Juan de Aragón

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Juan d'Aragona
Conte di Ribagorza
In carica1485 –
1512
PredecessoreAlfonso VI
SuccessoreAlfonso VII
Nome completoGiovanni
Altri titoliprimo duca di Luna e Viceré di Catalogna
NascitaBenabarre, 27 marzo 1457
MorteMonzón, 5 luglio 1528 (71 anni)
Luogo di sepolturaMonastero di Montserrat
DinastiaTrastámara d'Aragona
PadreAlfonso de Aragón y de Escobar
MadreMaría Junquers
ConsorteMaria Lopez de Gurrea
FigliMaria
Juan
Diego
Alfonso e
Anna, legittimi
Juan e
Juana, illegittimi
ReligioneCattolicesimo
Juan de Aragón

Viceré di Napoli
Durata mandatonovembre 1507 –
8 ottobre 1509
MonarcaFerdinando III
PredecessoreGiovanna d'Aragona (ad interim)
SuccessoreAntonio de Guevara (ad interim)
La tomba di Giovanni d'Aragona nel monastero di Montserrat

Juan de Aragón (italianizzato in Giovanni d'Aragona o Giovanni di Ripacorsa, in catalano Joan d'Aragó; Benabarre, 27 marzo 1457Monzón, 5 luglio 1528) è stato un politico spagnolo, fu conte di Ribagorza dal 1485 al 1512, terzo viceré aragonese di Napoli dal 1507 al 1509, presidente della Generalitat de Catalunya dal 1512 al 1514 e primo duca di Luna dal 1512 fino alla sua morte, fu anche cavaliere dell'ordine degli Ospitalieri di San Giovanni di Gerusalemme[1].

Origine[modifica | modifica wikitesto]

Secondo Don Alonso de Aragón, la "espada" o "lanza" de Juan II, Juan de Aragón nacque a Benabarre il 27 marzo 1547 ed era figlio del Conte di Ribagorza, primo Duca di Villahermosa, conte di Cortes e maestro dell'Ordine militare di Calatrava, Alfonso de Aragón y de Escobar e di un'amante, María Junquers, figlia di Mosen Gregorio de Junquers, castellano di Roses[2].
Secondo Una personificación del ideal caballeresco en el medievo tardío: Don Alonso de Aragón, Alfonso de Aragón y de Escobar era il figlio del re di Navarra, re di Aragona, Valencia, Sardegna, Maiorca e di Sicilia, re titolare di Corsica, conte di Barcellona e delle contee catalane, Giovanni II il Grande d'Aragona e di un'amante, Eleonora di Escobar[3], che, ancora secondo Una personificación del ideal caballeresco en el medievo tardío: Don Alonso de Aragón era una nobile discendente da una famiglia che era ricevuta alla corte del regno di Castiglia[3].

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Secondo la Historia del condado de Ribagorza, Juan nacque a Benabarre, 27 marzo 1457[4].

Juan fu allevato assieme allo zio, Ferdinando il Cattolico (essendo suo padre, Alfonso de Aragón y de Escobar, fratellastro di Ferdinando), che era più vecchio di Juan di cinque anni e godette sempre della sua fiducia[5].
All'età di 14 anni già combatteva valorosamente, agli ordini di suo padre, Alfonso[4]

Dal 1496 al 1506, Juan fu luogotenente del Principato di Catalogna[5].
Negli anni precedenti, per un certo periodo, Tomás de Torquemada, primo Grande inquisitore dell'Inquisizione spagnola, era stato suo segretario[6].

Nel 1507 fu designato a reggere il vicereame di Napoli, secondo la politica regia dell'epoca di restituire le alte cariche italiane nelle mani dei sudditi della corona catalano-aragonese[5]; giunse a Napoli succedendo a Giovanna, vedova di Ferrante, inviata dalla Spagna per coprire il vuoto creatosi in seguito al richiamo in patria di Consalvo di Cordova, primo viceré e che resse l'incarico per un breve periodo.

Iniziò il suo governo con l'aiuto di tre consiglieri: il conte di Santa Severina, Andrea Carafa, il conte di Monteleone, Ettore I Pignatelli e il Conte di Cariati, Michele Riccio.

Nel 1508 combatté le scorrerie piratesche di Margaregio che imperversavano sulle coste calabresi, riuscendo a far catturare il pirata e a farlo giustiziare.

