Mandorla
Mandorla | |
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Origini | |
Luogo d'origine | ![]() |
Regione | Sicilia |
Zona di produzione | Sicilia, Sardegna, Puglia, Calabria |
Dettagli | |
Categoria | ortofrutticolo |
Riconoscimento | P.A.T. |
Settore | Prodotti vegetali allo stato naturale o trasformati |
La mandorla è il seme commestibile del mandorlo.
Con la denominazione di mandorle è anche riconosciuto come un prodotto tipico siciliano, sardo, calabrese e pugliese[1][2], inserito nella lista dei prodotti agroalimentari tradizionali italiani (P.A.T.) del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali (Mipaaf).[3]

Informazioni nutrizionali[modifica | modifica wikitesto]
Come tutti i semi oleaginosi, le mandorle hanno un alto contenuto calorico, pari a circa 500-600 kcal/100 g, e sono costituite al 50% di lipidi; nonostante questo non concorrono all'aumento di peso ove vengano consumate nelle dosi consigliate e in regimi calorici controllati. I suoi grassi sono infatti per la maggior parte insaturi.
In 100 g di prodotto, la mandorla dolce contiene: 571 calorie, proteine 24,19 g, grassi 50,61 g, carboidrati 2,74 g, edibile 80 g; la vitamina E è presente in ragione di 23,6–26 mg su 100 g di prodotto edibile.
Il minerale più rappresentato nella mandorla è il magnesio (100 g di mandorle sgusciate ne contengono 270 mg circa). Il ferro è circa 3 mg, il calcio 220 mg.
Utilizzi[modifica | modifica wikitesto]
Uso alimentare[modifica | modifica wikitesto]
Le mandorle sono un ingrediente molto utilizzato in diverse cucine tradizionali nell'area del Mediterraneo, in particolare nella cucina siciliana, sia nel dolce che nel salato. Si raccolgono a mano e con delle verghe (bastoni flessibili lunghi dai 3 ai 5 m) nel periodo agosto-settembre e sono usate sia in cucina (pesto alla trapanese) che in pasticceria (confetti, biscotti, pasticcini, marzapane).
Una tra le bevande più diffuse preparate con le mandorle è il latte di mandorla, una bibita molto energetica (la mandorla contiene una significativa percentuale di proteine, preziose vitamine del gruppo B1 e B2, magnesio, ferro e calcio) utilizzata soprattutto nelle calde estati dei Paesi mediterranei. Si prepara con le mandorle dolci e lo zucchero. Lo sciroppo va servito allungato con acqua freschissima. Comunque, con la denominazione "latte di mandorla" è riconosciuto un prodotto tipico siciliano, inserito nella lista dei P.A.T. del Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali[3]. In Sicilia è anche comune la granita di mandorla.
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Mandorle tostate
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Dolcetti di marzapane
Utilizzo terapeutico[modifica | modifica wikitesto]
Le mandorle sono particolarmente indicate nelle diete di soggetti con patologie croniche e metaboliche, come diabete di tipo 2 e ipercolesterolemia.
Sono 2 gli studi scientifici che supportano questa tesi. In un primo studio del 2011[4], è stato dimostrato che 56 gr di mandorle introdotte nella dieta quotidiana, hanno effetti benefici sul controllo glicemico, sul profilo lipidico e sui depositi di grasso. Questi effetti sembrerebbero in grado di abbassare il rischio di malattie cardiovascolari in pazienti con diabete di tipo 2.
L'altro studio, condotto dall'American Diabetes Association[5], ha evidenziato come una dieta che comprende il 20% delle calorie che derivano dalle mandorle per un periodo di 16 settimane, aumenta la sensibilità all'insulina e fa diminuire i livelli di colesterolo LDL in persone con pre-diabete.
Nella cosmesi[modifica | modifica wikitesto]
Dal frutto del mandorlo si estrae, tramite spremitura a freddo, un olio limpido e inodore che si usa come emolliente per le pelli secche e sensibili. L'olio di mandorle dolci è altamente eudermico, non comedogenico e di facile assorbibilità, ricco in vitamina E, B e minerali. Può essere usato come olio da massaggio, anche aromatizzato con oli essenziali (in concentrazione tra lo 0,5 e il 3%) per profumare la pelle o usato come base per unguenti e creme da massaggio.
