877)
- Villa di San Michele in Bosco[53] (1860-1877)
- Direzione di Lucca (1860-1868)
- Palazzo ducale di Lucca (1860-1868)
- Villa Reale di Marlia (1860-1868)
- Direzione di Firenze (1860-1919)
- Palazzo Pitti e Giardino di Boboli (1860-1919), in suo fino al 1946
- Palazzina della Meridiana (1860-1919)
- Villa Alessandri (1860-1919)
- Villa, podere e casa colonica già Massini (1860-1919)
- Villa medicea di Castello (1860-1919)
- Villa medicea della Petraia (1860-1919)
- Palazzina delle Cascine, parco e annessi (1860-1919)
- Villa medicea di Poggio a Caiano (1860-1919)
- Direzione di Pisa (1860-1946)
- Palazzo Reale di Pisa (1860-1919)
- Tenuta di San Rossore (1860-1946)
- Tenuta di Coltano (1860-1919)
- Podere di Malaventre (1860-1919)
- Direzione di Napoli (1860-1946), prima Province meridionali (-)
- Palazzo Reale di Napoli (1860-1919), in suo fino al 1946
- Casino dell’Unione (1860-1919)
- Casa dell’Egiziaca (1860-1919)
- Casina al Campo di Marte (1860-1919)
- Reggia di Capodimonte e bosco (1860-1919), in suo fino al 1946
- Tenuta di Astroni (1860-1919)
- Tenuta di Licola (1860-1919)
- Casina Vanvitelliana del Fusaro (1860-1919)
- Villa Favorita di Resina (1860-1879)
- Palazzo Reale di Caserta e parco (1860-1919)
- Tenuta di Carditello e Calvi, con masseria di San Vito in Carmola (1860-1919)
- Direzione di Palermo (18??-1919), prima Province meridionali (-)
- Direzione di Venezia (1866-1919)
- Palazzo Reale di Venezia (1866-1919)
- Fabbricato “le Beccarie” in calle Valleresso (1866-1919)
Alla persona del Re e dei componenti di Casa Savoia vennero messi a disposizione altri beni patrimoniali, quali:
- Tenuta di Montecristo[54] (1899-1943)
- Tenuta dell'Asinara (?-?)
- Villa Maria Pia[55] (1934-1946)
- Villa Wendlandt (1934-1943)
- Castello di Miramare (1930-1937)
Note[modifica | modifica wikitesto]
- ^ Archivio di Stato di Torino, Direzione Provinciale della Real Casa di Torino. Ultima cons. 11 settembre 2022, http://dati.san.beniculturali.it/SAN/produttore_SIAS_san.cat.sogP.74277
- ^ Archivio centrale dello Stato, Archivi degli organi di governo e amministrativi dello Stato, REAL CASA (1829-1951). Ultima cons. il 08/09/2022, https://search.acs.beniculturali.it/OpacACS/guida/IT-ACS-AS0001-0000285
- ^ Andrea Merlotti, La corte sabauda dal regno di Sardegna al regno d’Italia. Ultima cons. il 08/09/2022, https://www.academia.edu/8771177/La_corte_sabauda_dal_Regno_di_Sardegna_al_Regno_d_Italia_in_Diademi_e_gioielli_reali_Capolavori_dell_arte_orafa_italiana_per_la_corte_sabauda_a_cura_di_S_Papi_e_T_Ricardi_di_Netro_Torino_D_Piazza_2009
- ^ Archivio storico della Presidenza della Repubblica, REAL CASA, Ministero della Real Casa. Ultima cons. il 08/09/2022, https://archivio.quirinale.it/aspr/soggetti-produttori/CPF-001-000636/real-casa-ministero-della-real-casa#n
- ^ Archivio centrale dello Stato, Archivi degli organi di governo e amministrativi dello Stato, REAL CASA (1829-1951). Ultima cons. il 20/01/2023, https://search.acs.beniculturali.it/OpacACS/guida/IT-ACS-AS0001-0000285
- ^ Archivio storico della Presidenza della Repubblica, REAL CASA, Ministero della Real Casa. Ultima cons. il 20/01/2023, https://archivio.quirinale.it/aspr/soggetti-produttori/CPF-001-000588/real-casa-casa-militare-ufficio-del-primo-aiutante-campo-s-m#n
