San Michele Salentino
San Michele Salentino comune | |
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Localizzazione | |
Stato | Italia |
Regione | Puglia |
Provincia | Brindisi |
Amministrazione | |
Sindaco | Giovanni Allegrini (lista civica) dall'11-6-2017 |
Data di istituzione | 25 ottobre 1928 |
Territorio | |
Coordinate | 40°38′N 17°38′E |
Altitudine | 153 m s.l.m. |
Superficie | 26,53 km² |
Abitanti | 6 058[1] (31-10-2023) |
Densità | 228,35 ab./km² |
Frazioni | Borgo Ajeni |
Comuni confinanti | Ceglie Messapica, Francavilla Fontana, Latiano, Ostuni, San Vito dei Normanni |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 72018 |
Prefisso | 0831 |
Fuso orario | UTC+1 |
Codice ISTAT | 074014 |
Cod. catastale | I045 |
Targa | BR |
Cl. sismica | zona 4 (sismicità molto bassa)[2] |
Cl. climatica | zona C, 1 307 GG[3] |
Nome abitanti | sammichelani |
Patrono | san Michele Arcangelo |
Giorno festivo | 8 maggio, ma la "festa grande" si svolge solitamente nella prima metà di agosto. |
Cartografia | |
Posizione del comune di San Michele Salentino nella provincia di Brindisi | |
Sito istituzionale | |
San Michele Salentino è un comune italiano di 6 058 abitanti della provincia di Brindisi in Puglia.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Nei primi decenni del XVII secolo, Michele Vaaz de Andrada, conte di Mola e barone di San Donato, creò attorno a una masseria preesistente un piccolo villaggio popolandolo con novanta famiglie di emigrati dalla Schiavonia (penisola balcanica). Per tale ragione, ancora fino a qualche decennio fa era San Michele Salentino era detto anche Massarianova. Alla morte di Michele (1623) il possedimento passò alla nipote Fiorenza, che sposò il cugino Emanuele Vaaz de Andrada; questi ereditò il titolo di conte di Mola e duca di Casamassima. Il feudo passò nelle mani del figlio Michele e, alla sua morte (1696), al primogenito Francesco (1677-1751) il quale non lasciò eredi. La proprietà della Massarianova tornò quindi alla Regia Corte, che la rivendette subito ad Annibale Sisto y Britto, duca del contiguo paese di Ceglie. La storia di San Michele Salentino seguì quindi quella del più popoloso centro di Ceglie, fino alla soppressione della feudalità, con decreto di Giuseppe Bonaparte del 2 agosto 1806. Nei decenni successivi, parve più razionale aggregare il piccolo insediamento al comune di San Vito degli Schiavoni (oggi San Vito dei Normanni), i collegamenti verso il quale erano più agevoli di quelli per Ceglie. In tale circostanza giocarono un ruolo di rilievo i principi Dentice di Frasso.[senza fonte]
La crescita demografica del centro registratasi nel XX secolo, è dovuta allo stanziamento in questi territori di varie famiglie provenienti dalla vicina Ceglie Messapica, l'influenza del centro messapico è chiara se si pensi al dialetto del centro salentino il cui vocabolario e cadenza risulta pressoché coincidente.
Nell'agosto del 1839 il principe Francesco Dentice di Frasso (figlio di quel Gerardo che alla fine del Settecento aveva costruito la Masseria San Michele in una proprietà di ben 389 ettari) costituì nei suoi possedimenti un agglomerato urbano concedendo a 61 coloni alcuni suoi terreni nelle contrade San Michele e Aieni: questo può considerarsi a buon diritto l'atto di fondazione del paese[4]
La contrada di San Michele, ancora dipendente dal comune di San Vito, ebbe un suo cimitero nel 1876 ed una nuova chiesa fu edificata nel 1882 (costituita in parrocchia nel 1901).
La popolazione di San Michele tuttavia chiese insistentemente che il paese fosse reso autonomo anche da San Vito, ma il contenzioso (accompagnato da turbolenze e violenze negli anni 1912-1913) ebbe termine solo il 25 ottobre 1928, quando si provvide alla costituzione del comune, che fu il ventesimo della provincia di Brindisi. Nella stessa circostanza il nome mutò in San Michele Salentino, allo scopo di garantire la distinzione da altri centri intitolati all'arcangelo Michele.
