Circuito di Brescia

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Brescia
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
LocalitàBrescia
Caratteristiche
Inaugurazione1899
Chiusura1925

Il Circuito di Brescia è la denominazione assunta all'inizio del Novecento da una serie di circuiti stradali istituiti in occasione di eventi automobilistici tenuti a Brescia.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Il manifesto dell'evento del 1907

L'esposizione automobilistica (1899-1900)[modifica | modifica wikitesto]

Il 14 marzo 1899 la società di ginnastica bresciana Forza & Costanza e il locale Touring Club ciclistico furono coinvolti nell'organizzazione del passaggio presso la città della corsa Verona-Brescia-Mantova-Verona, vinta da Ettore Bugatti su un triciclo Prinetti & Stucchi[1]. L'interesse suscitato dal passaggio dei mezzi a motore convinse alcuni appassionati e proprietari di automobili della città a organizzarne un'esposizione. L'evento si tenne presso la Crocera di San Luca, in corso Zanardelli, da venerdì 8 a lunedì 11 settembre 1899. Nei giorni di domenica e lunedì si tennero alcune gare di contorno. Una fu riservata alle motociclette, sul percorso stradale Brescia-Orzinuovi-Brescia, mentre le altre due furono riservate alle automobili: la prima di velocità, lungo le strade della circonvallazione cittadina, e l'altro di durata, su un percorso di 223 km che toccò le città di Cremona, di Mantova e di Verona[2].

A causa dell'insufficiente presenza di forze di polizia che contenesse gli spettatori, si stimò la presenza di quasi 25000 persone, le gare di velocità si svolsero su più batterie, da due/tre partecipanti, con gara finale per ogni categoria. La sera del 10 si corsero quelle per la prima categoria e per i quadricicli, mentre quella della categoria "Vetturette e tricicli" fu spostata a martedì 12[3], per poi essere annullata[4]. La corsa di lunedì 11 non presentò problemi di ordine pubblico e si svolse regolarmente. Le vetture iscritte furono raggruppate in tre categorie: tricicli a un posto fino a 120 kg; vetturette e quadricicli a due posti fino a 400 kg; vetture oltre 400 kg. I concorrenti di ogni categoria partirono scaglionati a un minuto di distanza ciascuno; al termine della partenza di tutti gli iscritti di una categoria, quelli della successiva partirono dopo cinque minuti, sempre alla distanza di un minuto[4].

Dato il grande successo della prima esposizione, si decise di ripetere l'esperienza con una nuova edizione che si tenne l'anno seguente da giovedì 6 a lunedì 10 settembre, sempre alla Crocera di San Luca, con la collaborazione dell'Automobile Club d'Italia (ACI), del Touring Club e della Fiat[5]. Sabato 8 settembre si tenne una sfilata di automobili lungo le strade del centro, mentre domenica 9 si svolse una gara di velocità su un percorso rettilineo di circa 5 km tra San Zeno Naviglio e Bagnolo Mella. Le gare principali si svolsero lunedì 10 sul circuito di 223 km tra Brescia, Cremona, Mantova e Verona; i premi per ogni categoria furono offerti dal Corriere della Sera e dall'Automobil Club di Francia (ACF)[6].

La gara si svolse su strade fangose a causa di abbondanti piogge cadute la notte precedente. I concorrenti partirono singolarmente a una distanza di due minuti dal precedente, senza pause fra una categoria e l'altra. Poco dopo la partenza, Attilio Caffarati, che conduceva una Darracq, uscì di strada alla prima curva della località Volta sbattendo contro un tronco d'albero. Trasportato in gravi condizioni alla vicina trattoria «Ca' Nuova» e curato dal medico condotto locale, morì poco dopo per le ferite riportate[7]. La gara terminò senza altri gravi incidenti. In termini assoluti, il risultato migliore fu ottenuto dal francese Louis Soncin, che condusse un motociclo di sua costruzione, appartenente alla seconda categoria, impiegando poco meno di quattro ore. Fu premiato con un'apposita coppa del Corriere[8].

