Esteghlal Cultural and Athletic Club

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Esteghlal Cultural and Athletic Club
Calcio
i blu
Segni distintivi
Uniformi di gara
Manica sinistra
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Manica destra
Pantaloncini
Pantaloncini
Calzettoni
Casa
Manica sinistra
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Maglietta
Maglietta
Manica destra
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Pantaloncini
Pantaloncini
Calzettoni
Trasferta
Manica sinistra
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Manica destra
Pantaloncini
Pantaloncini
Calzettoni
Terza divisa
Colori sociali blu, bianco
Dati societari
Città Teheran
Nazione Bandiera dell'Iran Iran
Confederazione AFC
Federazione IRIFF
Campionato Lega professionistica del Golfo persico
Fondazione 1945
Proprietario Ministero iraniano dello Sport
Presidente Bandiera dell'Iran Seyed Hojjat Karimi
Allenatore Bandiera dell'Iran Javad Nekounam
Stadio Azadi
(78 116 posti)
Sito web www.fcesteghlal.ir
Palmarès
Titoli nazionali 10 campionati iraniani
Trofei nazionali 7 Coppe d'Iran
Trofei internazionali 2 AFC Champions League
Si invita a seguire il modello di voce

L'Esteghlal Cultural and Athletic Club, noto semplicemente come Esteghlal (in persiano باشگاه فوتبال استقلال تهران‎, "Club culturale e atletico Indipendenza"), è una società calcistica con sede a Teheran, la capitale dell'Iran. Milita nella Lega professionistica del Golfo persico, la massima serie del campionato iraniano di calcio.

La squadra, tra le più sostenute del continente in termini di tifosi, è una delle più titolate d'Iran, avendo vinto 10 campionati iraniani, 7 Coppe dell'Iran (record) e 2 AFC Champions League che ne fanno il club iraniano più decorato a livello internazionale.

Dal 1973 gioca le partite casalinghe allo stadio Azadi, grande impianto di Teheran che condivide con il Persepolis, la rivale per eccellenza, con cui disputa il derby di Teheran.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

1945-1969: Esordi e primi successi[modifica | modifica wikitesto]

Parviz Khosravani, fondatore e primo presidente dell'Esteghlal.

Il 20 settembre 1945, su iniziativa di alcuni giovani atleti e studenti tra cui il 23enne ufficiale dell'esercito iraniano Khosravaani (primo allenatore del club), Asghar Navaab (meccanico di biciclette), Enayat Jananpour (membro dell'Organizzazione nazionale dello sport), Mirzaee (carpentiere) e Khashaaei (guardia giurata), fu costituito un club sportivo in via Ferdowsi a Teheran. Dato che la maggioranza dei membri erano interessati al ciclismo, per il nome del sodalizio fu scelto Docharkhe Savaran (in persiano دوچرخه سواران ‎, "i ciclisti"). L'allenatore-giocatore Ali Danaeifard si unì al resto del gruppo, divenendo il primo tecnico e capitano dell'Esteghlal.

La squadra esordì nel 1946; nello stesso anno ottenne il secondo posto nel campionato di calcio di Teheran, all'epoca la maggiore competizione calcistica iraniana, e nella Coppa Hazfi di Teheran, affrontando squadre quotate quali il Daraei, il Sarbaaz e lo Shahin.

Nel 1946-1947 la squadra si aggiudicò la Coppa Hazfi di Teheran dopo aver sconfitto Daraei, Shahin e Oghaab.

I membri fondatori del club, Ali Danaeifard, Parviz Khosravani, Amou Oghli, Graeeli e Seyyed Ali Agha, attuarono nel 1949 il cambio del nome in Taj (in persiano تاج ‎, "corona").

Il 6 marzo 1950 il Taj giocò la sua prima partita ufficiale di fronte a oltre 20 000 spettatori allo stadio Amjadieh contro lo Shanin, vincendo per 1-0. Il Taj vinse otto titoli di Teheran negli anni '50 e '60 (nel 1949-1950, 1952-1953, 1956-1957, 1957-1958, 1959-1960, 1960-1961, 1962-1963, 1968-1969), oltre a due altre Coppe Hazfi di Teheran, nel 1950-1951 e nel 1958-1959.

Ali Danaeifard, giocatore e poi allenatore del club dal 1946 al 1969.