Simboli
[modifica | modifica wikitesto]Lo stemma e il gonfalone del comune di San Michele Salentino sono stati concessi con regio decreto del 13 marzo 1930.[5]
«Interzato in fascia: nel primo d'azzurro, alla stella d'argento; nel secondo scaccato di due fila d'argento e di rosso; nel terzo mareggiato d'azzurro e d'argento, al delfino natante del secondo. Ornamenti esteriori da Comune.[6]»
Riprende elementi e smalti presenti nello stemma araldico della famiglia Dentice del Pesce, conti di Frasso, proprietaria un tempo della maggior parte del territorio del comune (d'azzurro, al pesce dentice curvo d'oro; colla bordura composta d'argento e di rosso di sedici pezzi[7]).
Il gonfalone è un drappo di azzurro.
Società
[modifica | modifica wikitesto]Evoluzione demografica
[modifica | modifica wikitesto]Abitanti censiti[8]
Etnie e minoranze straniere
[modifica | modifica wikitesto]Secondo i dati ISTAT al 31 dicembre 2014 la popolazione straniera residente era di 246 persone (111 maschi e 135 femmine) pari al 3,85% della popolazione residente. Le nazionalità maggiormente rappresentate in base alla loro percentuale sul totale della popolazione residente erano:
Cultura
[modifica | modifica wikitesto]Cucina
[modifica | modifica wikitesto]Il "fico mandorlato di San Michele Salentino", una dolce tradizionale preparato con varietà locali di mandorle (tra cui le cultivar Riviezzo o Cegliese, Bottari o Genco, Sciacallo, Tondina, Sepp d'Amic) e fichi, è presidio Slow Food.[9]
Economia
[modifica | modifica wikitesto]Il centro è famoso per la sua vocazione alla vendita di auto usate: presenta il più alto rapporto concessionari-abitanti d'Europa.[senza fonte]
Amministrazione
[modifica | modifica wikitesto]Di seguito è presentata una tabella relativa alle amministrazioni che si sono succedute in questo comune.
Periodo | Primo cittadino | Partito | Carica | Note | |
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9 settembre 1987 | 21 marzo 1990 | Vincenzo Vacca | Partito Comunista Italiano | Sindaco | [10] |
21 marzo 1990 | 17 agosto 1992 | Michele Epifani | Democrazia Cristiana | Sindaco | [10] |
24 agosto 1992 | 7 giugno 1993 | Alessandro Torroni | Democrazia Cristiana | Sindaco | [10] |
7 giugno 1993 | 29 novembre 1993 | Alessandro Ghezzani | Comm. pref. | [10] | |
29 novembre 1993 | 17 novembre 1997 | Sebastiano Argentiero | lista civica | Sindaco | [10] |
17 novembre 1997 | 28 maggio 2002 | Sebastiano Argentiero | centro-sinistra | Sindaco | [10] |
28 maggio 2002 | 29 maggio 2007 | Alessandro Torroni | Forza Italia | Sindaco | [10] |
29 maggio 2007 | 8 maggio 2012 | Alessandro Torroni | cdl | Sindaco | [10] |
8 maggio 2012 | 11 giugno 2017 | Pietro Epifani | lista civica | Sindaco | [10] |
11 giugno 2017 | in carica | Giovanni Allegrini | lista civica | Sindaco | [10] |
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Bilancio demografico mensile anno 2023 (dati provvisori), su demo.istat.it, ISTAT.
- ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
- ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
- ^ Antonio Chionna e Vincenzo Palmisano, San Michele Salentino tra storia e tradizioni, Fasano 2006. ISBN 9788882296360
- ^ San Michele Salentino, decreto 1930-03-13 RD, concessione di stemma e gonfalone, su Archivio Centrale dello Stato.
- ^ Comune di San Michele Salentino, Statuto comunale.
- ^ G.B. di Crollalanza, Dentice del Pesce, in Dizionario storico blasonico delle famiglie nobili e notabili italiane estinte e fiorenti, vol. I, Pisa, Direzione del giornale araldico, 1888, p. 357.
- ^ Statistiche I.Stat - ISTAT; URL consultato in data 28-12-2012.
- ^ Fico mandorlato di San Michele Salentino - Puglia | I Presìdi Slow Food in Italia | Fondazione Slow Food per la biodiversità ONLUS Archiviato il 7 novembre 2017 in Internet Archive.
- ^ a b c d e f g h i j Anagrafe degli amministratori locali e regionali
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su San Michele Salentino
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Il feudo di San Michele Salentino, su ideanews.it. URL consultato il 16 agosto 2007 (archiviato dall'url originale il 3 luglio 2017).
- Descrizione ed immagini di San Michele Salentino su Brindisiweb.com, su brindisiweb.com.