- ^ Archivio centrale dello Stato, Archivi degli organi di governo e amministrativi dello Stato, REAL CASA (1829-1951). Ultima cons. il 20/01/2023, https://search.acs.beniculturali.it/OpacACS/guida/IT-ACS-AS0001-0000285
- ^ Archivio centrale dello Stato, REAL CASA
- ^ Archivio centrale dello Stato, REAL CASA
- ^ Archivio storico della Presidenza della Repubblica, REAL CASA, Ministero della Real Casa. Ultima cons. il 20/01/2023, https://archivio.quirinale.it/aspr/soggetti-produttori/CPF-001-000588/real-casa-casa-militare-ufficio-del-primo-aiutante-campo-s-m#n
- ^ Ragioneria Generale dello Stato, Normativa, REGOLAMENTO PER L'AMMINISTRAZIONE DEL PATRIMONIO E PER LA CONTABILITA' GENERALE DELLO STATO. Ultima cons. il 20/01/2023. https://www.rgs.mef.gov.it/_Documenti/VERSIONE-I/Selezione_normativa/R-D-/RD23.05.24.pdf
- ^ Archivio storico della Presidenza della Repubblica. REAL CASA, Casa militare, Ufficio del primo aiutante di campo di S.M. Ultima cons. il 08/09/202, https://archivio.quirinale.it/aspr/soggetti-produttori/CPF-001-000588/real-casa-casa-militare-ufficio-del-primo-aiutante-campo-s-m#n
- ^ R.D. 24 gennaio 1849 n. 870
- ^ R.D. 22 dicembre 1854, R.D. 10 novembre 1856
- ^ R.D. 25 giugno 1884
- ^ R.D. 25 dicembre 1892, n. 309
- ^ vedasi Calendario generale del Regno pel 1850
- ^ R.D. 24 gennaio 1849 n. 870
- ^ R.D. 22 dicembre 1854, R.D. 10 novembre 1856
- ^ R.D. 25 giugno 1884
- ^ R.D. 25 dicembre 1892, n. 309
- ^ Archivio, protocollo generale, economato, copisteria, magazzino, biblioteca, posta
- ^ R.D. 24 gennaio 1849 n. 870
- ^ R.D. 25 giugno 1884
- ^ R.D. 25 dicembre 1892, n. 309
- ^ Venne acquisito dalle Regie Finanze dello Stato, passando poi nel patrimonio privato di Carlo Alberto. https://www.yumpu.com/it/document/read/15372158/programma-della-stagione-culturale-2007-castello-di-racconigi/, pag. 4-5
- ^ https://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2002/10/06/nel-castello-neogotico-il-sogno-di-slow.html
- ^ Venduto a Giovanni Battista Burlotto. https://castelliaperti.it/it/strutture/lista/item/real-castello-albergo-ristorante.html
- ^ La villa venne acquistata dalla regina Maria Cristina di Borbone-Napoli, moglie di Carlo Felice di Savoia. Venne ereditata alla di lei morte nel 1849 dal nuovo re di Sardegna. https://www.visitcastelliromani.it/guida/villa-tuscolana/
- ^ Venduta per 80 milioni al geometra Piero Lessoni. https://www.laguida.it/2020/10/23/mancato-il-proprietario-del-vallone-del-valasco-e-della-casa-reale-di-caccia/
- ^ https://golfoeventi.it/2021/03/01/francesco-ii-ed-il-castello-sabaudo-di-casanova/
- ^ https://monasteroabbazialedicasanova.it/storia/
- ^ https://www.comune.sommarivaperno.cn.it/archivio/pagine/Castello_e_dintorni.asp
- ^ https://www.stradadelbarolo.it/socio/fontanafredda/
- ^ Ereditato dalla famiglia morganatica di Vittorio Emanuele II. https://www.fontanafredda.it/storia/
- ^ Precedentemente era già di proprietà della Corona sabauda ma venne acquistato da Vittorio Emanuele II per avere una residenza appartata in cui vivere con la Bela Rosin.
