8º Reggimento genio guastatori paracadutisti "Folgore"

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8º Reggimento genio guastatori paracadutisti "Folgore"
Descrizione generale
Attivo20 ottobre 1926 - 8 settembre 1943
1 agosto 1986 - 30 novembre 1995
13 ottobre 2004 - oggi
NazioneBandiera dell'Italia Italia
Bandiera dell'Italia Italia
Servizio Regio Esercito
Esercito Italiano
TipoAviotruppe
RuoloSupporto diretto al combattimento
DimensioneReggimento
Guarnigione/QGCaserma "D. Briscese" di Legnago, provincia di Verona
PatronoArcangelo Michele Patrono Aviotruppe

Santa Barbara Patrona Arma del Genio Santa Gemma Galgani

MottoAvanti è la vita
MarciaAllarmi arditi dell'aria
Battaglie/guerreSeconda guerra mondiale:

Campagna del Nordafrica

Missioni di peacekeepingITALFOR "Pellicano" - Joint Guardian - ISAF - Enduring Freedom - Antica Babilonia - Leonte - EUFOR RCA
Anniversari24 giugno (anniversario della battaglia del solstizio)
23 ottobre (anniversario della seconda battaglia di El Alamein)
Decorazionivedi le onorificenze alla bandiera
Parte di
Brigata paracadutisti "Folgore"
Reparti dipendenti
  • Compagnia CSL "Leoni"
  • 8º Battaglione guastatori paracadutisti
Comandanti
Comandante attualeCol. Daniele D'Ambrogio
Simboli
Basco amaranto, tipico della specialità
Fregio e mostrine guastatori paracadutisti
Distintivo dei guastatori paracadutisti
Brevetto di paracadutista militare
su sito ufficiale dell'Esercito Italiano.
Voci su unità militari presenti su Wikipedia

L'8º Reggimento genio guastatori paracadutisti "Folgore" è l'unico reparto di guastatori paracadutisti dell'Esercito Italiano. Esso ingloba gli assetti speciali del genio da combattimento, supporto al combattimento e protezione[1] necessari per contribuire alla manovra aviotrasportata della Brigata paracadutisti "Folgore". Per questo è in grado di operare con brevissimo preavviso, su ogni tipo di terreno, sia in ambiente permissivo sia non permissivo.

In ambito nazionale opera costantemente a supporto della popolazione sia per la bonifica del territorio da residuati bellici e altri ordigni esplosivi, anche in concorso alle forze di polizia, sia per il soccorso in caso di pubbliche calamità.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

La costituzione dell'8º Reggimento genio[modifica | modifica wikitesto]

Le origini dell'attuale 8º Reggimento genio guastatori paracadutisti "Folgore" risalgono all'8º Reggimento genio del Regio Esercito, istituito a Roma il 20 ottobre 1926 per ridenominazione del 7º Reggimento genio di Corpo d'Armata, ricevendo la bandiera dell'Arma del Genio. In origine fu strutturato su: Comando Reggimento, Colombaia di Roma, Battaglione Zappatori, Battaglione Minatori, Battaglione Telegrafisti, Deposito truppe e Distaccamento di Ozieri.

I battaglioni dell'8º Reggimento vennero impiegati in Africa Orientale Italiana e in tutti i fronti italiani della seconda guerra mondiale. Venne sciolto l'8 settembre 1943, giorno dell'annuncio dell'armistizio di Cassibile.[2]

VIII Battaglione guastatori paracadutisti[modifica | modifica wikitesto]

Guastatore Parac. del VIII Btg - El Alamein

La specialità guastatori vide gli albori in Italia a partire dal 1940, quando elementi del genio artieri vennero inviati alla Scuola Guastatori creata a Civitavecchia, zona Campo dell'Oro[3].

L'VIII Battaglione guastatori paracadutisti (motto: Rompo, Dirompo, Irrompo), parte operativa e proiettabile del Reggimento, nacque nei primi mesi del 1941 a Tarquinia (provincia di Viterbo) come una unità di fanteria organizzata su tre compagnie fucilieri, 21ª, 22ª e 23ª, più compagnia comando.

Una volta terminato l'addestramento per l'aviolancio, venne inizialmente assegnato al 3º Reggimento paracadutisti, spostandosi poi a Civitavecchia dove, nel mese di maggio 1942, e riconvertito nella nuova specialità Guastatori della fanteria.[3] Ciò si rese necessario per l'esigenza immediata di poter disporre di unità guastatori di supporto divisionale che però l'arma del Genio al momento non era in grado di esprimere nei tempi richiesti. Successivamente i neo guastatori dell'8° furono anche inviati a Bagnoli (Napoli) dove frequentarono il corso tenuto dai genieri tedeschi.

