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I '''d'Avalos''' (anche menzionati nelle fonti come '''Dávalos''', '''Ávalos''', '''Ábalos''', '''de Ávalos''', '''Avalo''', '''Abalón''') sono una famiglia aristocratica di origine spagnola diramatasi anche in Italia a partire dal XV secolo. Il ramo italiano della famiglia fu titolare di numerosi [[feudo|feudi]] nel [[regno di Napoli]] fino all'[[eversione della feudalità]] e nel [[ducato di Milano]], annoverando al suo interno diversi membri di rilievo in ambito civile, militare e religioso. I d'Avalos ebbero inoltre nella persona di [[Cesare Michelangelo d'Avalos]] il trattamento di [[Principe del Sacro Romano Impero]] e il diritto di battere moneta. La famiglia detenne per 195 anni il titolo, sia pure sostanzialmente onorifico, di Gran camerlengo, uno dei Sette grandi Offici del regno di Napoli.<ref>Crollalanza, p. 71</ref> |
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d'Avalos | |
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finiunt pariter renovantque labores[1] D'azzurro alla torre con tre torrette merlate d'oro, con la bordura composta di sedici pezzi, alternati d'argento e di rosso.[2] | |
Stato | Regno di Napoli |
Titoli | Principi del Sacro Romano Impero Principi di Francavilla Principi di Isernia Principi di Montesarchio Duchi di Monte Bello Duchi di Monte Itilia Duchi di Monte Negro Marchesi di Pescara Marchesi di Vasto |
Fondatore | Innico I d'Avalos |
Ultimo sovrano | Tommaso d'Avalos (fino all'eversione della feudalità) |
Etnia | Castigliana |
Rami cadetti |
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I d'Avalos (anche menzionati nelle fonti come Dávalos, Ávalos, Ábalos, de Ávalos, Avalo, Abalón) sono una famiglia aristocratica di origine spagnola diramatasi anche in Italia a partire dal XV secolo. Il ramo italiano della famiglia fu titolare di numerosi feudi nel regno di Napoli fino all'eversione della feudalità e nel ducato di Milano, annoverando al suo interno diversi membri di rilievo in ambito civile, militare e religioso. I d'Avalos ebbero inoltre nella persona di Cesare Michelangelo d'Avalos il trattamento di Principe del Sacro Romano Impero e il diritto di battere moneta. La famiglia detenne per 195 anni il titolo, sia pure sostanzialmente onorifico, di Gran camerlengo, uno dei Sette grandi Offici del regno di Napoli.[3]
Storia
Le origini
I d'Avalos (in Spagna il cognome viene menzionato più spesso come Dávalos e, talora, anche Abalón) avrebbero secondo la tradizione, origine visigota. Le prime informazioni storicamente attendibili tuttavia menzionano la famiglia in relazione ad una donazione effettuata da un certo Ximeno de Avalos a beneficio del Monastero Reale di San Millán de la Cogolla datata 1162.[4] Tale notizia, riportata dallo storico Esteban de Garibay y Zamalloa nel capitolo 13 del libro 12 del suo trattato "Los quarenta libros del compendio historial de las crónicas y Universal historia de estos Reinos de España" afferma inoltre come Ximeno fosse una persona di riguardo, cavaliere con possedimenti nel villaggio di Ábalos nella regione de La Rioja. Vari discendenti della famiglia passarono in Aragona e, quindi, in Andalusia, distinguendosi nelle plurisecolari operazioni militari della Reconquista.
Il primo Dávalos ad assurgere ad una rilevanza politica significativa fu Lope Fernández Dávalos, il quale fu inoltre il primo esponente della famiglia a stabilirsi nel regno di Castiglia e León, durante il regno di Ferdinando IV di Castiglia. Distintosi nei conflitti con il sultanato di Granada, è attestato quale alcaide di Ubeda nel 1334.[5]
Alla fine del Trecento un bisnipote del sopracitato personaggio, Ruy López Dávalos (detto anche Rodrigo) era divenuto Connestabile di Castiglia nonché Adelantado mayor de Murcia y camarero mayor y gran valido di Enrico III, re di Castiglia e di León.[6] Ruy López fu il capostipite di diverse branche della famiglia, diramatesi a Toledo, in Aragona, in Murcia, in Perù. A queste vanno aggiunte quelle originatesi dal fratello di Ruy, Lope Ruiz (sposatosi con Mencía de Cervatos, esponente della nobiltà minore di Murcia; morto nel 1405). Tra i discendenti di Lope troviamo personaggi di rilievo quali il regidor di Murcia Sancho Dávalos[7] ed il cardinale Gaspar Ávalos de la Cueva. Lo storico Edward Cooper fornisce una utile tavola genealogica che ricostruisce le relazioni di Ruy López e Lope Ruiz e dei loro discendenti con diverse famiglie della regione di Murcia.[8]
Ruy López Dávalos si sposò tre volte. Da questi matrimoni ebbe dieci figli che raggiunsero l'età adulta.
Dal matrimonio con la prima moglie, Maria Gutierrez de Fontecha, ebbe due maschi ed una femmina:
- Pedro López Dávalos: fu signore di Arjona e di Higuera, sposò Maria de Orozco Figueroa, figlia di Lorenzo I Suárez de Figueroa.[9]
- Diego Lopez Dávalos: signore di Arenas e di Colmenar, sposò Leonor de Ajala, figlia di Pedro López de Ayala y Guzmán signore di Fuensalida.[9]
- Leonora Dávalos: fu moglie di Men Rodríguez de Benavides, signore di Santisteban.
