Rinaldo Küfferle

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Rinaldo Küfferle (Ринальдо Кюфферле; San Pietroburgo, 1º novembre 1903Milano, 20 febbraio 1955) è stato un poeta, traduttore e librettista russo naturalizzato italiano.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Nato in Russia, figlio dello scultore svizzero Pietro Küfferle (1871-1942)[1] e di Anna Budaitis (1883–1919), di origine lituano-polacca, giunse con i genitori in Italia nel 1917, dopo la rivoluzione d'ottobre[2]. Ottenne la cittadinanza italiana negli anni venti. Il 3 aprile 1933 sposò la giornalista e scrittrice per ragazzi Giana Anguissola[3].

Si dedicò all'attività letteraria scrivendo versi in lingua italiana[1], svolgendo una intensa e importante attività di traduttore di prose e versi dal russo in italiano[4]. Nei primi anni trenta curò per la casa editrice Bietti la collana "Biblioteca russa" con opere letterarie russe, di cui era traduttore per lo più dallo stesso Kufferle, tradotte in italiano dalla lingua russa, anziché dal francese come avveniva spesso, provviste di introduzione e note a cura del traduttore [5]. Tradusse inoltre in versione ritmica libretti d'opera dal russo e dal tedesco (Enea di Roussel, Il convitato di pietra di Dargomyžskij, Anfione e L'Aiglon di Honegger, Il Processo di Gottfried von Einem, L'usignolo e La carriera di un libertino di Stravinskij, Nerone e Atte di Manén, El Retablo di Manuel de Falla, Soleida di Max Donisch, Ruslan e Ljudmila di Glinka, L'Uomo nero di Norbert Schultze, Evgenij Onegin di Čajkovskij, Dafne, Capriccio, La donna senz'ombra e Il giorno della pace di Richard Strauss, Leonora 40-45 di Rolf Liebermann, Aleksandr Nevskij e L'amore delle tre melarance di Prokof'ev, Peer Gynt di Egk, Filanda magiara di Kodály, Novità del Giorno di Hindemith, La leggenda dell'invisibile città di Kitež e della fanciulla Fevronija e La fiaba dello zar Saltan di Rimskij-Korsakov, Il ratto dal serraglio di Mozart, Chovanščina, Il matrimonio e La fiera di Soročincy di Musorgskij)[1] e il libretto Cefalo e Procri per Ernst Křenek.

Nel 1935 gli fu assegnato un premio minore nell'ambito del Premio Viareggio.[6]

Vocato all'antroposofia,[7] questa sua adesione fu sostanzialmente tollerata dal regime fascista.[8] Nel 1946 fondò la rivista Antroposofia. Rivista di scienza dello spirito.[9]

Opere (selezione)[modifica | modifica wikitesto]

Poesia[modifica | modifica wikitesto]

  • Il pollice riverso: versi, Pontedera: Tip. A. Vallerini, 1920
  • Le ospiti solari, Milano: La Prora, 1932
  • Treno di notte, Milano: La Prora,
  • Disgelo: poesie, Milano: I.T.E., 1936
  • Incontro con Sofia, Milano: Fratelli Bocca, 1941
  • I Sogni, Milano: Fratelli Bocca, 1942
  • La Festa della dea Nerto: Mistero in un atto, Milano: Fratelli Bocca, 1945
  • Canti spirituali, Milano: Bocca, 1946
  • Poesie scelte, Milano-Roma: Fratelli Bocca, 1954

Libretti e versioni ritmiche[modifica | modifica wikitesto]

Traduzioni[modifica | modifica wikitesto]

  • da Fëdor Michajlovič Dostoevskij
  • Johann Wolfgang von Goethe, Ifigenia in Tauride, trad. Rinaldo Küfferle, Milano: Fratelli Bocca, 1949
  • Due Versioni Goethiane ("Biblioteca scientifico-spirituale" ; Milano, Bocca Editori, 1941)
  • Ivan Bunin
    • L'amore di Mitia e altre prose, trad. Rinaldo Küfferle
    • L'affare dell'alfiere Elaghin, Palermo: Sellerio, 1992
  • da Ivan Sergeevič Turgenev
    • Scene e commedie; Prima versione integrale e conforme al testo Russo con note di Rinaldo Küfferle, Torino: Ed. Slavia, 1934
    • Primo amore, Milano: Bompiani, 1946
    • Padri e figli, Milano-Verona: Mondadori, 1933
    • Alla vigilia: romanzo; traduzione dal russo e introduzione di Rinaldo Küfferle, Milano: Sonzogno, 1933
  • da Aleksandr Sergeevič Puškin
    • Il Boris Godunov e le tragedie minori; traduzione in versi e introduzione di Rinaldo Küfferle, Milano: A. Mondadori, 1936
    • Romanzi e racconti; unica traduzione integrale dal russo di Rinaldo Küfferle; con la biografia dell'autore desunta da Iv. Ivanov, Sesto San Giovanni: A. Barion, stampa 1936, Ed. del centenario 1837-1937
  • da Dmitrij Sergeevič Merežkovskij
    • L'Atlantide, Milano: Hoepli, 1937

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c Chioli.
  2. ^ Lettera di Rinaldo Küfferle a Gabriele D'Annunzio, da Lodi, febbraio 1922
  3. ^ Letteratura per ragazzi, biografia di Giana Anguissola
  4. ^ Sara Mazzucchelli, «La letteratura russa in Italia tra le due guerre: l'attività di traduttori e mediatori di cultura», Europa Orientalis, XXV:37-60, 2006 (pdf[collegamento interrotto])
  5. ^ Bietti e la "Biblioteca russa", su arterussamilano.it. URL consultato l'11 gennaio 2023..
  6. ^ Premio letterario Viareggio-Rèpaci, su premioletterarioviareggiorepaci.it. URL consultato il 9 agosto 2019 (archiviato dall'url originale il 19 luglio 2014).
  7. ^ Peter Staudenmaier, Between Occultism and Nazism: Anthroposophy and the Politics of Race in the Fascist Era, Leiden; Boston: Brill Editore, 2014, p. 260, ISBN 9004270159 (Google libri)
  8. ^ (PDF) Michele Beraldo, Il movimento antroposofico italiano durante il regime fascista Archiviato il 27 ottobre 2020 in Internet Archive.
  9. ^ ArteRussaMilano, Scheda su Rinaldo Küfferle

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Enrico Pappacena, Di alcuni cultori della Scienza dello Spirito, Bari, Andriola, 1971, pp. 133–34.
  • Dario Chioli, Rinaldo Küfferle, Ghirlanda, su superzeko.net. URL consultato l'8 dicembre 2012.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN26632185 · ISNI (EN0000 0000 8209 9729 · SBN CFIV052665 · BAV 495/312709 · LCCN (ENno92018660 · GND (DE121765148 · J9U (ENHE987007336686505171 · CONOR.SI (SL40017763 · WorldCat Identities (ENviaf-166441268