Il 1º settembre 1941 venne formata la 1ª Divisione paracadutisti nei cui ranghi furono inseriti, oltre le unità di supporto divisionale, il 1º, 2º e 3º Reggimento paracadutisti, il Reggimento artiglieria paracadutisti e appunto l'VIII Battaglione guastatori paracadutisti. Nel giugno 1942 la Divisione assunse il nome di "Folgore" e venne inviata in Nordafrica per sostenere lo sforzo bellico dell'Asse. Costituì, con il VII battaglione del 186°, il raggruppamento tattico "Ruspoli" della divisione. Il Battaglione (a meno della 23ª Compagnia che rimase in Italia insieme ad altre unità della "Folgore" per addestrare la seconda divisione paracadutisti che si stava costituendo, la "Nembo"), così combatté sul fronte africano fino alla battaglia di El Alamein agli ordini del suo primo comandante, Maggiore Giulio Burzi, già medaglia d'argento al valor militare nella prima guerra mondiale. L'unità invitta come il resto "Folgore", ridotta a poche decine di elementi, si ritirò ordinatamente in posizione di avanguardia della colonna dei paracadutisti superstiti.

I pochissimi superstiti di El Alamein e con essi l'VIII battaglione, escono dai ruolini del Regio Esercito nel deserto africano il 6 Novembre 1942.

Nel giugno 1943 il "Battaglione VIII bis", appena uscito dalla Scuola di paracadutismo di Viterbo, con la 23ª Compagnia e le ricostituite 22ª bis e 24ª bis, fu inquadrato nel 185º Reggimento paracadutisti (ex 1º) "Nembo", che era stato costituito a Pisa il 1º novembre 1942.[4]

Il battaglione misto genio[modifica | modifica wikitesto]

Nell'Esercito cobelligerante italiano, durante la guerra di liberazione, il Battaglione Misto Genio "Folgore" (184°), inquadrato nel gruppo di combattimento "Folgore", per il comportamento negli scontri di Grizzano dell'aprile 1945, ottenne la medaglia di bronzo al valor militare.[5]

Il Battaglione genio pionieri[modifica | modifica wikitesto]

Il 1º gennaio 1947 nasce il Battaglione Artieri "Folgore" dell'Esercito italiano, che assume dal 1º marzo 1950 la denominazione di Battaglione Genio Pionieri "Folgore". Ridenominato 184º battaglione genio pionieri "Santerno" dal 1º novembre 1975, per il ruolo avuto nell'attraversamento dell fiume Santerno nella battaglia dei tre fiumi durante l'offensiva di primavera degli Alleati del 1945, dal 1º agosto 1986 ha assunto la specialità "guastatori". Nel 1976 per comportamento durante il terremoto del Friuli ottenne la medaglia di bronzo al valore dell'esercito. Viene sciolto il 10 settembre 1992 in favore del ricostituito "8º reggimento genio guastatori"[6], di stanza a Villa Vicentina, in provincia di Udine, per trasformazione del 184º battaglione genio guastatori "Santerno", già appartenuto alla Divisione Meccanizzata "Folgore".

Partecipò all'operazione Pellicano inquadrato nel V Corpo d'armata, quindi venne nuovamente sciolto il 30 novembre 1995.[2]

Guastatori Paracadutisti Ricognitori in addestramento

Il Battaglione guastatori paracadutisti[modifica | modifica wikitesto]

Il 1º giugno 2001 l'8º Battaglione guastatori paracadutisti si ricostituì ufficialmente in Legnago, per cambio di denominazione del preesistente 5º Battaglione Genio Guastatori "Bolsena" (che aveva inglobato la Compagnia Genio Guastatori Paracadutisti "Folgore") che nel 2000 era stato assunto dalla brigata paracadutisti Folgore.[7][8]

Ancora una volta come in principio inquadrato nella "Folgore", questa volta però organizzato su quattro compagnie guastatori, oltre la Compagnia comando e supporto logistico. Si decise allora, oltre le storiche 22ª, 23ª e 24ª, di dare numerazione 21ª alla compagnia aggiuntiva (rispetto agli organici storici), in onore della compagnia già appartenuta al VII Battaglione paracadutisti, anch'esso distrutto durante l'epica battaglia di El Alamein, schierato anch'esso, nel Raggruppamento Ruspoli.