Il secondo matrimonio fu con Elvira de Guevara (sorella di Pedro Vélez de Guevara, signore di Guevara e Oñate e di Beltrán Vélez de Guevara, conte di Tahalú), dalla quale ebbe due maschi e due femmine:
- Beltran López Dávalos y Guevara (erroneamente ritenuto essere, dall'Imhoff e da altre fonti, padre di Innico de Guevara, Conte di Potenza nel Regno di Napoli).[9][10]
- Mencía López Dávalos: prima moglie di Gabriel Fernández Manrique, I duca di Galisteo e I Conte di Osorno.[9]
- Costanza Dávalos: moglie di Luis Maza de Lizana.[11]
- Hernándo López Dávalos: signore di Arcos, sposò Maria Carrillo y Palomeque, figlia di Alfonso Carrillo.[9] Hernándo López fu il nonno del regidor Hernando Dávalos (c. 1475-1533), noto per la sua partecipazione alla rivolta dei comuneros.[12]
L'ultimo matrimonio fu con Costanza de Tovar (figlia di Sancho Fernández de Tovar, signore di Caracena e Cevico de la Torre e della sua consorte Teresa de Toledo), dalla quale ebbe tre figli:
- Innico Dávalos
- Alfonso Dávalos
- Rodrigo Dávalos: sposò Mencia Carrillo.[9]
Dal primo di questi tre figli, Innico I d'Avalos, si sarebbe originato il ramo italiano principale dei d'Avalos. Da un figlio di Alfonso, Rodrigo d'Avalos invece ebbe origine il ramo dei d'Avalos di Ceppaloni.
Strettamente associati ai d'Avalos nella fase del loro arrivo nel regno di Napoli al seguito di re Alfonso troviamo un esponente della famiglia Guevara, Innico de Guevara, loro fratellastro in quanto figlio della medesima madre, Costanza de Tovar. È possibile che anche un altro Guevara, Ferdinando (o Ferrante), fratello del succitato Innico fosse presente nel novero di coloro che accompagnarono re Alfonso. Il poeta catalano Chariteo scrisse a proposito di questi personaggi: Frutto d'un sol terren da due radici, duo Avoli e duo Guevaro, antique genti bellicosi e terror degli inimici.[13]
Il ramo italiano
I d'Avalos rappresentarono una delle casate più importanti del regno di Napoli a partire dal XV secolo. I fratelli Iñigo, Alfonso e Rodrigo, figli di Ruy López Dávalos, conte di Ribadeo, giunsero nella penisola italiana al seguito del re Alfonso V d'Aragona, asceso al trono di Napoli nel 1442.[14]
La casata fu titolare di numerosi feudi (tra i più importanti i marchesati di Pescara e di Vasto) e registrata tra i patrizi di Napoli del Sedile di Nilo[15], poi nel Libro d'Oro.
Innico I d'Avalos ottenne la contea di Monteodorisio da Alfonso V d'Aragona, ed il marchesato di Pescara dalla moglie Antonella d'Aquino, discendente da un'antica ed importante famiglia; i loro eredi usarono il cognome d'Avalos d'Aquino. Innico II d'Avalos, figlio dei precedenti, divenne il primo marchese del Vasto.
L'erede di Innico II, Alfonso III d'Avalos acquisì il titolo di cavaliere del Toson d'Oro e fu governatore di Milano dal 1538 al 1546. Il figlio primogenito di Alfonso, Francesco Ferdinando d'Avalos, ricoprì importanti incarichi governativi, venendo nominato nel 1560 governatore del Ducato di Milano (posizione che mantenne fino al 1563) e nel 1568 viceré di Sicilia. La linea principale della famiglia continuò con Alfonso Felice d'Avalos, importate militare, comandante della cavalleria spagnola nella vittoriosa battaglia di Zutphen. In seguito alla morte senza eredi maschi di Alfonso Felice i titoli e i possedimenti del ramo principale della famiglia passarono ad un ramo secondario dei d'Avalos, nella persona di Innico III d'Avalos. Quest'ultimo aveva sposato la figlia di Alfonso Felice, Isabella d'Avalos. A partire da Innico III la cittadina abruzzese di Vasto diviene la residenza stabile e il centro dei possedimenti della famiglia d'Avalos, che vi promosse la costruzione di vari edifici civili e religiosi, volti ad abbellirla e accrescerne il prestigio. Tra i discendenti di Innico troviamo Ferdinando (o Ferrante) Francesco d'Avalos, il quale acquisì l'importante città di Lanciano e sulla cui testa il 18 ottobre 1647, Gennaro Annese pose mille ducati di taglia; Diego I d'Avalos, che aggiunse ai suoi possedimenti la città di Isernia, fu inoltre responsabile della costruzione e del restauro di diversi luoghi di culto a Vasto e promotore dello stabilimento nella città del collegio di Clerici regolari della Madre di Dio; Cesare Michelangelo d'Avalos, importante personaggio politico, noto per il suo coinvolgimento nella congiura di Macchia e nella guerra di successione spagnola.
Nel 1704 Cesare Michelangelo d'Avalos fu elevato dal Sacro Romano Imperatore Leopoldo I d'Asburgo al rango di principe del Sacro Romano Impero con il diritto di battere moneta e nominare conti.[17]
Dopo la morte avvenuta nel 1729 di Cesare Michelangelo si ebbe un significativo ridimensionamento dei possedimenti dei d'Avalos. Molti feudi vennero infatti ceduti per coprire gli ingenti debiti del defunto; tuttavia una parte consistente dei titoli e dei possedimenti d'Avalos venne infine riconosciuta nel 1743 al suo erede designato, il nipote Giovan Battista d'Avalos, esponente del ramo pugliese (dei principi di Troia) della famiglia. Quest'ultimo ramo continuò ad essere titolare del marchesato del Vasto e del marchesato di Pescara fino all'eversione della feudalità del 1806, estinguendosi nella linea principale nel 1862 con la morte di Alfonso.
