Tenneco

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Tenneco, Inc.
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StatoBandiera degli Stati Uniti Stati Uniti
Forma societariaPublic company
Borse valoriNYSE: TEN
Russell 2000 Component
ISINUS8803491054
Fondazione1940 come Tennessee Gas and Transmission Company
Sede principaleLake Forest (Illinois)
Persone chiaveBrian Kesseler, Chairman & CEO
Kenneth R. Trammell, CFO
James Harrington, Senior Vice President e General Counsel[1]
Settoreautomotive
Prodotticomponenti per automotive
Fatturato8,599 miliardi di US$[2] (2016)
Dipendenti32 000[3] (2017)
Sito webwww.tenneco.com/

La Tenneco è una società statunitense tra le Fortune 500, quotata alla New York Stock Exchange dal 5 novembre 1999 con simbolo "TEN". Tenneco, con sede a Lake Forest (Illinois)[4] è un fornitore per l'industria automobilistica OEM e after-market.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Tenneco, Inc. ha origini dalla Chicago Corporation, fondata nel 1930.[5] Tenneco come denominazione nasce però dalla Tennessee Gas and Transmission Company, fondata nel 1940[6], società che si occupava di metanizzazione del territorio negli USA. Nel 1966 venne creata la Tenneco, Inc.

Metano[modifica | modifica wikitesto]

Durante la seconda guerra mondiale l'industria estrattiva di metano si sviluppò nell'area degli Appalachi. Lo sviluppo della tecnologia nucleare del Progetto Manhattan a Oak Ridge (Tennessee) richiedeva grandi quantità di energia elettrica della Tennessee Valley Authority. La Chicago Corporation acquisì una licenza dalla Federal Power Commission (FPC) per creare un gasdotto dal New England. Il Tennessee Gas Pipeline, una volta di proprietà della El Paso Corporation, fa parte ora della Kinder-Morgan e TransCanada.

Diversificazione[modifica | modifica wikitesto]

Negli anni '50 vengono acquisite Sterling Oil, Del-Key Petroleum e Bay Petroleum.[7] La divisione Tennessee della Chicago Corporation acquista Tennessee Gas Transmission Company nel 1943 per la costruzione di metanodotto di 1 265 miglia (2 036 km) dal Texas al Virginia Occidentale. La prima linea fu completata nell'ottobre 1944. Altre tre linee per un totale di 3 840 miglia (6 180 km)[6] furono completate nei successivi 15 anni per provvedere il gas a New York e New Jersey.[8]

Nel 1966, Tennessee Gas fu incorporata come Tenneco, Inc.[5] Tenneco si espanse in diversi business per diversificarsi. Tenneco comprò la Houston Oil & Minerals Corporation nei tardi anni '70. Tenneco costruì e gestì distributori di benzina che vennero chiusi e/o rimarchiati a metà anni '90.[6]

Case Corporation[modifica | modifica wikitesto]

Negli anni '70, Tenneco comprò il 53% di J.I. Case posseduto dalla Kern County Land Company.[9] Nel 1972, Tenneco comprò la David Brown Tractors Ltd. e la fuse con la J.I. Case. Nel 1984, Case comprò la International Harvester e la fuse con J.I. Case. Il marchio inizialmente fu Case International e poi Case IH. Tenneco comprò anche la Steiger Tractor nel 1986, fondendola con Case IH.

Tenneco comprò le aziende sull'orlo del fallimento per farle rinascere. Ciò funzionò bene per Newport News Shipbuilding ma fallì miseramente per le macchine agricole. Dal 1988, le perdite furono di $2 milioni al giorno. Le banche costrinsero a vendere le compagnie petrolifere.[10]

Nel 1994 Tenneco decide di vendere le macchine agricole vendendo il 35% della Case Corporation.[11] Nel 1996, lo spin-off di Case Corporation fu completato. L'azienda fu acquisita da FIAT nel 1999 e fusa con New Holland Agriculture creando la CNH Global.[12]

Consolidamento[modifica | modifica wikitesto]

Tenneco Inc. emerse dalla conglomerata di sei business: navi, packaging, macchine agricole e da costruzione, gas, automotive e chimica.[13] Il settore automotive fu ceduto nel 1991 così come packaging, energia, metano, e cantieristica navale.[6] Tutti i business eccetto l'automotive e il packaging furono disposte tra il 1994 e il 1996 (OPA, vendite, spin-off e fusioni).[13] Nel 1999, Tenneco Packaging fu rinominata Packaging Corporation of America (Pactiv Corporation).[13]

Tenneco Automotive[modifica | modifica wikitesto]

Dagli anni '60 Tenneco Automotive produsse marmitte in Europa, inclusa la catena "Pit Stop" in Germania. Il gruppo comprò un sito produttivo in Germania a Virnheim nel 1969, Starla nel 1974 e in Francia a Bellanger; la Harmo Industries nel 1976; in Danimarca la Lydex nel 1978.[14]

Negli anni a seguire fino al 1997 avvenne una riorganizzazione e le attività in ambito automotive vennero poi poste nella nuova società Tenneco Automotive. Il 28 ottobre 2005 il nome cambiò da Tenneco Automotive a „Tenneco Inc.“.