Il Reggimento genio guastatori paracadutisti[modifica | modifica wikitesto]

Il Reggimento guastatori paracadutisti venne infine costituito il 13 ottobre 2004 nella caserma "Donato Briscese" di Legnago, in provincia di Verona, in seguito all'elevazione al rango di reggimento dell'8º Battaglione guastatori paracadutisti.[9]

Struttura[modifica | modifica wikitesto]

  • Comando Reggimento
  • Compagnia Comando e Supporto Logistico (CCSL) "Leoni"
  • VIII Battaglione guastatori paracadutisti (Inno: "Rompo, Dirompo, Irrompo", su youtube.com.)
    • Comando Battaglione
    • 21ª Compagnia guastatori paracadutisti "Giaguari" (Inno: "Arditi dell'aria, Guastatori Parà", su youtube.com.)
    • 22ª Compagnia guastatori paracadutisti "Angeli Neri" (Inno: "Ventiduesima", su youtube.com.)
    • 23ª Compagnia guastatori paracadutisti "Cinghiali" (Inno: "Cinghiali Folgore", su youtube.com.)
    • 24ª Compagnia guastatori paracadutisti "Tigri" (Inno: "Siam Tigri", su youtube.com.)

Da notare che mentre il numero del Reggimento segue la numerazione dei reggimenti del Genio, la numerazione del Battaglione e delle Compagnie riprende quella delle unità di fanteria paracadutisti, seguendo l'ordine storico di costituzione dei reparti della 185ª Divisione paracadutisti "Folgore". Inoltre, per la numerazione dei Battaglioni, viene, come da tradizione, utilizzata la numerazione romana e non araba.

Altro particolare è che in origine i battaglioni erano organizzati su base ternaria (tre compagnie paracadutisti). Con la riorganizzazione dei Battaglioni su base quaternaria, fu scelto di ricostituire la 21ª compagnia la quale, benché originariamente non appartenuta al VIII ma al VII Battaglione paracadutisti, si distinse particolarmente durante la battaglia di El Alamein combattendo nel settore contermine a quello assegnato ai guastatori paracadutisti.

Comandanti[modifica | modifica wikitesto]

I Comandanti del reggimento (fino al settembre 2004 del battaglione)[10]"

Ten.Col. M.A.V.M. Giulio Burzi feb 1941 1942
Cap. Gianfranco Conati 1942 set 1943
Ten.Col. Scala Massimo set 2000 set 2001
Ten.Col. Fanni Maurizio set 2001 set 2002
Ten.Col. Stella Vittorio Antonio set 2002 set 2003
Ten.Col. Vecchio Vincenzo set 2003 set 2004
Col. Massimo Scala ott 2004 set 2006
Col. Giangaetano Carancini set 2006 set 2008
Col. Vittorio Antonio Stella set 2008 ott 2010
Col. Pasquale Varesano ott 2010 ott 2011
Col. Salvatore Tumminia ott 2011 set 2013
Col. Domenico D'Ortenzi set 2013 set 2016
Col. Carlo Di Pasquale set 2016 set 2018
Col. Antonio D'Agostino set 2018 set 2019
Col. Gianluca Dello Monaco set 2019 ott 2021
Col. Fabio Mariano ott 2021 dic 2023
Col. Daniele D'Ambrogio dic 2023 in carica

Compiti[modifica | modifica wikitesto]

Il Reggimento ha il compito di supportare la manovra della grande unità paracadutista garantendo la mobilità delle forze amiche all'interno dell'area d'operazione e sfavorendo al contempo quella delle forze ostili. Per tale motivo i guastatori paracadutisti devono essere esperti esploratori e scout, maestri nel maneggio e nell'impiego degli esplosivi, genieri capaci di posare o creare ostacoli ma anche di rimuoverli, e capaci di costruire ponti tattici. Ovviamente, come per tutte le altre unità paracadutiste della Folgore, l'ambito preferenziale d'impiego del reparto è nelle operazioni avioportate.

Oltre questi compiti prettamente militari, l'8º Reggimento guastatori paracadutisti opera quotidianamente anche per supportare la popolazione. Gli artificieri del reggimento si occupano della bonifica dei residuati bellici e degli ordigni inesplosi di qualsiasi genere rinvenuti. Infine i guastatori paracadutisti, quando chiamati, intervengono anche in caso di pubbliche calamità, pubblica esigenza o in concorso alle forze di polizia.