La linea cadetta di Ceppaloni ebbe origine da Rodrigo (figlio di Alfonso, fratello di Innico I d'Avalos), al quale venne concesso nel 1529 dall'imperatore Carlo V d'Asburgo il feudo dell'omonimo borgo, già possedimento del ribelle Giacomo Antonio della Marra. Rodrigo sposò in seconde nozze Feliciana de Gregorio, nobile di Benevento entrando così nel possesso del feudo rustico di Villafranca, nel contado di Benevento.[18] A Rodrigo successe il primogenito Alfonso che sposò Costanza Caracciolo d'Aragona dalla quale ebbe vari figli, tra cui Rodrigo che ereditò il feudo di Ceppaloni, venduto nel 1572 ai Coscia. Questo ramo fu iscritto anche nella nobiltà di Benevento e si estinse agli inizi del Seicento.[19] [20]
Altro ramo cadetto della famiglia fu quello di Montesarchio, originatosi con Giovanni I d'Avalos, (figlio primogenito di Cesare d'Avalos), il quale con diploma sottoscritto a Madrid in data 21 novembre 1628 ottenne da Filippo IV di Spagna il diritto di fregiarsi del titolo di principe per tale feudo[21] (il titolo di principe di Montesarchio era stato creato da Carlo V d'Asburgo con privilegio datato 29 luglio 1532 per Alfonso III d'Avalos[22]). Tale ramo (che annoverò al suo interno personaggi di spicco della politica del reame di Napoli quali Andrea d'Avalos) sarebbe poi confluito, in seguito ad una serie di matrimoni interni alla famiglia d'Avalos, nel ramo pugliese della famiglia, quello dei principi di Troia, originatosi con Francesco d'Avalos (figlio secondogenito di Giovanni I d'Avalos), al quale venne concesso da Filippo IV di Spagna tale titolo con rescritto datato 22 giugno 1649.[23] La figlia di Andrea d'Avalos, Giulia, sposò infatti Giovanni II d'Avalos, figlio del summenzionato Francesco d'Avalos. Giulia entrò nella titolarità del principato di Montesarchio in virtù della rinuncia a suo favore fatta dalla sorella maggiore Andreana, moglie di Giuseppe I de' Medici di Ottajano. Il figlio di Giovanni II e Giulia, Niccolò d'Avalos pervenne a sua volta nella titolarità del principato mediante donazione del 1709. Niccolò d'Avalos era il cognato di Cesare Michelangelo d'Avalos, in quanto fratello della consorte di questi Ippolita. L'erede designato di Cesare Michelangelo sarebbe stato il figlio di Nicolò, Giovan Battista d'Avalos, che avrebbe inoltre incamerato nel 1729 i titoli paterni di principe di Troia e di Montesarchio.
Quasi tutti gli esponenti della prosapia furono sepolti nella cappella d'Avalos, all'interno della chiesa di Sant'Anna dei Lombardi a Napoli: la famosa Vittoria Colonna, invece, fu tumulata nella collegiata di Sant'Andrea di Paliano, il marito Fernando Francesco I in San Domenico Maggiore. La coppia, quando si trovava a Napoli, preferì dimorare nel cinquecentesco palazzo d'Avalos del Vasto, poi rimaneggiato, secondo il gusto barocco, nel 1751, utilizzato dalla famiglia soprattutto dopo la fine del marchesato.
Il palazzo d'Avalos di Vasto era comunque preferito per la posizione dominante sul mare e il lusso dei suoi appartamenti. Il cardinale d'Avalos ristrutturò il quattrocentesco castello Caldoresco, a Vasto, in seguito rimaneggiato per volere del marchese Cesare.[24]
Il castello aragonese di Ischia, di proprietà dei d'Avalos, fu sede di un cenacolo culturale: Vittoria Colonna vi si era sposata e vi risiedette dal 1501 al 1536, insieme alla zia Costanza, circondate dai più prestigiosi artisti del tempo.[25]
Anche dopo l'abolizione della feudalità e la scomparsa del ramo principale della famiglia, la linea collaterale dei d'Avalos, discendente da Gaetano d'Avalos, figlio secondogenito del duca di Celenza e principe di Torrebruna Carlo Cesare d'Avalos d'Aquino d'Aragona continuò a far parte della più considerevole nobiltà napoletana, venendo gratificata, nel 1813, del trattamento di duchi, dal re Gioacchino Murat, nella persona di don Gaetano e discendenti.[26][27] I titoli di duca di Celenza e principe di Torrebruna passarono tuttavia alla famiglia de Lerma, in seguito al matrimonio di Maria Teresa d'Avalos, (figlia di Andrea d'Avalos, fratello maggiore del summenzionato Gaetano) con il duca di Castelmezzano Baldassarre de Lerma.[28]
Un altro esponente della famiglia, fratello minore di Andrea e di Gaetano d'Avalos, fu Francesco Antonio d'Avalos (1771-1830). Già guardia del corpo di Ferdinando IV di Borbone, entrò nella loggia massonica facente capo a Ferdinando Pignatelli principe di Strongoli. Venne accusato di aver preso parte alla congiura giacobina del 1794, venendo per questo deferito presso la Giunta di Stato. Fuggito all'estero, rientrò a Napoli aderendo alla Repubblica Napoletana nel 1799. All'interno di essa ricoprì vari incarichi in ambito militare, fino alla liquidazione della repubblica da parte dei sanfedisti. Incarcerato, non venne condannato per i ruoli ricoperti, venendo tuttavia invitato a lasciare il regno di Napoli. Stabilitosi a Roma nel 1801 ivi morì nel 1830.[29]
Il ramo principale della famiglia, quello dei marchesi di Vasto, ebbe in Alfonso d'Avalos il suo ultimo esponente. Nel 1862 egli lasciò una significativa collezione di opere d'arte alla Pinacoteca Nazionale di Napoli, nota come collezione d'Avalos.[30] La collezione raccoglie numerose tipologie di manufatti risalenti a diverse epoche. Tra i più significativi troviamo gli arazzi di manifattura fiamminga raffiguranti episodi della Battaglia di Pavia, originariamente donati a Carlo V dagli Stati Generali di Bruxelles e successivamente pervenuti a Francesco Ferdinando d'Avalos. Il nucleo della collezione tuttavia è rappresentato da opere di pregio della pittura napoletana seicentesca, commissionate da Andrea d'Avalos.
