Stazione di Bari Centrale
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Bari Centrale stazione ferroviaria | |
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La stazione di Bari Centrale | |
Localizzazione | |
Stato | ![]() |
Località | Bari |
Coordinate | 41°07′05″N 16°52′12″E / 41.118056°N 16.87°E |
Linee | Ancona–Lecce Bari-Gioia del Colle-Taranto Bari-Martina Franca-Taranto Bari-Putignano |
Caratteristiche | |
Tipo | Stazione in superficie, passante, terminale e di testa, di diramazione |
Stato attuale | In uso |
Attivazione | 1864 |
Binari | 11 passanti 9 tronchi |
Interscambi | autolinee urbane e interurbane taxi Stazione FAL Stazione FT |
La stazione di Bari Centrale è la principale stazione ferroviaria del capoluogo pugliese, ubicata in piazza Moro, nel quartiere murattiano della città.
Indice
Storia[modifica | modifica wikitesto]


La stazione nasce nel 1864 in una zona all'epoca in piena espansione. Costruita come una tipica stazione di transito presentava una struttura caratterizzata da una tettoia a falde piane che copriva i due binari di corsa e quello di attraversamento con le relative banchine.
Lo stile del fabbricato viaggiatori privilegiava un linguaggio di caratteri essenziali e forme geometriche. La neonata stazione necessitò quasi subito di ampliamenti per l'enorme sviluppo del traffico ferroviario a cavallo tra i secoli XIX e XX.
Tra il 1865 e il 1906 furono aggiunti 5 binari e fu ingrandito il corpo centrale del fabbricato cui furono aggiunti alcuni edifici accessori. Una nuova serie di lavori di ampliamento si sono svolti tra il 1906 e il 1945 che ne mutarono l'aspetto e le dimensioni originarie. In particolare nel 1930 fu effettuata la sopraelevazione di un piano dell'edificio centrale e furono chiuse le rientranze presenti tra lo stesso e gli edifici laterali. Nell'atrio della biglietteria i pilastri furono sostituiti con colonne doriche in marmo.
A partire dal 1946 un nuovo piano regolatore della stazione portò a una nuova configurazione degli spazi.
Negli anni duemila Bari Centrale è stata inserita nel programma di riqualificazione degli scali italiani gestiti da Grandi Stazioni.[1]
Strutture e impianti[modifica | modifica wikitesto]
La stazione, nata come di transito, si è negli anni adattata alle esigenze della circolazione acquistando un piazzale che permette l'accesso a 17 binari: 11 passanti, di cui 1 per le manovre compreso tra il binario 1 e il binario 3, più 6 di testa, per il totale di oltre 300 treni che fermano nella stazione ogni giorno.
Nel 2009 è iniziata la realizzazione del collegamento ferroviario (a doppio binario elettrificato) che collega la stazione di Bari Centrale all'aeroporto. Il suddetto servizio è attivo da luglio 2013 ed è gestito dalle Ferrovie del Nord Barese.
Il fascio principale di stazione ospita anche due binari tronchi che fungono da capolinea per le linee delle Ferrovie del Sud Est, attivati il 27 dicembre 1974[2].
Le Ferrovie del Nord Barese e le Ferrovie Appulo Lucane sono situate terminal prossimi al fabbricato viaggiatori, che si affacciano anch'essi su piazza Aldo Moro.
Movimento[modifica | modifica wikitesto]
Il traffico è di 38 000 passeggeri al giorno e 14 milioni l'anno. La maggior parte degli utenti appartiene al traffico pendolare.
Bari Centrale è servita da treni a lunga percorrenza effettuati da Trenitalia, da servizi regionali svolti anch'essi da Trenitalia, dalle Ferrovie del Sud Est, da Ferrotramviaria e dalle Ferrovie Appulo Lucane nell'ambito dei contratti di servizio stipulato con la Regione Puglia, nonché dal servizio ferroviario metropolitano di Bari.
Servizi[modifica | modifica wikitesto]
La stazione dispone di:
Biglietteria a sportello
Biglietteria automatica
Sala d'attesa
Deposito bagagli con personale
Servizi igienici
Posto di Polizia ferroviaria
Ufficio informazioni turistiche
Bar
Interscambi[modifica | modifica wikitesto]
Il piazzale antistante la stazione è servito dalle autolinee urbane gestite dall'AMTAB.
Fra il 1910 e il 1948 era presente un capolinea della rete tranviaria cittadina, in seguito sostituita da una serie di filovie.
Stazione ferroviaria (Bari Centrale FAL, Bari Centrale FT)
Fermata autobus
Stazione taxi
Note[modifica | modifica wikitesto]
- ^ Bari, restyling della stazione: al via il 22 gennaio i lavori per il sottopasso, in Repubblica.it, 19 gennaio 2018. URL consultato il 19 gennaio 2018.
- ^ Pietro Marra, Rotaie a Sud Est. Ferrovie da Bari al Capo di Leuca. Da Bastogi, ai Bombrini, ai nostri giorni., Bagnacavallo (RA), PGM, 2014. ISBN 978-88-909824-0-8, p. 111
Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]
Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]
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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]
- Scheda dal sito Grandi Stazioni