Rosolini

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Rosolini
comune
Rosolini – Stemma
Rosolini – Bandiera
Rosolini – Veduta
Rosolini – Veduta
Piazza Garibaldi
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione Sicilia
Libero consorzio comunale Siracusa
Amministrazione
SindacoGiovanni Spadola (lista civica) dal 27-10-2021
Territorio
Coordinate36°49′N 14°57′E / 36.816667°N 14.95°E36.816667; 14.95
Altitudine154 m s.l.m.
Superficie76,47 km²
Abitanti20 484[1] (30-6-2022)
Densità267,87 ab./km²
FrazioniCasazza, Pancari, Timparossa, Vignale Lungo
Comuni confinantiIspica (RG), Modica (RG), Noto, Ragusa (RG)
Altre informazioni
Cod. postale96019
Prefisso0931
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT089016
Cod. catastaleH574
TargaSR
Cl. sismicazona 2 (sismicità media)[2]
Cl. climaticazona C, 954 GG[3]
Nome abitantirosolinesi
Patronosan Luigi Gonzaga
Giorno festivo21 giugno
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Rosolini
Rosolini
Rosolini – Mappa
Rosolini – Mappa
Posizione del comune di Rosolini nel libero consorzio comunale di Siracusa
Sito istituzionale

Rosolini (Rrusalini in siciliano) è un comune italiano di 20 484 abitanti[1] del libero consorzio comunale di Siracusa in Sicilia.

Geografia fisica[modifica | modifica wikitesto]

Rosolini dista 49 chilometri da Siracusa, ed è situata nella parte sud-occidentale della provincia. Sorge ai piedi dei monti Iblei e si trova a cavallo tra le province di Siracusa e Ragusa. La parte settentrionale del territorio comunale, contrada Pancari, è un'isola amministrativa largamente disabitata e frazionata a sua volta in due parti, unite soltanto da una strada. Ciò è dovuto al retaggio degli antichi confini tra i baronati del Val di Noto.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Il luogo dove oggi sorge Rosolini era uno dei feudi del vasto territorio di Noto e appartenne alla famiglia Platamone a partire dal XV secolo col titolo di baronia. Il centro abitato fu fondato da Francesco Moncada principe di Lardaria solo nel 1713, dopo aver avuto il feudo per successione dalla moglie Eleonora Platamone.

Balzana (stemma)[modifica | modifica wikitesto]

La balzana della città di Rosolini raffigura:

«Un'aquila con ali spiegate con gli artigli adunchi e distesi, sormontata da una corona all'antica d'oro, con lo scudo dello stemma dei principi Moncada-Paternò sul petto e con una striscia ai piedi contenente la dicitura "Universitas Rosolinorum Regi beneficio" su fondo azzurro»

Monumenti e luoghi d'interesse[modifica | modifica wikitesto]

Architetture religiose[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Eremo di Croce Santa.

Tra i monumenti religiosi vanno ricordati la Chiesa Madre San Giuseppe, dove si conserva la mandibola di San Luigi Gonzaga[5], edificata tra il XVIII e il XIX secolo, e quelle di san Francesco, di Santa Caterina, del Santissimo Crocifisso, nonché il Santuario del Sacro Cuore, e l'eremo di Croce Santa.

Architetture civili[modifica | modifica wikitesto]

Di particolare rilevanza architettonica è il Castello dei Platamone, costruito nel 1668, che conserva al proprio interno una basilica paleocristiana del V secolo[6]. Sono inoltre interessanti i resti archeologici di Cava Lazzaro, che conserva delle necropoli dell'età del bronzo tra cui la Tomba Orsi.[7]

Galleria d'immagini[modifica | modifica wikitesto]

Società[modifica | modifica wikitesto]

Evoluzione demografica[modifica | modifica wikitesto]

Abitanti censiti[8]

Lingue e dialetti[modifica | modifica wikitesto]

Il dialetto siciliano parlato nella cittadina, è quello della variante metafonetica sud-orientale tipica della provincia di Ragusa. Questa si distingue dalle altre parlate siciliane per l'esito della "C dura" in "C dolce" (per esempio ciavi per chiavi e ciamari per chiamari), per la forte rotacizzazione della D (per esempio rumani per dumani) e per la sostituzione del nesso -gghi- con l'occlusiva retroflessa sonora -ddj- (per esempio buttiddja per buttigghia).

Cultura[modifica | modifica wikitesto]

Media[modifica | modifica wikitesto]

Tante sono state le radio libere nate a Rosolini: Radio Canale 3, Radio Centro Rosolini, Radio Eloro, Radio Gallo Rosolini, Radio Noi, Radio Noi 2, Radio Onde Musica, Radio Blu. Attualmente l'unica Radio che trasmette dalla città è Radio RAM (Radio Audizioni Mediterranea). L'emittente iniziò le trasmissioni il 26 gennaio 1977, data di iscrizione al tribunale di Siracusa.

