Coordinate: 41°55′08.1″N 12°31′02″E

Villa Mirafiori

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Villa Mirafiori
Vista di villa Mirafiori
Localizzazione
StatoItalia (bandiera) Italia
RegioneLazio
LocalitàRoma
IndirizzoVia Nomentana, 118 (ingresso storico)
Via Carlo Fea, 2 (ingresso attuale)
Coordinate41°55′08.1″N 12°31′02″E
Informazioni generali
CondizioniIn uso
Costruzione1874-1878
StileNeorinascimentale
UsoSede universitaria
Piani3
Realizzazione
ArchitettoEnrico Kielfrer
Proprietario Università degli Studi di Roma "La Sapienza"
Committente Vittorio Emanuele II,
Re d'Italia

Villa Mirafiori è una villa storica di Roma, sita lungo la via Nomentana. Oggi è una delle sedi della Facoltà di Lettere e Filosofia dell'università "La Sapienza".[1][2][3]

La villa fu realizzata tra il 1874 e il 1878 come residenza ufficiale di Rosa Vercellana, contessa di Mirafiori e favorita di re Vittorio Emanuele II.[N 1] All'epoca il re si era appena trasferito con la sua corte da Firenze a Roma - divenuta da poco capitale del Regno d'Italia, a seguito della breccia di Porta Pia del 1870 - ove risiedeva nel palazzo del Quirinale, oltre a disporre della tenuta di caccia di villa Ada sulla via Salaria.[1]

Fu quindi individuata e acquistata un'area suburbana adeguata, non molto distante dalle altre due proprietà sulla Nomentana di villa Torlonia e villa Massimo. Qui fu eretta la villa in stile neorinascimentale a tre piani, con una loggia d'ingresso, due avancorpi laterali leggermente avanzati ed una eclettica torre campanaria. L'abitazione era decorata con stucchi, vetrate, caminetti di marmo e pavimenti mosaicati ed era circondata da un giardino perimetrale curato da Emilio Richter, paesaggista di origini tedesche e direttore delle ville e dei parchi regali, che vi fece sistemare due laghi, una serra e un'uccelliera.[1]

La contessa di Mirafiori dispose per pochi anni della villa: tre mesi dopo che lei e il re ebbero contratto matrimonio con rito civile proprio a villa Mirafiori[N 2] Vittorio Emanuele morì[N 3] e la Vercellana si trasferì a Pisa, ove trascorse il resto della vita. Di conseguenza, l'ampia proprietà terriera originariamente circostante la residenza fu in parte lottizzata e venduta. Dal 1930 la villa fu casa generalizia delle Dame del Sacro Cuore, finché nel 1975 fu acquistata dall'università "La Sapienza"; in quegli anni vi furono girate anche scene di due film ambientati nel XIX secolo: L'innocente di Luchino Visconti (1976), tratto dall'omonimo romanzo di D'Annunzio, e Al di là del bene e del male di Liliana Cavani (1977), ispirato alla vita di Nietzsche.[1] In seguito ai necessari lavori di adeguamento degli ambienti,[N 4] il 2 dicembre del 1980 villa Mirafiori fu adibita a sede degli allora istituti di filosofia e di lingue, che con la riforma del 2010 sono divenuti due dipartimenti della facoltà di lettere e filosofia.

Dopo il trasferimento del dipartimento di lingue presso l'edificio Marco Polo nel novembre 2017, l'edificio ospita il dipartimento di filosofia e parte del dipartimento di psicologia dello sviluppo (pedagogia).

È raggiungibile dalle stazioni Bologna e Sant'Agnese/Annibaliano.

Galleria d'immagini

[modifica | modifica wikitesto]

Note esplicative

[modifica | modifica wikitesto]
  1. ^ Il re le aveva concesso i titoli nobiliari minori di contessa di Mirafiori e Fontanafredda nel 1858 e nel 1869 la aveva sposata con matrimonio morganatico a Firenze.
  2. ^ 7 ottobre 1877.
  3. ^ 9 gennaio 1878.
  4. ^ Tra l'altro la cappella fu trasformata nell'attuale biblioteca di filosofia. Cfr. G. Priori, "Ristrutturazione a biblioteca di una ex-cappella nella Villa Mirafiori a Roma", in Carlo Chiarini. Architetture 1950-1986 Kappa, Roma 1995, pp. 165-172. Link Archiviato il 28 gennaio 2020 in Internet Archive. all'articolo sul sito della biblioteca di filosofia.
  1. ^ a b c d Villa Mirafiori, su Roma2pass. URL consultato il 26 gennaio 2020.
  2. ^ Villa Mirafiori, su 060608.it. URL consultato il 26 gennaio 2020.
  3. ^ Villa Mirafiori, su RomeandArt. URL consultato il 26 gennaio 2020.
  • A. Campitelli, Le ville di Roma. Architettura e giardini dal 1870 al 1930, edizioni Argos, Roma 1994.

Altri progetti

[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni

[modifica | modifica wikitesto]
Controllo di autoritàGND (DE7682633-8