Gens Cornelia
Cornelius (fem. Cornelia) era il nomen di una delle gentes patrizie più importanti dell'antica Roma, la cui storia torna indietro fino agli albori della storia romana. Furono al massimo del loro splendore durante l'età repubblicana.
Origini
[modifica | modifica wikitesto]Tito Livio menziona la gens Cornelia come una delle cento gentes originarie, i primi nuclei familiari che furono riuniti al tempo della fondazione di Roma da parte di Romolo, e i quali patres familias divennero i primi membri del Senato. È proprio da qui proviene la denominazione di "patrizio", parola che deriva appunto da patres.[1]
Secondo l'illustre studioso Theodor Mommsen l'antichità della gens Cornelia si desume dal fatto che essa diede il nome ad una delle più antiche tribù rustiche, che comprendeva Arpino, Nomento, Eclano, Herdonia, Teanum Apulum, Crotone, Petelia, Camerino Fulginio e Matelica.[2][3] I Cornelii avevano propri culti e tradizioni, e si distinguevano da tutte le altre famiglie per la pratica dell'inumazione dei defunti, in alternativa alla più diffusa cremazione. Famoso è il monumentale Sepolcro degli Scipioni ancora conservato sulla via Appia Antica.
George David Chase sostiene che il nomen Cornelius sia una variazione dell'aggettivo Corneus o Corneolus, "incallito" oppure "cornuto", ciò potrebbe quindi suggerire un'origine prettamente latina della gens.[4]
Storia e ramificazione
[modifica | modifica wikitesto]La gens Cornelia era divisa in diversi rami, la maggior parte di rango patrizio: Maluginensi, Cossi, Scipioni, Lentuli, Rufini, Dolabellae, Blasioni, Cetegi, Sullae, Cinna, Merendae, Mammulae, Merulae, Sisennae e Balbi tra i più importanti. Vi furono anche alcuni rami di condizione plebea, quali i Nepotes e i Galli. Vi furono anche donne appartenenti alla gens che furono di particolare rilevanza.[5] L'utilizzo dei numeri romani accanto ai nomi è una pura convenzione per evitare confusioni tra omonimi.
I Cornelii ricoprirono tutte le magistrature, ed in particolare il consolato più di tutte le altre gentes, per ben 106 volte.
Primi rami
[modifica | modifica wikitesto]I più antichi membri storicamente attestabili della gens appartenevano ai rami dei Maluginenses e dei Cossi. Si ricordano per esempio Servio Cornelio Maluginense, console nel 485 a.C. che combatté nella guerra contro Veio; seguì un Lucio Cornelio Maluginense "Uritino" che fu console nel 495 a.C. e un Marco Cornelio Maluginense, membro dei Decemviri Legibus Scribundis Consulari Imperio, la seconda delegazione di decemviri che lavorò alla stesura delle leggi delle XII tavole.[6][7] Infine vi furono Publio Cornelio Maluginense e Servio Cornelio Maluginense II, tribuni consolari rispettivamente nel 404 a.C. e per ben sette volte all'inizio del IV secolo a.C., oltre che magistri equitum.[8] Ben più celebri furono invece i Cossi, tra i quali si annoverano Aulo Cornelio Cosso (console 428 a.C.) il quale riuscì a uccidere l'etrusco Lars Tolumnio, re di Veio, Publio Cornelio Rutilo Cosso (dictator nel 408 a.C. durante le guerre contro Volsci ed Equi) ed Aulo Cornelio Cosso "Arvina" (dictator nel 322 a.C. durante la seconda guerra sannitica).[9][10] La famiglia risulta estinta già dopo le guerre sannitiche.
Etimologicamente parlando, "Maluginense" potrebbe essere un aggettivo che si riferisce agli abitanti della città latina arcaica di Malugino, possibile luogo d'origine della gens, ma la città non è ancora stata localizzata.[11] Il nome "Cossus" invece sembrerebbe riferirsi a un tipo di insetto, come larve o maggiolini.[12]
Scipioni
[modifica | modifica wikitesto]Sicuramente il cognomen più famoso di tutta la gens, che giocò un ruolo chiave nella storia di Roma nel III secolo a.C., fu quello degli Scipiones.
