Oriella Dorella

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Oriella Dorella

Oriella Dorella (Milano, 25 gennaio 1952) è un'ex ballerina, insegnante di danza classica e direttrice artistica italiana. Dal 1986 al 1994 è stata Étoile del Corpo di Ballo del Teatro alla Scala di Milano.

Nel corso della carriera ha danzato nei principali teatri italiani, tra cui al Teatro dell'Opera di Roma, all'Arena di Verona, al Teatro Comunale di Bologna, Teatro Nazionale di Milano e al Piccolo Teatro di Milano, ballando nelle produzioni originali di Ballet Imperial di George Balanchine, Amahl e i visitatori notturni di Gian Carlo Menotti, La strada di Mario Pistoni e Nino Rota e nella rivisitazione de Il lago dei cigni di Franco Zeffirelli e Rosella Hightower.

Dorella ha inoltre ballato nelle produzioni di Mario Pistoni, Giuseppe Carbone, John Cranko, Hans van Manen, Gheorghe Iancu, Birgit Cullberg, Luis Sepúlveda, Elisabetta Terabust, Vittorio Biagi, Roland Petit, Alvin Ailey e Flemming Flindt.

Biografia e carriera

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Nata a Milano il 25 gennaio del 1952, cresce nell'area metropolitana di Milano in una famiglia contadina di modeste origini.[1][2] Dorella, che aveva dimostrato interesse nella danza sin dall'infanzia, all'età di otto anni viene iscritta alla Scuola di Danza del Teatro alla Scala, in quanto gratuita e permetteva di frequentare parallelamente anche la scuola dell’obbligo.[3][4] Diplomatasi nel 1969, all'età di diciassette anni, Dorella entra a far parte del Corpo di Ballo del Teatro alla Scala nella prosuzione de La bella addormentata, sino al 1971 in cui venne scelta come ballerina per lo spettacolo Amahl e i visitatori notturni lavorando con l'ideatore della produzione Gian Carlo Menotti e incontrando per la prima volta il coreografo Mario Pistoni presso il teatro della Piccola Scala di Milano.

Il primo ruolo da ballerina solista fu nell'opera Le quattro stagioni sotto la direzione artistica di John Field e Roland Petit nel 1972, a cui seguirono le produzioni dirette sempre da Field Sinfonia n. 9 e Il lago dei cigni, quest'ultimo ruolo affidatole nelle stagioni teatrali della compagnia tra il 1974 e il 1977. Nel corso degli stessi anni prende parte come ballerina solista in numerose produzioni, tra cui viene scelta dallo stesso George Balanchine per suo spettacolo Ballet Imperial e torna a collaborare con Pistoni nella produzione Specchio a tre luci.

Nel 1977 Dorella viene alzata al grado di prima ballerina nella produzione di Cenerentola, lavorando con Paolo Bortoluzzi. Dal 1978 al 1980 ricopre il ruolo di prima ballerina in diverse produzioni, tra cui Ballo Excelsior, sotto la direzione di Filippo Crivelli e Ugo Dell'Ara, e viene scelta da Rudol'f Nureev nelle sue produzioni de La bella addormentata e Lo schiaccianoci. Nel 1980 è presente nella stagione dell'Arena Opera Festival presso l'Arena di Verona ballando come prima ballerina in La Gioconda, Carmen e Aida.[5]

Nei primi anni ottanta Rosella Hightower la sceglie come prima ballerina in diverse sue produzioni teatrali, tra cui in Bolero, Romeo e Giulietta, I promessi sposi e Il lago dei cigni, quest'ultimo sotto la direzione di Franco Zeffirelli. Dorella ottiene ampio successo per la sua intepretazione nella produzione di La strada di Mario Pistoni, su musiche di Nino Rota, tratto dall'omonimo film di Federico Fellini.[6]

