Utente:Lupo rosso/Sandbox/LA RESISTENZA PRIMA DELLA RESISTENZA

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Premesse[modifica | modifica wikitesto]

La storia della Resistenza tradizionale da come riferimento iniziale l'immediato dopo con l'Armistizio_di_Cassibile raggiunto con gli Alleati del 8 settembre del 1943 ( non considerando la lotta armata antifascista degli Arditi del Popolo e della formazioni di difesa proletaria degli anni '20 ) questo periodo di inizio puo' essere valido in linea di massima ma non lo e' per il Friuli Venezia Giulia , dove la Resistenza armata inizia gia' nel 1942 con le azioni di guerriglia di Stojan Furlan ad esempio. La prima azione partigiana su territorio italiano avviene ben prima dell'Armistizio ed e' opera di Stojan Furlan e della sua banda , l'audace azione avviene nel giorno del 4 giugno 1942 trafugando un ingente quantitativo di armi da un presidio fascista. La spinta antifascista nelle zone operaie non si era esaurita negli anni ' 20 ed era rimasta come un fuoco sotto la cenere.Il consenso ottenuto dal fascismo neglia anni '30 con l'illusione dell' impero ed il relativo " appoggio " popolare aveva vieppiu' permesso l'incarcerazione ed il confino della gran parte degli antifascisti senza " colpo ferire " , ma quelli che non erano stati presi pur essendo pochi erano molto attivi. Alcune zone operaie italiane erano ancora roccaforti silenti di frange comuniste socialiste ed anarchiche che mantenevano embrioni di organizzazioni clandestine , tale zona per la Liguria e Genova nel particolare era Sestri Ponente dove embrioni organizzativi son gia' strutturati nel 1942 , per fare un esempio di un'altra regione .In Friuli Venezia Giulia la zona di resistenza politica al fascismo era quella relativa a Monfalcone in quanto grazie ai cantieri vi era una forte concentrazione di classe operaia.Proprio per questa industria Monfalcone da piccolo villaggio era diventato un groso borgo operaio con più di diciannovemila abitanti attorno alla meta' degli anni '30 , e vi e' analogia con Sestri Ponente proprio per la presenza di cantieri navali e delle fabbriche dell' indotto .Pure Ronchi contava nel periodo circa ottomila abitanti , simile crescita avevano avuto i paesini limitrofi . Vi era stata quindi una forte proletarizzazione di strati contadini che portava ad avere un rapporto con lo sviluppo politico nazionale ben differente da prima. Il cantiere e/o la fabbrica divenne luogo di presa di coscienza sindacale e di classe.[1]. Quindi nel Monfalconese ed nelle zone limitrofe gia' durante gli anni del cosidetto " consenso " per il regime fascista operai in massima parte comunisti e socialisti distribuiscono manifestini contro la guerra d'Etiopia nel 1935 e due anni dopo nel 1937 fanno innalzare nel cielo un pallone aerostatico che porta ben visibile la scritta "Viva l'URSS. Morte ai criminali fascisti" . In quel periodo gli operai delle suddette zone si costituiscono in una organizzazione di[2]"Soccorso Rosso" , che raccoglie quattrini per dar aiuto alle famiglie degli antifascisti arrestati , impiantano anche una tipografia clandestina per la stampa del giornale "L'Avanti" , le riunioni si tengono direttamente nelle case delle famiglie operaie . E' in questa situazione che intere famiglie passano alla lotta antifascista prima politica ed appena possibile armata come la famiglia Marvin [3] , la famiglia Visintin e la Famiglia Fontanot.

Giovanni Fiori testimonianza[modifica | modifica wikitesto]

[4]Giovanni Fiori , nome di battaglia Cvetko , e' un comnadante partigiano che cosi' ricorda il suo aruolamente nelle file degli antifascisti

«...... un pomeriggio verso la fine dello stesso mese di agosto [1940] mentre, come ogni giorno ritiravodelle bollette dai rispettivi bollettari mi si avvicina Fontanot Armido [...] ed incomincia a dirmi che il fascismo è contro ilavoratori e fa solo gli interessi dei capitalisti ecc. e che deve essere abbattuto per vivere liberi. [...] mi parlò di Soccorso Rosso e che io avrei dovuto contribuire a quella forma di sussidio per aiutare le famiglie ed i compagni caduti in sventura(disgrazia) a causa del fascismo. Da quel giorno contribuii regolarmente versando una quota fissa di due lire al mese.Un giorno, fine ottobre 1940 Armido mi portò a conoscenza che ad un convegno della cellula i compagni che componevano detta cellula e cioè: Fontanot Giovanni (padre di Armido, Licio e Vinicio); Armido, sua moglie (Lisa), Licio, Vinicio e sua moglie (Giovanna "Nina"), Ondina Peteani; Ribella [Fontanot], Mario Campo e Rosa o De Rosa [...] aprirono una clausola per accogliermi come simpatizzante del PCI dandomi un programma di lavoro, cioè fare propaganda ai giovani locali»

[5] Questo dimostra che fin dal 1940 ai confini orientali d'Italia si inizaiva una organizzazione della lotta contro i fascisti.