Questa parola deriva dal latino Scipio cioè "scettro", infatti secondo una leggenda il capostipite della famiglia si prendeva spesso cura del suo padre cieco, diventando così il suo "bastone", risulta plausibile un collegamento tra i Cornelii Maluginensi e i Cornelii Scipioni, sulla base di prove onomastiche.[13] In poco tempo la famiglia inizierà a dominare lo scenario politico e militare della repubblica.
L'individuo più antico conosciuto è Publio Cornelio Scipione, tribuno consolare nel 395 a.C., che combatté per Roma contro Veio, i Volsci e gli Equi. Segue il suo pronipote, Lucio Cornelio Scipione "Barbato" (barbuto) console nel 298 a.C. e pontefice massimo, i suoi due figli furono Lucio Cornelio Scipione II, console nel 259 a.C., censore e capo della flotta romana durante la prima guerra punica, e Gneo Cornelio Scipione "Asina"[14], console nel 260 e 254 a.C., così chiamato a seguito della sua disfatta nella battaglia delle isole Lipari – presso i Romani vi era infatti la credenza che la femmina dell'asino avesse paura dell'acqua – in seguito riuscì a riscattarsi conquistando la città di Palermo.[15][16]
La famiglia continua con i figli di Lucio Cornelio Scipione II – Gneo Cornelio Scipione II "Calvo" e Publio Cornelio Scipione II, entrambi determinanti nella campagna iberica della seconda guerra punica, dove però troveranno la morte.[17][18] Il primo sarà il padre di Publio Cornelio Scipione III "Nasica", console del 191 a.C. e nonno di Publio Cornelio Scipione IV "Corculo", console per due volte e princeps senatus per un decennio; al ramo appartiene anche Publio Cornelio Scipione V "Serapione" console e pontefice massimo e Quinto Cecilio Metello Pio Scipione "Nasica" (imparentato con l'omonimo generale), console nel 52 a.C. e considerato da Ronald Syme «l'ultimo Scipione rilevante»[19], per i suoi contributi nella guerra civile tra Cesare e Pompeo, a cui darà la sua stessa figlia Cornelia Metella, ma da cui non ebbe figli.
Il secondo invece sarà il padre del celeberrimo Publio Cornelio Scipione VI (236/235–183 a.C.), il quale verrà ricordato con il soprannome di "Africano" per aver portato Roma alla vittoria decisiva contro Cartagine, sconfiggendo il temuto Annibale nella monumentale battaglia di Zama[20], ma anche Lucio Cornelio Scipione III (238–post 184 a.C.) detto "Asiatico" perché porterà alla vittoria decisiva di Roma contro Antioco III nella battaglia di Magnesia.[21] L'Africano avrà quattro figli: un'omonimo Publio Cornelio Scipione VII che ricevette anche lo stesso epiteto del padre, Lucio Cornelio Scipione IV che cadde in disgrazia[22], una figlia che andrà in sposa al parente Scipione "Corculo", e Cornelia, la quale diventerà la madre dei fratelli Gracchi, Tiberio (163–132 a.C.) e Gaio (154–121 a.C.)[23], due politici che tenteranno un'importante riforma sociale nell'Urbe (Lex Sempronia) ma l'opposizione porterà eventualmente al loro assassinio. L'Africano adotterà anche il figlio di Lucio Emilio Paolo "Macedonico", ovvero Publio Cornelio Scipione VIII "Emiliano" (185–129 a.C.)[24], artefice della totale distruzione di Cartagine durante la terza guerra punica, sposerà anche Sempronia, sorella dei Gracchi. Gli Scipioni furono anche molto vicini allo storico Polibio, difatti si formò un vero e proprio circolo politico-culturale di intellettuali legati alla famiglia, spesso di origine greca, come Panezio, Terenzio (in realtà berbero) e il già menzionato Polibio, che diffusero la cultura greco-ellenistica a Roma e rivoluzionarono la sua società.[25] A loro si opposero i tradizionalisti di Catone, grande difensore del mos maiorum.