Ali Danaeifard, soprannominato "il padre dell'Esteghlal", fu una figura di spicco del Taj per circa vent'anni, prima come centrocampista e allenatore e poi, dal 1950 al 1967, come allenatore a tempo pieno della squadra. Suo figlio Iraj Danaeifard divenne la stella del Taj e della nazionale iraniana negli anni '70 e anche sua figlia fu allenatrice di calcio. Iraj fu il primo iraniano ad andare in rete in una fase finale del campionato mondiale di calcio, realizzando il gol del pareggio contro la Scozia ad Argentina 1978.

Alcuni dei migliori calciatori del Taj del periodo furono: Boyuk Jeddikar, Aref Gholizadeh, Parviz Koozehkanani, Mahmoud Bayati, Mohammad Ranjbar, Mohammad Amir Khatami, Nader Afshar Alavinejad, George Markarian, Kambozia Jamali, Karam Nayyerloo, Hassan Habibi, Heshmat Mohajerani, Fariborz Esmaeili, Parviz Aboutaleb, Mohammad Reza Adelkhani e Ali Jabbari.

Büyük Jeddikar, il primo calciatore iraniano a trasferirsi in una squadra estera, nel 1957.

Dagli anni '50 al 1967 la rivalità più sentita fu quella con lo Shahin, squadra che poi fu disciolta (la maggior parte dei suoi calciatori confluirono nel neocostituito Persepolis). Il migliore marcatore del Taj nei match contro lo Shanin fu Boyuk Jeddikar.

Lo Shahin tornò nel 1974 come Shahbaz e negli anni '80, non più legato al Persepolis.

1970-1978: Campione d'Asia e d'Iran[modifica | modifica wikitesto]

Il campionato d'Asia per club 1970, terza edizione del torneo, vide concorrere sette squadre provenienti da sette paesi asiatici. Il torneo si tenne a Teheran nel mese di aprile. Il Taj batté per 2-1 in finale l'Hapoel Tel Aviv, vincendo il primo trofeo internazionale della propria storia, il primo per una squadra iraniana. Nel 1970-1971 fu vinto anche il campionato, sotto la guida dell'allenatore Zdravko Rajkov: a soccombere per 2-1 fu, in finale, il PAS Teheran, con il capitano del Taj Ali Jabbari eletto migliore giocatore della competizione. Il Taj ottenne inoltre il quarto posto nel Campionato d'Asia per club 1971, sconfitto dalla ROK Army per 3-2 nella finale per il terzo posto.

La squadra del Taj laureatasi campione continentale nel 1970.

Secondo in campionato nel 1973-1974 con Gholam Hossein Mazloumi capocannoniere del torneo, nel 1974-1975 il Taj fu finalista della Coppa Takht Jamshid, seconda competizione calcistica iraniana per importanza all'epoca, di cui Mazloumi fu il migliore marcatore. Alcuni calciatori lasciarono il Taj a causa di dissapori con il tecnico, accasandosi al Shahbaz (nuovo nome dello Shahin); tra questi: Mazloumi, Mohammad Reza Adelkhani e Naser Hejazi. Alcuni veterani come il capitano Ali Jabbari, Mansour Pourheidari, Akbar Kargarjam, Abbas Mojdehi, Ezzat Jaanmaleki (Barbed Wire), Karo Haghverdian preferirono ritirarsi dall'attività agonistica. La situazione generò tensioni nel club, una ribellione che confluì nella rivoluzione iraniana del 1978.

1979-2001: Rivoluzione iraniana e ventennio successivo[modifica | modifica wikitesto]

Dopo la rivoluzione iraniana del 1979, il club fu rilevato dal governo islamico dell'Iran, appena insediatosi, e messo sotto il controllo dell'Organizzazione per l'educazione fisica della Repubblica islamica dell'Iran (in persiano سازمان تربیت بدنی جمهوری اسلامی ايران‎), un'organizzazione governativa; il suo nome fu cambiato in Esteghlal (in persiano استقلال‎, "indipendenza").