Il 1º ottobre 2018 Tenneco acquisisce la Federal-Mogul.[15]

Attività[modifica | modifica wikitesto]

Tenneco è una multinazionale con 89 stabilimenti in 26 paesi. In nord America le sedi sono in Illinois, Indiana, Michigan, Tennessee, Georgia e Ohio. In Europa è presente in Belgio, Polonia, Repubblica ceca, Germania, UK, Francia, Italia, Spagna e Portogallo. In Asia in India, Cina, Singapore e Giappone, Australia. In Africa è presente in Sudafrica. Tenneco detiene i seguenti marchi:

I prodotti vengono venduti a oltre 500 clienti after-market e a oltre 25 costruttori, incluso Audi, Chrysler, Daimler, Enfield, Fiat, Ford Motor Company, General Motors, Honda, Navistar International, Jaguar Cars, Mahindra & Mahindra, Maruti Suzuki, Mazda, Mitsubishi, Nissan, Porsche, PSA Peugeot Citroën, Renault, Škoda, Suzuki, Tata, Toyota, TVS, Volkswagen Group, Volvo, E-Z-GO.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Leadeership Team, su tenneco.com, Tenneco Inc. URL consultato il 3 settembre 2016 (archiviato dall'url originale l'11 settembre 2016).
  2. ^ https://finance.yahoo.com/quote/TEN/financials?p=TEN
  3. ^ (EN) Tenneco, su Fortune. URL consultato il 1º dicembre 2018.
  4. ^ (EN) "Facilities directory Archiviato il 18 luglio 2011 in Internet Archive.." Tenneco. Retrieved on May 14, 2010.
  5. ^ a b (EN) TENNECO BUILDING, Diana J. Kleiner, Handbook of Texas Online (retrieved 11 August 2010)
  6. ^ a b c d (EN) Tenneco Inc. -- Company History, Funding Universe (retrieved 12 September 2010)
  7. ^ (EN) Tenneco Inc.
  8. ^ (EN) Directory of Company Histories, 1988, Encyclopedia.com (retrieved 11 September 2010)
  9. ^ (EN) http://www.fundinguniverse.com/company-histories/Tenneco-Inc-Company-History.html
  10. ^ (EN) Tenneco Oil Exploration Company
  11. ^ (EN) Kathryn Jones, COMPANY REPORTS; Tenneco to Offer 35% of J.I. Case, in The New York Times, 27 aprile 1994.
  12. ^ (EN) http://www.fundinguniverse.com/company-histories/CNH-Global-NV-company-History.html
  13. ^ a b c (EN) Tenneco History, su tenneco.com. URL consultato il 12 maggio 2017.
  14. ^ (EN) Jørgen Burchardt, Lydpotter, arbejde og ledelse. Walker Danmark., Ringe, Kulturbøger, 2008, p. 160, ISBN 87-88327-17-5.
  15. ^ Post Meridian, Our Journeys Start Now, su vimeo.com, 27 settembre 2018. URL consultato l'8 ottobre 2018.
  16. ^ Monroe Shocks and Struts, su monroe.com, 2005. URL consultato il 6 febbraio 2008.
  17. ^ Walker Exhaust, su walkerexhaust.com, 2006. URL consultato il 6 febbraio 2008.
  18. ^ Brands - Rancho, su tenneco.com, 2005. URL consultato il 12 marzo 2011 (archiviato dall'url originale il 16 luglio 2011).
  19. ^ Brands - DynoMax, su tenneco.com, 2005. URL consultato l'11 marzo 2011 (archiviato dall'url originale il 16 luglio 2011).
  20. ^ Brands - Clevite Elastomers, su tenneco.com, 2005. URL consultato il 12 marzo 2011 (archiviato dall'url originale il 16 luglio 2011).
  21. ^ Gillet GmbH, su gillet.com, 2008. URL consultato il 6 febbraio 2008.
  22. ^ Brands - Fonos, su tenneco.com, 2005. URL consultato il 12 marzo 2011 (archiviato dall'url originale il 16 luglio 2011).
  23. ^ Brands - Fric-Rot, su tenneco.com, 2005. URL consultato il 12 marzo 2011 (archiviato dall'url originale il 16 luglio 2011).
  24. ^ Kinetic Suspension Technology, su tenneco.com. URL consultato il 12 marzo 2011 (archiviato dall'url originale il 16 luglio 2011).
  25. ^ Thrush, su thrushexhaust.com, 2007. URL consultato il 6 febbraio 2008.
  26. ^ Brands - DNX, su tenneco.com, 2005. URL consultato il 6 febbraio 2008 (archiviato dall'url originale il 13 gennaio 2008).
  27. ^ Brands - Marzocchi, su tenneco.com, 2008. URL consultato il 6 febbraio 2008 (archiviato dall'url originale il 10 febbraio 2010).
  28. ^ Brands - Axios, su tenneco.com, 2011. URL consultato il 12 marzo 2011 (archiviato dall'url originale il 16 luglio 2011).
  29. ^ Brands - Lukey, su tenneco.com, 2011. URL consultato il 12 marzo 2011 (archiviato dall'url originale il 16 luglio 2011).

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