Arruolamento e formazione[modifica | modifica wikitesto]

Per diventare un guastatore paracadutista bisogna innanzitutto essere paracadutisti militari. La Brigata paracadutisti "Folgore" impiega da sempre solo personale volontario, selezionato, il cui addestramento necessita una permanenza minima nei reparti superiore ad un anno. I volontari devono superare il corso di specialità, detto anche corso individuale al combattimento. In questo corso si viene addestrati all'addestramento di base che deve essere comune a tutti i paracadutisti,[11] dove si consegue il brevetto di paracadutista militare. A questo punto i paracadutisti devono esser qualificati guastatori. È la scuola del genio a rilasciare la qualifica "minex" (ex corso guastatori) della durata di tre mesi.

Operazioni[modifica | modifica wikitesto]

Guerre[modifica | modifica wikitesto]

Crisis Response Operations[modifica | modifica wikitesto]

Team EOD mentre bonifica un residuato bellico
  • Afghanistan - Resolute Support
  • Niger - MISIN
  • Somalia - EUTM Somalia

Interventi per pubblica utilità[modifica | modifica wikitesto]

I caduti in operazione nel dopoguerra[modifica | modifica wikitesto]

Simboli[modifica | modifica wikitesto]

La Bandiera[modifica | modifica wikitesto]

La Bandiera di guerra o di combattimento affidata all'8º Reggimento guastatori paracadutisti "Folgore"è stata simbolo nell'ordine di:

  • 8º Reggimento genio 20 ottobre 1926 - 8 settembre 1943
  • 184º Battaglione genio pionieri "Santerno" 1º novembre 1975 - 31 luglio 1986
  • 184º Battaglione genio guastatori "Santerno" 1º agosto 1986 - 10 settembre 1992
  • 8º Reggimento genio pionieri 11 settembre 1992 - 30 novembre 1995
  • 8º Battaglione guastatori paracadutisti "Folgore" 1º giugno 2001 - 12 ottobre 2004
  • 8º Reggimento guastatori paracadutisti "Folgore" dal 13 ottobre 2004 - oggi

Stemma araldico[modifica | modifica wikitesto]

Lo stemma araldico

Scudo: interzato da pergola d'argento. La parte superiore è di porpora e contiene la lupa capitolina di Roma in oro, a ricordo dei legami territoriali e tradizionali con la Capitale ove l'8º Reggimento genio è nato e vissuto fino al 1943 (quando venne sciolto). La parte sinistra è azzurra con in mezzo, simbolo di valore, il silfio d'oro reciso di Cirenaica a ricordo del valore dei genieri impiegati in Nordafrica nel corso del secondo conflitto mondiale. La parte destra è verde ed è divisa da tre "sbarre ondate d'argento" che rappresentano dei fiumi dell'Emilia (Santerno, Senio e Sillaro) nelle cui valli il Battaglione misto genio "Folgore" nel 1945 ha meritato la medaglia di bronzo al valor militare rappresentata dalla stella d'azzurro.[17]

Ornamenti esteriori: sullo scudo corona turrita d'oro, accompagnata sotto da due nastri annodati nella corona, scendenti e svolazzanti in sbarra e in banda al lato dello scudo, rappresentativi delle ricompense al valore. Sotto lo scudo su lista bifida d'oro, svolazzante, con la concavità rivolta verso l'alto, il motto "Avanti è la vita".[17]

Sistemi d'arma in dotazione[modifica | modifica wikitesto]

Mezzi in dotazione[modifica | modifica wikitesto]

Mezzi speciali del Genio in dotazione[modifica | modifica wikitesto]

  • Autocarro ribaltabile medio Astra SM 44.31
  • Autocarro ribaltabile pesante Astra SM 66.45
  • Autocarro con piattaforma aerea Astra SM 44.31
  • Autocarro del Genio Astra SM 66.40
  • Autocarro del Genio con gruetta Astra SM 66.40
  • Autogrù M180
  • Terna piccola capacità JCB 1CX
  • Terna media capacità Komatsu WB97S5
  • Rimorchio per complessi traino del Genio
  • Barchino a scafo rigido
  • Battello pneumatico d'assalto