Negli anni '80 l'Esteghlal vinse due campionati di Teheran. Nel 1989-1990, vincendo il gruppo B, raggiunse i quarti di finale del campionato nazionale, dove sconfisse per 4-0 tra andata e ritorno il Malavan, approdando alla semifinale contro i rivali cittadini del Persepolis, che si imposero per 2-1. La squadra, allenata da Mansour Pourheidari, trionfò nel Campionato d'Asia per club 1990 battendo in finale i cinesi del Liaoning e divenendo campione continentale per la seconda volta, mentre nel Campionato d'Asia per club 1991 raggiunse la finale, ma fu sconfitta dall'Al-Hilal. Nel 1990-1991 l'Esteghlal fu finalista della Coppa d'Iran, persa contro il Malavan ai tiri di rigore. Nel Campionato d'Asia per club 1999, allenato da Naser Hejazi, il club della capitale raggiunse la finale e fu sconfitto dal Júbilo Iwata per 2-1 a Teheran, chiudendo il torneo al secondo posto.

Dal 2001: epoca professionistica del campionato iraniano[modifica | modifica wikitesto]

Nel 2001, con la fondazione della Iran Pro League, il campionato iraniano di massima serie divenne professionistico. Pur avendo condotto la classifica fino all'ultima giornata, l'Esteghlal subì una sconfitta all'ultimo turno e fu sopravanzato dal Persepolis, terminando il torneo al secondo posto. Nel 2001-2002 vinse poi la Coppa d'Iran sconfiggendo in finale il Fajr Sepasi per 4-3 tra andata e ritorno. Nel 2002-2003 la squadra, guidata dal tecnico Roland Koch, non andò oltre il nono posto in classifica in campionato e fu eliminata nella fase a gironi della AFC Champions League 2002-2003.

Nel luglio 2003 Amir Ghalenoi fu nominato allenatore dell'Esteghlal, che nel 2003-2004 chiuse al secondo posto il campionato e fu finalista della Coppa d'Iran, persa per 5-2 nella doppia sfida conclusiva contro il Sepahan. Nel 2004-2005 la squadra della capitale concluse terza in campionato, fallendo la qualificazione alla AFC Champions League, ma nel 2005-2006 tornò al successo in Iran Pro League, aggiudicandosi il titolo per la prima volta dall'avvento del professionismo. Ghalenoi lasciò dunque la panchina dell'Esteghlal per assumere la guida della nazionale iraniana.

Nel 2006 la panchina della compagine della capitale fu affidata al vice di Ghalenoi nonché allenatore della squadra giovanile, Samad Marfavi, che non andò oltre il quarto posto finale in campionato e oltre gli ottavi di finale in Coppa d'Iran, eliminato dal Fajr Sepasi. Nell'agosto 2007 Marfavi fu esonerato e sostituito da Nasser Hejazi, ex portiere della squadra, che peròm dopo sole 14 partite in carica (4 le sconfitte) fu destituito nel novembre 2007. Firouz Karimi fu assunto come allenatore ad interim per il resto della stagione, terminata al tredicesimo posto in campionato, il peggiore piazzamento nella storia del club. Karimi fu esonerato nel maggio 2008 e al suo posto fu richiamato, nel luglio seguente, Amir Ghalenoi. Egli riuscì a riportare un trofeo nella bacheca del club, la Coppa d'Iran, vinta battendo il Pegah Gilan per 3-1 nella doppia finale, successo che valse una nuova qualificazione alla AFC Champions League dopo due anni di assenza dal torneo. Nel 2008-2009 Ghalenoi riportò l'Esteghlal sul trono dell'Iran vincendo il titolo grazie a una migliore differenza reti rispetto allo Zob Ahan, ma si dimise poco dopo, a causa di un'eliminazione precoce dalla AFC Champions League.

La squadra passò dunque al rientrante Samad Marfavi, che ottenne il terzo posto nel 2009-2010 e gli ottavi di finale della AFC Champions League e, nella primavera del 2010, prolungò il proprio contratto per un altro anno, ma qualche giorno dopo si dimise. Sulla panchina dell'Esteghlal si sedette Parviz Mazloumi, ex calciatore del club negli anni '80. Egli ottenne un secondo e un terzo posto in campionato e vinse la Coppa d'Iran nel 2011-2012. Dopo la sconfitta per 2-0 subita contro i connazionali del Sepahan negli ottavi di finale di AFC Champions League, Mazloumi fu esonerato e al suo posto fu chiamato ancora una volta Amir Ghalenoi.

Andrea Stramaccioni, alla guida tecnica del club dal giugno al dicembre 2019.