Mandorle dolci, mandorle amare e armelline[modifica | modifica wikitesto]
Le mandorle sono per lo più dolci, ma esiste una parte di coltivazione di mandorle amare: questi semi sono considerati tossici perché contengono amigdalina che può causare avvelenamento da cianuro; se ingerite in quantità possono provocare cefalee, vomito e nei casi più gravi la morte, soprattutto nei bambini. Tuttavia in quantità confacenti (e spesso in associazione con le mandorle dolci) vengono impiegate in preparazioni per l'alimentazione come gli amaretti, a cui danno un gusto e una palatabilità particolare e inconfondibile; si usano altresì per produrre liquori, estratti per dolci e insaporire alimenti tradizionali.
Le armelline sono invece i semi contenuti nei noccioli di albicocca e pesca. Si deve anche considerare che le armelline vengono lavorate industrialmente per togliere l'amaro: si ottengono così le “armelline dolci”, concorrenti delle mandorle dolci, per il prezzo di norma inferiore del 30-40%.
Produzione[modifica | modifica wikitesto]
I maggiori produttori di mandorla nel 2020[6] | |
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Paese | Produzione (tonnellate) |
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2 370 021 |
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416 950 |
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221 886 |
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164 348 |
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159 187 |
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134 436 |
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? |
MONDO | 4 140 043 |
Prodotti tipici[modifica | modifica wikitesto]
Italia[modifica | modifica wikitesto]
- Cantuccio
- Ricciarelli di Siena.[7]
- Amaretto di Saronno.[8]
- Amaretti
- Mandorle atterrate pugliesi
- Biscotto di Ceglie
- Cupeta
- Brutti ma buoni
- Torroncino siciliano (specie zona etnea)
- Biscotti in pasta di mandorla siciliani
- Frutta di Martorana tipica siciliana
Grecia[modifica | modifica wikitesto]
La maggior parte della produzione in Grecia proviene dalla regione di Almyros.
Note[modifica | modifica wikitesto]
- ^ Mandorla di Toritto - Presìdi Slow Food, su Fondazione Slow Food. URL consultato il 24 agosto 2023.
- ^ Stefania Mola, La Puglia che nessuno conosce, Newton Compton Editori, 2 dicembre 2022, ISBN 978-88-227-6420-1. URL consultato il 24 agosto 2023.
- ^ a b Elenco prodotti agroalimentari tradizionali sul sito del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali, su politicheagricole.it.
- ^ (EN) Sing-Chung Li, Yen-Hua Liu e Jen-Fang Liu, Almond consumption improved glycemic control and lipid profiles in patients with type 2 diabetes mellitus, in Metabolism - Clinical and Experimental, vol. 60, n. 4, 1º aprile 2011, pp. 474–479, DOI:10.1016/j.metabol.2010.04.009. URL consultato il 17 gennaio 2021.
- ^ (EN) Michelle Wien, David Bleich e Maya Raghuwanshi, Almond consumption and cardiovascular risk factors in adults with prediabetes, in Journal of the American College of Nutrition, vol. 29, n. 3, 2010-06, pp. 189–197, DOI:10.1080/07315724.2010.10719833. URL consultato il 17 gennaio 2021.
- ^ (EN) Food and Agriculture Organization of The United Nations, FAOSTAT, su fao.org. URL consultato il 7 agosto 2020. Aggiornato il 17 maggio 2022.
- ^ Regolamento (UE) n. 229/2010 della Commissione, del 18 marzo 2010, recante iscrizione di una denominazione nel registro delle denominazioni di origine protette e delle indicazioni geografiche protette «Ricciarelli di Siena» (IGP) Gazzetta ufficiale n. L 069 del 19/03/2010. Consultato il 3 novembre 2012.
- ^ https://www.misya.info/ingrediente/amaretto-di-saronno
Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]
Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]
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