Gruviera

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Gruviera
Origini
Luogo d'origineBandiera della Svizzera Svizzera
RegioneCanton Friburgo
Dettagli
Categoriaformaggio
RiconoscimentoD.O.P.
SettoreFormaggi
Consorzio di tutelaConsorzio Del Groviera

La gruviera o groviera (in francese gruyère, in tedesco Greyerzer) è un formaggio svizzero, che deve il suo nome al Distretto della Gruyère in cui viene prodotto, nel Canton Friburgo[1][N 1].

Fuori dal paese elvetico, per molto tempo il termine gruyère non indicava solamente il celebre formaggio, bensì un tipo di formaggio francese. Oggi si parla di formaggi della famiglia del groviera al quale sono apparentati il comté, il beaufort e il jura.

Beneficia del DOP/DOC svizzero (marchio d'origine equivalente dell'italiano Denominazione di origine protetta) dal 26 luglio 2001[5]. La zona di produzione si estende ai cantoni di Friburgo, Vaud, Neuchâtel, Giura, ai distretti di Courtelary, Neuveville e Moutier, fino ai comuni di Ferenbalm, Guggisberg, Mühleberg, Münchenwiler, Schwarzenburg e Rüschegg nel canton Berna.

Nel febbraio 2013, è stata riconosciuta l'IGP anche al groviera francese[6], che si differenzia da quello elvetico per il suo maggior spessore, per forme più grandi e l'occhiatura.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

La prima menzione del termine gruière risale al 1072, quando a Gruyères si iniziarono a produrre le prime forme di questo formaggio[7], ma dopo l'antichità esso non designa più solo la città svizzera, ma anche il formaggio tipico che vi si produce. Durante il XVIII secolo, alcuni friburghesi si stabilirono nel canton Vaud, e nelle regioni francesi della Franca Contea, nel dipartimento del Giura e in Savoia, portando con sé le loro conoscenze tecniche.

Nel 1762 l'Académie française aggiunge il termine "Gruyère" nel suo dizionario specificando che si tratta di un formaggio originario del distretto della Gruyère.

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Forme di gruviera in un mercato all'ingrosso

È un formaggio di vacca intero, a pasta pressata cotta, prodotto con latte crudo (solo la pasta, la cagliata, viene in seguito cotta). La forma è tondeggiante e presenta una crosta granulosa, uniformemente brunastra e sana. La forma deve essere normale e ben proporzionata, con una superficie leggermente convessa. Le dimensioni di ogni prodotto sono ben definite per potersi fregiare della denominazione AOC: altezza dai 9,5 ai 12 cm, diametro da 55 a 65 cm e peso da 25 a 40 kg.

Ci vogliono circa 400 litri di latte per avere una forma di 35 kg[8]. Il formaggio è stagionato per un periodo da 5 a 12 mesi. In seguito alla stagionatura le forme vengono poste in acqua salata e spazzolate. Come già detto non è caratterizzato da alcuna occhiatura (presenza di buchi), contrariamente a quanto si crede[5].

Nella fonduta[modifica | modifica wikitesto]

In Svizzera, viene usato per la preparazione di alcuni tipi di fonduta:

Note[modifica | modifica wikitesto]

Annotazioni[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ In Italia è comune, ma improprio, usare gruviera[2] o groviera[3] per indicare il formaggio emmental o, comunque, un formaggio con occhiatura (presenza di buchi)[4].

Fonti[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ I Gruyères o groviera, su cibo360.it. URL consultato il 24 settembre 2014.
  2. ^ Antonio Piccinardi, Dizionario di gastronomia, collana Dizionari BUR, Rizzoli, 1993, p. 261, ISBN 88-17-14-530-0.
  3. ^ Marco Guarnaschelli Gotti, Grande enciclopedia illustrata della gastronomia, a cura di Università degli Studi di Scienze Gastronomiche, Milano, Mondadori, 2007 [1990], p. 568, ISBN 978-88-04-56749-3.
  4. ^ Giorgio Ottogalli, Atlante dei formaggi, Milano, Hoepli, 2001, p. 305, ISBN 88-203-2822-4. URL consultato il 17 ottobre 2016.
  5. ^ a b Il Gruviera DOC, su Michelin Viaggi. URL consultato il 24 settembre 2014 (archiviato dall'url originale il 19 agosto 2014).
  6. ^ (EN) Register of protected designations of origin and protected geographical indications Gruyère (PGI) (PDF), DOOR. URL consultato il 7 novembre 2016.
  7. ^ Juliet Harbutt, L'atlante mondiale dei formaggi, Tecniche Nuove, 2010, p. 240, ISBN 978-88-481-2527-7.
  8. ^ Nicola Williams, Damien Simonis e Kerry Walker, Svizzera, EDT, 2009, p. 145, ISBN 978-88-6040-474-9.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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