Indisse un parlamento con l'obiettivo principale di chiedere una donazione di 300.000 ducati alla città e domò la rivolta sediziosa che alcuni esponenti del popolo indissero per la mancanza di pane il 18 giugno 1508, sebbene fu forse proprio a motivo della sua mancanza di polso in quella occasione che fu rimosso dall'incarico e richiamato in patria dal sovrano.

Ha ricoperto la carica fino al 1509, quando è tornato in Catalogna[5]. Lasciò Napoli l'8 ottobre 1509 per cedere il posto ad un luogotenente generale, Antonio de Guevara, II conte di Potenza.
Durante il viaggio di ritorno in Spagna fece visita al papa Giulio II, che lo ricevette con tutti gli onori[4].

Ferdinando il Cattolico aderì alla Lega di Cambrai che dichiarò guerra alla repubblica di Venezia[4], per riacquisire i porti della Puglia che erano passati alla Serenissima dopo la battaglia di Fornovo. Juan ebbe una posizione di comando nell'esercito comandato da Fabrizio Colonna e riportò entro i confini napoletani i principali porti della Puglia, tra cui Trani e Brindisi[4].

Eletto presidente della Generalitat de Catalunya come castigliano di Amposta nel 1512, fu nominato lo stesso anno, successivamente, luogotenente del Principato, capitano generale e luogotenente generale del Corona catalano-aragonese (l'unione delle due cariche in una persona era allora una novità)[5]. Prestò giuramento il primo febbraio 1513 e tenne l'incarico per circa un anno[4].

In quello stesso anno (1512) Juan era stato creato primo duca di Luna, da suo zio, Ferdinando II, e contemporaneamente aveva ceduto il titolo di conte di Ribagorza al figlio, Alfonso[6].

Ritratto di María López de Gurrea, detta ricca femmina di Aragona.

Juan, ultra-sessantenne, fu altresì tenuto in grande considerazione dal nuovo re e poi imperatore, Carlo V d'Asburgo, pur non essendo più in grado, per via degli acciacchi dovuti all'età, di partecipare alle campagne militari[4].

L'abate di Montserrat Pedro de Burgos gli scrisse sotto forma di lettera, nel 1514, la Historia y milagros de la Virgen de Montserrat[5].

Ancora nel 1524, prese parte alla difesa della contea di Ribagorza contro truppe francesi[6].

Juan morì a Monzón, dove partecipava ad una riunione delle cortes, il 5 luglio 1528, dove fu inumato nella cattedrale di Santa Maria del Romeral[6]; i suoi resti poi furono trasferiti nel monastero di Montserrat[6], in una tomba rinascimentale in marmo, che aveva commissionato a Napoli nel 1508[5].

Lapide della tomba di Giovanni d'Aragona a Montserrat

Matrimonio e discendenza[modifica | modifica wikitesto]

Il 24 giugno 1479, aveva sposato, María López de Gurrea Torrellas, detta ricca femmina di Aragona[4], come da volere testamentario di suo nonno, il re Giovanni II il Grande d'Aragona[4] Juan da Maria ebbe cinque figli[7][8]:

  • Maria (1483 – † giovane);
  • Juan (1484 – † giovane);
  • Diego (1486 – † giovane);
  • Alfonso Conte di Ribagorza[6];
  • Anna (1490 – † giovane).

Da una o più amanti di cui non si conoscono né i nomi né gli ascendenti ebbe due figli[7][8]:

  • Juan († 1539);
  • Juana († 1580).

Ascendenza[modifica | modifica wikitesto]

Genitori Nonni Bisnonni Trisnonni
Ferran I, re d'Aragona e Sicilia Juan I, re di Castiglia e León  
 
Elionor d'Aragó i de Sicília  
Joan II, re d'Aragona  
Leonor de Alburquerque Sancho, conte d'Alburquerque  
 
Beatriz de Portugal  
Alfons d'Aragó i d'Escobar, duca di Villahermosa  
Alfonso Rodríguez de Escobar  
 
 
Leonor de Escobar  
 
 
 
Joan d'Aragó i Jonqueres, conte di Ribagorza  
 
 
 
Mosen Gregorio de Junquers  
 
 
 
María Junquers  
 
 
 
 
 
 
 
 

Note[modifica | modifica wikitesto]

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Predecessore Conte di Ribagorza Successore
Alfonso VI 1485 - 1512 Alfonso VII
Predecessore Viceré di Catalogna Successore
Juan Fernández de Heredia 1496-1501 Jaime de Luna
Predecessore Viceré di Napoli Successore
Giovanna d'Aragona 15071509 Raimondo de Cardona