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Publio Cornelio Scipione Africano.
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I fratelli Tiberio e Gaio Gracco.
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Scipione Emiliano.
Lentuli, Rufini e Sullae
[modifica | modifica wikitesto]Oltre agli Scipioni vi furono anche altre famiglie della gens che furono rilevanti nella storia della repubblica romana, le quali sopravvissero agli Scipioni stessi.
I primi furono i Lentuli, attestati dalle guerre sannitiche. Lentulus come aggettivo significa letteralmente "piuttosto lento", mentre potrebbe derivare da lens, lenticchia. La fama e l'influenza di questa famiglia diverrà così grande che lo stesso Cicerone utilizzava l'aggettivo lentulitas per descrivere i senatori patrizi più aristocratici.[26][27]
Il primo membro sembra sia stato Lucio Cornelio Lentulo, console del 327 a.C. e poi dittatore nel 320 a.C.. Secondo quanto racconta Tito Livio potrebbe invece essere il padre, anche lui Lucio Cornelio Lentulo, il quale si oppose al pagamento del tributo a Brenno nel 390 a.C. durante il sacco di Roma.[28] Per quanto riguarda i Rufini (da rufinus, "rossastro", forse in riferimento al colore dei capelli), essi culminarono con Publio Cornelio Rufino, dittatore nel 333 a.C. in Campania.[4] Fu un membro di questo ramo, intorno alla seconda guerra punica, il primo a utilizzare il cognomen Sulla (in seguito mutatosi in Silla), la quale etimologia però è oggetto di dibattito: per alcuni deriverebbe da sura, in latino polpaccio; secondo Plutarco e Quintiliano deriverebbe dal tipo di carnagione che possedevano, mentre per Macrobio e lo stesso Silla deriva da sibylla.[29][30][31]

Il membro più famoso del ramo è Lucio Cornelio Silla (138–78 a.C.), che fu assoluto protagonista della politica romana del I secolo e dei suoi rapidi mutamenti assieme a Gaio Mario, suo nemico e cognato. Il primo era esponente degli Optimates, l'ala conservatrice, i quali volevano difendere gli interessi dei patrizi; il secondo era esponente dei Populares che volevano difendere gli interessi dei plebei. La loro rivalità, connessa alle guerre mitridatiche da poco iniziate, sfocerà in una vera guerra civile, dove Silla occupò Roma per ben due volte e promulgò riforme ai danni della plebe, confiscò beni a chi considerava "nemici dello stato" e si proclamò dittatore prima di ritirarsi a vita privata.[32][33]
Altri cognomina
[modifica | modifica wikitesto]In verità è molto probabile che la gens Cornelia fosse già in crisi ai tempi di Silla, e con la sua morte la famiglia sarebbe scivolata nell'oscurità, ma non ancora nell'irrilevanza. Si attestano molte altre gens minori tra i secoli III e I a.C., che però non furono particolarmente influenti: i Dolabellae (diminutivo di dolabra, una sorta di piccone), i Merendae (lett. merenda), i Blasiones ("balbuziente"), i Mammulae (da mamma, "mammella") che non raggiunsero mai il consolato, i Cethegi (etimologia sconosciuta) e i Merulae ("merlo"). Vi furono infine i Cinna, l'ultima grande famiglia patrizia vissuta durante gli ultimi anni della repubblica, e i Balbi ("balbuziente"), i quali entrarono a far parte della gens per eredità, ricevendo la cittadinanza romana da Pompeo per i loro contributi nella guerra sertoriana, ma erano in origine di Cadice.[34][35]
Con l'età imperiale la famiglia finisce sicuramente in miseria, anche a causa della loro relazione con Gaio Licinio Verre, e le informazioni sulla gens diventano sempre più frammentarie. Si ricorda tra tutti lo storico Tacito (c. 55–117/120 d.C.). La famiglia scompare definitivamente durante i regni di Eliogabalo (218–222) o forse Gallieno (253–268).[35]
Membri della gens
[modifica | modifica wikitesto]Tra i numerosi personaggi della gens Cornelia ricordiamo (in ordine cronologico):
Cornelii Scipiones
[modifica | modifica wikitesto]- Publio Cornelio Scipione, tribuno consolare nel 395 a.C.
