al-Hubab ibn al-Mundhir

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al-Ḥubāb ibn al-Mundhir b. al-Jamūḥ b. Zayd al-Anṣārī al-Khazrajī al-Sulamī, Abū ʿUmar o Abū ʿAmr (in arabo الحُــباب بن المنذر بن ﺍﻟﺠﻤﻮﺡ بن زيد?; Yathrib, 591641), è stato un Sahaba.

Fu uno degli Anṣār della tribù medinese dei Banu Khazraj.[1]

A 33 anni,[2] partecipò nel 623 alla battaglia di Badr (in occasione della quale si era convertito) e fu lui a suggerire al profeta Maometto di far riempire tutti i pozzi di Badr, salvo uno, per attirare in trappola i nemici coreisciti che provenivano dai loro commerci siriani.[3]

Su incarico di Maometto, assunse nel 628 il comando di uno dei tre raggruppamenti di musulmani impegnati nella terza battaglia del Wādī al-Qurā.

Prese parte nel 632 alla riunione nella Saqīfa dei B. Sāʿida dalla quale scaturì come primo califfo Abū Bakr.[4]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ SUNNI VIEWS ON THE CALIPHATE, su al-islam.org (archiviato dall'url originale il 5 giugno 2013).
  2. ^ Si veda Waqidi, K. al-maghāzī, 2 voll. ed. J. Marsden Jones, Londra, Oxford University Press, 1966.
  3. ^ New Page 1, su muslimworldleague.org. URL consultato il 12 settembre 2015 (archiviato dall'url originale il 3 marzo 2016).
  4. ^ Lesson Twenty-Seven, su al-shia.com. URL consultato il 12 settembre 2015 (archiviato dall'url originale il 7 marzo 2006).

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • (AR) Ibn al-Athīr, Usd al-ghāba fī maʿrifat al-Ṣaḥāba ("I leoni della foresta nella conoscenza dei Compagni"): lavoro onomastico e biografico riguardante i circa 7.500 Ṣaḥāba del profeta Muḥammad, 7 voll., Muḥammad Ibrāhīm al-Bannā, Muḥammad Aḥmad ʿAshūr, Maḥmūd al-Wahhāb Fāʾid (edd.), Il Cairo, Kitāb al-Shaʿb, 1393/1973, I, 436 (n. 1023).