Le settimane automobilistiche (1904-1905) e la Coppa Florio (1905-1907)[modifica | modifica wikitesto]

La Daimler 60 HP di Vincenzo Florio transita su Corso Zanardelli in occasione della Settimana automobilistica di Brescia del 1904

Nell'inverno del 1900, la Camera di Commercio bresciana iniziò a programmare l'Esposizione Bresciana che si tenne in Castello tra maggio e settembre del 1904. Le iniziative per ripetere le esperienze motoristiche degli anni precedenti furono sospese durante il periodo di preparazione all'evento. Dopo quattro anni di pausa, il comitato organizzatore dell'Esposizione decise di tenere anche una settimana automobilistica, con esposizione di autovetture ed eventi sportivi, da domenica 28 agosto a domenica 4 settembre 1904[9].

L'evento principale fu la grande corsa automobilistica che si tenne il 4 settembre sul circuito Brescia-Cremona-Mantova-Brescia, lungo 185 km, da percorrere su due giri per complessivi 370 km. I concorrenti furono suddivisi in due serie: la libera e quella per "turisti", dove le vetture si dovevano presentare in "completo assetto da viaggio con ogni accessorio". Siccome la prima risultò composta dalle vetture più veloci, la partenza delle varie categorie di partecipanti della seconda avvenne soltanto dopo il completo transito del primo giro dei concorrenti della libera. La serie libera fu divisa in tre categorie: vetture pesanti fino a 1000 kg; vetture leggere da 400 a 650 kg; vetturette di peso inferiore a 400 kg. Tuttavia non vi furono iscritti all'ultima categoria che quindi non si tenne. L'Unione Automobilistica Veneta promosse la prima Coppa d'Italia che fu consegnata ai vincitori dei primi 300 km della serie libera: il traguardo di questa particolare gara fu posto a Mantova, nel secondo giro del circuito. La serie "turisti" fu divisa in sette categorie sulla base degli chassis (a due o a quattro posti occupati) e delle valutazioni economiche delle vetture. La partenza delle categorie fu inversa, dalla settima alla prima, e tutte le gare furono limitate a un solo giro[10].

Vincenzo Lancia su Fiat vinse la categoria della libera per vetture di peso compreso tra 650 e 1000 kg, la Coppa d'Italia e la Coppa del Circuito per il miglior risultato assoluto[11]. Dopo la gara, Vincenzo Florio – arrivato terzo nella stessa, ma che aveva fatto partecipare altre sue tre vetture, tra cui la Panhard & Levassor arrivata seconda condotta dal francese Teste – finanziò l'organizzazione di una Coppa con premio di 20.000 lire da disputarsi ogni anno con le stesse forme e criteri della grande corsa della Settimana di Brescia[12].

La settimana automobilistica del 1905 si tenne da sabato 2 a domenica 10 settembre con esposizione sempre presso la Crocera di San Luca. La Gazzetta dello Sport organizzò una gara motociclistica di 1000 km, con partenza a Milano e arrivo a Brescia presso il viale di Porta Venezia, per domenica 3 settembre, mentre venerdì 8 si tenne una gara di canotti automobili sul Garda tra Desenzano e Riva. La gara principale si svolse l'ultimo giorno, aperta a tutte le vetture con peso massimo di 1007 kg su un percorso simile a quello dell'anno precedente, ma privato del transito all'interno della città mantovana, sostituito dalla strada tra Le Grazie e Goito[13]. Il nuovo circuito di Brescia, lungo 167,1 km, fu percorso tre volte per la Coppa Florio, che fu vinta dalla Itala condotta da Giovanni Battista Raggio. Il traguardo della Coppa d'Italia fu posto a Goito, al secondo giro, dopo i 300 km stabiliti dall'Automobil Club di Padova: la gara fu vinta da Matteo Ceraini, anch'egli su Itala, che non terminò la Coppa Florio perché si ritirò al termine del secondo giro per una rottura dello pneumatico[14].

