Ferrovie del Sud Est
Ferrovie del Sud Est e Servizi Automobilistici | |
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Stato | Italia |
Forma societaria | Società a responsabilità limitata |
Fondazione | 1931 a Roma |
Sede principale | Bari |
Gruppo | Ferrovie dello Stato Italiane (socio unico dal 2016) |
Settore | Trasporto |
Prodotti | Trasporti ferroviari |
Sito web | www.fseonline.it |
Ferrovie del Sud Est e Servizi Automobilistici, nota anche come Ferrovie del Sud Est (FSE), è una società a responsabilità limitata operante nel campo dei trasporti ferroviari e automobilistici il cui socio unico è il gruppo Ferrovie dello Stato Italiane[1].
La società, che opera in qualità sia di gestore dell'infrastruttura sia di impresa ferroviaria, gestisce 474 km[2] di linee ferroviarie nelle quattro province meridionali della Puglia, collegando fra loro le città di Bari, Taranto e Lecce. Grazie anche al vettore automobilistico, su relazioni integrative o sostitutive del vettore ferroviario, i comuni serviti dalla società arrivano a centotrenta[3].
Storia
Costituzione e incorporazione di altre società ferroviarie
La Società Anonima Italiana per le Ferrovie del Sud Est fu costituita a Roma il 6 agosto 1931; il successivo 30 settembre incorporò mediante fusione la Società anonima italiana per le ferrovie salentine e la Società anonima delle ferrovie sussidiate[4]. Azionisti della neocostituita società erano il commendator Carlo Raffaele Bombrini, con l'80% delle azioni; il 10% al conte Ugo Pasquini, già azionista delle "Sussidiate", e il restante 10% in quote uguali all'ingegner Secondo Bazzocchi e al senatore conte Fulco Tosti di Valminuta[5]. Il 1º luglio 1933 le Ferrovie del Sud Est acquisirono dalle Ferrovie dello Stato la tratta terminale della Ferrovia Adriatica (Lecce–Otranto) e la diramazione Zollino–Gallipoli[6]; nello stesso anno, mediante un aumento di capitale attuato tramite la controllata Strade Ferrate Sarde, passò sotto il controllo dell'azienda anche la Società anonima per le strade ferrate pugliesi.[5]
La società riorganizzò le linee di cui aveva assunto la gestione, effettuando lavori di manutenzione e acquistando materiale rotabile (diciotto carrozze a carrelli dalla Carminati e Toselli e due locomotive a vapore dalla Ferrovia della Valle Seriana, cui si aggiunsero nel 1940 sei automotrici Diesel)[7]. Nel 1936 le FSE parteciparono, su impulso del conte Pasquini divenuto nel frattanto amministratore delegato della società, alla costituzione della Ferrotramviaria[8].
Riparati i danni del secondo conflitto mondiale, nel 1957 le FSE poterono accedere ai benefici della legge 1221 del 2 agosto 1952 per l'ammodernamento delle linee e del materiale rotabile, con cui si poterono acquistare tredici locomotive Diesel (per sostituire la trazione a vapore in uso sino ad allora), 30 automotrici Diesel, ventidue rimorchiate pilota e cinque locomotive da manovra, oltre a permettere un rinnovo di armamento, fabbricati e segnali[9] per un costo totale di quasi 6 miliardi di lire[10].
Crisi finanziaria e gestione commissariale governativa
Sul finire degli anni sessanta si ripresentarono problemi finanziari[11], che avrebbero portato il 19 dicembre 1985 al riscatto da parte dello Stato la rete FSE, posta in gestione commissariale governativa[12].
Gestione ministeriale
La gestione governativa terminò il 1º gennaio 2001 subentrando da quella data la neo costituita Società Ferrovie del Sud Est e Servizi Automobilistici a r.l., con socio unico il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti.[1] e commissario governativo Luigi Fiorillo.
Il 15 luglio 2008 è stato presentato l'ultimo acquisto delle FSE, l'ATR 220 di fabbricazione polacca (Pojazdy Szynowe Pesa Bydgoszcz) spinto da motori Diesel MAN e composto da tre carrozze incluse le motrici dotato di 157 posti a sedere (di cui due per disabili), 150 posti in piedi e sei alloggiamenti per biciclette. In tutto le Ferrovie del Sud Est hanno acquistato ventitré treni.