Dal 1986 al 1994 Dorella è stata insignita del titolo di Étoile del Teatro alla Scala.[7] Nel 1986 danza per lo spettacolo di Patricia Neary in Tchaikovsky Pas de Deux, e successivamente in Prélude à l'après-midi d'un faune, sempre con la direzione di Neary. Negli stessi anni danza in Čajkovskij pas de deux di George Balanchine presso il Teatro Celebrazioni di Bologna, in Olga, Masha e Irina: tre sorelle di Beppe Menegatti e Gheorghe Iancu sempre al Teatro Comunale di Bologna e torna a ballere in La strada, sotto la direzione artistica e coreografie di Mario Pistoni al Teatro dell'Opera di Roma. Tra il 1988 e 1989 è presente nelle produzioni di Antonello Madau Díaz e Robert de Warren, lavorando con i coreografi Hans van Manen, Ben Stevenson, Robert North Roland Petit, Birgit Cullberg, Alvin Ailey e Flemming Flindt.[7]

Agli inizi degli anni Novanta è scelta come prima ballerina delle produzioni di Giuseppe Carbone, tra cui in Romeo e Giulietta , Prélude à l'après-midi d'un faune, Onegin e Il bacio della fata, su coreografie di John Cranko, Claude Debussy, Jerome Robbins e Micha van Hoecke. L'ultima produzione presso il Teatro alla Scala in cui ha preso parte Dorella è stata La strada sotto la direzione artistica di Elisabetta Terabust e Mario Pistoni.[7] Nel 1994 lascia La Scala, dedicandosi in produzioni al Piccolo Teatro di Milano con Walter Pagliaro e Gheorghe Iancu, oltre che diventare direttrice artistica del Balletto di Milano.[6][7]

In televisione ha partecipato all'edizione 1981-1982 di Fantastico e alle fiction Grandi domani su Italia 1 nel 2005 e Non smettere di sognare nel 2009 e nel 2011.

Dorella è stata spostata con il giornalista Eugenio Gallavotti dal 1986 al 1994. Nel corso del matrimonio hanno adottato due figli, Moises e Marco di origine brasiliana.[8]

Compagnia del Teatro alla Scala

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Prima ballerina e

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Corpo di ballo

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Altre produzioni

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Prima ballerina

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Direttrice artistica

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  • Balletto di Milano

Serie televisive

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Programmi televisivi

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  1. ^ Oriella Dorella: "Qui i miei ricordi d’infanzia", su Il Resto del Carlino, 29 luglio 2021. URL consultato il 1º novembre 2024.
  2. ^ La svolta nella vita di Oriella Dorella, adozioni in duplice copia, su Vita, 5 novembre 2003. URL consultato il 1º novembre 2024.
  3. ^ Oriella Dorella, l'étoile dagli occhi di ghiaccio che ha stregato la Scala, su Elle, 18 maggio 2021. URL consultato il 1º novembre 2024.
  4. ^ Francesco Borelli, Intervista a Oriella Dorella: "mi addormentavo come Carmen e mi svegliavo Gelsomina"., su Rivista di Danza Online, 10 giugno 2021. URL consultato il 1º novembre 2024.
  5. ^ Arena di Verona stagioni liriche 1913-1985, su www.sanmartinoba.it. URL consultato il 4 novembre 2024.
  6. ^ a b Michele Olivieri, Oriella Dorella, la luce e la bellezza della danza, su Giornale della Danza, 2 agosto 2016. URL consultato il 2 novembre 2024.
  7. ^ a b c d Michele Olivieri, Attualità dal mondo: intervita a Oriella Dorella, su Sipario.it, 22 marzo 2018. URL consultato il 2 novembre 2024.
  8. ^ Oriella Dorella si confessa a Eleonora Daniele: «La mia vita è cambiata da un giorno all'altro», su Il Messaggero, 17 settembre 2020. URL consultato il 2 novembre 2024.

Altri progetti

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Collegamenti esterni

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