I lavori di costruzione del sottopassaggio della ferrovia Milano-Venezia

Per lo svolgimento dell'edizione del 1906, l'ACI chiese che fosse risolto il problema dei numerosi passaggi a livello[15]. Il comitato organizzatore optò per un circuito più breve, lungo 60,7 km, tra Brescia, Montichiari, Castiglione, Lonato, da percorrere su dodici giri: l'aumento dei passaggi avrebbe reso più interessante la gara per il pubblico delle tribune. Iniziarono i lavori per la correzione di curve e rettifili, mentre l'ufficio tecnico dell'amministrazione comunale di Brescia iniziò la progettazione di una passerella in legno che avrebbe scavalcato l'unico passaggio a livello rimasto: sulla ferrovia Milano-Venezia all'altezza del manicomio provinciale bresciano. La gara si sarebbe dovuta tenere domenica 2 settembre 1906, ma il 17 luglio arrivò una comunicazione del Ministero della guerra che non avrebbe fornito la truppa necessaria al mantenimento dell'ordine pubblico. Il comitato organizzatore decise di sospendere la gara: la brevità del circuito avrebbe richiesto un rigoroso isolamento dal traffico ordinario e solo l'esercito poteva fornire le forze necessarie allo scopo[16].

L'edizione della Coppa Florio del 1907 fu finanziata dall'Automobile Club di Milano che richiese la sostituzione definitiva del passaggio a livello della ferrovia Milano-Venezia, risolta con la costruzione di un sottopassaggio presso l'attuale via Cadorna[17].

L'evento si svolse su due giorni, perché l'Automobile club milanese volle garantire la partecipazione di case costruttrici francesi e tedesche[18] e quindi si tennero due gare: la Coppa Florio, riservata a vetture da 8 litri di cilindrata e peso minimo di 1175 kg, si tenne domenica 1 settembre, mentre il giorno seguente si tenne la gara di velocità, aperta a tutte le vetture senza limiti di peso e cilindrata, ma con una limitazione di carburante pari a 30 litri ogni 100 km. Entrambe le gare si svolsero su otto giri del circuito per un totale di 485,9 km; i primi cinque giri della Coppa Florio assegnarono anche la Coppa d'Italia, sempre organizzata dall'Automobil Club patavino. Le vetture furono colorate secondo la nazionalità del costruttore: bianco a quelle tedesche, blu a quelle francesi e rosso alle italiane[19]. L'ordine pubblico fu garantito proteggendo le strade del percorso da reti metalliche e palizzate per il periodo necessario alle gare, coinvolgendo tutte le amministrazioni dei comuni su cui passava il circuito[20].

La Coppa Florio fu vinta dalla Isotta Fraschini, condotta da Ferdinando Minoia, mentre la gara di velocità fu vinta dalla Itala di Alessandro Cagno[21]. L'evento fu funestato dalla morte del barone Guido De Martino alla guida di una Brixia-Züst che ebbe un incidente all'inizio del terzo giro, nei pressi della curva che immetteva sul rettifilo per San Polo[22].

Gare motociclistiche (1913-1925)[modifica | modifica wikitesto]

A fronte del mancato versamento delle quote di competenza da parte dei commercianti bresciani, l'Automobile Club milanese decise di spostare l'edizione 1908 della Coppa Florio a Bologna. A partire dall'anno seguente, per svariati motivi, ci fu un periodo di sospensione delle gare automobilistiche internazionali: il Gran Premio di Francia non si tenne tra il 1909 e il 1911 e la quarta edizione della Coppa Florio si svolse solo nel 1914, dopo ci fu la pausa per il conflitto bellico. Solo nel primo dopoguerra, l'Automobil Club di Milano decise di ripristinare la Coppa Florio e di istituire il Gran Premio d'Italia la cui prima edizione si tenne nel bresciano, sul circuito di Montichiari, nel 1921[23].