Gia' nel 1942 agiscono sul Carso bande partigiane slovene a cui si sono uniti raggiungendole in ordine sparso molti antifascisti italiani ,

il partito comunista[modifica | modifica wikitesto]

Dal maggio 1941 il Partito Comunista Italiano e il Fronte di Liberazione sloveno , Osvoboldilna Fronta , sono in contatto per azione comune mediante Lotta armata contro i nazifascisti , gli invasori italogermanici hanno modificato in modo ragguardevole i condini orientali d'Italia in quanto la Slovenia e' divenuta una nuova provincia italiana e la Croazia un regno satellite che si tenta di affidare da parte dei fascisti al duca Aimone di Savoia-Aosta con nome Tomislav II che non raggiungera' mai il regno e poi rifiutera' la corona a causa dei crimini perpetrati dagli ustascia in quanto non vorrà sporcare il proprio nome in un simile stato di cose. Tra il Friuli e la Slovenia assieme alle bande partigiane slovene comattono molti comunisti italiani.Nel 1942 il Partito Comunista Italiano si pone l'obiettivo di formare unita' di combattenti italiani per supportare le Bande partigiane slovene che son assai meglio organizzate dei gruppi comunisti che le appoggiano nei combattimenti. Trovando un accordo con le Brigate slovene viene cerato nel marzo del 1943 una piccola brigata italiana che prende il nome di "Distaccamento Garibaldi" , in cui dovranno entrare tutti gli italiani che combattono con le Brigate slovene . Questa e' la prima formazione partigiana oraganizzata in Italia non tenedo conto della Brigata d'Assalto di Stojan Furlan e Giovanni Premoli che aveva iniziato gia' azioni di guerra contro nazifascisti con tecnica di rapida guerriglia nel 1942 .

il caso Etiopia[modifica | modifica wikitesto]

Durante la guerra di Etiopia Ilio Barontini , dichiarato vicerè di Etiopia , guida ed addestra assieme ad un gruppo di comunisti bane di partigiani etiopi che combattono contro i fascisti

Bigliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Fogar, Galliano, L'antifascismo operaio monfalconese fra le due guerre, Vangelista, Milano, 1982.
  • Memoria scritta di Giovanni Fiori "Cvetko" del 20 agosto 1976 consegnata all'ex comandante dei GAP dell'Isonzo e Basso Friuli, Vinicio Fontanot

"Petronio".

  • Testimonianza di Ondina Peteani conservata presso l'Associazione Nazionale ex Deportati Politici nei Campi Nazisti di Milano,

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Per l'intera testimonianza vedi a http://www.associazioni.milano.it/ANED/tr_udine/1983/1-2/pages/1983-1-P-16.htm.

note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ la Resistenza prima della Resistenza
  2. ^ LA RESISTENZA PRIMA DELLA RESISTENZA
  3. ^ fratelli Marvin Romano, Albino e Giuseppe foto di Giuseppe Marvin da archivio Giorgio Visintinfoto dei fratelli Marvin da archivio Giorgio Visintin , da sinistra , in piedi: Albino Marvin, Ilio Barontini e Antonio Roasio; seduti: Romano Marvin e Anello Poma. Giuseppe come molti reduci dalla Spagna si arruolerà nella Legione Straniera francese, combatterà a Narvick in Norvegia, dove verra' decorato per il valore , raggiungerà i maquis in Francia e cadrà fucilato dai tedeschi a St. Germain du Corbeis; Albino, gravemente ferito in Spagna sarà curato in URSS quindi paracadutato in Slovenia dove diverrà capo di stato maggiore della Divisione Garibaldi Natisone; Romano si unirà alle Brigate garibaldine della zona di Gorizia e restera' con queste fino alla Liberazione.
  4. ^ Fascicolo: Fiori Giovanni - Cvetko
  5. ^ Ondina Peteani

Donne e Resistenza[modifica | modifica wikitesto]

le donne della famigli fontanot[modifica | modifica wikitesto]

Laura Seghettini[modifica | modifica wikitesto]

Laura Seghettini (Pontremoli, 1922 ...) è una partigiana italiana. , comunista

La lotta partigiana[modifica | modifica wikitesto]

vice commissario 12a Brigata Garibaldi .

