Chronicon Pictum
Chronica Picta | |
---|---|
Titolo originale | Chronicon de Gestis Hungarorum |
![]() | |
Autore | Marco di Kalt |
1ª ed. originale | 1360 |
Genere | cronaca |
Lingua originale | latino |
Ambientazione | storia medievale del popolo magiaro |
Il Chronicon Pictum (letteralmente dal latino cronaca illustrata), anche noto come Chronica Hungarorum, Chronicon de Gestis Hungarorum o Chronica Picta (in ungherese Képes Krónika, in slovacco Obrázková kronika), è una cronaca medievale risalente al regno d'Ungheria del XIV secolo.
Le decorazioni miniate del manoscritto furono realizzate in Ungheria prima del 1360. Le 147 immagini della cronaca forniscono molte informazioni della cultura ungherese, dei suoi costumi e della vita di corte in epoca medievale ai tempi di Luigi I. Molte delle miniature furono pitturate in oro, circostanza che rende il valore artistico delle stesse piuttosto alto, soprattutto se paragonato alle miniature della stessa epoca in Europa occidentale. I personaggi rappresentati sono raffigurati in modo dettagliato, dimostrando una certa conoscenza dell'anatomia umana. Sebbene gli occhi siano dipinti, sono pienamente visibili solo se visionati al microscopio. È curioso il fatto che ogni miniatura raffigurante Attila sia stata danneggiata o addirittura resa irriconoscibile (soprattutto l'ultima in cui è mostrata la sua morte); ciò non può essere dovuto all'usura del tempo, visto che il resto delle miniature si è conservato piuttosto bene.
Lo scritto fu rinvenuto a Vienna nel XIX secolo, ragion per cui l'opera è altresì nota come la "Cronaca miniata di Vienna"; tuttavia, non è noto per quale ragione la cronaca si trovasse in Austria. Attualmente, il manoscritto è conservato nella Biblioteca Nazionale Széchényi, a Budapest.
Storia[modifica | modifica wikitesto]
La cronaca fu scritta da un certo Marco di Kalt (in latino: Marci de Kalt, in ungherese Kálti Márk) poco dopo l'anno 1358, con l'ultima delle miniature completata tra il 1370 e il 1373. L'opera venne donata dall'influente re magiaro Luigi I al re francese Carlo V, quando la figlia del primo, Caterina, fu promessa al figlio di Carlo Luigi I, duca d'Orléans.[1]
Nel 1456, la cronaca passò poi a Đorđe Branković, ultimo membro della dinastia attiva nel despotato di Serbia, dove fu copiata e in seguito perduta, forse passando per un determinato periodo di tempo in mano ottomana.[1]
La cronaca riappare nella prima metà del XVII secolo negli archivi reali di Vienna, malgrado ne sia ignota la storia l, motivo per cui viene anche chiamata "Cronaca alluminata di Vienna". Il manoscritto è attualmente conservato nella Biblioteca Nazionale Széchényi a Budapest.[1]
Miniature[modifica | modifica wikitesto]
La cronaca contiene 147 miniature, di cui 10 di grande dimensione, 29 larghe quanto le colonne, 4 più piccole nella parte inferiore della pagina a forma di medaglione rotondo, 99 immagini racchiuse tra i capilettera e 5 capilettera senza raffigurazioni. Inoltre, si contano 82 ornamenti al margine.
Le immagini qui di seguito sono elencate nello stesso ordine in cui appaiono nella cronaca.
Pagina | Illuminazione | Descrizione | ||
---|---|---|---|---|
Pagina 2 | ![]() |
Lo storiografo
| ||
Pagina 5 | ![]() |
Il Cervo Miracoloso
| ||
Pagina 10 | ![]() |
Re Attila sul trono
| ||
Pagina 13 | ![]() |
Re Attila
| ||
Pagina 14 | Attila assedia Aquileia
| |||
Pagina 14 | ![]() |
Re Attila
| ||
Pagina 16 | Re Attila e Papa Leone
| |||
Pagina 21 | ![]() |
L'arrivo degli ungheresi in Pannonia
Előd, capotribù ungherese
Álmos, capotribù ungherese
| ||
Pagina 21 | ![]() |
L'arrivo degli Ungari in Pannonia (dettaglio)
| ||
Pagina 23 | ![]() |
I sette capitribù
| ||
Pagina 32 | ![]() |
L'arrivo di diversi clan in Ungheria
| ||
Pagina 34 | ![]() |
Capitano Lehel e Bulcsú alla corte dell'imperatore tedesco
| ||
Pagina 36 | Il duello di Botond e il guerriero greco davanti alle porte di Costantinopoli
| |||
Pagina 38 | ![]() |
Gran principe Géza
| ||
Pagina 38 | ![]() |
La decapitazione di Koppány | ||
Pagina 39 | ![]() |
Re Santo Stefano in ornamento militare
| ||
Pagina 40 | ![]() |
Re Santo Stefano cattura Gyula
| ||
Pagina 40 | ![]() |
Re Stefano sul trono
| ||
Pagina 41 | ![]() |
La vittoria di re Stefano su Kean, duca dei Bulgari e degli Slavi
| ||
Pagina 42 | Fondazione della chiesa dei Santi Pietro e Paolo a Óbuda
|
Galleria d'immagini[modifica | modifica wikitesto]
-
Pagina 21: La conquista magiara del bacino dei Carpazi
-
Pagina 50: La battaglia di Ménfő: sul lato destro della miniatura l'imperatore Enrico III rende grazia per la vittoria, a sinistra un soldato giustizia re Samuele Aba
-
Pagina 50: Uccisione del re Samuele Aba
-
Pagina 72: Re Ladislao d'Ungheria ingaggia un duello con un guerriero cumano
-
Pagina 72: Re Ladislao d'Ungheria ingaggia un duello con un guerriero cumano
-
Pagina 78: Il re Salomone d'Ungheria e il principe Géza riceve dei doni dalla gente del posto a Niš
-
Pagina 85: La battaglia di Mogyoród
-
Pagina 92: Re Ladislao I
-
Pagina 93: Re Ladislao I
-
Pagina 101: Re Colomanno
-
Pagina 113: Béla II e la regina Elena di Rascia al congresso di Arad nel 1131
-
Pagina 121: L'incoronazione di Stefano III
-
Pagina 121: Ladislao II ruba la Sacra Corona
-
Pagina 124: Re Andrea II alla testa del suo esercito di crociati
-
Pagina 126: Re Béla IV
-
Pagina 128: Seconda invasione mongola in Ungheria
-
Pagina 143: La battaglia di Posada (9-12 novembre 1330)
-
Pagina 146: La battaglia di Posada
Note[modifica | modifica wikitesto]
Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]
Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Chronicon Pictum