- Lucio Cornelio Scipione, console nel 350 a.C.
- Lucio Cornelio Scipione Barbato, console nel 298 a.C.
- Gneo Cornelio Scipione Asina, console nel 260 e nel 254 a.C.
- Lucio Cornelio Scipione, console nel 259 a.C.
- Gneo Cornelio Scipione Calvo, console nel 222 a.C.
- Publio Cornelio Scipione Asina, console nel 221 a.C.
- Publio Cornelio Scipione, console nel 218 a.C.
- Publio Cornelio Scipione Africano, console nel 205 e nel 194 a.C. e famoso generale
- Publio Cornelio Scipione Nasica, console nel 191 a.C.
- Lucio Cornelio Scipione Asiatico, console 190 a.C.
- Gneo Cornelio Scipione, pretore nel 177 a.C.
- Gneo Cornelio Scipione Ispallo, console nel 176 a.C.
- Publio Cornelio Scipione, augure e pretore nel 174 a.C.
- Lucio Cornelio Scipione, pretore nel 174 a.C.
- Lucio Cornelio Scipione, politico e militare
- Publio Cornelio Scipione Nasica Corculo, console nel 162 e nel 155 a.C.
- Publio Cornelio Scipione Emiliano, console nel 147 e nel 134 a.C.
- Gneo Cornelio Scipione Ispano, pretore nel 139 a.C.
- Publio Cornelio Scipione Nasica Serapione, console nel 138 a.C.
- Publio Cornelio Scipione Nasica Serapione, console nel 111 a.C.
- Gneo Cornelio Scipione, pretore nel 109 a.C.;[36]
- Publio Cornelio Scipione Nasica pretore nel 93 a.C.
- Lucio Cornelio Scipione Asiatico, console nell'83 a.C.
- Publio Cornelio Scipione, console nel 16 a.C.
- Publio Cornelio Scipione, questore nell'1
- Servio Cornelio Scipione Salvidieno Orfito, console nel 51
- Publio Cornelio Lentulo Scipione, console nel 56
- Publio Cornelio Scipione Asiatico, console nel 68
- Servio Cornelio Scipione Salvidieno Orfito, console nell'82
- Servio Cornelio Scipione Salvidieno Orfito, console nel 110
- Servio Cornelio Scipione Salvidieno Orfito, console nel 149
- Servio Cornelio Scipione Salvidieno Orfito, console nel 178
- Lucio Cossonio Cornelio Scipione Salvidieno Orfito: celebrò un taurobolium nel 295.
Cornelii Lentuli
[modifica | modifica wikitesto]- Servio Cornelio Lentulo, console nel 303 a.C.
- Tiberio Cornelio Lentulo, figlio del console del 303 a.C.
- Lucio Cornelio Lentulo Caudino, console nel 275 a.C.
- Lucio Cornelio Lentulo Caudino, console nel 237 a.C.[37]
- Publio Cornelio Lentulo Caudino, console nel 236 a.C.
- Publio Cornelio Lentulo, pretore nel 214 a.C.
- Lucio Cornelio Lentulo Caudino, edile nel 209 a.C.
- Servio Cornelio Lentulo, edile nel 207 a.C.
- Publio Cornelio Lentulo Caudino, pretore nel 203 a.C.
- Gneo Cornelio Lentulo, console nel 201 a.C.
- Lucio Cornelio Lentulo, console nel 199 a.C.
- Servio Cornelio Lentulo, pretore nel 169 a.C.
