Enrico Catuzzi

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Enrico Catuzzi
Enrico Catuzzi negli anni 1980
NazionalitàItalia (bandiera) Italia
Calcio
RuoloAllenatore (ex giocatore)
Termine carriera1973 - giocatore
2001 - allenatore
Carriera
Squadre di club1
1965-1966Scafatese10 (1)
1966-1969Napoli0 (0)
1969-1971Perugia3 (1)
1971-1972Savona18 (0)
1972-1973Fiorenzuola? (?)
Carriera da allenatore
1975-1978ParmaGiovanili
1977-1978PalermoAssistente e Primavera
1978-1979BariVice e Primavera
1979Bari
1980BariVice e Primavera
1980-1981BariPrimavera
1981-1983Bari
1983-1984Varese
1984-1986Pescara
1986-1988Bari
1988Piacenza
1990Mantova
1991-1992LazioPrimavera
1992-1993Vis Pesaro
1994Leffe
1994-1995Foggia
1996Pistoiese
1997Pistoiese
1997Como
1999Acireale
2000CSKA Sofia
2001CSKA Sofia
1 I due numeri indicano le presenze e le reti segnate, per le sole partite di campionato.
Il simbolo → indica un trasferimento in prestito.
 

Enrico Catuzzi (Parma, 23 settembre 1946Parma, 28 novembre 2006) è stato un allenatore di calcio e calciatore italiano.

Sposato con Silvana Marziali, artista teatrale, ha avuto una figlia, Martina (1987), divenuta nota come attrice e stand-up comedian[1].

È scomparso improvvisamente nel 2006, a 60 anni, a causa di infarto, dopo aver accusato un malore al termine di una cena tra amici[2].

Caratteristiche tecniche

[modifica | modifica wikitesto]

Ricordata la sua zona totale, che fece applicare al Bari in Serie B nella stagione 1981-1982, il cui gioco è considerato spettacolare; venne definito "laboratorio calcistico degli anni 2000"[3]. Alle sue squadre, schierate di preferenza con il 4-3-3[4], richiedeva precisi sincronismi di gioco, che spiegava spesso alla lavagna[5].

Esordisce a 19 anni nella Scafatese, in Serie C, e in seguito milita nel Napoli[6] (dove non è mai impiegato) e nel Perugia, con cui debutta in Serie B nel campionato 1969-1970. Dopo un'altra stagione in Umbria, passa al Savona (Serie C) e in seguito è costretto ad abbandonare la carriera ad alti livelli per via di un infortunio[4]. Chiude l'attività agonistica nel Fiorenzuola, nel campionato di Promozione Lombardia 1972-1973[7][8].

Inizia la carriera di allenatore nel 1975, allenando le giovanili del Parma[9]. Nel 1977-1978 affianca Zdeněk Zeman come assistente di Fernando Veneranda al Palermo, occupandosi anche delle giovanili[10]. Nel 1978-1979 Catuzzi passa ad allenare il Bari come secondo di Santececca e anche la formazione Primavera[11] guidando e salvando la prima squadra nelle ultime giornate. Nel 1979-1980 allena solo la Primavera vincendo il girone meridionale e partecipa alle finali nazionali[12][13]. Nel 1980-1981 allena la Primavera vincendo la coppa italia battendo in finale il Milan di Alberico Evani e Andrea Icardi[14].

Prima del trionfo e primo trofeo del Bari in Coppa Italia Primavera,torna ad allenare la prima squadra nel 1980-1981 salvando dalla retrocessione il Bari, dopo esser subentrato ad Antonio Renna[14]. Nella stagione successiva il presidente Antonio Matarrese gli diede fiducia e Catuzzi decise di puntare sui ragazzi della Primavera. Nacque così il Bari dei Baresi: un gruppo di ventenni quasi tutti autoctoni che sfiorò la Serie A[14][15].Oltre ai giovani calciatori baresi gli artefici dell'ottimo campionato furono il centravanti Iorio,l'ala destra Carmelo Bagnato, Acerbis, il regista Valerio Majo e il terzino barese Frappampina. Quel Bari è ricordato per il gioco espresso come il più bello di sempre. A Bari lanciò molti calciatori della "Primavera" avuti con sé negli anni precedenti, tra cui Nicola Caricola, Michele Armenise, Luigi De Rosa, Onofrio Loseto, Giorgio De Trizio[15]schierati titolari. L'anno successivo con la stessa formazione, ad eccezione di Angelo Frappampina ingaggiato dal Bologna e Maurizio Iorio ceduto alla Roma, fu esonerato con la squadra all'ultimo posto della classifica, che poi guidata da Luigi Radice retrocesse in Serie C1[14].