Per quanto riguarda la stampa, l'unico periodico attivo è il quindicinale Corriere Elorino, fondato nel 1985 da Luigi Perricone.

Cinema[modifica | modifica wikitesto]

Nel 2014 Rosolini è stato il set principale del film di Ficarra e Picone Andiamo a quel paese[9].

Cucina[modifica | modifica wikitesto]

Nota come "Città del carrubbo" e/o "Città del cavolo vecchio", Rosolini è nota per i numerosi ettari a coltivazione vitivinicola, per gli agrumeti e per i caratteristici alberi di ulivo, visibili già dallo sbocco della nuova arteria di collegamento autostradale. Dal maccu ri favi ("purea di fave") che mangiarono gli antichi greci, alla capunatina di origine araba, al tummali di origine spagnola, le specialità alimentari tipiche rosolinesi denotano le origini della popolazione che ha formazione composita e rivelano pure la fondamentale base da cui proviene.

Nei ricordi d'infanzia di molte persone vi sono alcune donne, le cosiddette "monache di casa", che preparavano i pranzi nuziali, i pranzi di lutto (cunsuli), o i dolci per i periodi festivi (i cosiddetti "dolci di riposto"). Alcune loro ricette continuano ad essere preparate per cui gli antichi sapori si ritrovano ancora intatti in alcune pietanze: minestre, pietanze di carne, contorni, focacce, e dolciumi integrano così la cucina moderna del luogo.

Primi piatti[modifica | modifica wikitesto]

Tra le minestre ricordiamo: u 'ncucciatieddu, costituito da frustoletti di pasta di grano duro cucinati in un amalgama di ricotta, acqua e pezzetti di zucca gialla previamente bollita; a pasta 'cca muddica, pasta condita con pangrattato, olio, aglio, formaggio pecorino; i ravioli, pasta di grano a formelle quadrate con ripieno di ricotta, uova e maggiorana, conditi con sugo di carne di maiale o vitello; i maccarruna e i cavatieddi, pasta a pezzettini vuota all'interno perché lavorata con un filo secco di grano (usu) o con un ago da calza (cavati) con le dita, conditi poi con sugo di carne di maiale, cosparsi di ricotta salata ed infornati.

Tra le minestre di legumi ricordiamo: i favi a 'nzincaredda, fave sbucciate e cotte in acqua di cisterna condite con olio e sale e che si accompagnavano con cipolla cruda; 'u maccu lurdu, fave cotte insieme a ceci, fagioli, lenticchie e lardo di maiale (piatto popolare tipico del giovedì grasso); i lolli no maccu, rollini di pasta amalgamati con purea di fave.

Secondi piatti[modifica | modifica wikitesto]

Tra le pietanze a base di carne ricordiamo l'agnello e il capretto al forno, che continuano ad essere piatti comuni dato che parte del territorio è ancora adibito alla pastorizia.

La tradizione della preparazione delle focacce non ha subìto interruzione alcuna e occupa ancora un posto di rilievo nella cucina locale, così abbiamo: a 'mpanata, pasta a dischi sovrapposti ripiena di broccoli, di baccalà o di anguille nel periodo natalizio, di carne di agnello nel periodo pasquale ed infornata; a nfigghiulata, disco di pasta stirata con mattarello, farcita con ricotta amalgamata ad uova, sale, e pezzetti di salsiccia, ripiegata in tre parti ed infornata dopo averne accostato i bordi; a cucca, striscia di pasta stirata con mattarello, farcita con pezzetti di formaggio e salsiccia ed infornata, dopo averla arrotolata.

Dolci[modifica | modifica wikitesto]

Tra i dolci ricordiamo i gravazzati, striscia di pasta stirata con mattarello e farcita con un amalgama di ricotta, pezzetti di cioccolato e zucchero a velo; i pasti fuorti, amalgama di farina, zucchero e albume; i ramuzzi, dolce preparato con impasto di farina e miele di satra; i mustazzola, amalgama di farina e vino cotto; i ricci ri miennila, dolci di mandorla, i cui semi sbucciati e triturati finemente si amalgamano ad albume e zucchero; 'u pisciruovu a rosalinara, sorta di omelette formata da uovo, cipolletta soffritta, prezzemolo, pepe ed asparagi selvatici, già cotti ed amalgamati con ricotta.

Eventi[modifica | modifica wikitesto]

Eventi religiosi[modifica | modifica wikitesto]

Le principali festività religiose sono:

  • la festa del patrono san Luigi Gonzaga, che ricorre la prima domenica di agosto;
  • la festa di san Giuseppe, che ricorre la prima domenica successiva al 19 marzo e viene celebrata con una cavalcata votiva;
  • la processione del Venerdì Santo con la Santa Spina, il Cristo alla colonna, il Cataletto e l'Addolorata.
  • la festa del Sacro Cuore di Gesù, che si svolge l'ultima domenica di settembre;
  • la Pace, storico corteo religioso della domenica di Pasqua;
  • la festa della Vera Croce, che si svolge la domenica successiva al 3 maggio;

Infrastrutture e trasporti[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Stazione di Rosolini.

