FAI - Fondo per l'Ambiente italiano

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Il Fondo per l'Ambiente Italiano, noto anche con l'acronimo FAI, è una fondazione privata senza scopo di lucro e apolitica, creata sul modello del National Trust britannico, già fondato nel 1895 al fine di preservare i beni artistici del paese anglosassone.

Il suo scopo è il restauro e l'apertura al pubblico di beni storici, artistici o naturalistici che riceve per donazione, eredità o comodato.

Istituito il 28 aprile 1975, iniziò le attività il 18 ottobre dello stesso anno. Da diversi anni il FAI organizza le giornata FAI di primavera, offrendo percorsi e visite gratuiti in luoghi del paese solitamente non accessibili al pubblico.

Nel 2008 gestisce 25 beni storici, artistici o naturalistici in tutta Italia.

Il Castello di Avio in Trentino

Molti eventi organizzati dal FAI sono di libero accesso a contributo libero, altri sono riservati ai soci, l'iscrizione comporta una quota annuale a partire di 20€ per i giovani, 39€ per un ordinario, 60€ per una coppia e 66€ per una famiglia.[1]

La giornata FAI di primavera è sponsorizzata da Presidenza della Repubblica, Ministero per i Beni e le Attività Culturali, Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca, Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, Presidenza del Consiglio dei ministri, Dipartimento della Protezione Civile dalle regioni italiane, da Associazioni e da aziende private.

Storia della fondazione

La fondazione nasce dall'idea di Elena Croce, figlia del filosofo Benedetto Croce. Nel 1975 Giulia Maria Mozzoni Crespi, Renato Bazzoni, Alberto Predieri e Franco Russoli firmano l'atto costitutivo e lo statuto del FAI, Fondo per l'Ambiente Italiano, con lo scopo di tutelare, conservare e valorizzare il patrimonio artistico e ambientale italiano.

Fin dai primi anni di attività il FAI vanta di significative acquisizioni e donazioni. Nel 1976 la prima importante donazione da parte dell'avvocato Piero di Blasi di 1000 metri quadrati a Panarea, per cui il FAI assicura, negli anni successivi, la mancata lottizzazione del territorio, mantenendo intatta gran parte dell'isola. Nel 1977 Emanuela Castelbarco, nipote di Arturo Toscanini, dona al FAI il Castello di Avio e la fondazione inizia importanti interventi di restauro per salvare il progressivo degrado del bene. Con questa acquisizione il FAI stabilisce il principio in base al quale i donatori e i loro eredi possono godere del diritto abitazione in una parte della dimora donata, senza partecipare alle spese di restauro, manutenzione e custodia. Nello stesso anno iniziano i lavori di restauro per il Monastero di Torba acquistato da Giulia Maria Mozzoni Crespi, per donarlo al FAI e per salvarlo dal totale deperimento.

Nel 1983 i principi Doria Pamphili donano al FAI il borgo di San Fruttuoso, con l'abbazia benedettina del XIII secolo e trentadue ettari di macchia mediterranea, dunque un intero borgo da riportare alla bellezza originale, per cui il FAI decide di far collaborare la piccola comunità che vi vive. Nel 1984 la contessa Elisabetta de Rege Thesauro Provana del Sabbione dona al FAI il Castello della Manta. Nel 1986 la Italsider dona la Baia di Ieranto; nel 1987 il FAI acquista Castello Grumello, mentre la famiglia Carbone danno al FAI la gestione di Casa Carbone a Lavagna. Tra il 1988 e 1989 il FAI acquisisce il Castello di Masino, la Villa del Balbianello e la Villa Della Porta Bozzolo.

Negli anni novanta la Fondazione si arricchisce di altre preziosissime acquisizioni: un'Edicola per giornali ottocentesca a Mantova, la minuscola Barbieria art déco a Genova, dipinti, mobili, ceramiche e porcellane della Collezione Alighiero de' Micheli a Milano, il Maso Fratton-Valaia, ai confini del Parco naturale provinciale dell'Adamello-Brenta; il Giardino della Kolymbethra, cinque ettari di terra con aranceti e mandorleti ai piedi della Valle dei Templi di Agrigento dati in concessione dalla Regione Siciliana.