- Publio Cornelio Lentulo, pretore nel 165 a.C.
- Lucio Cornelio Lentulo
- Publio Cornelio Lentulo, console suffetto nel 162 a.C.
- Lucio Cornelio Lentulo Lupo, console nel 156 a.C.
- Gneo Cornelio Lentulo, console nel 146 a.C.
- Cornelio Lentulo, pretore nel 137 a.C.
- Lucio Cornelio Lentulo, console nel 130 a.C.
- Publio Cornelio Lentulo, pretore nel 128 a.C.[38]
- Publio Cornelio Lentulo Marcellino, magistrato monetale intorno al 100 a.C.
- Gneo Cornelio Lentulo, console nel 97 a.C.
- Lucio Cornelio Lentulo, proconsole nell'82 a.C.
- Gneo Cornelio Lentulo Batiato, lanista della scuola gladiatoria di Capua
- Publio Cornelio Lentulo Marcellino, questore nel 75 a.C.
- Gneo Cornelio Lentulo Clodiano, console nel 72 a.C.
- Publio Cornelio Lentulo Sura, console nel 71 a.C e congiurato (della Congiura di Catilina)
- Lucio Cornelio Lentulo Negro, pretore nel 61 a.C
- Gneo Cornelio Lentulo Clodiano pretore nel 59 a.C.
- Publio Cornelio Lentulo Spintere, console nel 57 a.C.
- Gneo Cornelio Lentulo Marcellino, console nel 56 a.C.
- Lucio Cornelio Lentulo Crure, console nel 49 a.C.
- Publio Cornelio Lentulo Marcellino, questore nel 48 a.C.
- Publio Cornelio Lentulo Spintere, oppositore di Cesare
- Gneo Cornelio Lentulo, console nel 18 a.C.
- Publio Cornelio Lentulo Marcellino, console nel 18 a.C.
- Gneo Cornelio Lentulo l'Augure, console nel 14 a.C.
- Lucio Cornelio Lentulo, console nel 3 a.C.
- Cosso Cornelio Lentulo, console nel 1 a.C.
- Publio Cornelio Lentulo Scipione, console nel 2
- Publio Cornelio Lentulo Scipione, console nel 24
- Cosso Cornelio Lentulo, console nel 25
- Gneo Cornelio Lentulo Getulico, console nel 26
- Gneo Cornelio Lentulo Getulico, console nel 55
- Cosso Cornelio Lentulo, console nel 60
Cornelii Maluginenses
[modifica | modifica wikitesto]- Servio Cornelio Maluginense, console nel 485 a.C.
- Lucio Cornelio Maluginense Uritino, console nel 459 a.C.
- Marco Cornelio Maluginense, decemviro nel 450 a.C.
- Marco Cornelio Maluginense, console nel 436 a.C.
- Servio Cornelio Maluginense, sette volte tribuno consolare tra il 386 e il 368 a.C.
- Publio Cornelio Maluginense, tribuno consolare nel 397 e nel 390 a.C.
- Publio Cornelio Maluginense Cosso, tribuno consolare nel 395 e console nel 393 a.C.
- Marco Cornelio Scipione Maluginense, pretore nel 176 a.C.
- Servio Cornelio Lentulo Maluginense, flamen Dialis dall'11 a.C.[39]
Cornelii Cossi
[modifica | modifica wikitesto]- Aulo Cornelio Cosso, console nel 428 a.C.
- Publio Cornelio Cosso, tribuno consolare nel 415 a.C.
- Aulo Cornelio Cosso, console nel 413 a.C.
- Gneo Cornelio Cosso, console nel 409 a.C.
- Publio Cornelio Cosso, tribuno consolare nel 408 a.C.
- Gneo Cornelio Cosso, tribuno consolare nel 406 a.C.
- Aulo Cornelio Cosso, dittatore nel 385 a.C.
- Aulo Cornelio Cosso Arvina, console nel 343 e nel 332 a.C.
Cornelii Cethegi
[modifica | modifica wikitesto]- Marco Cornelio Cetego, console nel 204 a.C.
