Iuliu Maniu

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Iuliu Maniu

Primo ministro del Regno di Romania
Durata mandato10 novembre 1928 –
6 giugno 1930
MonarcaMichele I di Romania
PredecessoreVintilă Brătianu
SuccessoreGheorghe Mironescu

Durata mandato13 giugno 1930 –
9 ottobre 1930
MonarcaCarlo II di Romania
PredecessoreGheorghe Mironescu
SuccessoreGheorghe Mironescu

Durata mandato20 ottobre 1932 –
13 gennaio 1933
MonarcaCarlo II di Romania
PredecessoreAlexandru Vaida-Voevod
SuccessoreAlexandru Vaida-Voevod

Leader del Partito Nazionale Contadino
Durata mandato10 ottobre 1926 –
giugno 1931
Predecessorese stesso
(come Leader del Partito Nazionale Rumeno)

Ion Mihalache
(come Leader del Partito Contadino)
SuccessoreIon Mihalache

Durata mandatoluglio 1932 –
gennaio 1933
PredecessoreIon Mihalache
SuccessoreAlexandru Vaida-Voevod

Durata mandatodicembre 1937 –
luglio 1947
PredecessoreIon Mihalache
Successorepartito sciolto

Presidente del Partito Nazionale Rumeno
Durata mandato23 febbraio 1919 –
10 ottobre 1926
PredecessoreGheorghe Pop de Băsești
Successorese stesso
(partito confluito nel Partito Nazionale Contadino)

Dati generali
Partito politicoPartito Nazionale Rumeno
(1890-1926)
Partito Nazionale Contadino
(1926-1947)
UniversitàUniversità Francesco Giuseppe
Università Loránd Eötvös
Università di Vienna
ProfessioneAvvocato

Iuliu Maniu (Bădăcin, 8 gennaio 1873in carcere a Sighet, 5 febbraio 1953) è stato un politico romeno.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Proveniente da una famiglia di giuristi e di avvocati, entrò nella vita politica nel 1891 e nel 1896 venne eletto nel presidium del partito nazionale romeno in Austro-Ungheria. Fu eletto al Parlamento per il partito nazionale romeno nel 1906 e divenne il portavoce delle richieste nazionali romene. Durante la prima guerra mondiale si batté nell'esercito austro-ungherese, ma alla fine del conflitto fu l'anima della rivolta dei soldati romeni, che abbandonarono in massa i reggimenti ungheresi in cui erano arruolati.

Il 1º dicembre 1918 proclamò l'unificazione della Transilvania alla Romania. Divenne in seguito capo del partito nazional-contadino e per due volte, dal 1928 al 1930 e dal 1932 al 1933, divenne Presidente del Consiglio. All'inizio della seconda guerra mondiale contribuì alla caduta del re Carlo II ed alla salita al potere del maresciallo Antonescu (6 settembre 1940).

Fu comunque contrario alla politica di sottomissione alla Germania nazista. Favorì la deposizione di Antonescu da parte di re Michele il 23 agosto 1944 e il successivo armistizio con l'Unione Sovietica. Nel 1945 non volle entrare a far parte del Governo perché contrario alle repressioni in atto. Nel 1947 il partito nazional-contadino venne sciolto e Maniu, con gli altri capi del suo partito, venne arrestato e processato per alto tradimento con l'accusa di aver mantenuto contatti con le ambasciate occidentali a Bucarest. Fu condannato ai lavori forzati l'11 novembre 1947. La condanna fu trasformata in ergastolo. Morì alcuni anni più tardi in carcere.

Gli è stata intitolata una strada a Cluj-Napoca.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Enciclopedia dei personaggi storici, Storia Illustrata, Arnoldo Mondadori Editore, 1970 - pag. 554-555

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