La stagione 2012-2013 fu memorabile per l'Esteghlal già dalla campagna acquisti, che vide gli ingaggi di Jlloyd Samuel e di Javad Nekounam, capitano della nazionale iraniana, i quali furono tra i protagonisti della vittoria di un nuovo titolo. In Coppa d'Iran, invece, la squadra fu fermata in semifinale dal Sepahan e anche in AFC Champions League l'eliminazione giunse in semifinale, contro l'FC Seoul.

Nel 2013-2014 l'Esteghlal visse una stagione amara, segnata dalla sconfitta all'ultima giornata (1-3) contro il Tractor Sazi che fece scivolare la squadra della capitale al quinto posto, fuori da un piazzamento utile per la qualificazione alla AFC Champions League. Scottante fu anche l'eliminazione dalle semifinali della coppa nazionale, per mano del Mes Kerman. La squadra fallì anche in AFC Champions League, non riuscendo a qualificarsi alla fase a eliminazione diretta, a causa del terzo posto del girone. Nel 2015-2016 la squadra fu finalista perdente della coppa nazionale, vinta dallo Zob Ahan; il 29 maggio 2016 Mazloomi fu esonerato e sostituito due giorni dopo dall'ex calciatore dell'Esteghlal Alireza Mansourian, reduce dall'esperienza come allenatore del Naft Teheran.

Eliminata ai quarti di finale della coppa nazionale dal Naft Teheran, la squadra subì un bando sul fronte calciomercato nell'inverno del 2017 per grossi debiti contratti nei confronti di Adil Chihi. Nella AFC Champions League 2017 uscì ai quarti di finale, sconfitta largamente (1-6) dall'Al-Ain. Dopo sette giornate del campionato 2017-2018, Mansourian, che aveva raccolto solo cinque punti, si dimise con la squadra al sedicesimo posto in classifica. Al suo posto arrivò il tedesco Winfried Schäfer, che firmò il 1º ottobre 2017. La sua gestione, che portò in dote la Coppa d'Iran vinta nel 2017-2018, durò un anno e mezzo: nella primavera del 2019 fu esonerato e sostituito da Farhad Majidi, a sua volta esonerato alla fine della stagione.

Nel giugno 2019 la panchina fu affidata al tecnico italiano Andrea Stramaccioni, che, malgrado i buoni risultati conseguiti (riportò la squadra in testa al campionato con il record di 8 vittorie consecutive), lasciò l'incarico già nel dicembre seguente, tra le proteste dei tifosi, a causa della persistente crisi economica del club.[1][2] A sostituirlo fu il rientrante Farhad Majidi, che condusse i suoi al secondo posto e alla finale della coppa nazionale, persa contro il Tractor, per poi lasciare l'incarico, nel settembre 2020, al traghettatore Majid Namjoo-Motlagh, sostituito nell'ottobre seguente da Mahmoud Fekri. Nel marzo 2021 la panchina passò nuovamente a Majidi, che nel 2021-2022 condusse la squadra alla vittoria del campionato.

Strutture[modifica | modifica wikitesto]

Stadio[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Stadio Azadi.

Lo stadio Azadi è lo stadio più grande dell'Iran, con una capienza ufficiosa di 100 000 posti e ufficiale di 78 116 posti[3][4]. Costruito per ospitare i VII Giochi asiatici, lo stadio fa parte di un grande complesso sportivo ed è circondato da un fiume, campi di calcio, un complesso per il sollevamento pesi, impianti natatori e al coperto campi da pallavolo e calcetto, oltre ad altre attrezzature. Si tratta del quinto stadio per capienza al mondo, il quarto d'Asia e il primo nell'Asia Occidentale[3][5]

Il vecchio nome dell'impianto era stadio Aryamehr, nome abbandonato dopo la rivoluzione iraniana. È sede di incontri molto seguiti, quali quelli contro il Persepolis nel derby di Teheran. Prima della costruzione dell'Azadi, l'Esteghlal giocava allo stadio Shahid Shiroudi.

Palmarès[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Palmarès dell'Esteghlal Cultural and Athletic Club.

