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Provincia di Ragusa

Coordinate: 36°55′30″N 14°43′50″E
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Disambiguazione – Se stai cercando il nuovo ente, vedi Libero consorzio comunale di Ragusa.
Provincia di Ragusa
ex provincia regionale
Provincia Regionale di Ragusa
Provincia di Ragusa – Stemma
Provincia di Ragusa – Bandiera
Provincia di Ragusa – Veduta
Provincia di Ragusa – Veduta
Il Palazzo della Provincia, sede dell'amministrazione provinciale, 2025
Localizzazione
StatoItalia (bandiera) Italia
Regione Sicilia
Amministrazione
Capoluogo Ragusa
Data di istituzione2 gennaio 1927
Data di soppressione4 agosto 2015
Territorio
Coordinate
del capoluogo
36°55′30″N 14°43′50″E
Superficie1 623,89 km²
Abitanti321 192 (2015)
Densità197,79 ab./km²
Comuni12 comuni
Province confinanti Caltanissetta
Catania
Siracusa
Altre informazioni
Lingueitaliano, siciliano
Cod. postale
  • 97100 (Ragusa)
  • 97010–97019 (provincia)
Prefisso0932
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT088
TargaRG
Cartografia
Provincia di Ragusa – Localizzazione
Provincia di Ragusa – Localizzazione
Sito istituzionale

La provincia di Ragusa (ufficialmente, dal 1986: Provincia Regionale di Ragusa; in siciliano: pruvincia di Raùsa) è stata una provincia italiana della Sicilia; ad essa è subentrato, il 4 agosto 2015, il Libero consorzio comunale di Ragusa.[1]

Al momento dello scioglimento contava 321 192 abitanti[2], aveva una superficie di 1623,89 km² e una densità abitativa di 197,79 abitanti per km². Vi erano compresi dodici comuni: oltre al capoluogo, ne facevano parte Acate, Chiaramonte Gulfi, Comiso, Giarratana, Ispica, Modica, Monterosso Almo, Pozzallo, Santa Croce Camerina, Scicli e Vittoria.[3]

Assieme a quella di Siracusa, era la provincia più meridionale della Sicilia; confinava con le province di Siracusa, di Caltanissetta e di Catania, mentre la sua parte meridionale si affacciava sul mar Mediterraneo.

Istituzione della provincia

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La provincia di Ragusa venne istituita il 2 gennaio 1927 (secondo quanto deciso durante la seduta del Consiglio dei Ministri del 6 dicembre 1926), durante il ventennio fascista.[4] Anche grazie all’influenza politica esercitata da Filippo Pennavaria, figura di rilievo del fascismo locale,[5] il capoluogo della nuova provincia fu fissato a Ragusa, a discapito di Modica. Al momento dell’istituzione, Ragusa contava una popolazione leggermente inferiore rispetto a quella di Modica, ma si era ormai affermata come importante polo industriale ed economico.

Seconda guerra mondiale

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Durante la seconda guerra mondiale, la provincia fu duramente colpita dai bombardamenti degli Alleati, che iniziarono nel 1942 e proseguirono per tutto il 1943. Tali incursioni furono intensificate dalla presenza nel territorio di diversi aeroporti militari – tra cui quelli di Comiso, Santo Pietro (Vizzini) e Gela – utilizzati per le operazioni aeree delle forze dell’Asse. Nel luglio del 1943, la provincia fu inoltre uno dei principali teatri dello sbarco in Sicilia da parte delle truppe alleate.

Abolizione e ricostituzione delle province

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Con l’entrata in vigore dello Statuto speciale per la Sicilia nel 1946, le province dell’isola vennero de facto soppresse. Esse furono tuttavia ricostituite il 15 marzo 1963, mediante il recepimento della normativa nazionale, e successivamente trasformate in province regionali il 6 marzo 1986.[6]

Soppressione e istituzione del Libero Consorzio

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Il 28 marzo 2014 fu approvata la soppressione delle nove province regionali della Sicilia, sostituite da sei «Liberi Consorzi comunali» e tre città metropolitane, in seguito all’entrata in vigore della legge votata dall’Assemblea Regionale Siciliana il 12 marzo dello stesso anno.[7]

In applicazione della legge regionale 24 marzo 2014, n. 8, intitolata Istituzione dei liberi Consorzi comunali e delle Città metropolitane,[8] e successivamente regolamentata dalla legge regionale n. 15 del 4 agosto 2015, Disposizioni in materia di liberi Consorzi comunali e Città metropolitane[9], la provincia regionale di Ragusa è stata ufficialmente soppressa e sostituita dal Libero consorzio comunale di Ragusa.[10]

Lo stesso argomento in dettaglio: Armoriale delle province italiane.
Stemmi della Provincia Regionale di Ragusa
1930-1933
1933-1943
1943-1961
1961-2015 (de iure)
1961-2015 (de facto)

Il primo stemma della Provincia venne concesso con regio decreto del 17 aprile 1930 e lettere patenti del 15 febbraio 1932:

«d'azzurro, alla banda scaccata di due file d'argento, e di rosso, il tutto caricato di un'aquila dal volo abbassato, rivolta con la testa a destra, tenente fra gli artigli un fascio littorio d'oro e sormontata da una stella, il tutto d'oro.»