Rosolini si trova sul percorso della Strada statale 115 Sud Occidentale Sicula che va da Siracusa fino a Trapani ed è anche servita dall'autostrada Autostrada A18 Siracusa-Gela.

La stazione dei treni di Rosolini si trova alla periferia sud dell'abitato e fa parte della linea ferroviaria Siracusa-Gela-Canicattì.

Amministrazione[modifica | modifica wikitesto]

Di seguito è presentata una tabella relativa alle amministrazioni che si sono succedute in questo comune.

Periodo Primo cittadino Partito Carica Note
15 gennaio 1989 18 aprile 1989 Giuseppe Guastella Partito Socialista Italiano Sindaco [10]
4 agosto 1989 12 novembre 1990 Salvatore Di Lorenzo Democrazia Cristiana Sindaco [10]
14 novembre 1990 28 ottobre 1991 Vincenzo Oddo Democrazia Cristiana Sindaco [10]
18 novembre 1991 15 ottobre 1992 Corrado Frasca Democrazia Cristiana Sindaco [10]
21 novembre 1992 21 giugno 1993 Francesco Leonardi - Comm. straordinario [10]
21 giugno 1993 28 gennaio 1994 Giovanni Giuca Partito Democratico della Sinistra Sindaco [10]
4 dicembre 1994 29 novembre 1998 Salvatore Dell'Ali Liste civiche Sindaco [10]
10 ottobre 1996 24 ottobre 1996 Giovanbattista Leone - Comm. straordinario [10]
14 dicembre 1998 27 maggio 2003 Giovanni Giuca Centro-sinistra Sindaco [10]
27 maggio 2003 3 marzo 2008 Giovanni Giuca Centro-sinistra Sindaco [10]
17 giugno 2008 26 giugno 2013 Antonino Savarino Centro-destra Sindaco [10]
26 giugno 2013 10 giugno 2018 Corrado Calvo Liste civiche Sindaco [10]
10 giugno 2018 16 marzo 2021 Giuseppe Incatasciato Centro-sinistra Sindaco [10]
16 marzo 2021 25 ottobre 2021 Giovanni Cocco - Comm. straordinario
25 ottobre 2021 in carica Giovanni Spadola Centro-destra Sindaco [10]

Gemellaggi[modifica | modifica wikitesto]

Squadre[modifica | modifica wikitesto]

Gli sport praticati nel comune elorino sono il calcio, con la Pinetina Città di Rosolini, erede della storica Usd Città di Rosolini 1953, che figura nel campionato di seconda categoria; il calcio a 5, le cui squadre (Rosolini Futsal, Jano Trombatore Rosolini e Scuola Portieri Enzo Salonia) militano rispettivamente nel campionato regionale di serie C1, di serie C2 e di serie D; la pallacanestro (Rosolini CorAnt) il ciclismo (Ciclistica Rosolini) e l'atletica leggera (ASD Pietro Guarino Rosolini e ASD Eloro Running)

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b Bilancio demografico mensile anno 2022 (dati provvisori), su demo.istat.it, ISTAT, 9 settembre 2022. URL consultato il 18 settembre 2022.
  2. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  3. ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  4. ^ [[#CITEREFPro Loco, 1992|Sull'origine del nome di Rosolini]], Carmela e Ottaviano Perricone.
  5. ^ Ci sono momenti in cui il tuo Angelo vuol parlare... • Leggi argomento - San Luigi Gonzaga, su angeli.netsons.org. URL consultato il 10 gennaio 2012 (archiviato dall'url originale il 4 maggio 2014).
  6. ^ Francesca Buscemi e Francesco Tomasello (a cura di), Paesaggi archeologici della Sicilia sud-orientale: il paesaggio di Rosolini (PDF), Progetto K.A.S.A (programma Interreg IIIA Italia-Malta, anno 2004-2006, promosso da Regione Siciliana con contributi della Comunità Europea/European Regional Development Fund), n. 1, Palermo, Officina di Studi Medievali, 2008 (archiviato il 1º dicembre 2022).
  7. ^ Filmato audio Gaspare Mannoia, Cava Grande di Rosolini, 1º marzo 2016.
  8. ^ Statistiche I.Stat - ISTAT;  URL consultato in data 28-12-2012.
  9. ^ FERDINANDO PERRICONE, Rosolini set a cielo aperto per Ficarra e Picone, su gds.it, Giornale di Sicilia, 2 luglio 2014. URL consultato il 2 luglio 2014.
  10. ^ a b c d e f g h i j k l m n http://amministratori.interno.it/

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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