Competizioni nazionali[modifica | modifica wikitesto]

1957, 1970-1971, 1974-1975, 1989-1990, 1997-1998, 2000-2001, 2005-2006, 2008-2009, 2012-2013, 2021-2022
1976-1977, 1995-1996, 1999-2000, 2001-2002, 2007-2008, 2011-2012, 2017-2018
2022
1993-1994[6]
1974-1975

Competizioni regionali[modifica | modifica wikitesto]

  • Campionato provinciale di Teheran: 13 (record)
1949-1950, 1952-1953, 1956-1957, 1957-1958, 1959-1960, 1960-1961, 1962-1963, 1968-1969, 1970-1971, 1972-1973, 1983-1984, 1985-1986, 1991-1992
  • Coppa Hazfi di Teheran: 4
1946-1947, 1950-1951, 1958-1959, 1960-1961
  • Supercoppa di Teheran: 1 (record)
1994

Competizioni internazionali[modifica | modifica wikitesto]

1970, 1991

Organico[modifica | modifica wikitesto]

Rosa 2020-2021[modifica | modifica wikitesto]

Aggiornata al 15 settembre 2020.

N. Ruolo Calciatore
1 Bandiera dell'Iran P Hossein Hosseini
2 Bandiera dell'Iran D Mohammad Naderi
3 Bandiera dell'Iran D Mohammad Hossein Moradmand
4 Bandiera dell'Iran D Siavash Yazdani
5 Bandiera dell'Iran D Aref Gholami U25
6 Bandiera dell'Iran C Masoud Rigi
7 Bandiera del Brasile D Raphael Silva
8 Bandiera dell'Iran C Farshid Esmaeili
9 Bandiera dell'Iran C Mehdi Mehdipour
10 Bandiera dell'Iran A Mehdi Ghayedi U23
11 Bandiera dell'Iran C Dariush Shojaeian
12 Bandiera dell'Iran P Rashid Mazaheri
14 Bandiera dell'Iran C Farshid Bagheri
15 Bandiera dell'Iran C Sina Khadempour U25
20 Bandiera dell'Iran D Ahmad Mousavi
N. Ruolo Calciatore
22 Bandiera dell'Iran C Babak Moradi
21 Bandiera dell'Iran D Voria Ghafouri (capitano)
27 Bandiera dell'Iran D Matin Karimzadeh U23
29 Bandiera della Francia A Arthur Yamga
40 Bandiera dell'Iran C Amir Hossein Khodamoradi U21
41 Bandiera dell'Iran D Arash Dajliri U23
42 Bandiera dell'Iran C Fardin Rabet U21
70 Bandiera dell'Iran D Mohammad Daneshgar
72 Bandiera dell'Iran A Amir Arsalan Motahari
77 Bandiera dell'Iran C Reza Azari U23
78 Bandiera dell'Iran P Alireza Ansari U21
79 Bandiera dell'Iran C Sobhan Khaghani U21
88 Bandiera dell'Iran C Arash Rezavand
99 Bandiera dell'Iran A Sajjad Aghaei U23

Rosa 2019-2020[modifica | modifica wikitesto]

Aggiornata al 13 gennaio 2020.

N. Ruolo Calciatore
1 Bandiera dell'Iran P Hossein Hosseini
3 Bandiera dell'Iran D Milad Zakipour U25
4 Bandiera dell'Iran D Roozbeh Cheshmi
5 Bandiera dell'Iran D Aref Gholami U23
6 Bandiera dell'Iran C Ali Karimi
7 Bandiera del Mali A Cheick Diabaté
8 Bandiera dell'Iran C Farshid Esmaeili
9 Bandiera dell'Iran C Ali Dashti
10 Bandiera dell'Iran A Mehdi Ghaedi U23
11 Bandiera dell'Iran A Morteza Tabrizi
14 Bandiera dell'Iran C Farshid Bagheri
15 Bandiera dell'Iran C Sina Khadempour U23
17 Bandiera dell'Iran A Zakaria Moradi U23
19 Bandiera dell'Iran P Hossein Pour Hamidi U23
20 Bandiera della Bulgaria D Nikolaj Bodurov
N. Ruolo Calciatore
21 Bandiera dell'Iran D Vouria Ghafouri (capitano)
22 Bandiera dell'Iran D Siavash Yazdani
23 Bandiera dell'Iran C Dariush Shojaeian
30 Bandiera dell'Iran D Azim Gök U25
32 Bandiera dell'Iran D Amirhossein Kargar U23
33 Bandiera della Croazia D Hrvoje Milić
57 Bandiera dell'Iran D Shahin Taherkhani U23
66 Bandiera dell'Iran C Masoud Rigi
70 Bandiera dell'Iran D Mohammad Daneshgar
72 Bandiera dell'Iran A Amir Arsalan Motahari
77 Bandiera dell'Iran C Reza Azari U23
78 Bandiera dell'Iran P Alireza Ansari U21
80 Bandiera dell'Iran C Mohammad Bolboli U21
88 Bandiera dell'Iran C Arash Rezavand