Dopo la Coppa Florio del 1907, il circuito di Brescia nella configurazione di 61 km fu impiegato per eventi motociclistici:

  • 1° Circuito motoristico internazionale, tenutosi il 25 maggio 1913 e organizzato dal Moto Club di Brescia[24];
  • 2° Circuito motociclistico internazionale (poi 1° circuito motociclistico autunnale), organizzato dall'Unione Sportiva Bresciana Giovanni Ravelli per domenica 10 ottobre 1920;
  • 2° Circuito motociclistico autunnale, organizzato sempre dall'USB Ravelli per domenica 9 ottobre 1921[25].
  • Gara motociclista del campionato italiano motoristico, tenutasi domenica 5 aprile 1925[26]

La gara del 1913 fu aperta alle motociclette da 350 cm³ e da 500 cm³[27]. L'edizione del 1920 fu estesa a quattro categorie: 350 cm³, 500 cm³, 1000 cm³ e sidecar oltre 1000 cm³. Nonostante la pioggia incessante, la gara si svolse regolarmente e senza problemi: l'assoluto fu vinto da Domenico Malvisi su Harley Davidson da 1000 cm³[28]. Anche l'edizione motociclistica autunnale del 1921 fu suddivisa in quattro categorie, ma fu eliminata quella dei sidecar, sostituiti dalla 750 cm³. L'assoluto fu vinto da Ernesto Vailato su Sunbeam da 1000 cm³[29].

La gara del 1925 fu la prima prova in calendario del campionato motociclistico italiano di quell'anno. Aperta alle categorie 250 cm³, 350 cm³ e 500 cm³ vide le vittorie di Miro Maffeis su Maffeis nella prima categoria, di Pietro Ghersi su Sunbeam nella seconda e di Attilio Roccatani, sempre su Sunbeam, nell'ultima[26].

Descrizione dei circuiti[modifica | modifica wikitesto]

Circuiti del 1899 e del 1900[modifica | modifica wikitesto]

Il Circuito di Brescia della gara di velocità del 1899

La gara di velocità del 1899 percorreva un solo giro delle strade di circonvallazione di Brescia, attorno alla cinta muraria parzialmente abbattuta. La partenza e l'arrivo furono fissate presso la Ponticella di Porta Cremona[30].

I circuiti di durata delle edizioni del 1899 e del 1900 si percorsero sul tracciato stradale Brescia-Cremona-Mantova-Verona, lungo circa 223 km. La partenza fu fissata presso lo stradale della Volta, dopo il passaggio a livello sulla ferrovia Brescia-Cremona, mentre l'arrivo fu previsto presso il viale del passeggio di Porta Venezia[2]. Le strade di questo circuito non furono chiuse al traffico ordinario, ma nel 1900 il Comitato organizzatore delle corse decise di emanare un comunicato in cui si raccomandò "buon senso e [...] buona volontà, per dare il passo libero ai corridori, arrestando e sorvegliando cavalli e veicoli tutte le volte che ne sarà il caso"[31].

Circuiti del 1904 e del 1905[modifica | modifica wikitesto]

Il Circuito Brescia-Cremona-Grazie-Brescia

La corsa della Settimana Automobilistica del 1904 si percorse sulle strade che collegavano tra loro Brescia, Cremona e Mantova per una lunghezza complessiva di 185 km. Quasi tutte le gare si svolsero su due giri del circuito in modo da compiere 370 km. La partenza fu fissata in località Volta presso Villa Finadri, mentre l'arrivo fu posto alle Case di San Polo nei pressi della fermata del tram della Brescia-Mantova: i due punti furono collegati da un tratto neutralizzato che le vetture percorsero al passo al termine del primo giro. Il circuito presentò altri tratti neutralizzati a Cremona, in prossimità dei due passaggi a livello sulla ferrovia Cremona-Mantova, e a Mantova, tra Porta Pradella e Porta Mulina[10].

