Delia (Italia)
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Delia comune | |
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Localizzazione | |
Stato | ![]() |
Regione | ![]() |
Libero consorzio comunale | ![]() |
Amministrazione | |
Sindaco | Gianfilippo Maria Bancheri (lista civica) dal 12-6-2013 (2º mandato dal 13-6-2018) |
Territorio | |
Coordinate | 37°21′N 13°56′E / 37.35°N 13.933333°E |
Altitudine | 420 m s.l.m. |
Superficie | 12,4 km² |
Abitanti | 3 877[1] (31-10-2022) |
Densità | 312,66 ab./km² |
Comuni confinanti | Caltanissetta, Canicattì (AG), Naro (AG) |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 93010 |
Prefisso | 0922 |
Fuso orario | UTC+1 |
Codice ISTAT | 085006 |
Cod. catastale | D267 |
Targa | CL |
Cl. sismica | zona 3 (sismicità bassa)[2] |
Cl. climatica | zona C, 1 298 GG[3] |
Nome abitanti | deliani |
Patrono | santa Rosalia |
Giorno festivo | 4 settembre |
Cartografia | |
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Sito istituzionale | |
Delia ('a Dèlia in siciliano) è un comune italiano di 3 877 abitanti[1] del libero consorzio comunale di Caltanissetta in Sicilia.
Geografia fisica[modifica | modifica wikitesto]
Delia sorge su un pendìo che guarda Libeccio e tende ad estendersi verso est, a ridosso del colle detto della Croce, assumendo la forma caratteristica di un ampio anfiteatro. Ha una quota di m.447 sul livello del mare. È circondata da ubertosi colli, colmi di mandorli e ulivi. Vi si gode da una parte l'ampio panorama delle colline antistanti che scendono gradatamente verso il Salso e delle colline che sovrastano la Piana di Gela. Dall'altro si gode il non meno gradito panorama dei colli antistanti Campobello di Licata e Naro, il cui antico fortilizio si staglia all'orizzonte nei suoi pittoreschi contorni. Dalle ultime case di Monserrato si domina la visuale dell'ampio semicerchio che va da Canicattì, tocca le alture rocciose delle Madonie e permette di vedere, nelle giornate limpide, il pennacchio fumoso dell'Etna. Da Delia si può quindi godere un paesaggio vario ed ameno con aspetti pittorici di graditissimo effetto. A qualche centinaio di metri dall'abitato sorge, su scoscesa rupe, un vecchio fortilizio, il Castello Normanno, di recente restauro.
Storia[modifica | modifica wikitesto]
Si vuole che sul punto in cui si trova Delia sorgesse una volta l'antica Petiliana o Petilia. Vito Amico dice che il nome Delia sarebbe derivato al paese dal fatto che Petiliana era ornata di un tempio sacro alla dea Diana. Il nome Diana, che molte ragazze ereditavano, con frequenza fino a decenni fa, dalle loro ave, sembrerebbe confermare questa ipotesi. Qualcuno vorrebbe che il nome Delia fosse di etimologia araba e significherebbe vigneto. Nel De Spucches troviamo che il Comune di Delia fu fondato da Gaspare Lucchesi, barone di Delia, tra il 1581 e il 1600. Nel 1623 un suo discendente, Giuseppe Lucchesi, viene nominato Marchese di Delia. Nel 1622, dal vescovo di Agrigento, viene eretta a parrocchia la chiesa Madrice. Il 23.10.1689, la parrocchia di Delia viene eretta ad Arcipretura, mentre la chiesa fu ampliata nel 1791, ma la navata centrale è di costruzione anteriore al secolo XVII.