Calciatori[modifica | modifica wikitesto]

Capitani[modifica | modifica wikitesto]

# Nome Nazionalità Carriera nel
Esteghlal
Anni da capitano Numero
di maglia
1
Reza Adelkhani Bandiera dell'Iran 1972-1975 1973-1975
-
2
Hassan Rowshan Bandiera dell'Iran 1969-1978
1984-1988
1975-1978
10
3
Nasser Hejazi Bandiera dell'Iran 1967-1977
1980-1986
1980-1986
1
4
Shahin Bayani Bandiera dell'Iran 1979-1992 1986-1992
5
5
Amir Ghalenoei Bandiera dell'Iran 1989-1997 1992-1997
8
6
Javad Zarincheh Bandiera dell'Iran 1986-2001 1997-2001
2
7
Mehdi Pashazadeh Bandiera dell'Iran 1997-1998
2000-2003
2001-2003
10
8
Mahmoud Fekri Bandiera dell'Iran 1992-1996
1998-2007
2003-2007
6
9
Alireza Mansourian Bandiera dell'Iran 1995
1997-1998
2002-2008
2007-2008
10
10
Farhad Majidi Bandiera dell'Iran 1997-1999
2000-2001
2007-2011
2012-2013
2008-2011
2012-2013
7
11
Mahmoud Fekri Bandiera dell'Iran 2003-2007 2003-2007
12
Ali Reza Mansourian Bandiera dell'Iran 2007-2008 2007-2008
13
Mehdi Rahmati Bandiera dell'Iran 2013-2014
2015-2019
2013-2014
2015-2019
14
Amir Hossein Sadeghi Bandiera dell'Iran 2003-2008
2009-2011
2012-2015
2014-2015
15
Reza Enayati Bandiera dell'Iran 2003-2006
2009-2010
2015
2015
16
Voria Ghafouri Bandiera dell'Iran 2016- 2019-

Allenatori[modifica | modifica wikitesto]

Lista incompleta.

Zdravko Rajkov, primo allenatore straniero dell'Esteghlal.
Nome Naz. da a Bilancio
G V N P % V
Mansour Pourheidari Bandiera dell'Iran febbraio 2000 luglio 2002 26 13 9 4 50%
Roland Koch[7] Bandiera della Germania luglio 2002 giugno 2003 26 8 8 10 31%
Amir Ghalenoei[8][9][10] Bandiera dell'Iran luglio 2003 luglio 2006 95 52 31 12 54%
Samad Marfavi[11] Bandiera dell'Iran luglio 2006 agosto 2007 30 14 10 6 47%
Nasser Hejazi Bandiera dell'Iran agosto 2007 novembre 2007 14 5 5 4 36%
Firooz Karimi Bandiera dell'Iran novembre 2007 maggio 2008 20 6 5 9 30%
Amir Ghalenoei[12] Bandiera dell'Iran febbraio 2008 giugno 2009 45 21 15 9 46%
Samad Marfavi[13] Bandiera dell'Iran luglio 2009 giugno 2010 43 20 13 10 46%
Parviz Mazloumi Bandiera dell'Iran giugno 2010 maggio 2012 95 51 27 17 53%
Amir Ghalenoei Bandiera dell'Iran giugno 2012 giugno 2015 121 64 32 25 52%
Parviz Mazloumi Bandiera dell'Iran giugno 2015 giugno 2016 34 17 13 4 50%
Alireza Mansourian[14] Bandiera dell'Iran giugno 2016 settembre 2017 50 26 13 11 52%
Mick McDermott (ad interim) Bandiera dell'Irlanda del Nord settembre 2017 ottobre 2017 1 1 0 0 100%
Winfried Schäfer Bandiera della Germania ottobre 2017 aprile 2019 67 37 19 11 55%
Farhad Majidi (ad interim) Bandiera dell'Iran aprile 2019 luglio 2019 3 2 1 0 66%
Andrea Stramaccioni Bandiera dell'Italia giugno 2019 dicembre 2019 13 7 4 2 54%
Farhad Majidi Bandiera dell'Iran gennaio 2020 settembre 2020 21 9 8 4 43%
Majid Namjoo-Motlagh (ad interim) Bandiera dell'Iran settembre 2020 ottobre 2020 3 1 1 1 33%
Mahmoud Fekri Bandiera dell'Iran ottobre 2020 in carica 1 1 0 0 100%

