Non cantare, spara

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Non cantare, spara
PaeseItalia
Anno1968
Formatominiserie TV
Genereparodia
Puntate8
Durata440 min
Lingua originaleitaliano
Dati tecniciB/N
Crediti
RegiaDaniele D'Anza
SoggettoGiovanni Giacobetti
SceneggiaturaLeo Chiosso
Interpreti e personaggi
FotografiaMarco Scarpelli
MusicheGianni Ferrio e Virgilio Savona
ScenografiaBruno Salerno
CostumiMaurizio Monteverde
ProduttoreRai
Prima visione
Data4 maggio 1968
Rete televisivaCanale nazionale (oggi Rai Uno)

Non cantare, spara è una commedia musicale con il Quartetto Cetra per la televisione in 7 puntate (ne erano previste 8, ma la sesta e la settima vennero accorpate) di Leo Chiosso e Giovanni Giacobetti, con la regia di Daniele D'Anza, trasmesso dal 4 maggio al 22 giugno 1968.

Le riprese, quasi tutte in esterni, durarono sei mesi, dall'agosto 1967 al gennaio 1968.[1]

La commedia è una mescolanza di western, musical e commedia: c'è lo straniero misterioso, la bella del saloon, gli indiani, la cavalleria, il losco padrone del casinò.

Le coreografie erano curate da Gisa Geert, mentre i maestri d'armi erano Enzo Musumeci Greco e Biagio Gambini.

La trama[modifica | modifica wikitesto]

Prima puntata[modifica | modifica wikitesto]

Ad Abilene, a causa delle frequenti risse, l'orchestra del saloon si dimette, e viene rimpiazzata dai Four Westerners, un quartetto vocale del Kansas che si sta esibendo a Denver.

Nei dintorni della città vi è un gruppo di banditi, guidati da Bitter John, che assale le diligenze: decidono di assalire quella che trasporta i musicisti per sostituirsi a loro, grazie alla somiglianza dei quattro banditi con i cantanti, ed entrare ad Abilene senza destare sospetti.

Un gruppo di pellerossa Cherokee, nelle vicinanze di Abilene, progetta anch'esso di assalire la diligenza, impresa che non compiono in quanto si accorgono di non aver portato con sé il tamburo di guerra.

In città, intanto, arriva un misterioso texano, Roy Thomas, allevatore di bestiame (che vuole aprire un conto alla banca della città, diretta da mr. Cuty).

Nel frattempo Dorothy Mc Donald, figlia del ricco Tobia Mc Donald (e fidanzata con il colonnello Gaudenzio Forrester), subisce i corteggiamenti di alcuni suoi concittadini, protetta però da padre Dogherty.

Seconda puntata[modifica | modifica wikitesto]

Enrico Simonetti e Mina nel saloon di Abilene

Giunge ad Abilene Archibaldus, poeta, guaritore e commerciante, che cerca di vendere agli abitanti di Abilene un elisir di lunga vita.

Dorothy Mac Donald, nel frattempo, fa amicizia con Roy Thomas.

La sera arrivano i Four Westerners (lo sceneggiato non fa capire, in questo momento, se si tratta dei veri musicisti o dei banditi che li hanno sostituiti), che stanchi per il viaggio non si esibiscono, sostituiti per quella serata dalla sciantosa Wilhelmina, accompagnata al pianoforte dallo sceriffo Puick Silver.

Terza puntata[modifica | modifica wikitesto]

Sospettando che i quattro siano i banditi, la popolazione di Abilene tenta di linciarli, ma Roy Thomas lo impedisce.

La stessa sera, mentre nel saloon Bella Brackett ed Archibaldus tentano di recitare Shakespeare, arriva in città il bounty killer Nebraska Joe (accompagnato da un cavallo parlante), che il giorno dopo viene però assassinato.

Nella notte Roy Thomas confabula con Sal One, che gli rivela di essere Bitter John e di averlo riconosciuto: il suo vero nome è Roy Flanaghan, e anche lui in realtà è un rapinatore che sta studiando il colpo alla banca di Abilene, per cui gli fa la proposta di mettersi insieme.

Quarta puntata[modifica | modifica wikitesto]

Finalmente si esibiscono i Four Westerners, con successo: ma giungono ad Abilene i bandidos messicani di El Pobre, che rapiscono Bella Brackett e i quattro musicisti.