Per la Coppa Florio del 1905 si riprese il circuito dell'anno prima, ma il transito a Mantova fu aggirato percorrendo in alternativa il tratto Le Grazie-Goito, accorciandone la lunghezza a 167,1 km. La gara si svolse su tre giri per una lunghezza complessiva di 501,3 km: la partenza e l'arrivo fu unica, presso la località Brughiera di Montichiari dove furono costruite le tribune[32].

Circuito del 1907[modifica | modifica wikitesto]

Il circuito di Brescia-Castiglione-Lonato-Brescia

Il circuito dell'edizione 1907 era stato pensato l'anno prima nella speranza che l'aumento dei passaggi davanti alle tribune garantisse maggior interesse negli spettatori per le gare. Il nuovo circuito fu lungo circa 60,745 km e si sviluppò tra Brescia, Montichiari, Castiglione delle Stiviere e Lonato, percorrendolo in senso antiorario. A differenza dei precedenti circuiti, si ridusse la presenza dei passaggi a livello ferroviari: l'unico rimasto, quello della ferrovia Milano-Venezia nei pressi di Canton Mombello, fu sostituito da un sottopassaggio[33]. La nuova strada funse anche da traguardo per le partenze e gli arrivi e fu costruita un'apposita tribuna con totalizzatore[34].

Le gare motociclistiche del 1913, del 1920, del 1921 e del 1925 ripresero il circuito Brescia-Castiglione-Lonato-Brescia, ma il traguardo fu fissato presso viale Venezia. Le edizioni del 1913 e del 1920 si svolsero su cinque giri, per complessivi 303,7 km[35]. Tuttavia la gara categoria sidecar nell'edizione del 1920 fu limitata a soli due giri, per complessivi 121,5 km[36]. Le gare del 1921 si tennero invece su quattro giri, per una lunghezza complessiva di 243 km[29].

Per la gara del campionato motociclistico italiano del 1925, il circuito risultò lungo 60,250 m. Le categorie 350 cm³ e 500 cm³ percorsero cinque giri per 301,25 km, mentre le motociclette da 250 cm³ ne fecero soltanto tre per una lunghezza complessiva della gara di 180,75 km[37].

Risultati[modifica | modifica wikitesto]

1899[modifica | modifica wikitesto]

Risultati tratti da:

  • Le corse d'ieri, in Il Cittadino di Brescia, 11 settembre 1899, p. 3.
  • Le Feste Automobilistiche, in La Provincia di Brescia, 11 settembre 1899, 2-3.
  • Le Feste Automobilistiche, in La Provincia di Brescia, 12 settembre 1899, p. 2.

Criterium motociclette[modifica | modifica wikitesto]

Pos. N. Pilota Motocicletta Tempo
1 Bandiera dell'Italia Carlo Maserati[38] Carcano 2h4'
2 Bandiera dell'Italia Ferdinando Bricoli Centenari 2h30'
3 Bandiera dell'Italia Enrico Polli Carcano 2h50'

Gara velocità - Prima categoria[modifica | modifica wikitesto]

Pos. N. Pilota Vettura Tempo
1 Bandiera della Francia Toussaint Mors 6hp 7'25"
2 Bandiera dell'Italia Giuseppe Alberti Mors 6hp 8'33"
3 Bandiera della Francia Emile Laporte Orio & Marchand 9'22"

Gara velocità - Quadricicli[modifica | modifica wikitesto]

Pos. N. Pilota Vettura Tempo
1 Bandiera dell'Italia Virginio Benedetti Prinetti & Stucchi 8'5"
2 Bandiera dell'Italia Enrico Tarlarini Perfecta 8'47"

Grande corsa - Tricicli[modifica | modifica wikitesto]

Pos. N. Pilota Vettura Tempo
1 Bandiera dell'Italia Luigi Storero Phénix De Dion 4h41'19"
2 Bandiera dell'Italia Battista Fe' De Dion-Bouton 4h52'8"
3 Bandiera dell'Italia Ettore Bugatti Bugatti Tipo 1 4h54'7"

Grande corsa - Vetturette e quadricicli[modifica | modifica wikitesto]