Presidenti[modifica | modifica wikitesto]

Presidente Mandato
Bandiera dell'Iran Parviz Khosravani
settembre 1945 - giugno 1960
Bandiera dell'Iran Parviz Sheikhan
giugno 1960 - febbraio 1979
Bandiera dell'Iran Ali Abdullahi Nourozi
maggio 1979 - maggio 1983
Bandiera dell'Iran Kazem Oliaei
gennaio 1988 - maggio 1996
Bandiera dell'Iran Ali Fathollahzadeh
maggio 1996 - maggio 2003
Bandiera dell'Iran Hossein Gharib
giugno 2003 - luglio 2005
Bandiera dell'Iran Kazem Oliaei
luglio 2005 - dicembre 2005
Bandiera dell'Iran Hossein Gharib
dicembre 2005 - settembre 2006
Bandiera dell'Iran Meghdad Najafnejad
settembre 2006 - maggio 2007
Bandiera dell'Iran Ali Fathollahzadeh
maggio 2007 - settembre 2008
Bandiera dell'Iran Amir Reza Vaezi Ashtiani
settembre 2008 - maggio 2010
Bandiera dell'Iran Ali Nazari Juybari
maggio 2010 - giugno 2010
Bandiera dell'Iran Ali Fathollahzadeh
giugno 2010 - maggio 2014
Bandiera dell'Iran Bahram Afsharzadeh
maggio 2014 - agosto 2016
Bandiera dell'Iran Reza Eftekhari
agosto 2016 - luglio 2018
Bandiera dell'Iran Amir Hossein Fathi
luglio 2018 - dicembre 2019
Bandiera dell'Iran Esmaeil Khalilzadeh
dicembre 2019 - febbraio 2020
Bandiera dell'Iran Ali Fatollahzadeh
febbraio 2020 - marzo 2020
Bandiera dell'Iran Ahmad Saadatmand
marzo 2020 - settembre 2020
Bandiera dell'Iran Ahmad Madadi ottobre 2020 - in carica

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Andrea Stramaccioni cancels contract with Esteghlal, in Tehran Times, 8 dicembre 2019. URL consultato l'11 dicembre 2019.
  2. ^ Iran, proteste di piazza per Stramaccioni: i tifosi dell'Esteghlal si schierano. VIDEO, Sky Sport, 9 dicembre 2019.
  3. ^ a b Copia archiviata, su azadisportcomplex.com. URL consultato il 13 ottobre 2013 (archiviato dall'url originale il 22 maggio 2013).
  4. ^ World Stadiums - Stadium List :: 100 000+ Stadiums, su worldstadiums.com. URL consultato il 13 gennaio 2013 (archiviato dall'url originale il 23 ottobre 2006).
  5. ^ Azadi Stadium - Tehran.
  6. ^ https://www.yjc.ir/fa/news/5469577/%D8%A7%D8%B3%D8%AA%D9%82%D9%84%D8%A7%D9%84-%D9%82%D9%87%D8%B1%D9%85%D8%A7%D9%86-%D9%84%DB%8C%DA%AF-%D8%AF%D8%B3%D8%AA%D9%87-%D8%B3%D9%87-%D8%B4%D8%AF
  7. ^ League table (overall), su iplstats.com, 27 marzo 2005. URL consultato il 13 ottobre 2013.
  8. ^ League table (overall), su iplstats.com, 28 dicembre 2005. URL consultato il 13 ottobre 2013.
  9. ^ League table (overall), su iplstats.com, 29 dicembre 2005. URL consultato il 13 ottobre 2013.
  10. ^ League table (overall), su iplstats.com, 21 aprile 2006. URL consultato il 13 ottobre 2013.
  11. ^ League table (overall), su iplstats.com, 28 maggio 2007. URL consultato il 13 ottobre 2013.
  12. ^ League table (overall), su iplstats.com, 27 aprile 2009. URL consultato il 13 ottobre 2013.
  13. ^ League table (overall), su iplstats.com, 6 febbraio 2010. URL consultato il 13 ottobre 2013.
  14. ^ Official: Alireza Mansourian is Esteghlal's new manager (archiviato dall'url originale il 3 giugno 2016).

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