Intanto Roy Thomas, travestito da messicano, abbandona la città di nascosto, ma viene visto da padre Dogherty, che avverte la cittadinanza.

Quinta puntata[modifica | modifica wikitesto]

Dorothy Mac Donald, che ha inseguito i banditi, viene scoperta e catturata; i bandidos vogliono che i Four Westerners si esibiscano al matrimonio di Soledad Maria (sorella di El Pobre), ma dopo l'esibizione vogliono ammazzare i quattro, che si salvano grazie a Bella Brackett, che chiede venga esaudito il suo ultimo desiderio, cioè bere whisky...facendo così ubriacare i messicani.

I quattro quindi riescono a tornare ad Abilene in tempo per cantare al funerale di Nebraska Joe.

In città è arrivato intanto il Settimo Cavalleggeri del Michigan, guidato dal colonnello Gaudenzio Forrester. Nel vicino villaggio indiano, intanto, Pernice Sbandata, figlia di Toro Seduto, racconta la sua triste storia.

Sesta puntata[modifica | modifica wikitesto]

Roy Thomas vende duemila capi di bestiame a Tobia Mac Donald, dopodiché si incontra con Bitter John, per pianificare la rapina in banca programmata per il giorno successivo: i due vengono però scoperti da Bella Brickett.

Mentre il colonnello Forrester viene sfidato a duello, arrivano i città gli indiani di Toro Seduto, per catturare Forrester, responsabile delle disgrazie di Pernice Sbandata: il colonnello, però, riesce a fuggire.

Settima puntata[modifica | modifica wikitesto]

Dorothy Mac Donald, abbandonata quindi da Forrester, s'innamora di Roy Thomas. Mentre nell'accampamento degli indiani si prepara il matrimonio tra il colonnello Forrester e Pernice Sbandata, ad Abilene si tiene il processo ai Four Westerners, accusati di essere in realtà i quattro banditi di Bitter John, e vengono condannati alla pena capitale.

Gli abitanti sono tutti in tribunale, e in banca si presenta Roy Thomas per fare la rapina: ma giunta la notizia, tutti accorrono in difesa dei loro soldi, e si verifica una grande sparatoria.

Antonio Virgilio Savona ed Isabella Biagini fotografati durante una pausa delle riprese sul set di Non cantare, spara

Le canzoni[modifica | modifica wikitesto]

In alcuni casi, le canzoni hanno la stessa musica ma un testo diverso: è il caso, ad esempio, di tutte le canzoni cantate dagli indiani Cherokee interpretati dai Rokes: "Senza un buon tamburo", "Senza la merenda" e "Senza un talismano", "Se nessuno appare"; oppure di "L'occasione del cavallo", "L'occasione del bicchiere" e "L'occasione del processo".

Tutte le canzoni sono edite dalle edizioni musicali Curci. La sigla di questa commedia è l'omonima canzone interpretata dal gruppo stesso.

Prima puntata[modifica | modifica wikitesto]

Seconda puntata[modifica | modifica wikitesto]

Terza puntata[modifica | modifica wikitesto]

Quarta puntata[modifica | modifica wikitesto]

Quinta puntata[modifica | modifica wikitesto]

Sesta puntata[modifica | modifica wikitesto]

Settima puntata[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Maurizio Porro, «Ero la Garbo che cantava ia-ia-oh...», in Corriere della Sera, Milano, RCS MediaGroup, 13 gennaio 2010, p. 17. URL consultato il 5 gennaio 2022 (archiviato dall'url originale il 18 gennaio 2010).

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Autori vari, Quartetto Cetra, in Gino Castaldo (a cura di), Dizionario della canzone italiana, Roma, Armando Curcio Editore, 1990, ISBN 88-97508-77-4.
  • Virgilio Savona, Gli indimenticabili Cetra, Segrate, Sperling & Kupfer, 1992, ISBN 88-200-1452-1.
  • Maurizio Ternavasio, Il Quartetto Cetra ovvero piccola storia dello spettacolo leggero italiano, Torino, Edizioni Lindau, 2002, ISBN 88-7180-401-5.
  • Vari numeri di TV Sorrisi e Canzoni, Radiocorriere TV ed altri settimanali del periodo maggio-giugno 1968

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]