Per quanto riguarda la zona del barese, nel 2016[13] i lavori per l'elettrificazione della Bari - Taranto via Noicattaro sono terminati. A lavori ultimati sarà possibile una notevole riduzione dei tempi di percorrenza su questa tratta grazie all'efficienza delle locomotive a trazione elettrica. Le FSE hanno bandito una gara per l'acquisto di cinque elettrotreni aggiudicata a Newag che fornirà altrettanti convogli del modello Impuls, con opzione per altri dieci, da utilizzare su questa tratta.
Il passaggio al gruppo FS Italiane e il concordato preventivo
Dal 28 novembre 2016 l'azienda, che ha accumulato circa 300 milioni di euro di debito ed è ormai ufficialmente in dissesto, viene acquisita dal gruppo Ferrovie dello Stato Italiane secondo quanto previsto dal decreto ministeriale del 4 agosto 2016 a seguito dell'autorizzazione dell'Agcm diventando a tutti gli effetti una società controllata dal gruppo FS[14]. Il passaggio di proprietà è sostanzialmente un salvataggio industriale: lo stato di dissesto dell'azienda consente a FS di accedere al concordato preventivo, acquisendo la principale ferrovia privata italiana e riducendo l'importo dei debiti al 48% del valore.[15]
Sospensione temporanea del traffico ferroviario su alcune tratte e adeguamento alle norme di sicurezza
In seguito alla prescrizione da parte dell'ANSF (Agenzia Nazionale per la Sicurezza Ferroviaria) di mantenere il limite di velocità a 50 km/h durante la marcia dei treni, dovuto all'assenza delle adeguate misure di sicurezza, l'11 settembre 2017 le Ferrovie del Sud Est danno il via ai lavori di sostituzione dell'armamento ferroviario e successivamente dell'installazione del Sistema di Controllo Marcia Treno (SCMT) sulla tratta Bari - Putignano via Casamassima con conclusione dei lavori prevista per fine 2017, predisponendo a tal fine le corse sostitutive con autobus.
La bancarotta fraudolenta
All'inizio di febbraio 2018 vengono arrestati e ristretti ai domiciliari dalla procura di Bari 29 soggetti[16], tra cui Luigi Fiorillo (già commissario governativo, dal 2001 al 2016) e vari imprenditori, professionisti, consulenti e progettisti per bancarotta fraudolenta documentale, societaria e patrimoniale, relativa a fatti intervenuti lungo tutta la gestione Fiorillo dal 2001 al 2015[17] Il procedimento costituisce, secondo la Guardia di Finanza "l’esito di articolate indagini svolte su un consolidato sistema di dissipazione del patrimonio pubblico appartenente alle F.S.E. srl (Ferrovie del Sud Est e Servizi Automobilistici srl) di Bari che ha disvelato un radicato sistema di affidamenti ad personam di incarichi professionali e di appalti milionari per servizi, lavori e forniture, cui è conseguita una esposizione debitoria di circa 300 milioni di euro”[18].
Per bancarotta fraudolenta documentale, societaria e patrimoniale, nonché dissipazione e distrazione di fondi, il 3 ottobre 2018 si apre a Bari il processo contro Luigi Fiorillo e altri 14[19].
Divisione ferroviaria
Linee
Le FSE raggiungono i comuni interni delle province di Brindisi, di Taranto e quelli più a sud della provincia di Lecce. Le ferrovie si estendono dalla stazione di Bari Centrale sino a Gagliano del Capo, nei pressi di Santa Maria di Leuca, nell'estremo sud del Salento.