Marchesi di Pescara (1403-1862)
N° | Titolo | Nome | Dal | Al | Consorte e Note |
1 | Marchese | Cecco del Borgo | 1403 | 1411 | Antonella di Miro di Gragnano; insignito del titolo di marchese di Pescara (titolo creato ex novo nel Regno di Napoli) nel 1403 |
2 | Marchese | Bernardo Gaspare d'Aquino | 1443 | 1461 | Beatrice Caetani dei Signori di Sermoneta; il titolo di marchese di Pescara viene ricreato per Bernardo Gaspare il 26 febbraio del 1443 da Alfonso V d'Aragona[31] (per convenzione in quanto riconosciuto come tale dalla nuova dinastia aragonese è considerato il 1º Marchese di Pescara nonostante il titolo fosse già stato portato dal suo predecessore Cecco del Borgo; il marchesato di Pescara era inoltre all'epoca ancora tra i possedimenti lasciati a titolo vitalizio ad Antonella di Miro (m. 1455), vedova di Perdicasso Barile (m. 1443) e nonna di Bernardo Gaspare d'Aquino[32]); figlio di Francesco d'Aquino (conte di Loreto e di Satriano, Gran Siniscalco (1438) e Camerlengo (1442) del Regno di Napoli) e Giovannella del Borgo (figlia ed erede di Cecco del Borgo marchese di Pescara e conte di Monteodorisio) |
3 | Marchese | Francesco Antonio d'Aquino | 1461 | post 1472 | Francesca Orsini; 2º Marchese di Pescara; figlio del suo predecessore; muore prigioniero degli Angioini a Loreto senza lasciare eredi diretti |
4 | Marchese[33] | Innico I d'Avalos | post 1472 | 1484 | Antonella d'Aquino, sorella del suo predecessore ed erede del marchesato di Pescara e delle contee di Loreto e Satriano; diviene per matrimonio, alla morte del cognato 3º marchese di Pescara e conte di Monteodorisio; figlio di Ruy López Dávalos (?-1428) |
5 | Marchese | Alfonso II | 1484 | 1495 | Diana de Cardona; 4º marchese di Pescara; figlio del suo predecessore |
6 | Marchese | Fernando Francesco I | 1495 | 1525 | Vittoria Colonna; 5º marchese di Pescara; figlio del suo predecessore |
7 | Marchese | Alfonso III | 1525 | 1546 | Maria d'Aragona; 6º marchese di Pescara (titolo confermato da Carlo V d'Asburgo il 22 luglio 1532), 2º marchese del Vasto, figlio di Innico II 1º marchese del Vasto e cugino del suo predecessore |
8 | Marchese | Francesco Ferdinando | 1546 | 1571 | Isabella Gonzaga; 7º marchese di Pescara, 3º marchese del Vasto; figlio del suo predecessore |
9 | Marchese | Alfonso Felice | 1571 | 1593 | Lavinia Feltria Della Rovere; 8º marchese di Pescara, 4º marchese del Vasto; figlio del suo predecessore |
10 | Marchese | Innico III | 1593 | 1632 | Isabella d'Avalos (1593-1648), unica figlia del suo predecessore Alfonso Felice e sua nipote; diviene per matrimonio 9º marchese di Pescara e 5º marchese del Vasto; figlio di Cesare d'Avalos |
11 | Marchese | Ferdinando Francesco | 1632 | 1648[34] o 1665 | Geronima Doria (1612-1682), figlia di Andrea II Doria (1570-1612) e Giovanna Colonna; 10º marchese di Pescara, 6º marchese del Vasto; muore senza lasciare discendenti |
12 | Marchese | Diego I | 1648 o 1687[35] | 1697 | Francesca Carafa di Roccella; 11º marchese di Pescara (de jure dal 1687), 7º marchese del Vasto (dal 1665), 1º principe di Isernia (titolo creato ex novo nel 1644); fratello del suo predecessore |
13 | Marchese | Ferdinando Francesco | 1651 | 1672 | Isabel Ana Sarmiento de los Cobos y Portocarrero[36], figlia di Manuel de los Cobos IV marchese di Camarasa e Isabel de Portocarrero y de Luna; 12º marchese di Pescara; Cavaliere dell'Ordine del Toson d'oro dal 1672; figlio del predecessore |
14 | Marchese | Diego | 1672 | 1690 | 13º marchese di Pescara; figlio del suo predecessore; muore senza lasciare discendenti |
15 | Marchese | Cesare Michelangelo | 1697 | 1729 | Ippolita d'Avalos di Troia (sua cugina, figlia di Giovanni II d'Avalos, 2º Principe di Troia); nominato principe del Sacro Romano Impero (1704) da Leopoldo I; diviene 14º marchese di Pescara, 8º marchese del Vasto, 2º principe di Isernia alla morte del padre Diego; muore senza lasciare eredi diretti |
16 | Marchese | Giovan Battista | 1729 | 1749 | Silvia Spinelli; 15º marchese di Pescara, 9º marchese del Vasto, 6º principe di Montesarchio, 4º principe di Troia; Principe del Sacro Romano Impero; nipote del suo predecessore; muore senza lasciare eredi diretti |
17 | Marchese | Diego II | 1749 | 1776 | Eleonora d'Acquaviva; 16º marchese di Pescara, 10º marchese del Vasto, 7º principe di Montesarchio, 5º principe di Troia; Grandezza di Spagna di prima classe confermata da Ferdinando VI di Spagna tramite Real Decreto del 16 di febbraio del 1749 (Real despacho del 16 febbraio 1762) con antichità al 1532; Principe del Sacro Romano Impero; fratello del suo predecessore |