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Croce di Cavaliere dell'Ordine Militare d'Italia - nastrino per uniforme ordinaria
«Glorioso reggimento, connubio di capacità tecniche e militari, protagonista delle eroiche vicende dell'Arma del Genio, si è adoperato in molteplici e rischiosi teatri operativi. I guastatori dell'8 ° si sono prodigati, in ogni circostanza, con intrepido coraggio e indomito valore, garantendo la protezione, la mobilità e la libertà d'azione delle forze sul terreno, attraverso il ripristino della viabilità e la bonifica di aree e di itinerari da mine e da letali ordigni improvvisati. Gli uomini e le donne dell'unità, sorretti da nobili ideali, hanno scritto memorabili pagine di silenziosa abnegazione della storia del reparto, contribuendo ad accrescere il lustro e il prestigio dell'Italia e delle sue Forze Armate in campo internazionale. Afghanistan, Libano, Iraq, Niger, Libia, Repubblica Centrafricana, 2004 - 2022.»
— 25 ottobre 2023
Medaglia d'Argento al Valore dell'Esercito - nastrino per uniforme ordinaria
«In occasione del violento sisma che colpiva duramente il centro Italia, l’8º Reggimento Genio, degno interprete delle più nobili tradizioni militari, si prodigava, con generoso slancio e profondo impegno, in immediati interventi a supporto delle popolazioni duramente colpite, fornendo un’ennesima prova di sacrificio, abnegazione e incondizionata dedizione. L’eccezionale perizia, la spiccata professionalità e la profonda umanità profuse dai guastatori paracadutisti hanno permesso all’Unità di distinguersi per efficacia e coraggio, contribuendo ad accrescere significativamente il lustro e il prestigio dell’Esercito agli occhi dell’intera collettività nazionale. (Centro Italia, agosto 2016 – aprile 2017 - al 8º Reggimento Guastatori Paracadutisti "Folgore").»
— 20 novembre 2017[18]
Medaglia di Bronzo al Valor Militare - nastrino per uniforme ordinaria
«Nella bonifica di strade e campi minati, nei lavori di rafforzamento delle posizioni, nel mantenimento dei collegamenti nelle ore più dure della battaglia, Artieri, Telefonisti e Marconisti divisero sempre, in nobile gara, i rischi dei posti avanzati e delle pattuglie spinte ad aprire il varco entro il micidiale groviglio delle mine. Coinvolti spesso in combattimento quando l'attrezzo più non soccorse, fanti tra i fanti ne seppero emulare slancio, valore e tenacia. In ogni occasione, nelle linee e nei lavori di immediata retrovia il Battaglione Misto Genio "Folgore" riaffermò sempre la nobile tradizione di operosità e di gloria dell'Arma (Valli Santerno, Senio, Sillaro, marzo-aprile 1945 - C.Grizzano, 19 aprile 1945).»
— 24 luglio 1947[18]
Medaglia di Bronzo al Valore dell'Esercito - nastrino per uniforme ordinaria
«Impegnato nelle operazioni di soccorso alle popolazioni del Friuli duramente colpite da un grave sisma, si prodigava tempestivamente, con spiccato coraggio e singolare perizia, nell'opera di rimozione delle macerie, di soccorso ai feriti e di aiuto ai superstiti. L'impiego generoso di tutti gli uomini e di tutti i mezzi disponibili contribuiva validamente a rendere meno gravi le conseguenze dell'evento tellurico. (Friuli, 6 - 15 maggio 1976 - Al 184º Battaglione Genio Pionieri "Santerno").»
— 4 gennaio 1978[18]
Croce d'Argento al Merito dell'Esercito - nastrino per uniforme ordinaria
«Prestigioso reggimento, intervenendo tempestivamente nella fase iniziale e più acuta di una grace emergenza epidemiologica, riusciva a garantire un decisivo soccorso alla popolazione prodigandosi con altissimo senso del dovere a supporto della struttura commissariale e delle autorità civili. Chiaro esempio di ferrea determinazione, straordinaria efficienza e sincero altruismo provvedeva alla realizzazione, in tempi ridottissimi, di postazioni di controllo e di presidi vaccinali mobili. Animato da eccezionale spirito di abnegazione effettuava, con solenne rispetto, il trasporto dei feretri dei cittadini deceduti. Italia settentrionale, febbraio 2020 - novembre 2021.»
— 1º luglio 2022
Cittadinanza onoraria Comune di Legnago - nastrino per uniforme ordinaria
«(Legnago, 13 giugno 2013 - Al 8º Reggimento Genio Guastatori Paracadutisti "Folgore").»
— 13 giugno 2013[19]

Decorati[modifica | modifica wikitesto]