Insieme ad esso venne concesso un gonfalone consistente in un drappo di azzurro.[11]

Successivamente alla caduta del Fascismo dallo stemma venne eliminato il fascio littorio. Lo stemma viene così descritto al primo comma nell'articolo 3 dello Statuto provinciale:[12]

«scudo araldico inquadrato con fondo azzurro, banda scaccata di due file d'argento e di rosso caricata da un'aquila dal volo abbassato rivolta con la testa a destra, tenente fra gli artigli una corona di alloro e quercia nastrata in rosso. La testa dell'aquila è sormontata da una stella d'argento, a cinque punte. Lo scudo è fregiato dalla corona di Provincia.»
Gonfalone della Provincia Regionale di Ragusa

Il gonfalone viene così descritto al secondo comma dell'articolo 3 dello Statuto provinciale:[12]

«Il Gonfalone che misura cm 87×195 è di tessuto raso in seta di colore azzurro bordato in oro; termina in tre bande, la centrale più lunga, rifinite con frangia dorata; al centro reca lo stemma, come descritto circondato da decoro a tralci di acanto ricamate in oro. Il Gonfalone come sopra descritto è sorretto da bastone lanciato e completo di due fiocchi che scendono lungo i lati.»
Bandiera della Provincia Regionale di Ragusa
1997-2015 (de iure)
1997-2015 (de facto)

La bandiera è stata adottata nel gennaio 1997, in occasione del 70º anniversario di costituzione della provincia.[13]

Lo stesso argomento in dettaglio: Armoriale dei comuni della provincia di Ragusa.

Al momento della soppressione appartenevano alla provincia di Ragusa i seguenti 12 comuni:

Amministrazione

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Elenco dei presidenti

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Lo stesso argomento in dettaglio: Presidenti della Provincia di Ragusa.
  1. ^ Sito istituzionale
  2. ^ Statistiche demografiche, su ISTAT. URL consultato il 28 febbraio 2017.
  3. ^ Scheda su treccani.it.
  4. ^ In tale occasione furono riuniti i comuni di "Ragusa Superiore" e di "Ragusa Inferiore" (poi rinominata "Ragusa Ibla" nel 1922) che si erano in precedenza separati nel 1865. Cfr.: Scheda dell'Archivio di Stato di Ragusa (archiviato dall'url originale il 24 settembre 2015).
  5. ^ R.D.L. 2 gennaio 1927, n. 1, art. 1
  6. ^ Le funzioni delle Province Regionali siciliane » U.R.P.S, su urps.it. URL consultato il 20 aprile 2014 (archiviato dall'url originale il 22 dicembre 2015).
  7. ^ dalla Gazzetta ufficiale della Regione siciliana (PDF), su urps.it. URL consultato il 17 aprile 2014 (archiviato dall'url originale il 5 marzo 2016).
  8. ^ Legge regionale 24 marzo 2014, n. 8 “Istituzione dei liberi Consorzi comunali e delle Città metropolitane”, su gazzettaufficiale.it.
  9. ^ (PDF) Gazzetta Ufficiale della Regione Siciliana - 7 agosto 2015
  10. ^ Approvata la legge sui Liberi Consorzi e Città Metropolitane, su riformaprovince.formez.it. URL consultato il 25 novembre 2015.Cosa cambia con i Liberi Consorzi Comunali - Sicilia - ANSA.it
  11. ^ Luigi Rangoni Machiavelli, Stemmi delle colonie, delle provincie e dei comuni del Regno d'Italia riconosciuti o concessi dalla Consulta Araldica del Regno al 1º novembre 1932, in Rivista del Collegio Araldico, anni XXXII, 1934, p. 28.
  12. ^ a b Statuto provinciale (PDF), su provincia.ragusa.it, Art. 3 Sede, Stemma e Gonfalone. URL consultato il 05-09-2013 (archiviato dall'url originale il 24 settembre 2015).
  13. ^ Araldica della Sicilia, 2, su rbvex.it. URL consultato il 15 aprile 2025.

Voci correlate

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Altri progetti

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Collegamenti esterni

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