18 | Marchese | Tommaso | 1776 | 1806 | Francesca Caracciolo; ultimo marchese sovrano a causa dell'eversione della feudalità; 17º marchese di Pescara, 11º marchese del Vasto, 8º principe di Montesarchio, 6º principe di Troia; Principe del Sacro Romano Impero; figlio del suo predecessore |
19 | Marchese | Ferdinando | 1806 | 1841 | Giulia Caetani; 18º marchese di Pescara, 12º marchese del Vasto, 9º principe di Montesarchio, 7º principe di Troia; Principe del Sacro Romano Impero; muore senza lasciare eredi diretti; nipote del suo predecessore |
20 | Marchese | Alfonso V | 1841 | 1862 | 19º marchese di Pescara, 13º marchese del Vasto, 10º principe di Montesarchio, 8º principe di Troia; Principe del Sacro Romano Impero; Grande di Prima Classe; cavaliere della Gran Croce dell'Ordine di San Gregorio Magno, dell'Ordine di San Gennaro, dell'Ordine di San Giuseppe; commendatore dell'Ordine di Cristo.[37] Fratello del suo predecessore, alla sua morte si estingue il ramo principale del casato. |
Il ramo italiano dei d'Avalos (Duchi d'Avalos) sino ai giorni nostri
Tutti gli attuali esponenti della famiglia d'Avalos del ramo italiano discendono da Andrea d'Avalos (1700-1746), Duca di Celenza, figlio terzogenito di Giovanni II d'Avalos, Principe di Troia e della sua consorte Giulia d'Avalos. Andrea aveva sposato nel 1725 Cosima Beatrice Antonia Caracciolo (1695-1764), VII duchessa di Celenza, II principessa di Torrebruna.
- Don Carlo Cesare d'Avalos d'Aquino d'Aragona, Principe di Torrebruna; Duca di Celenza (1727–1810) ∞ Donna Maria Teresa d'Avalos d'Aquino d'Aragona (1745–1820), figlia di Don Diego d’A. d’A. d’A., Marchese di Pescara, Marchese di Vasto e di Eleonora d'Acquaviva dei Duchi d'Atri e Conti di Conversano
- Don Gaetano d'Avalos d'Aquino d'Aragona, Creato Duca d'Avalos con Regio decreto di Gioacchino Murat datato 2 agosto 1813[38]; Patrizio napoletano; Primo scudiero del re Gioacchino Murat (1775–1855); ∞ (1810) Jeanne Hortense Andrieu (1792–1855); nipote di Gioacchino Murat, Re di Napoli
- Don Carlo d'Avalos d'Aquino d'Aragona, 2º Duca d'Avalos; Patrizio napoletano (1817-1866)
- Don Francesco d'Avalos d'Aquino d'Aragona, 3º Duca d'Avalos; Patrizio napoletano (1819–1885); ∞ (1867) Cherubina Caturano
- Don Giuseppe d'Avalos d'Aquino d'Aragona, 4º Duca d'Avalos; Patrizio napoletano (1865–1907); ∞ Maria de Varona
- Don Ferdinando d'Avalos d'Aquino d'Aragona
- Don Carlo d'Avalos d'Aquino d'Aragona, 5º Duca d'Avalos (1891–1970); ∞ Giuseppina Basevi
- Donna Maria d'Avalos d'Aquino d'Aragona (* Napoli 1925-2020), Principessa del Sacro Romano Impero; ∞ Dr. Domenico Viggiani (1922-1998), Direttore Generale del Banco di Napoli;
- Ing. Giuseppe Viggiani (* Napoli 1949), MBA Harvard Business School; ∞ Contessa Donatella Dentice di Accadia Capozzi di Santa Maria Ingrisone (* Roma 1956)
- Don Francesco d'Avalos d'Aquino d'Aragona, autorizzato ad assumere e portare il titolo di Principe del Sacro Romano Impero in seguito a delibera del Corpo della Nobiltà Italiana; rinnovo dei titoli di Marchese di Pescara e Marchese di Vasto con Regie lettere patenti; 6º Duca d'Avalos (1930–2014), compositore e direttore d'orchestra; ∞ Antonella Nughes-Serra
- Principe Don Andrea d'Avalos d'Aquino d'Aragona, Principe del Sacro Romano Impero, Marchese di Pescara; Marchese di Vasto; 7º Duca d'Avalos; Patrizio napoletano (* Londra 1971)
- Donna Maria d'Avalos d'Aquino d'Aragona (* Napoli 1925-2020), Principessa del Sacro Romano Impero; ∞ Dr. Domenico Viggiani (1922-1998), Direttore Generale del Banco di Napoli;
- Don Carlo d'Avalos d'Aquino d'Aragona, 5º Duca d'Avalos (1891–1970); ∞ Giuseppina Basevi
- Don Gaetano d'Avalos d'Aquino d'Aragona, Creato Duca d'Avalos con Regio decreto di Gioacchino Murat datato 2 agosto 1813[38]; Patrizio napoletano; Primo scudiero del re Gioacchino Murat (1775–1855); ∞ (1810) Jeanne Hortense Andrieu (1792–1855); nipote di Gioacchino Murat, Re di Napoli
Personalità di spicco della famiglia d'Avalos
- Fernando Francesco d'Avalos nobile feudatario d'origine spagnola, marchese di Pescara, figlio di Alfonso II d'Avalos,
- Alfonso d'Avalos nobile feudatario d'origine spagnola, figlio di Innico II d'Avalos
- Inigo d'Avalos nobile feudatario spagnolo, figlio di Ruy López Dávalos