Nel 1698, in seguito al matrimonio di Maria, unica figlia del Marchese Nicola Antonio Lucchesi, con Ferdinando Gravina, Principe di Palagonia, Delia passò a questa famiglia che l'ha tenuta sino al secolo XIX, epoca in cui essa vendette tutti i diritti alla famiglia Tinebra. Delia, che apparteneva alla diocesi di Agrigento, nel 1844, con bolla di Gregorio XVI, passò alla diocesi di Caltanissetta. Vito Amico ci dà notizia di un censimento della popolazione di Delia avvenuto verso il 1650, periodo in cui il paese contava 288 case e 1071 abitanti. In un censimento del 1713 le case salgono a 403 e gli abitanti a 1705. Delia patriottica non mancò di dare il suo, sia pur modesto, contributo alla causa del Risorgimento. Infatti, serba ancora il ricordo di alcuni picciotti che parteciparono alla liberazione della Sicilia dopo lo sbarco di Garibaldi a Marsala. Dopo il plebiscito e l'annessione all'Italia, la storia di Delia rientra nel grande quadro nazionale.[4]
Monumenti e luoghi d'interesse[modifica | modifica wikitesto]
Architetture religiose[modifica | modifica wikitesto]
- Chiesa di Santa Maria di Loreto
- Sorta nel 1500 sui ruderi della chiesa di San Nicola di Mira, ha la facciata di tipo neoclassico con portale e campanile barocco. Il rosone centrale è arricchito da una vetrata raffigurante il logo del Giubileo del 2000. Al suo interno la chiesa custodisce una tela di Pietro D'Asaro da Racalmuto, detto il Monocolo, dedicata a Santa Rosalia, patrona del paese.
- Chiesa Santa Maria dell'Itria
- La chiesa è dedicata a Santa Maria dell'Itria. Il nome deriva dal bizantino "Odigitria" che significa "guida, condottiera" ed era l'immagine della Madonna venerata sin dal V secolo a Costantinopoli. Ricostruita su una preesistente struttura, la chiesa è stata aperta al culto nel 1769. Il campanile, che le sorge accanto, è stato realizzato nel 1988. All'interno della chiesa è conservata un'importante statua lignea della Madonna dell'Itria.
- Chiesa della Croce
- Chiesa di modeste dimensioni, fu costruita nel 1925 sopra una piccola chiesetta del XVII secolo. Viene utilizzata durante le rappresentazioni della Settimana Santa. Il sagrato è un'ottima cornice per la rappresentazione della Scinnenza.
- Chiesa di Sant'Antonio Abate
- Eretta nel 1765 su una struttura già esistente, si trova nel vecchio quartiere denominato "degli Ebrei". È costruita con pietra intagliata e ha un'imponente abside centrale. Il suo interno è decorato con stucchi barocchi, colonna tortile e altari in legno intagliato.
- Chiesa del Carmelo
- Costruita per volontà del Barone di Delia nel 1602. La facciata si nota per un caratteristico portale e un piacevole campanile in stile misto neoclassico e gotico. La chiesa è raggiungibile da una caratteristica scala in pietra bianca.[5]
- Villa Cappellano
- Pur ricadendo all'interno del territorio comunale di Caltanissetta, si trova a soli 2 km dal centro di Delia. Si tratta di un monastero-fattoria, oggi abbandonato, costruito dai gesuiti nel XVI secolo e utilizzato come loro residenza estiva fino al 1843, quando la sostituirono con la nuova casina alle Balate di Caltanissetta. Presenta diversi corpi di fabbrica che si affacciano su un cortile quadrangolare; il corpo principale presenta un prospetto tipicamente barocco. Fa parte del complesso anche la cappella dedicata al Sacro Cuore di Gesù, da cui proviene la cornice lignea conservata presso la chiesa madre di Delia.