- ^ Venduta al marchese Medici del Vascello. http://www.parchireali.it/parco.mandria/pagina.php?id=2
- ^ https://www.percornigliano.it/la-storia-di-villa-bombrini/
- ^ https://www.visitgenoa.it/villa-durazzo-bombrini
- ^ https://www.lovevda.it/it/banca-dati/8/castelli-e-torri/sarre/castello-reale-di-sarre/1131
- ^ Venduta da Umberto I al conte Tellfner. https://sovraintendenzaroma.it/i_luoghi/ville_e_parchi_storici/ville_dei_nobili/villa_ada_savoia
- ^ Venduta da Umberto I alla famiglia dei principi Ferrara Pignatelli di Strongoli. https://www.molisenetwork.net/2018/09/25/evento-presentazione-libro-storico-dai-borbone-ai-pignatelli-di-strongoli-la-riserva-reale-di-caccia-di-torcino-e-mastrati/
- ^ Ereditato dalla famiglia morganatica di Vittorio Emanuele II. https://www.roma2pass.it/villa-mirafiori/
- ^ https://www.comune.vedanoallambro.mb.it/citta/cenni-storici/la-villa-di-re-umberto/
- ^ a b https://archiviodistatotorino.beniculturali.it/dbadd/fd_tree.php?id=490893
- ^ Storiologia. L'EREDITA' DEI BENI DEI SAVOIA. Ultima cons. il 10 settembre 2022, https://www.storiologia.it/mussolini/iltesorodelre.htm
- ^ Permutata con due appezzamenti di terreni demaniali della Tenuta presidenziale di Castelporziano, annessi alla Tenuta di Capocotta. http://dati.camera.it/ocd/attocamera.rdf/ac02_3670
- ^ Il complesso sabaudo di Formia era costituito da una serie di villette fatte costruire dalla Regina Elena e da una serie di terreni agricoli lì vicino. Edificate verso il 1937 (?), vennero modificate nel 1941 dall’architetto Michele Busiri Vici, per poi essere vendute nel 1947: nel marzo dello stesso anno aprirà il Grand Hotel Miramare, tuttora in funzione. http://www.grandealbergomiramare.it/
- ^ https://www.castellodirivoli.org/la-residenza-reale/storia/
- ^ Inizialmente la palazzina era di proprietà del monarca assoluto del Regno di Sardegna. Con la parentesi rivoluzionaria venne ceduta a privati cittadini, per poi essere inclusa nella lista civile imperiale di Napoleone. In seguito alla Restaurazione del 1815, divenne proprietà delle Regie Finanze e, in seguito, rilevata dall’Azienda Generale della Real Casa. http://www.clubunescoalba.it/worldheritage/italia/palastupinigidoc
- ^ Rimase a disposizione della casa reale fino al 1936. https://milano.repubblica.it/dettaglio/palazzo-reale-restauro-infinito-altre-15-stanze-aprono-le-porte/1505909
- ^ a b c Errore nelle note: Errore nell'uso del marcatore
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: non è stato indicato alcun testo per il marcatoreMerlotti, p. 216-217
- ^ Vedasi gli annuari del regno d'Italia, dal 1860 in poi. Gli appartamenti del legato pontificio da Domenico Ferri https://www.bibliotecasalaborsa.it/bolognaonline/cronologia-di-bologna/1836/domenico_ferri_scenografo_a_parigi
- ^ https://www.succedeoggi.it/2013/05/montecristo-senza-conte/
- ^ Ceduta nel 1932 dalla famiglia dell’ambasciatore britannico allo Stato Italiano, posta poi a disposizione della Famiglia Reale. In questa villa nel 1946 Vittorio Emanuele III firmò l’atto di abdicazione, per poi partire per l’esilio presso Alessandria d’Egitto.