- Gaio Cornelio Cetego, console nel 197 a.C.
- Publio Cornelio Cetego, console nel 181 a.C.
- Marco Cornelio Cetego, console nel 160 a.C.
- Publio Cornelio Cetego, senatore
- Gaio Cornelio Cetego, senatore e congiurato (della Congiura di Catilina)
- Servio Cornelio Cetego, console nel 24
- Marco Gavio Cornelio Cetego, console nel 170
Cornelii Dolabellae
[modifica | modifica wikitesto]- Publio Cornelio Dolabella, console nel 283 a.C.
- Marco Cornelio Dolabella, pretore in Sicilia nel 211 a.C.
- Gneo Cornelio Dolabella, console nel 159 a.C.
- Lucio Cornelio Dolabella, pretore nel 100 a.C.
- Gneo Cornelio Dolabella, console nell'81 a.C.
- Gneo Cornelio Dolabella, pretore nell'81 a.C. e proconsole nell'80 a.C.
- Publio Cornelio Dolabella, pretore nel 69 a.C.
- Publio Cornelio Dolabella, console nel 44 a.C.
- Cornelio Dolabella, confidente di Augusto
- Publio Cornelio Dolabella, console nel 10
- Publio Cornelio Dolabella, console nel 55
- Gneo Cornelio Dolabella
- Servio Cornelio Dolabella Petroniano, console nell'86
Cornelii Sullae
[modifica | modifica wikitesto]- Publio Cornelio Silla, pretore nel 212 a.C.
- Servio Cornelio Silla, pretore nel 175 a.C.
- Lucio Cornelio Silla, console nell'88 e nell'80 a.C., dittatore nell'82 a.C.
- Fausto Cornelio Silla, figlio del dittatore e senatore
- Publio Cornelio Silla, politico e militare
- Lucio Cornelio Silla, console nel 5 a.C.
- Cornelio Silla Felice, discendente di Silla
- Fausto Cornelio Silla, console nel 31
- Lucio Cornelio Silla Felice, console nel 33
- Fausto Cornelio Silla Felice, console nel 52
Cornelii Cinnae
[modifica | modifica wikitesto]- Lucio Cornelio Cinna, console dall'87 a.C. all'84 a.C.;
- Lucio Cornelio Cinna, pretore 44 a.C.;
- Cornelia Cinna maggiore, moglie di Gneo Domizio Enobarbo;
- Cornelia Cinna minore, prima moglie di Cesare;
- Gneo Cornelio Cinna Magno, console nel 5;
Altri Cornelii
[modifica | modifica wikitesto]- Publio Cornelio Scapula, console nel 328 a.C.
- Publio Cornelio, uno dei primi comandanti navali (Livio 9, 30,3; 9,38,2f)
- Publio Cornelio Arvina, console nel 306 a.C. e nel 288 a.C.
- Publio Cornelio Rufino, console nel 290 a.C. e nel 277 a.C.
- Servio Cornelio Merenda, console nel 274 a.C.
- Gneo Cornelio Blasione, console nel 270 a.C. e nel 257 a.C.
- Gneo Cornelio Blasione, proconsole dal 199 al 196 a.C. in Spagna
- Gneo Cornelio Merenda, pretore nel 194 a.C.
- Lucio Cornelio Merula, console nel 193 a.C.
- Publio Cornelio Sisenna, pretore nel 183 a.C.
- Publio Cornelio Blasione, pretore nel 165 a.C.
- Gneo Cornelio Merula, legato del Senato nel 162 a.C.
- Cornelio Blasione, pretore nel 140 a.C.
- Gneo Cornelio Sisenna, pretore nel 119 a.C.[40]
- Lucio Cornelio Sisenna, pretore nel 78 a.C.
- Gaio Cornelio, tribuno della plebe nel 67 a.C.
- Gaio Cornelio, cospiratore contro Cicerone
- Lucio Cornelio Balbo, console nel 40 a.C.
