Piano/Ho paura

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Piano/Ho paura
singolo discografico
ArtistaMina
Pubblicazione28 ottobre[1][2] 1960
GenereMusica leggera
Pop
EtichettaItaldisc MH 72
ArrangiamentiTony De Vita
Formati7"
Mina - cronologia
Singolo precedente
(1960)

Piano/Ho paura è il 30º singolo discografico di Mina, pubblicato dall'etichetta discografica Italdisc nel 1960.[2][3]

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Ne esiste una versione promozionale per jukebox (NON in vendita) con identico numero di catalogo.

Ha un'unica copertina ufficiale.

I due brani completano il primo volume dell'antologia in 3 CD Ritratto: I singoli Vol. 1 del 2010, che riepiloga in ordine cronologico i lati A e B di tutti i 45 giri pubblicati dagli inizi fino a questo singolo.[4]

Nelle due canzoni Mina è accompagnata dal maestro Tony De Vita con la sua orchestra.

Piano (Softly, as I Leave You) fa parte anche dell'EP Il cielo in una stanza/Confidenziale/Piano/Non voglio cioccolata pubblicato alla fine dell'anno, è stato poi inserito negli album Due note del 1961 e Mina Nº 7 del 1964.[5] Il brano è diventato uno standard internazionale con il titolo Softly, as I Leave You (testo inglese di Hal Shaper del 1961), grazie ad artisti come Matt Monro, Frank Sinatra, Doris Day e Elvis Presley, fino alle più recenti versioni di Shirley Horn e Michael Bublé.

Ho paura proviene dall'LP Il cielo in una stanza edito a giugno del 1960. Raro caso in cui il singolo è stato pubblicato dopo l'album.[5] Titolo completo, ma non accreditato ufficialmente: Ho paura (di te).

Tracce[modifica | modifica wikitesto]

Lato A
  1. Piano – 3:03 (testo: Giorgio Calabrese – musica: Tony De Vita; edizioni musicali Curci)
Lato B
  1. Ho paura – 3:04 (testo: Pino Donaggio, Bruno Pallesi – musica: Pino Donaggio; edizioni musicali Accordo)

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Data sulle matrici del vinile.
  2. ^ a b Piano/Ho paura, in Discografia Nazionale della Canzone Italiana, ICBSA. URL consultato il 6 marzo 2023.
  3. ^ Discografia singoli, su sito ufficiale, Mina Mazzini. URL consultato il 6 marzo 2023 (archiviato dall'url originale il 20 aprile 2017).
  4. ^ Dal 2012 tutte le raccolte NON fanno più parte della discografia ufficiale Archiviato il 29 luglio 2017 in Internet Archive..
  5. ^ a b Discografia album, su sito ufficiale, Mina Mazzini. URL consultato il 6 marzo 2023 (archiviato dall'url originale il 29 luglio 2017).

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]