The Getaway (album Red Hot Chili Peppers): differenze tra le versioni

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Versione delle 10:22, 20 nov 2016

The Getaway
album in studio
ArtistaRed Hot Chili Peppers
Pubblicazione17 giugno 2016
Durata53:41
Dischi1
Tracce13
GenereRock alternativo
Funk rock
EtichettaWarner Bros.
ProduttoreDanger Mouse
FormatiCD, download digitale
Certificazioni
Dischi d'oroBandiera dell'Austria Austria[1]
(vendite: 7 500+)

Bandiera della Polonia Polonia[2]
(vendite: 10 000+)
Bandiera della Svizzera Svizzera[3]
(vendite: 10 000+)
Bandiera dell'Australia Australia[4]
(vendite: 35 000+)
Bandiera del Canada Canada[5]
(vendite: 40 000+)
Bandiera dell'Italia Italia[6]
(vendite: 25 000+)
Bandiera degli Stati Uniti Stati Uniti[7]
(vendite: 500 000+)
Bandiera del Regno Unito Regno Unito[8]
(vendite: 100 000+)

Red Hot Chili Peppers - cronologia
Album precedente
(2015)
Album successivo
Singoli
  1. Dark Necessities
    Pubblicato: 5 maggio 2016
  2. Go Robot
    Pubblicato: 13 settembre 2016

The Getaway è l'undicesimo album in studio del gruppo musicale statunitense Red Hot Chili Peppers, pubblicato il 17 giugno 2016 dalla Warner Bros. Records.[9]

Uscito a cinque anni di distanza dal precedente I'm with You, l'album è stato prodotto per la prima volta dopo 20 anni di collaborazione (iniziata con Blood Sugar Sex Magik nel 1991), non da Rick Rubin ma da Danger Mouse e missato da Nigel Godrich.[9] Si tratta inoltre del secondo album in studio inciso con il chitarrista Josh Klinghoffer, sostituto dello storico John Frusciante.[10] Il disco è stato anticipato dall'uscita del brano Dark Necessities, il primo singolo estratto il 5 maggio 2016.[11] Il brano è riuscito a entrare all'interno della Top 10 della Alternative Songs, stilata dalla rivista Billboard, rendendo i Red Hot Chili Peppers la band musicale con il più alto numero di singoli arrivati in tale classifica (25), seguiti dagli U2 con 23 singoli.

Il disco

Genesi e contesto

I Red Hot Chili Peppers in concerto nel 2016 mentre eseguono Dark Necessities.

L'idea di poter registrare e pubblicare un nuovo album si fece strada tra i membri della band agli inizi del 2014. Il progetto venne tuttavia posticipato di otto mesi dal bassista Flea, a causa di una rottura del braccio in seguito a una caduta dallo snowboard. Il frontman della band Anthony Kiedis dichiarò in un'intervista per BBC Radio 2 il 9 maggio 2014 che il loro nuovo album sarebbe stato influenzato da generi e sonorità mai sperimentate prima dalla band, in risposta ai tanti musicisti e produttori con cui la band ebbe a che fare. Anche Chad Smith non si limitò a qualche premessa riguardante The Getaway, annunciando Danger Mouse come produttore esecutivo e negando qualsiasi collaborazione con il produttore Rick Rubin, aggiungendo che il gruppo avrebbe voluto optare per altri generi musicali. L'8 maggio 2016 il chitarrista dei Pearl Jam Mike McCready dichiarò che l'album sarebbe stato caratterizzato da sonorità funk, R&B e heavy metal, con un leggero accenno al brano Controversy di Prince.

Il 26 maggio 2016 è stata annunciata la data ufficiale del rilascio dell'album, intitolato The Getaway e previsto per il 17 giugno dello stesso anno. I vari membri della band hanno poi confermato che nel nuovo disco vi sarebbero state apparizioni di Elton John, Paul McCartney e di Anna Waronken, leader del gruppo rock That Dog. Il 26 aprile viene reso disponibile per l'ascolto il brano Dark Necessities, primo singolo estratto dall'album e pubblicato il 5 maggio 2016.

Promozione

Il primo singolo estratto dall'album è stato il brano Dark Necessities,[11] pubblicato il 5 maggio 2016; a esso hanno fatto seguito le anteprime dei brani The Getaway e We Turn Red, rispettivamente uscite il 27 maggio e il 10 giugno 2016. Il secondo singolo estratto dall'album è stato Go Robot, come annunciato dal batterista Chad Smith.[12][13]

