Supermarkets Italiani
Supermarkets Italiani | |
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Stato | Italia |
Forma societaria | società per azioni |
Fondazione | 1957 a Milano |
Sede principale | Pioltello, frazione Limito (MI) |
Persone chiave | Marina Caprotti Giuliana Albera |
Settore | grande distribuzione organizzata |
Prodotti | alimentari e beni di largo consumo |
Supermarkets Italiani S.p.A. è una società italiana che opera nella grande distribuzione organizzata con supermercati e superstore.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Nata il 13 aprile 1957 per opera di Nelson Rockefeller, famiglia Caprotti e di alcuni soci è stata la prima catena di supermercati fondata in Italia. Il primo punto vendita fu aperto a Milano in viale Regina Giovanna il 27 novembre 1957, il locale era un'officina in disuso.[1]
Tra gli azionisti che avviarono la società figurano Nelson Rockefeller (deteneva il 51%), Marco Brunelli (cofondatore, assieme a Guido Caprotti, anche dei Supermercati GS), Franco Bertolini, il senatore Mario Crespi con il fratello Vittorio, Laetitia Boncompagni Pecci Blunt. Nel febbraio del 1961 Bernardo Caprotti si recò a Ginevra portando con sé un assegno di 4 milioni di dollari per l'acquisto del 51% di Rockefeller.[2].
Supermarkets Italiani fattura (nel 2013) circa 6,7 miliardi di euro con un utile di 180 milioni. Il valore degli immobili del gruppo (circa 150) è stimato attorno a 2 miliardi di euro[3][4].
La società è, grazie alla controllata Esselunga, la ventitreesima azienda italiana per fatturato, quarta nella grande distribuzione organizzata.[senza fonte][5]
L'azienda conta oltre 23.000 dipendenti[6][7] ed è stata presieduta per gran parte della propria storia da Bernardo Caprotti. Dopo la morte di quest'ultimo, il 30 settembre 2016, il 70% delle quote è stato ereditato dalla seconda moglie, Giuliana Albera, e dalla figlia avuta con lei, Marina Caprotti. Giuliana Albera e Marina Caprotti hanno poi acquisito il restante 30% ereditato dai figli del primo matrimonio di Bernardo Caprotti[8].
Società controllate
[modifica | modifica wikitesto]Distribuzione
- Esselunga Spa
La più importante controllata di Supermarkets Italiani è la catena di supermercati Esselunga, che ha 158 punti vendita sparsi in Italia.[8]
- Atlantic Srl
Società che gestisce i bar presenti nelle gallerie commerciali del gruppo.
- Esserbella Spa
Società che gestisce le profumerie presenti nelle gallerie commerciali del gruppo.
Finanziaria
- Fudfina Spa
Nasce nel giugno del 2006 come società finanziaria di gestione delle partecipazioni. Nel settembre dello stesso anno il capitale sociale passa da 10 000 a 400 milioni di euro e, a fronte di un riassetto societario, il 70% di Esselunga passa sotto Fudfina.
Sviluppo immobiliare
- Finco Srl
Società, controllata al 100% da Esselunga, di promozione e sviluppo immobiliare.
- Iridea Srl
Società attraverso la quale vengono acquistati gli immobili di Esselunga.
- La Villata/Villata Partecipazioni Spa
Società che amministra circa 100 dei 150 immobili (valore stimato intorno ai 2 miliardi di euro) nei quali sono situati i punti vendita Esselunga. Prende nome da "La Villata", la tenuta della famiglia Caprotti situata in Corsica.
- Orofin Srl
Orofin raccoglie i circa 50 immobili rimanenti.
Servizi
- Fidaty Spa
Società che gestisce il sistema di fidelizzazione al cliente del gruppo.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Milano che cambia/ Esselunga di Viale Regina Giovanna, addio. È stato il primo supermercato ad aprire in Italia, su Affaritaliani.it. URL consultato il 27 ottobre 2021.
- ^ Informazioni tratte dal libro "Falce e Carrello", scritto dal Presidente del gruppo, Bernardo Caprotti.
- ^ Esselunga, sito aziendale, "Gruppo Supermarkets Italiani (Esselunga): Fatturato totale, info sui dati di mercato", dicembre 2006 Archiviato il 17 ottobre 2007 in Internet Archive..
- ^ Sole 24 Ore, scorporo immobili Esselunga Archiviato il 10 marzo 2008 in Internet Archive..
- ^ ***Esselunga: gli arbitri la valutano 6,1 mld, a Violetta e Giuseppe 1,8 mld, su Il Sole 24 ORE. URL consultato il 27 ottobre 2021.
- ^ Esselunga, Giuliana e Marina Caprotti: "Non è in vendita", su la Repubblica, 16 giugno 2017. URL consultato il 27 ottobre 2021.
- ^ Esselunga, sito aziendale, "Gruppo Supermarkets Italiani (Esselunga): Numero di dipendenti. Archiviato il 17 ottobre 2007 in Internet Archive..
- ^ a b Esselunga, riassetto societario dopo l’accordo tra gli eredi Caprotti, su la Repubblica, 21 marzo 2020. URL consultato il 7 febbraio 2024.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Bernardo Caprotti, Falce e Carrello. Le mani sulla spesa degli italiani, Milano, Marsilio editore, 2007, ISBN 978-88-317-9372-8.