Nel 2000 è stata aperta al pubblico Villa Panza a Varese, donata nel 1996 dal conte Panza di Biumo, con la sua collezione di arte contemporanea americana; mentre due anni più tardi lo Stato italiano ha dato in concessione il Parco di Villa Gregoriana. Nel 2008, dopo tre anni di complessi lavori di restauro, è stata aperta al pubblico Villa Necchi Campiglio.

Beni gestiti dal FAI

Elenco di beni di proprietà del FAI o in comodato e in concessione. (lista aggiornata al 31 agosto 2010)

Bene Comune Provincia Regione Acquisizione FAI
Abbazia di San Fruttuoso Camogli   Genova   Liguria 1983
Baia di Ieranto Massa Lubrense   Napoli   Campania 1986
Bosco di San Francesco Assisi   Perugia   Umbria 2008
Batterie Talamone Palau Template:IT-OT   Sardegna 2003
Bottega storica di barbiere Genova   Genova   Liguria 1992
Cala Junco Lipari   Messina Bandiera della Sicilia Sicilia 1976
Casa Carbone Lavagna   Genova   Liguria 1992
Castel Grumello Montagna in Valtellina   Sondrio   Lombardia 1987
Castello della Manta Manta   Cuneo   Piemonte 1984
Castello di Avio Avio   Trento   Trentino-Alto Adige 1977
Castello di Masino Caravino   Torino   Piemonte 1988
Edicola Liberty Mantova   Mantova   Lombardia 1992
Giardino della Kolymbetra Agrigento   Agrigento Bandiera della Sicilia Sicilia 1999
Giardino Pantesco Donnafugata Pantelleria   Trapani Bandiera della Sicilia Sicilia 2008
Maso Fratton Spormaggiore   Trento   Trentino-Alto Adige 1993
Monastero di Torba Gornate Olona   Varese   Lombardia 1977
Mulino di Baresi Roncobello   Bergamo   Lombardia 2005
Parco di Villa Gregoriana Tivoli   Roma   Lazio 2002
Punta Don Diego Palau Template:IT-OT   Sardegna 2003
Teatrino di Vetriano Pescaglia   Lucca   Toscana 1997
Torre di Punta Pagana Rapallo   Genova   Liguria 1981
Torre di Velate Varese   Varese   Lombardia 1989
Villa dei Vescovi Torreglia   Padova   Veneto 2005
Villa del Balbianello Lenno   Como   Lombardia 1988
Villa Della Porta Bozzolo Casalzuigno   Varese   Lombardia 1989
Villa Menafoglio Litta Panza Varese   Varese   Lombardia 1996
Villa Fogazzaro Roi Oria, Valsolda   Como   Lombardia 2009
Villa Necchi Campiglio Milano   Milano   Lombardia 2001

Iniziative

I luoghi del cuore

Una "Giornata" del FAI ad Alessandria.

"I luoghi del cuore" è un'iniziativa nata nel 2003, in collaborazione con Intesa Sanpaolo che consiste nel censimento dei siti più cari agli italiani. Sono gli utenti stessi, infatti, a segnalare al FAI i luoghi a cui sono più legati, usando il sito I luoghi del cuore.
Lo scopo principale è quello di sensibilizzare la popolazione al valore del patrimonio artistico e naturalistico italiano. Grazie a questo censimento il FAI può inoltre segnalare agli enti competenti i siti che necessitano di una maggior tutela permettendo così di preservarli nel tempo.
La prima edizione è del 2003 e dal 2006 acquista una cadenza biennale che permette di valutare più attentamente e valorizzare le segnalazioni degli utenti. Da quell'anno inoltre si decide di assegnare un tema ad ogni singola edizione: i "Luoghi di Natura" è infatti il tema della terza edizione che riceve ben 120.960 segnalazioni.

Onorificenze

Medaglia d'oro ai benemeriti della cultura e dell'arte - nastrino per uniforme ordinaria
«Per attività di mecenatismo culturale»
— Roma, 28 novembre 1988.[2]

Note

Altri progetti

Collegamenti esterni