Medaglia d'oro al valor militare - nastrino per uniforme ordinaria

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Funzioni operative.
  2. ^ a b 8° Reggimento Genio Guastatori Paracadutisti "Folgore" - La storia, in esercito.difesa.it. URL consultato il 20 luglio 2014 (archiviato dall'url originale il 25 agosto 2014).
  3. ^ a b Scuola Guastatori a Campo dell'Oro, in tesoridellazio.it. URL consultato il 30 marzo 2014 (archiviato dall'url originale il 4 marzo 2016).
  4. ^ Associazione "Nembo" - La costituzione della 184ª Divisione paracadutisti "Nembo", in nembo.info. URL consultato il 6 luglio 2013.
  5. ^ Il Medagliere, su esercito.difesa.it (archiviato dall'url originale il 13 marzo 2017).
  6. ^ Il 184º battaglione genio.
  7. ^ Silvestri-Angioni- Lombardi, Genio Guastatori, REI (Rifreddo), 27 maggio 2015, p. 113, ISBN 978-2-37297-219-2. URL consultato il 17 gennaio 2023.
  8. ^ www.guastatori.it.
  9. ^ Il reggimento - la storia esercito.difesa.it, su esercito.difesa.it. URL consultato l'11 marzo 2017 (archiviato dall'url originale il 12 marzo 2017).
  10. ^ I Comandanti, in angetitalia.it. URL consultato il 17 maggio 2013 (archiviato dall'url originale il 29 ottobre 2013).
  11. ^ Corso di Paracadutismo, in esercito.difesa.it. URL consultato il 12 maggio 2013 (archiviato dall'url originale il 29 marzo 2013).
  12. ^ Operazione Domino, in esercito.difesa.it. URL consultato il 18 maggio 2013 (archiviato dall'url originale il 19 dicembre 2013).
  13. ^ a b Grado ricevuto post mortem alla memoria.
  14. ^ a b Incidenti e Caduti, in difesa.it. URL consultato il 9 maggio 2013 (archiviato dall'url originale il 3 aprile 2013).
  15. ^ Motivazione Croce d'onore Caporale maggiore scelto Alessandro Di Lisio, in quirinale.it. URL consultato il 19 maggio 2013.
  16. ^ Motivazione Croce d'onore Caporale maggiore scelto Roberto Marchini, in quirinale.it. URL consultato il 19 maggio 2013.
  17. ^ a b 8º Reggimento Genio Guastatori Paracadutisti "Folgore" - Lo stemma, in esercito.difesa.it. URL consultato il 20 luglio 2014 (archiviato dall'url originale il 25 agosto 2014).
  18. ^ a b c 8° Reggimento Genio Guastatori Paracadutisti "Folgore" - Il medagliere, in esercito.difesa.it. URL consultato il 24 aprile 2013 (archiviato dall'url originale il 13 maggio 2014).
  19. ^ Consegna Cittadinanza Onoraria all'8º Reggimento G Gua Par "Folgore", in esercito.difesa.it. URL consultato il 14 ottobre 2021 (archiviato dall'url originale il 28 giugno 2013).

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Nino Arena, El Alamein, Milano, Ugo Mursia Editore, 2008.
  • Nino Arena, Folgore. Storia del paracadutismo militare italiano, Roma, Centro Editoriale Nazionale, 1981.
  • Alberto Bechi Luserna, I ragazzi della Folgore, Milano, Libreria Militare Editrice, 1970.
  • Paolo Caccia Dominioni e Giuseppe Izzo, Takfìr, Milano, Ugo Mursia Editore, 2006.
  • Emilio Camozzi, El Alamein: l'inferno o giù di lì, Milano, Lo scarabeo, 2011.
  • Renato Migliavacca, Assalti e contrassaltiː i paracadutisti italiani in Africa, Milano, Edizioni Auriga, 1996.
  • Renato Migliavacca, Cannoni nel deserto, Milano, Edizioni Auriga, 2021.
  • Renato Migliavacca, Folgore nella Battaglia di El Alamein, Voghera, Publitalia, 1972.
  • Renato Migliavacca, Nel nome Folgore: nascita e impiego della 1ª Divisione Paracadutisti, Milano, Edizioni Auriga, 1996.
  • Raffaele D'Oronzo, Folgore e si moriva, Milano, Ugo Mursia Editore, 2004.
  • Battista Trovero, Ritorno a El Alamein, Milano, Ugo Mursia Editore, 1999.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]