- Francesco Fernando d'Avalos nobile feudatario d'origine spagnola, figlio di Alfonso III d'Avalos d'Aquino d'Aragona, viceré di Sicilia dal 1568 al 1571, principe di Francavilla, marchese del Vasto, marchese di Pescara, conte di Monteodorisio
- Innico d'Avalos d'Aragona, cardinale e vescovo spagnolo, figlio di Alfonso III d'Avalos
- Francesco d'Avalos, compositore e direttore d'orchestra. Autore tra le altre dell'opera a contenuto storico "Maria di Venosa" ispirata dalla leggenda della bella Maria d'Avalos uccisa per adulterio dal marito, il compositore Carlo Gesualdo di Venosa
Genealogia
Ruy López Dávalos sp. Costanza de Tovar | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Innico Dávalos sp. Antonella d'Aquino | Alfonso Dávalos | Rodrigo Dávalos | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Martino d'Avalos | Costanza d'Avalos sp. Federico del Balzo | Alfonso II d'Avalos sp. Diana de Cardona | Ippolita d'Avalos sp. Carlo d'Aragona | Innico II d'Avalos sp. Laura Sanseverino | Rodrigo d'Avalos | Beatrice d'Avalos sp. Gian Giacomo Trivulzio | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Fernando Francesco d'Avalos sp. Vittoria Colonna | Costanza d'Avalos Piccolomini sp. Alfonso II Piccolomini | Alfonso III d'Avalos sp. Maria d'Aragona | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Francesco Ferdinando d'Avalos sp. Isabella Gonzaga | Maria d'Avalos | Antonia d'Avalos | Innico d'Avalos d'Aragona | Cesare d'Avalos sp. Lucrezia del Tufo | Giovanni d'Avalos sp. Maria Orsini | Carlo d'Avalos sp. Sveva Gesualdo | Beatrice d'Avalos sp. Alfonso de Guevara | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Alfonso Felice d'Avalos sp. Lavinia Feltria Della Rovere | Tommaso d'Avalos | Giovanni I d'Avalos sp. Andreana di Sangro | Innico III d'Avalos 1 sp. Isabella d'Avalos | Alfonso Francesco d'Avalos | Ferdinando d'Avalos | Maria d'Avalos | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Isabella d'Avalos 1 sp. Innico III d'Avalos | Caterina d'Avalos | Ferrante Francesco d'Avalos | Maria d'Avalos | Giuseppe d'Avalos | Andrea d'Avalos sp. Anna de Guevara | Francesco d'Avalos sp. Andreana Caracciolo | Geronima d'Avalos | Lucrezia d'Avalos | Lavinia d'Avalos | Anna d'Avalos | Vittoria d'Avalos | Margherita d'Avalos | Carlo d'Avalos | Ferdinando Francesco d'Avalos sp. Geronima Doria | Diego I d'Avalos sp. Francesca Giulia Maria Carafa della Roccella | Francesca d'Avalos | Cesare d'Avalos | Tommaso d'Avalos | Alfonso d'Avalos | Lucrezia d'Avalos | Antonia d'Avalos | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Andreana d'Avalos sp. Giuseppe de Medici | Sveva d'Avalos sp. Giovanni de Guevara | Giulia d'Avalos 2 sp. Giovanni II d'Avalos | Giovanni II d'Avalos 2 sp. Giulia d'Avalos | Isabella d'Avalos | Ferdinando Francesco d'Avalos sp. Isabel Ana Sarmiento de los Cobos y Portocarrero | Cesare Michelangelo d'Avalos 3 sp. Ippolita d'Avalos | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Ippolita d'Avalos 3 sp. Cesare Michelangelo d'Avalos | Niccolò d'Avalos sp. Giovanna Caracciolo | Andrea d'Avalos sp. Cosima Beatrice Antonia Caracciolo | Andreana d'Avalos | Anna d'Avalos | Francesca d'Avalos | Nicoletta d'Avalos | Isabella d'Avalos | Diego d'Avalos | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Giovan Battista d'Avalos sp. Silvia Spinelli | Diego II d'Avalos sp. Eleonora d'Acquaviva | Giulia d'Avalos | Ippolita d'Avalos | Isabella d'Avalos | Carlo Cesare d'Avalos 4 sp. Maria Teresa d'Avalos | Giulia d'Avalos | Francesco d'Avalos | Costanza d'Avalos | Carlotta d'Avalos | Gennaro d'Avalos | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Nicola d'Avalos | Giulio d'Avalos | Giovanni d'Avalos | Pasquale d'Avalos | Caterina d'Avalos | Ottavia d'Avalos | Giovanna d'Avalos | Silvia d'Avalos | Giulia d'Avalos | Maria Rosa d'Avalos | Tommaso d'Avalos sp. Francesca Caracciolo di Torella | Luisa d'Avalos | Nicoletta d'Avalos | Maria Teresa d'Avalos 4 sp. Carlo Cesare d'Avalos | Andrea d'Avalos | Gaetano d'Avalos sp. Jeanne Hortense Andrieu | Antonio d'Avalos | Francesco d'Avalos | Ippolita d'Avalos | Costanza d'Avalos | Teresa d'Avalos | Eleonora d'Avalos | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Eleonora d'Avalos | Diego d'Avalos sp. Eleonora Doria Landi Pamphili | Maria Giovanna d'Avalos sp. Alonso Sanchez de Luna d'Aragona | Maria Faustina d'Avalos | Carlo d'Avalos sp. Regina Attolini | Francesco d'Avalos sp. Cherubina Caturano | Alessandrina d'Avalos | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Ferdinando d'Avalos | Alfonso d'Avalos | Giuseppe d'Avalos | Ortensia d'Avalos sp. Giovanni Quarto di Belgioioso | Gaetano d'Avalos sp. Carolina d'Aquino di Caramanico | Carolina d'Avalos Giuseppe Mirelli di Teora | Giuseppe d'Avalos Maria Borgia de Varona | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Regina d'Avalos sp. Giuseppe Caracciolo | Carlo d'Avalos sp. Giuseppina Basevi | Anna d'Avalos | Francesco d'Avalos | Ferdinando d'Avalos sp. Luisa Ruffo | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Maria d'Avalos sp. Domenico Viggiani | Francesco d'Avalos sp. Antonella Nughes Serra | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Andrea d'Avalos | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Galleria d'immagini
-
S. Anna dei Lombardi,
Cappella d'Avalos -
Monete
di Cesare d'Avalos -
Vittoria Colonna
(Nunzio Albanelli) -
Panorama di Vasto
con il palazzo -
Vasto: scorcio del palazzo
Note
- ^ Il motto fu ideato da Paolo Giovio quale parte dell'impresa di Alfonso III d'Avalos; Paolo Giovio, Dialogo dell'imprese militari et amorose, 1574, p. 117.
- ^ L'Araldo: almanacco nobiliare del napoletano, volume 3, Enrico Detken, Napoli, 1880, pp. 111-112
- ^ Crollalanza, p. 71
- ^ Garibay y Zamalloa, p. 106
- ^ Revista de historia y de genealogía española: Volume 1, p. 521
- ^ Historia genealogica de la Casa de Lara: justificada con instrumentos y escritores de inviolable fe, Volume 1, p. 257
- ^ (ES) Ángel Luis Molina Molina, Sancho Dávalos, Real Academia de la Historia
- ^ Castillos señoriales en la Corona de Castilla, volume 1, p. 143
- ^ a b c d e f Jakob Wilhelm Imhoff, Historia Italiae et Hispaniae genealogica., Norimberga, 1701, pp. 146-147.
- ^ La confusione dei genealogisti deriva probabilmente dal fatto che i genitori di Innico de Guevara furono Pedro Vélez de Guevara (fratello della succitata Elvira de Guevara e il cui padre si chiamava Beltran Vélez de Guevara) e Costanza de Tovar, la quale sposò in seconde nozze Ruy López Dávalos.
- ^ Historia genealogica de la casa de Silva, p. 667
- ^ (ES) María del Carmen Vaquero Serrano, Hernando Dávalos, Real Academia de la Historia
- ^ Citazione riportata in Benedetto Croce, La Spagna nella vita italiana durante la rinascenza, 1917
- ^ Luise, 2006, p. 29
- ^ Topografia universale della città di Napoli in Campagna Felice e note enciclopediche storiografiche di Niccolò Carletti, p. 114
- ^ Jaume Torró Torrent, Non sappiamo né dove né da chi fu scritto il Curial e Guelfa. Risposta ad Abel Soler, Archivio Storico per le Province Napoletane 137 (2019), p. 141
- ^ Vienna, 12 marzo 1704, vedi: Solone Ambrosoli: Il mezzo zecchino del Vasto, in RIN, Milano, 190, p. 543 e segg.
- ^ Ricca, vol. 1, p. 285
- ^ Filiberto Campanile, L'armi, overo Insegne dei nobili, scritte dal signor Filiberto Campanile ..., Napoli, 1680, p. 163.
- ^ Alfredo Rossi, Ceppaloni. Storia e società di un paese del regno di Napoli, ed. Pro Loco di Ceppaloni, 2011. ISBN 978-88-906209-0-4
- ^ Ricca, La nobiltà del Regno delle Due Sicilie, parte prima, volume III, 1865, p. 353
- ^ Ricca, Istoria de' feudi d'Italia intorno alle successioni legali ne' medesimi, volume 1, 1861, p. 23
- ^ Magdaleno Redondo, p. 48
- ^ Di Risio, p. 30
- ^ Carbone, p. 52
- ^ Luise, 2006, p. 128
- ^ Giacomo C. Bascapé, Marcello Del Piazzo, Insegne e simboli. Araldica pubblica e privata, medievale e moderna, Ministero per i Beni Culturali e Ambientali, Roma, 1983, p. 899
- ^ L'Araldo : almanacco nobiliare del napoletano, Volume 14, 1891, p. 175
- ^ Ruggiero Di Castiglione, La massoneria nelle due Sicilie e i fratelli meridionali del '700, Gangemi Editore, 2010, p. 66
- ^ La Collezione d’Avalos
- ^ Soler, p. 990 nota 476
- ^ Soler, p. 990 nota 477
- ^ Bartolini Salimbeni, pp. 90-91
- ^ Di Risio, p. 55
- ^ Gaspare De Caro, AVALOS, Diego d', principe di Isernia, Dizionario Biografico degli Italiani, Volume 4 (1962)
- ^ Soler Salcedo, p. 140
- ^ Gaetano Moroni, Dizionario di erudizione storico-ecclesiastica da San Pietro sino ai nostri giorni, vol. 88, Tipografia Emiliana, Venezia, 1858, p. 207
- ^ Giacomo C. Bascapè, Marcello del Piazzo, Insegne e simboli. Araldica pubblica e privata, medievale e moderna, Ministero per i beni culturali e ambientali, Roma , 1983, p. 899
Bibliografia
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- (ES) Gonzalo Argote de Molina, Historia de la nobleza de Andalucía, 1588
- Lorenzo Bartolini Salimbeni, Il Palazzo d'Avalos in Vasto e i suoi musei, Carsa, Pescara 2002.