Pos. N. Pilota Vettura Tempo
1 Bandiera dell'Italia Virginio Benedetti Prinetti & Stucchi 5h13'58"
2 Bandiera dell'Italia Gian Oberto Gulinelli Prinetti & Stucchi 6h32'2"
3 Bandiera dell'Italia Curzio Apergi Prinetti & Stucchi 8h21'53"

Grande corsa - Vetture[modifica | modifica wikitesto]

Pos. N. Pilota Vettura Tempo
1 Bandiera dell'Italia Giuseppe Alberti Mors 6hp 5h2'38"
2 Bandiera della Francia Toussaint Mors 6hp 5h25'31"
3 Bandiera dell'Italia Guglielmo Bressi Benz Dogcart 6hp 6h39'33"

1900[modifica | modifica wikitesto]

Risultati tratti da:

  • I premi della Grande Corsa e dell'Esposizione automobilistica, in Il Cittadino di Brescia, 11 settembre 1900, 2-3.
  • La Grande Corsa su strada Brescia-Cremona-Mantova-Verona-Brescia. Km 223, in La Provincia di Brescia, 10 settembre 1900, 2-3.
  • La Grande Corsa su strada Brescia-Cremona-Mantova-Verona-Brescia, in La Provincia di Brescia, 11 settembre 1900, p. 2.

Motociclette[modifica | modifica wikitesto]

Pos. N. Pilota Motocicletta Tempo
1 Bandiera dell'Italia Carlo Maserati[38] Carcano 7h20'48"

Seconda categoria[modifica | modifica wikitesto]

Riservata a motocicli a un posto con peso non superiore a 220 kg.

Pos. N. Pilota Vettura Tempo
1 Bandiera della Francia Louis Soncin Soncin 3h52'28"
2 Bandiera della Francia Gaston Noury De Dion-Bouton 4h23'26"
3 Bandiera della Francia Louis Gasté Darracq-Soncin 4h55'56"

Terza categoria[modifica | modifica wikitesto]

Motocicli a due posti non superanti i 220 kg di peso.

Pos. N. Pilota Vettura Tempo
1 Bandiera dell'Italia Camillo Monti Prinetti & Stucchi 6h15'55"
2 Bandiera dell'Italia Virginio Benedetti Benedetti-Prinetti 6h57'11"

Quarta categoria[modifica | modifica wikitesto]

Vetturette a due posti con peso inferiore a 400 kg

Pos. N. Pilota Vettura Tempo
1 Bandiera dell'Italia Ettore Nagliati De Dion-Bouton 5h51'36"
2 Bandiera dell'Italia Giuseppe Fraschini Renault 5h51'42"
3 Bandiera dell'Italia Garage Isotta Fraschini Renault 5h55'06"

Quinta categoria[modifica | modifica wikitesto]

Vetture a due persone con peso superiore a 400 kg

Pos. N. Pilota Vettura Tempo
1 Bandiera dell'Italia Alberto Franchetti Panhard & Levassor 4h8'03"
2 Bandiera dell'Italia Vincenzo Lancia FIAT 5h7'32"
3 Bandiera dell'Italia Ubaldo Tonietti Panhard & Levassor 6h33'9"

1904[modifica | modifica wikitesto]

Vincenzo Lancia alla partenza della gara sulla sua FIAT HP 75

Risultati tratti da:

  • La grande corsa del circuito, in La Provincia di Brescia, 5 settembre 1904, p. 3.

Serie Libera - Vetture pesanti[modifica | modifica wikitesto]

Pos. N. Pilota Vettura Tempo
1 1 Bandiera dell'Italia Vincenzo Lancia FIAT HP 75 3h9'56"
2 6 Bandiera della Francia Teste Panhard & Levassor 80 HP 3h13'38"
3 7 Bandiera dell'Italia Vincenzo Florio Daimler 60 HP 3h28'9"
4 5 Bandiera della Francia Arthur Duray Darracq 80 HP 4h2'1"

Serie Libera - