Palazzo Reale (Siena)

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Palazzo Reale di Siena
Palazzo Reale e la colonna con la Lupa
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
LocalitàSiena
Coordinate43°19′01.61″N 11°19′45.89″E / 43.317115°N 11.329413°E43.317115; 11.329413
Informazioni generali
CondizioniOttimo
Costruzione1480-1490
Inaugurazione1489 - 1595
Ricostruzione1590-1594
Stilerinascimentale
Usopubblico, sede Amministrazione Provinciale, Prefettura
Realizzazione
ArchitettoBernardo Buontalenti, Benedetto Giovannelli Orlandi
AppaltatoreMedici, Mattias de' Medici
ProprietarioAmministrazione provinciale di Siena
CommittenteCasa de' Medici

Palazzo Reale, già Palazzo Petrucci,[1] è un edificio storico di Siena, situato in piazza Jacopo della Quercia, di fronte alla cattedrale di Santa Maria Assunta.

Storia e descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Il palazzo fu fatto edificare nella seconda metà del Quattrocento da Jacopo Petrucci, fratello di Pandolfo. Jacopo aveva acquistato alcuni edifici di proprietà dello Spedale Santa Maria della Scala per trasformarli nella sua dimora cittadina. Il palazzo passò poi al figlio di Jacopo, il cardinale Raffaello Petrucci. Dopo la fine della Repubblica di Siena sconfitta da Firenze, nell'ultimo quarto del Cinquecento i Petrucci lo vendettero ai Medici, nuovi padroni di Siena.[2]

Ampliato a ridosso degli avanzi del Duomo Nuovo nel Cinquecento, fu disegnato da Bernardo Buontalenti per conto dei Medici e ricostruito nel 1590-1594. Simbolo, con la Fortezza Medicea, del dominio fiorentino sulla città, fu la residenza del Governatore dello Stato Senese sotto il Granducato di Toscana.

A Mattias de' Medici, terzo figlio maschio del granduca di Toscana Cosimo II e di sua moglie Maria Maddalena d'Austria, e Governatore di Siena dal 1629 al 1667, si deve probabilmente l'ultimo intervento significativo. Mattias commissionò all'architetto Benedetto Giovannelli Orlandi (1602-1676) una nuova profonda ristrutturazione del palazzo, in occasione della quale l'edificio divenne una vera e propria reggia. Mentre al pittore Domenico Manetti commissionò "L'abbraccio fra la Pace e la Giustizia", destinato alle sale del Palazzo Reale, conservato oggi nella Pinacoteca nazionale di Siena. Inoltre, nelle adiacenze del palazzo, in un'ala degli avanzi del Duomo Nuovo, Mattias fece costruire il "Saloncino", piccolo teatro di corte concesso nel 1690 all'Accademia dei Rozzi dal granduca Cosimo III.[3]

Con l'Unità d'Italia palazzo Reale ospita la Prefettura e l'amministrazione provinciale senese: da allora è noto anche come "palazzo del Governo".

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Aa.Vv., Medioevo e rinascimento, Volumi 11-12, Firenze, Leo S. Olschki, 1997, p. 344.
  2. ^ Fu acquistato da Ferdinando I granduca di Toscana nel 1593 che lo fece inizialmente restaurare dall'architetto Raffaello Zanobi di Pagno. Si veda Morviducci M., Note storiche sul Palazzo reale di Siena, in Medici e lo Stato senese 1555-1609. Storia e territorio, Roma 1980, pp. 165-170.
  3. ^ Giuliano Catoni, Mario De Gregorio, I Rozzi di Siena: 1531-2001, Il leccio, 2001, p. 1.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Elisabetta Avanzati, Il Palazzo della Provincia a Siena, Editalia, 1990
  • Marco Ciampolini, Monica Granchi (a cura di), Siena, il palazzo del governo. Opere, vicende e personaggi della sede storica della provincia, 2011
  • Toscana. Guida d'Italia (Guida rossa), Touring Club Italiano, Milano 2003.

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