Le linee sono a binario unico:
- Linea 1: Bari-Taranto (tratta elettrificata)
- Linea 1 bis: Bari-Mungivacca-Putignano via Casamassima (tratta elettrificata)
- Linea 2: Martina Franca-Lecce
- Linea 3: Novoli-Gagliano del Capo
- Linea 4: Casarano-Gallipoli
- Linea 5: Lecce-Gallipoli
- Linea 6: Zollino-Gagliano
- Linea 7: Maglie-Otranto
Parco rotabili
Automotrici
- Automotrici Ad 01–10 ("MAN")
- Automotrici Ad 21–22 e rimorchiate Rp 221–222 ("Macchifer")
- Automotrici Ad 31–45 (tipo ALn 668.1900 e 668.1000 FS) e rimorchiate R 331-337 (tipo Ln 882 FS)
- Automotrici Ad 51–80 e rimorchiate FSE R 551-572 ("Breda")
- Automotrici Ad 81–88
- Automotrici Ad 121–130 (dalla ricostruzione di ALn 668.1400 ex FS)
- Autotreni ATR 220
- Autotreni ATR 200 (Stadler GTW 2/6, ex MThB)
Elettrotreni
Locomotive a vapore
- Locomotive 1–10 (Borsig, ex Ferr. Salentine)
- Locomotive 1–14 (St. Leonard, ex Ferr. Sussidiate)
- Locomotive 37–38 (Breda, ex Ferr. Valle Seriana)
- Locomotive 311–316 (OMI, ex Ferr. Salentine)
- Locomotive 400–403 (Miani & Silvestri, ex Ferr. Salentine)
- Locomotive gruppo 870 (ex FS)
- Locomotive gruppo 880 (ex FS)
Locomotive Diesel
- Locomotive B.101-105
- Locomotive BB.151-163
- Locomotiva BB.170 (ex CCFR)
- Locomotive DE.122
- Locomotive DE.167–169 (ex D.343 FS)
- Locomotive D.753 (ex ČSD 753)
Carrozze
- Carrozze a Due Piani
- Carrozze Silberlinge (ex Deutsche Bahn)
- Carrozza Carminati & Toselli
- Carrozze Costamasnaga (ex Deutsche Bahn)
Divisione automobilistica
La divisione trasporti su gomma fa parte del consorzio regionale Cotrap.
Note
- ^ a b Ferrovie del Sud Est e Servizi Automobilistici - LA STORIA DELL'FSE Archiviato il 2 agosto 2013 in Internet Archive.
- ^ planimetria del sistema ferroviario (PDF), su fseonline.it (archiviato dall'url originale il 26 gennaio 2012).
- ^ FSEonline - Chi siamo, su fseonline.it. URL consultato il 21 maggio 2011 (archiviato dall'url originale il 19 giugno 2011).
- ^ Marra, op. cit., p. 71
- ^ a b Marra, op. cit., p. 72
- ^ Storia e misura, pp.286-296.
- ^ Marra, op. cit., p. 75
- ^ Marra, op. cit., p. 73
- ^ Marra, op. cit., p. 95
- ^ Marra, op. cit., p. 94
- ^ Marra, op. cit., p. 96
- ^ "Notizia flash" su "I Treni" n. 57 (gennaio 1986), p. 7
- ^ Marra, op. cit., p. 104
- ^ Le Ferrovie Sud-Est diventano di Ferrovie dello Stato
- ^ Luisiana Gaita, Ferrovie Sud Est, il piano di concordato: affare per Fs, stangata per i fornitori, Il Fatto Quotidiano 20 maggio 2017.
- ^ Crac Ferrovie Sud Est, ai domiciliari l'ex amministratore Luigi Fiorillo, Il Sole 24 Ore, 1 febbraio 2018
- ^ Crac Ferrovie Sud Est, il 'saccheggio' dei manager, ANSA 2 febbraio 2018.
- ^ Crac da 300 milioni per le Ferrovie Sud Est, arrestati l’ex amministratore e altre 10 persone. In tutto sono 29 gli indagati nell’inchiesta della Procura di Bari, La Stampa, 1 febbraio 2018.
- ^ Crac Ferrovie Sud Est, 15 rinvii a giudizio: c’è anche l’ex ad Luigi Fiorillo, in Europe News del 26 luglio 2018.
- ^ Ferrovie Sud-Est, inaugurato il primo treno elettrico sulla linea Bari-Putignano, su lagazzettadelmezzogiorno.it, 12 settembre 2019.
Bibliografia
- Renata De Lorenzo (a cura di), Storia e misura:indicatori sociali ed economici nel Mezzogiorno d'Italia (secoli XVIII-XX),pp.270-300, Milano, Franco Angeli, 2007.
- Pietro Marra, Rotaie a Sud Est. Ferrovie da Bari al Capo di Leuca. Da Bastogi, ai Bombrini, ai nostri giorni., Bagnacavallo (RA), PGM, 2014. ISBN 978-88-909824-0-8
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Collegamenti esterni
- Sito ufficiale, su fseonline.it.