Abu Sufyan
Abū Sufyān ibn Ḥarb (La Mecca, 560 – Medina, 652) è stato un facoltoso commerciante meccano dei Banū ʿAbd Shams che, dopo la morte di Abū Jahl al-Makhzūmī e prima della sua conversione, funse da capo morale dei Coreisciti pagani ostili all'Islam.
Abū Sufyān b. Ḥarb (in arabo: أبو سفيان بن حرب) - che a lungo fu uno dei più risoluti nemici di Maometto - si convertì alla vigilia della conquista di Mecca (630) e, con lui, i suoi figli Yazīd e Muʿāwiya che entrarono subito a far parte della cerchia più intima del Profeta ricoprendo incarichi non secondari nella Umma.
Fintanto che rimase un pagano, fu sposato a Hind bt. ʿUtba, che nella battaglia di Uhud squarciò l'addome dello zio del Profeta, Hamza b. ʿAbd al-Muṭṭalib, mordendone il fegato per smania di vendetta, avendo patito la morte di suo padre ʿUtba, ucciso nella battaglia di Badr.
Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]
- Ṭabarī, Taʾrīkh al-rusul wa l-mulūk (Storia dei profeti e dei re), (ed.) Muḥammad Abū Faḍl Ibrāhīm, Il Cairo, Dār al-maʿārif, 1960-9.
- Leone Caetani, Annali dell'Islām, Milano-Roma, Hoepli – Fondazione Caetani della Reale Accademia dei Lincei, 1905-1926.
- William Montgomery Watt, Muhammad at Mecca, Oxford at the Clarendon Press, 1953.
Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]
Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]
Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Abu Sufyan
Controllo di autorità | VIAF (EN) 71254386 · LCCN (EN) nr92018984 |
---|