- Lucio Cornelio Balbo, trionfatore nel 19 a.C.;
- Publio Cornelio Orestino, comes di Tiberio (o di Germanico)
- Cornelio Severo, poeta dell'età augustea
- Quinto Cornelio Prisco, militare romano
- Publio Cornelio Tacito, storico
- Cornelio Lupo, console nel 42
- Lucio Cornelio Pusione, console nel 71
- Gneo Pinario Cornelio Clemente, console nel 72
- Marco Cornelio Nigrino Curiazio Materno, console nell'83
- Gaio Cornelio Vaticano, console nell'84
- Lucio Cornelio Pusione Annio Messala, console nel 90
- Aulo Cornelio Palma Frontoniano, console nel 99 e nel 109
- Sesto Subrio Destro Cornelio Prisco, console nel 104
- Gneo Pinario Cornelio Severo, console nel 112
- Gaio Cornelio Miniciano, funzionario imperiale all'epoca di Traiano
- Gneo Cornelio Pulcro, politico romano del tempo di Traiano e Adriano
- Lucio Cornelio Latiniano, senatore del tempo di Adriano
- Gneo Arrio Cornelio Proculo, console nel 145
- Quinto Cornelio Proculo, console nel 146
- Quinto Cornelio Quadrato, console nel 147
- Manio Acilio Glabrione Gneo Cornelio Severo, console nel 152
- Marco Cornelio Frontone, grammatico del II secolo
- Gaio Cornelio Repentino, prefetto di Roma sotto Didio Giuliano
- Sesto Cornelio Repentino, prefetto del pretorio
- Quinto Cornelio Senecio Anniano, console nel 142
- Lucio Ottavio Cornelio Publio Salvio Giuliano Emiliano, console nel 148
- Manio Acilio Glabrione Gneo Cornelio Severo, console nel 152
- Sesto Cornelio Clemente, console suffetto tra il 161 e il 169
- Publio Cornelio Anullino, console nel 199
- Publio Cornelio Anullino, console nel 216
- Cornelio Labeone, teologo e antichista
- Cornelio Nepote, storico (100 a.C. - 27 a.C.)
- Gaio Cornelio Gallo, poeta (69 a.C. – 26 a.C.)
- Cornelio, papa dal 251 al 253
- Publio Cornelio Scapula, console nel 328 a.C.
- Gneo Cornelio Lentulo Batiato, meglio noto come Lentulo Batiato, lanista, nella sua scuola di gladiatori iniziò la rivolta di Spartaco
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ LA GENS ROMANA, su romanoimpero.com. URL consultato il 9 novembre 2025.
- ^ Corpus Inscriptionum Latinarum, Berlin-Brandenburgische Akademie der Wissenschaften (1853).
- ^ Theodor Mommsen, Römische Geschichte [Storia di Roma], Lipsia, 1854–1856 (trad. Firenze, 1973).
- ^ a b George Davis Chase, "The Origin of Roman Praenomina", in Harvard Studies in Classical Philology, vol. VIII (1897).
- ^ Friedrich Münzer, Römische Adelsparteien und Adelsfamilien, Stoccarda, 1920.
- ^ Tito Livio, Ab Urbe condita libri CXLII, II, 41.
- ^ Dionigi di Alicarnasso, Antichità romane, VIII, 77-82.
- ^ Diodoro Siculo, Bibliotheca Historica, XV, 71.
- ^ Tito Livio, Ab Urbe condita libri CLXII, IV, 56.
- ^ Diodoro Siculo, Bibliotheca Historica, XIII, 104.
- ^ Robert Maxwell Ogilvie, Commentary on Livy, books 1–5 (Oxford, 1965), p. 434. «The lost hometown of the Cornelii [La patria perduta dei Cornelii]».
- ^ W. Smith, Dictionary of Greek and Roman Biography and Mythology, vol. I, p. 378; vol. II p. 865 & 909.
- ^ W. Smith, Dictionary of Greek and Roman Biography and Mythology, vol. II, p. 739–741.