- Filiberto Campanile, L'armi, ouero Insegne de' nobili; scritte dal signor Filiberto Campanile. Oue sono i discorsi d'alcune famiglie nobili, così spente, come viue del regno di Napoli, 1610
- Restituta Carbone, Vittoria Colonna D'Avalos, Mario Ianieri, Pescara 2009.
- Niccolò Carletti, Topografia universale della città di Napoli in Campagna Felice e note enciclopediche storiografiche di Niccolò Carletti, 1776
- (ES) Francisco Cascales, Al buen genio encomienda sus discursos históricos: de la muy noble y muy leal, ciudad de Murcia, 1621
- Raffaele Colapietra, Il Conte Camerlengo Innigo d'Avalos protagonista dell'umanesimo cortigiano aragonese, in Napoli Nobilissima, I-II,(1988-1989).
- Raffaele Colapietra, Baronaggio, umanesimo e territorio nel Rinascimento meridionale, Napoli, La città del sole, 1999
- (ES) Edward Cooper, Castillos señoriales en la Corona de Castilla, Ediciones Universidad de Salamanca, 1991, ISBN 9788478461110
- Giovan Battista di Crollalanza, Dizionario delle famiglie nobili e notabili italiane, vol. 1, p. 71, Pisa 1886.
- Angelora Brunella Di Risio, Palazzo D'Avalos in Vasto, Carsa, Pescara 1990.
- Costantino Felice, Vasto. Storia di una città, Donzelli, Roma 2010.
- (ES) Esteban de Garibay y Zamalloa, Los quarenta libros del compendio historial de las chronicas y vniuersal historia de todos los reynos de España, tomo secondo, Barcelona, 1628
- (LA) Jakob Wilhelm Imhoff, Historia Italiae et Hispaniae genealogica, 1701
- (ES) Alonso Lopez de Haro, Nobiliario genealogico de los reyes y titulos de España: dirigido a la magestad del rey don Felipe quarto nuestro señor, 1622
- Flavia Luise, I D'Avalos, Liguori, Napoli 2006.
- (ES) Ricardo Magdaleno Redondo, Títulos y privilegios de Nápoles (siglos XVI-XVIII): Onomástico, Archivo General de Simancas, 1980
- Luigi Marchesani, Storia di Vasto. Città in Apruzzo Citeriore, 1838
- Mariano Marrone, Storia dei d'Avalos, Solfanelli, Chieti, 2019.
- (ES) Bernabé Moreno de Vargas, Discursos de la nobleza de España, 1622
- Erasmo Ricca, Istoria de' Feudi del Regno Delle Due Sicilie di Qua dal Faro Intorno Alle Successioni Legali ne' Medesimi dal XV al XIX Secolo, Napoli, Stamp. di A. de Pascale, 1859-1879
- Erasmo Ricca, La nobiltà del regno delle Due Sicilie, Napoli, Stamp. di A. de Pascale, 1859-1862
- Erasmo Ricca, Istoria de' feudi d'Italia intorno alle successioni legali ne' medesimi con documenti de' pubblici archivi pel cav. Erasmo Ricca..., volume 1, Napoli, Stamperia di Agostino De Pascale, 1861
- (ES) Luis de Salazar y Castro, Historia genealogica de la casa de Silva, 1685
- (ES) Luis de Salazar y Castro, Historia genealógica de la Casa de Lara, 1697
- (CA) Abel Soler, La cort napolitana d'Alfons el Magnànim: el context de Curial e Güelfa. Volum I: Enyego d'Àvalos i el Nàpols alfonsí, Institució Alfons el Magnànim-CVEI, Institut d'Estudis Catalans, 2017
- (ES) Juan Miguel Soler Salcedo, Nobleza Española Grandeza Inmemorial 1520, Vision Libros, 2020, ISBN 978-8417755621.
- (ES) Diego Vicencio de Vidania, Al Rey nuestro Senor. D. Francisco de Benavides ... representa Los Servicios Heredados, y Proprios y los su Hijos ... Y la Antiguedad, y Calidad de su Casa, y de las Incorporadas en ella, 1696
Voci correlate
- Marchesato del Vasto
- Palazzo d'Avalos
- Palazzo d'Avalos del Vasto
- D'Aquino (famiglia)
- Collezione d'Avalos
Altri progetti
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Collegamenti esterni
- (EN) Ms. Coll. 739 - D'Avalos Pescara family - D'Avalos Pescara family papers - Penn in Hand: Selected Manuscripts
- (ES) Jose Carlos Gómez-Menor Fuentes, Los Dávalos, Real Academia de Bellas Artes y Ciencias Históricas de Toledo