Anton Oliver

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Anton Oliver
Dati biografici
Paese Bandiera della Nuova Zelanda Nuova Zelanda
Altezza 184 cm
Peso 111 kg
Rugby a 15
Ruolo Tallonatore
Ritirato 2009
Carriera
Attività provinciale
1994-2006Otago85 (95)
Attività di club[1]
1996-2007Highlanders127 (40)
2007-2008Tolone23 (25)
2008Univ. di Oxford1 (0)
Attività da giocatore internazionale
1996-2007Bandiera della Nuova Zelanda Nuova Zelanda56 (15)

1. A partire dalla stagione 1995-96 le statistiche di club si riferiscono ai soli campionati maggiori professionistici di Lega
Il simbolo → indica un trasferimento in prestito

Statistiche aggiornate al 20 gennaio 2013

Anton David Oliver (Invercargill, 9 settembre 1975) è un ex rugbista a 15 neozelandese, per 11 stagioni tallonatore degli Highlanders in Super Rugby e internazionale per gli All Blacks tra il 1996 e il 2007.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Nato a Invercargill, nella regione di Southland, compì gli studi superiori a Blenheim (Marlborough), provincia per la quale esordì nel 1993 nel campionato nazionale provinciale neozelandese; l'anno seguente si trasferì a Dunedin e fu ingaggiato dalla provincia di Otago.

Nel 1995 la disciplina divenne professionistica e fu istituito il campionato SANZAR del Super Rugby; Oliver entrò nella neonata franchise degli Otago Highlanders, in seguito solamente Highlanders.

Esordì negli All Blacks nel 1997 in un test match contro Figi e prese parte alla Coppa del Mondo di rugby 1999 dove la Nuova Zelanda si classificò quarta; una serie di infortuni tra il 2002 e il 2005[1] lo tennero lontano dalla Nazionale e lo costrinsero a saltare la convocazione per la Coppa del Mondo di rugby 2003; fu tuttavia convocato nel 2007 per quella che fu l'ultima sua serie di apparizioni internazionali; già pochi mesi prima, infatti, Oliver aveva deciso di smettere con il rugby domestico per emigrare in Europa, e firmato un contratto biennale con il Tolone.

La squadra, in seconda divisione, si avvaleva del contributo di diversi ex internazionali come Andrew Mehrtens e Dan Luger, e nel 2008 fu promossa in Top 14; tuttavia Oliver, che nel frattempo era stato ammesso all'Università di Oxford per un master in conservazione e gestione delle biodiversità[2], decise di abbandonare definitivamente il rugby giocato[2]; tuttavia, a Oxford, fu chiamato nella locale squadra di rugby per disputare l'annuale Varsity Match contro Cambridge a Twickenham[2], che Oxford vinse 33-29, il punteggio complessivo più alto nella storia ultracentennale del match[3].

L'ultimo incontro in assoluto fu il 31 gennaio 2009 a Llanelli nelle file dei Barbarians in occasione dell'inaugurazione del nuovo stadio degli avversari di giornata, gli Scarlets[4]; in precedenza Oliver aveva già risposto ad altri inviti del club inglese nel 2003 e 2004, quando era stato escluso dalla nazionale neozelandese[5].

Dopo il ritiro, Oliver ha continuato gli studi, e vive a Londra[6]; attento alle tematiche ambientali[7], è dirigente in una compagnia britannica di energie rinnovabili.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) Wynne Gray, Oliver's race to heal, in The New Zealand Herald, 9 maggio 2005. URL consultato il 20 gennaio 2013.
  2. ^ a b c (EN) Mike Averis, Varsity match offers final twist in Oliver's high-profile rugby career, in The Guardian, 10 dicembre 2008. URL consultato il 20 gennaio 2013.
  3. ^ (EN) Catling's 3 tries help Oxford beat Cambridge 33-29 [collegamento interrotto], in 3 News New Zealand, 12 dicembre 2008. URL consultato il 20 gennaio 2013.
  4. ^ (EN) Game lives up to proud traditions, 1º febbraio 2009. URL consultato il 30 gennaio 2013.
  5. ^ (EN) Oliver accepts Barbarians invitation, in Independent On Line, Città del Capo, 13 maggio 2004. URL consultato il 20 gennaio 2013.
  6. ^ (EN) Richard Knowler, Anton Oliver stunned by earthquake, in Stuff, 25 marzo 2011. URL consultato il 20 gennaio 2013.
  7. ^ (EN) Chris McGrath, Anton Oliver: All-Black soldier, green warrior, in The Independent, 11 dicembre 2008. URL consultato il 20 gennaio 2013.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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