- ^ Scipióne Àsina, Publio Cornelio - Enciclopedia, su Treccani. URL consultato il 9 novembre 2025.
- ^ Macrobio, Saturnalia, I, 6.
- ^ Polibio, Storie, I, 21.
- ^ (EN) Dexter Hoyos, A Companion to the Punic Wars, John Wiley & Sons, 26 maggio 2015, ISBN 978-1-119-02550-4. URL consultato il 9 novembre 2025.
- ^ Rafael Internet Archive e Angus McBride, Rome's enemies, Oxford : Osprey, 1986, ISBN 978-0-85045-701-8. URL consultato il 9 novembre 2025.
- ^ Ronald Syme, Imperator Caesar: A Study in Nomenclature, Historia 7 (1958), p. 187.
- ^ SCIPIONE L'AFRICANO - P. CORNELIUS SCIPIO, su romanoimpero.com. URL consultato il 9 novembre 2025.
- ^ Scipióne Asiàtico, Lucio Cornelio - Enciclopedia, su Treccani. URL consultato il 9 novembre 2025.
- ^ Valerio Massimo, Factorum ac Dictorum Memorabilium libri IX.
- ^ Tiberio e Gaio Gracco: vita e riforme dei fratelli Gracchi, su fattiperlastoria.it, 9 aprile 2021. URL consultato il 9 novembre 2025.
- ^ PUBLIO CORNELIO SCIPIONE EMILIANO - P. CORNELIUS AEMILIANUS, su romanoimpero.com. URL consultato il 9 novembre 2025.
- ^ Circolo degli Scipioni (Antenati: Verso l'egemonismo romano), su www.girodivite.it. URL consultato il 15 novembre 2025.
- ^ W. Smith, Dictionary of Greek and Roman Biography and Mythology, vol. II, p. 728–729.
- ^ Cicerone, Epistulae ad familiares, III, 5–7.
- ^ Livio, IX, 4, 8.
- ^ Plutarco, Vita di Silla, II.
- ^ Macrobio, Saturnalia, XVII.
- ^ Quintiliano, Institutio oratoria, 4–25
- ^ La tumultuosa transizione politica di Roma antica tra Mario e Silla, su Skuola.net - Portale per Studenti: Materiali, Appunti e Notizie. URL consultato il 13 novembre 2025.
- ^ Silla, Lucio Cornelio - Enciclopedia, su Treccani. URL consultato il 13 novembre 2025.
- ^ George Davis Chase, "The Origin of Roman Praenomina", in Harvard Studies in Classical Philology (1897), vol. VIII, pp. 112–113, 109–110, 112–114,
- ^ a b W. Smith, Dictionary of Greek and Roman Biography and Mythology, vol. II, 675–676, 754–755, 913, 968–972, 1049.
- ^ (EN) T. Robert S. Broughton, The magistrates of the Roman Republic[collegamento interrotto], I, New York, 1952, p. 545. URL consultato il 6 mar 2021.
- ^ Livio, XXII, 10 ss. e XXV, 2.1.
- ^ (EN) T. Robert S. Broughton, The magistrates of the Roman Republic[collegamento interrotto], I, New York, 1952, p. 506. URL consultato il 27-12-2020.
- ^ Cassio Dione, LIV, 36.1; Svetonio, Vite dei Cesari, Augusto, 31.5; Tacito, Annales, III, 58.2-3.
- ^ (EN) T. Robert S. Broughton, The magistrates of the Roman Republic[collegamento interrotto], I, New York, 1952, p. 526. URL consultato il 27-12-2020.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- A. Pass., A. M. C., A. De., «SCIPIONI». In: Enciclopedia Italiana, Vol. XXXI, Roma: Istituto Giovanni Treccani, 1936
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]- Gentes originarie
- Lucio Cornelio Silla
- Arco di Scipione l'Africano
- Sepolcro degli Scipioni
- Tribù (storia romana)
Altri progetti
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Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Corneli, in Dizionario di storia, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 2010.