«La 12.a Brigata "Garibaldi" libera Bardi, Varsi, e successivamente Bore, Varano Melegari, Pellegrino P.se; si costituisce la "Zona libera" della Val Ceno

eventicronologici

Laura Seghettini, su it.geocities.com (archiviato dall'url originale).


Nel maggio del 1944 in Lunigiana gli scontri fra le Brigate Partigiane della Lunigiana contro i nazifascisti stanno arivendo nerso il culmine . Laura Seghettini e' una giovanbe che proviene da tradizione familiare socialista ed e' maestra , sceglie di andare in montagna ed unirsi alla Brigate Partigiane . Tale esperienza sia di scelta militare che politica sara' sara' della massima importanza nella sua vita . Durante i 20 mesi in montagna arrriva ad essere incaricta del non semplice ruolo per una donna del ruolo di vice-comandante di brigata .

Al vento del Nord. Una donna nella lotta di Liberazione di Laura Seghettini

foto di Laura Seghettini nell'anno 2007

Compagna di Facio[modifica | modifica wikitesto]

«CHE la memoria di [[Dante Ca- stellucci]] “Facio” sia onorata come merita attraverso altra e superiore decorazione adeguata alle gesta compiute, anche a titolo di ripara- zione del torto troppo a lungo su- bito dalla memoria dell’eroe, dai suoi familiari e conterranei, dalla sua compagna di lotta e di affetti Laura Seghettini, dagli uomini della sua formazione partigiana»

Per “Facio” chiediamo la Medaglia d’Oro

idem i versione pdf Laura Seghettini, quella che avrebbe dovuto diventare moglie di Dante analizza la sentenza di condanna stesa dopo la fucilazione e si avvede che le motivazioni son ben diverse da quelle raccontate da "Facio" e dai compagni che non lo avevno abbandonato durante la notte precedente l'esecuzione, manca soprattutto l'accusa di sabotaggio che non gli è stata contestata durante la requisitoria.

In pratica gli viene semplicemente contestato di essersi appropriato di un bidone di sterline paracadutato dagli alleati inglesi. "Facio" in quel momento secondo altre testimonianze e' ben distante dal punto di lanco cioe' dall'altra parte della vallata. Laura dopo l'omocidio di Dante va a combattere con i partigiani del parmense e dopo la guerra inizia l'iter per avere giustizia e riabilitazione per "Facio".

Incontra Giorgio Amendola che le comunica che non vi son prove per incriminare "Salvatore" ovvero Antonio Cabrelli che era stato quello che aveva messo in moto il meccansismo d'accusa,anche se il partito non si fida di lui. A quel punto, forse capita la situazione che si sta preparando nei suoi confronti, Antonio Cabrelli fa un rapido cambiamento di partito e va nel PSI. Assume la carica di consigliere e poi assessore a Pontremoli.

Ma Antonio Cabrelli fa una fine singolare ed ambigua :muore in un incidente stradale con una donna che Laura conferma essere ex spia dell’OVRA, per cui vi son sospetti sulla morte del Cabrelli interpretabile come eliminazione di un personaggio assai scomodo,non e' l'unico caso dopo la guerra che personaggi scomodi,per vari motivi, muoiono in ambigui incidenti stradali od a causa delle conseguenze di tali incidenti, esempi ne sono i comandanti partigiani Aldo Gastaldi di tendenze monarchiche molto legato a Paolo Emilio Taviani, Emilio Canzi anarchico, comandante della XIII zona operativa del piacentino e combattente della Guerra di Spagna e Ilio Barontini comunista e rivoluzionario di professione che ha combattuto dalla Cina alla Spagna, dall'Etiopia alla Francia e ovvimante in Italia.


Perchè il Pci reggiano condannò a morte Dante Castellucci,partigiano con i Fratelli Cervi? Chi fu a dare l'ordine? Perchè si continua a tacere sulla figura del "traditore" Cabrelli che impose la fucilazione di Facio? Cesare Cattani indaga su una pagina oscura della Resistenza


idem versione pdf


da ANPI


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canzone dedicata a Laura Seghettini

Onoreficenze[modifica | modifica wikitesto]

Commendatore della Repubblica

archivi della Resistenza

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Al vento del Nord. Una donna nella lotta di Liberazione, Carocci

voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Dante_Castellucci