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Chiesa di Santa Maria di Loreto
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Chiesa Santa Maria dell'Itria
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Municipio di Delia
Architetture civili[modifica | modifica wikitesto]
- Monumento agli emigranti
- Murales sulla civiltà contadina di Angelo Fazio
Architetture militari[modifica | modifica wikitesto]
- Castello Normanno
Società[modifica | modifica wikitesto]
Evoluzione demografica[modifica | modifica wikitesto]
Abitanti censiti[6]

Tradizioni e folclore[modifica | modifica wikitesto]
La celebrazione della Settimana Santa è l'occasione folclorica principale nel paese. Dalla domenica delle Palme alla Domenica in Albis, in molti accorrono alla celebrazione dei sacri riti nonché alla partecipazione del composito programma drammaturgico messo in scena dall'associazione folcloristico-culturale Settimana Santa Delia. Il copione di riferimento è il Riscatto di Adamo di Filippo Orioles con parti modificate di Calogero Ferrara.
Economia[modifica | modifica wikitesto]
L'economia del paese si basa sull'agricoltura di cereali, olive, mandorle e uva. Importante è anche l'allevamento di ovini, bovini ed equini. Presente è l'artigianato della lavorazione del vetro.
Amministrazione[modifica | modifica wikitesto]
Di seguito è presentata una tabella relativa alle amministrazioni che si sono succedute in questo comune.
Periodo | Primo cittadino | Partito | Carica | Note | |
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4 giugno 1985 | 21 maggio 1990 | Calogero Messana | Democrazia Cristiana | Sindaco | [7] |
21 maggio 1990 | 11 novembre 1992 | Salvatore Avanzato | Partito Democratico della Sinistra, Partito Comunista Italiano | Sindaco | [7] |
1º dicembre 1992 | 13 giugno 1994 | Antonino Salvaggio | Partito Socialista Italiano | Sindaco | [7] |
15 giugno 1994 | 25 maggio 1998 | Giuseppe Falzone | - | Sindaco | [7] |
25 maggio 1998 | 27 maggio 2003 | Gioacchino Di Maria | Partito Democratico della Sinistra | Sindaco | [7] |
27 maggio 2003 | 17 giugno 2008 | Gioacchino Di Maria | L'Ulivo | Sindaco | [7] |
17 giugno 2008 | 12 giugno 2013 | Calogero Messana | Lista civica | Sindaco | [7] |
12 giugno 2013 | 25 giugno 2018 | Gianfilippo Maria Bancheri | Lista civica | Sindaco | [7] |
25 giugno 2018 | in carica | Gianfilippo Maria Bancheri | Lista civica | Sindaco | [7] |
Gemellaggi[modifica | modifica wikitesto]
Sport[modifica | modifica wikitesto]
In passato nel comune hanno avuto sede alcune società di calcio che hanno disputato campionati dilettantistici regionali, tra le quali la Gorgonia e il Real Petilla Delia. Nella stagione 2017-2018 nascono due nuove realtà calcistiche, l'Atletico Gorgonia e la Nuova Petiliana che partecipano al campionato di Terza Categoria regionale. Nella stagione 2022-2023 la Gorgonia Delia partecipa per la prima volta nella sua storia al campionato di Promozione.
Note[modifica | modifica wikitesto]
- ^ a b Bilancio demografico mensile anno 2022 (dati provvisori), su demo.istat.it, ISTAT. URL consultato il 13 gennaio 2023.
- ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
- ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
- ^ Informazioni aggiornate da Folklore di Delia di Luigi La Verde
- ^ Chiesa Madonna del Carmelo Delia, su chiesadelcarmelodelia.it. URL consultato il 29 aprile 2009 (archiviato dall'url originale il 19 febbraio 2009).
- ^ Statistiche I.Stat - ISTAT; URL consultato in data 28-12-2012.
- ^ a b c d e f g h i http://amministratori.interno.it/
- ^ [1] in inglese
Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]
Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]
Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Delia
Wikivoyage contiene informazioni turistiche su Delia
Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]
- Sito ufficiale, su comune.delia.cl.it.
- Dèlia, su sapere.it, De Agostini.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 143509840 · LCCN (EN) nr91033291 · GND (DE) 7622350-4 · WorldCat Identities (EN) lccn-nr91033291 |
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