Lasciato il Bari, dopo un'esperienza a Varese[2], viene ingaggiato dal Pescara[5][16], dove porta con sé alcuni ex calciatori avuti a Bari, Luigi De Rosa, Antonio Elia Acerbis, Franco Baldini, Giuseppe De Martino, Danilo Ronzani che insieme a Giancarlo Tacchi e Giorgio Roselli sono i protagonisti nel suo primo anno sulla panchina del Pescara che termina con il settimo posto in campionato facendo un calcio bello e divertente. Nella stagione 1985-1986 retrocesse in Serie C all'ultima giornata di campionato per poi venire ripescato a causa del fallimento del Palermo; questa fu una stagione molto travagliata per la vicenda del calcioscommesse che coinvolse numerose squadre e tesserati di quel torneo ed anche, seppur non direttamente, il Pescara. All'inizio della stagione 1986-1987 è di nuovo alla guida del Bari dove per due anni consecutivi gli sfugge la promozione alla penultima giornata. Successivamente vaga per l'Italia con scarsa fortuna. Nella stagione 1988-1989 è al Piacenza, dove viene esonerato poco prima di Natale[17]; dopo una stagione di pausa[16], siede sulla panchina del Mantova per sole quattro giornate[16]. In seguito allena le giovanili della Lazio[16] per finire poi in Serie C alla guida della Vis Pesaro e del Leffe[16], dove viene chiamato nel marzo 1994[18] conquistando la salvezza e facendosi pagare in base ai punti conquistati[9].

Nell'annata 1994-1995 Giuseppe Pavone lo chiama a guidare il Foggia in Serie A per sostituire Zdeněk Zeman[16]. La squadra alla fine del girone d'andata si trova a lottare per la zona UEFA, ma nel girone di ritorno accusa una brusca flessione di rendimento retrocedendo a fine stagione in Serie B[19][20]. Catuzzi allenerà in seguito anche Pistoiese in C1 (esonerato a ottobre[21]), ma poi riassunto, è bravo a salvare la squadra ai playout, Como (tra ottobre e dicembre 1997[22][23]) ed Acireale.

Nel giugno 2000 riceve la chiamata da parte del Cska Sofia. Nonostante gli ottimi risultati (la squadra era seconda in campionato e nei quarti della coppa nazionale), nel dicembre dello stesso anno presenterà le dimissioni, a causa di contrasti con la dirigenza sul suo futuro contrattuale[9]. Il 3 marzo 2001 viene richiamato dal Cska Sofia alla guida della squadra[24], con la quale concluderà il campionato al secondo posto staccato di sette punti dal Levski Sofia.

Competizioni giovanili

[modifica | modifica wikitesto]
Bari: 1980-1981
  1. ^ Martina Catuzzi: «Così faccio ridere su Rai2» Gazzetta di Parma, 23 ottobre 2019.
  2. ^ a b Addio a Catuzzi, allenò il Varese[collegamento interrotto] Varesenews.it
  3. ^ La notte bianca dei boys di Catuzzi, su espresso.repubblica.it, l'Espresso, 24 settembre 2007. URL consultato il 17 marzo 2016 (archiviato dall'url originale il 7 luglio 2012).
  4. ^ a b Catuzzi il pioniere del 4-3-3, La Repubblica, 19 settembre 2010
  5. ^ a b Luciano Rapa, Speciale PRONTO PESCARA con il Pres. DANIELE SEBASTIANI, su forzapescara.tv, PESCARA Calcio, 19 febbraio 2011. URL consultato il 17 marzo 2016 (archiviato dall'url originale il 18 aprile 2013).
  6. ^ Il Napoli già a buon punto (ieri 5 goals) Archiviato il 4 marzo 2016 in Internet Archive., L'Unità, 15 agosto 1966, pag.9
  7. ^ Coscienza sporca Fiorenzuola1922.com
  8. ^ Alla Leoncelli mancano i risolutori, resta 0-0 col Fiorenzuola Archiviato il 5 marzo 2016 in Internet Archive., La Provincia, 31 dicembre 1972, pag.10
  9. ^ a b c Catuzzi, un allenatore sulla pista bulgara, Corriere della Sera, 7 febbraio 2001, pag.47
  10. ^ In viaggio senza papà, La Repubblica, 2 agosto 1994, pag.22
  11. ^ [1]
  12. ^ [2]
  13. ^ [3]
  14. ^ a b c d La storia del club: l'era Matarrese (anni '80-90)[collegamento interrotto] Spostati.it
  15. ^ a b Catuzzi, il profeta del baby Bari che inventò il calcio champagne, La Repubblica, 30 novembre 2006
  16. ^ a b c d e f Io, Catuzzi, ripescato sul campo, Corriere della Sera, 23 ottobre 1994, pag.39
  17. ^ Rosa 1988-1989 Storiapiacenza1919.it
  18. ^ Mantova, scalata alla B, Corriere della Sera, 19 marzo 1994, pag.49
  19. ^ Dissolto e svenduto il Foggia è una preda La Repubblica, 22 marzo 1995, pag.45
  20. ^ Arrivederci Foggia, favola a buon mercato, La Repubblica, 22 maggio 1995, pag.43
  21. ^ Calcio news, La Repubblica, 31 ottobre 1996, pag.51
  22. ^ Como Calcio, cambio di allenatore, Corriere della Sera, 8 ottobre 1997, pag.47
  23. ^ Big match Cremona Como L'Alzano vola verso i playoff, Corriere della Sera, 14 dicembre 1997, pag.49
  24. ^ La scelta di Catuzzi: via da Sofia e ritorno, resterà altri due anni, Corriere della Sera, 12 aprile 2001, pag.47
  • Almanacco Illustrato del Calcio Panini, ed.1969-1970-1971-1972-1973

Altri progetti

[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni

[modifica | modifica wikitesto]