Accoglienza

The Getaway è stato ben accolto sia dalla critica specializzata che dai fan. Su Metacritic, l'album detiene un punteggio di 66 su 100, punteggio che indica recensioni generalmente favorevoli. Tra le recensioni positive c'è quella di Nate Chinen del New York Times, che ha recensito il disco dicendo che pur non essendo un album che suona come un album del periodo d'oro dei Red Hot Chili Peppers, è il sound perfetto per ricordare com'erano. Andy Gill del quotidiano The Indipendent ha recensito il disco dando ad esso un punteggio di 4 stelle su 5, mentre un'altra recensione molto positiva l'ha data Simon Harper della rivista Clash dando al disco un punteggio di 8 stelle su 10 e parlandone come "un disco intimo ed espressivo". Harper ha anche premiato la band per aver spaziato in sonorità melodiche ma dinamiche. David Stubbs di Classic Rock ha premiato la band e il produttore dell'album Danger Mouse per la qualità della produzione e dell'album e per l'esperienza e le grandi doti della band e ha definito l'album «variegato e sognante». Glenn Gamboa del Newsday ha premiato con un A- il disco definendolo "energico e avventuroso", "un mix tra la selvaggità di Mother's Milk e le ambizioni di Stadium Arcadium che vengono fusi per creare uno degli album più consistenti dei Red Hot" e ha anche premiato il chitarrista Josh Klinghoffer. Anche Darryl Sterdan del Toronto Sun ha recensito l'album favorevolmente definendolo «un esercizio di finezza e sfumatura». Will Hermes della celebre rivista Rolling Stone ha recensito l'album in maniera favorevole e ha dato all'album un punteggio di 3 1/2/5 dicendo «l'undicesimo album dei Red Hot Chili Peppers è un tentativo coraggioso di distruggere il loro passato sfrenato con le loro ambizioni musicali di oggi, non sempre in maniera perfetta ma convincente». Matt Collar di AllMusic ha dato all'album un punteggio di 4/5 definendolo «un lavoro sofisticato, sfumato, molto maturo ma anche triste capace di mostrare la creatività del gruppo». Patrick Ryan di USA Today ha recensito l'album favorevolmente definendolo «la loro semi-reinvenzione». Chris Childers di Loudwire ha premiato la sperimentazione sonora dell'album e ha recensito favorevolmente il disco. Steve Keros dell'Entertainment Weekly ha recensito l'album favorevolmente dando esso una B.

Non sono mancate le recensioni miste o medie come quella di Alex Flood della rivista britannica New Musical Express che ha dato all'album un punteggio di 3/5, elogiando i singoli Dark Necessities e Go Robot ma criticando il gruppo per non aver esternato fuori il loro meglio. Harriet Gibsone del The Guardian ha scritto una recensione mista riguardo l'album e ha dato ad esso 3/5 definendolo «troppo malinconico e spaziante». Dan Caffrey di Consequence Of Sound e Dan Bogosian di A.V. Club hanno dato all'album un voto di C+ e hanno scritto delle recensioni medie. Zoe Camp di Pitchfork Media ha scritto una recensione media sull'album dandogli un punteggio di 5,4/10 e criticando la psichedelia e la spazialità dell'album ed anche la band per aver fatto un album lussureggiante ma non consistente.

Una recensione negativa l'ha data Lauren Murphy dell'Irish Times dando all'album un punteggio di 2/5 e dicendo che nonostante la canzone Feasting On The Flowers fosse convincente, il resto dava un'aria vaga e ridicola.

In Italia le recensioni sono state favorevoli come quella data dal sito Ondarock che ha dato all'album un punteggio di 6,5 definendolo «un album dignitoso, il più bello dai tempi di Californication». Il giornale torinese La Stampa lo definisce favorevolmente «la fuga rock dei Red Hot Chili Peppers» mentre il sito web Rockol lo definisce «un disco dalle grandi tessiture artistiche». Rolling Stone Italia lo recensisce favorevolmente mentre la rivista Panorama ha premiato il disco definendolo «convincente».

Tracce

  1. The Getaway – 4:10
  2. Dark Necessities – 5:02
  3. We Turn Red – 3:20
  4. The Longest Wave – 3:31
  5. Goodbye Angels – 4:28
  6. Sick Love – 3:41
  7. Go Robot – 4:23
  8. Feasting on the Flowers – 3:22
  9. Detroit – 3:46
  10. This Ticonderoga – 3:35
  11. Encore – 4:14
  12. The Hunter – 4:00
  13. Dreams of a Samurai – 6:09

Formazione

Gruppo
Altri musicisti

Note

  1. ^ (EN) ARIA Accreditations (1987-2010), su australianfuncountdowns.blogspot.it, ARIA Charts. URL consultato il 7 marzo 2008.
  2. ^ (EN) ARIA Accreditations (1987-2010), su australianfuncountdowns.blogspot.it, ARIA Charts. URL consultato il 7 marzo 2008.
  3. ^ (EN) ARIA Accreditations (1987-2010), su australianfuncountdowns.blogspot.it, ARIA Charts. URL consultato il 7 marzo 2008.
  4. ^ (EN) ARIA Accreditations (1987-2010), su australianfuncountdowns.blogspot.it, ARIA Charts. URL consultato il 7 marzo 2008.
  5. ^ Certificazioni, su fimi.it, Federazione Industria Musicale Italiana. URL consultato il 19 agosto 2016.
  6. ^ Certificazioni, su fimi.it, Federazione Industria Musicale Italiana. URL consultato il 19 agosto 2016.
  7. ^ (EN) ARIA Accreditations (1987-2010), su australianfuncountdowns.blogspot.it, ARIA Charts. URL consultato il 7 marzo 2008.
  8. ^ Certificazioni, su fimi.it, Federazione Industria Musicale Italiana. URL consultato il 19 agosto 2016.
  9. ^ a b La "fuga" rock dei Red Hot Chili Peppers, su LaStampa.it. URL consultato il 17 giugno 2016.
  10. ^ Red Hot Chili Peppers: il prossimo album sarà super-funky - Rock News, su www.virginradio.it. URL consultato il 17 giugno 2016.
  11. ^ a b Red Hot Chili Peppers, dopo 5 anni ecco il nuovo singolo "Dark Necessities". E la band sarà in tour in Italia a ottobre, su Il Fatto Quotidiano, 6 maggio 2016. URL consultato il 17 giugno 2016.
  12. ^ Sir Psycho Sexy, Go Robot": Chad Smith rivela il secondo singolo da The Getaway, su venicequeen.it. URL consultato il 15 giugno 2016.
  13. ^ (EN) Future Releases, su allaccess.com. URL consultato il 3 settembre 2016 (archiviato dall'url originale il 3 settembre 2016).

Collegamenti esterni

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