Dipartimento del Rubicone

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Dipartimento del Rubicone
Informazioni generali
CapoluogoForlì
Altri capoluoghiRimini
Popolazione150.000 (1797)
304.846 (1801)
Dipendente da Repubblica Cispadana
Repubblica Cisalpina
Repubblica Italiana
Regno d'Italia
Suddiviso in28 distretti (1797)
17 distretti (1798)
6 distretti
Amministrazione
Forma amministrativaDipartimento
Organi deliberativiAmministrazione centrale
Rappresentanti12 legislatori (8+4)
10 legislatori (6+4)
Evoluzione storica
Inizio18 aprile 1797
CausaInvasione napoleonica
Fine1815
CausaCongresso di Vienna
Preceduto da Succeduto da
Legazione di Romagna Legazione di Ravenna e Legazione di Forlì
Cartografia

Il dipartimento del Rubicone fu un dipartimento della Repubblica Cispadana, della Repubblica Cisalpina, della Repubblica Italiana e infine del Regno d'Italia, dal 1797 al 1815.

L'ente[modifica | modifica wikitesto]

La provincia prendeva il nome dal fiume Rubicone e il suo primo capoluogo fu Rimini. Il dipartimento inizialmente non comprendeva Forlì, nonostante il fatto che, dal 18 aprile 1797 la città fosse sede dell'amministrazione delle tre ex Legazioni di Bologna, Ferrara e Romagna.

Creato con decreto del 27 luglio 1797, il dipartimento comprendeva i seguenti territori:

  • La parte sud del precedente dipartimento del Savio, ovvero il Cesenate e il Riminese;
  • Il Montefeltro;
  • L'area di Pesaro.

Forlì fu assegnata in un primo tempo al dipartimento del Lamone con capoluogo Faenza.

Il 5 settembre 1798, in seguito alla riorganizzazione territoriale della Repubblica Cisalpina, il dipartimento del Rubicone inglobò i territori del dipartimento del Lamone. Fu annessa:

Eventi successivi[modifica | modifica wikitesto]

  • 1799: la Repubblica Cisalpina fu occupata dagli Austriaci. L'ordinamento amministrativo napoleonico venne soppresso (11 giugno). Ravenna è la principale sede amministrativa;
  • 1800: vittoria di Marengo. Fu ricreata la Repubblica Cisalpina. Il dipartimento subì delle modifiche territoriali: non comprese più il Montefeltro, ritornato al papa nel 1801 dopo un periodo di occupazione austriaca;
  • 1802: fu creata la Repubblica Italiana. Vennero stabilite le prefetture e le viceprefetture. Forlì, capoluogo del dipartimento, fu sede del prefetto;
  • 1810: parte del Montefeltro fu unita al dipartimento del Metauro;
  • fine novembre 1813- marzo 1814: Napoleone perse la campagna di Russia. L'Austria ne approfittò invadendo l'Italia: occupò la Romagna, abolendo le prefetture e sostituendole con delegati di governo (in realtà uomini dell'esercito). Gli austriaci insediarono un organismo di governo a Bologna per i tre dipartimenti (Reno, Basso Po e Rubicone); anche il francese Gioacchino Murat, re di Napoli, mosse guerra alla Francia in alleanza alla Sesta coalizione. La Romagna venne divisa in due zone d'occupazione, napoletana ed austriaca; il Murat nominò un proprio prefetto a capo del Rubicone. Tale assetto fu di breve durata: il 17 marzo Napoleone, sconfitto dalla Sesta Coalizione, abdicò e fu esiliato all'isola d'Elba; successivamente Murat si ritirò a Napoli. Gli austriaci assunsero il controllo di tutta la regione e abolirono le prefetture;
  • Durante i Cento giorni del ritorno napoleonico (20 marzo - 8 luglio 1815), il Murat mosse guerra all'Austria, occupò di nuovo la Romagna, nominando un nuovo prefetto al dipartimento del Rubicone. Rapidamente sconfitto, in Romagna ritornarono gli austriaci, che ripristinarono la situazione da essi creata nell'anno precedente;
  • 1815: il 9 giugno, al Congresso di Vienna, le potenze europee (che avevano dichiarato "illegale" il ritorno di Napoleone) decisero la restituzione alla Santa Sede dei suoi possedimenti in Italia. Il 18 luglio tutta la Romagna fu riconsegnata allo Stato della Chiesa. Fu così ripristinato lo status quo ante.

Distretti[modifica | modifica wikitesto]

Legge 28 fiorile VI[modifica | modifica wikitesto]

  1. Comune di Rimini
  2. Distretto di Rimini
  3. Comune di San Giovanni in Marignano
  4. Distretto di Saludecchio
  5. Distretto di Montefiore
  6. Distretto di Monte Scudolo
  7. Distretto di Macerata
  8. Distretto di San Leo
  9. Distretto di Penna
  10. Distretto di Sant'Agata
  11. Distretto di Verucchio
  12. Distretto di Mercato Saraceno
  13. Distretto di Longiano
  14. Distretto di Soliano
  15. Distretto di Teodorano
  16. Distretto di Civitella
  17. Comune di Bertinoro
  18. Comune di Forlimpopoli
  19. Comune di Cesena
  20. Distretto di Cesena
  21. Comune di Cesenatico
  22. Comune di Cervia
  23. Distretto di Gatteo
  24. Comune di Savignano
  25. Comune di Sant'Arcangelo
  26. Comune di Pesaro
  27. Distretto di là del Foglia (Sant'Angelo)
  28. Distretto di qua del Foglia (Gradara)

Legge 21 vendemmiale VII[modifica | modifica wikitesto]

  1. Distretto di Brisighella
  2. Distretto di Faenza
  3. Distretto di Bagnacavallo
  4. Distretto di Ravenna
  5. Distretto di Forlì
  6. Distretto di Meldola
  7. Distretto di Bertinoro
  8. Distretto di Cesena
  9. Distretto di Mercato Saraceno
  10. Distretto di Longiano
  11. Distretto di San Leo Montefeltro
  12. Distretto di Rimini
  13. Distretto di Montescudolo
  14. Distretto di Saludeccio
  15. Distretto di Savignano
  16. Distretto di Cervia
  17. Distretto di Pesaro

Legge 23 fiorile IX[modifica | modifica wikitesto]

6 distretti:

  1. Cesena
  2. Forlì
  3. Faenza
  4. Ravenna
  5. Rimini
  6. Pesaro

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Una nuova stima del 1802 contava 269.573 abitanti.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Fonte[modifica | modifica wikitesto]

  • Emilio Rosetti, La Romagna. Geografia e storia. Ristampa (ed. orig. 1894).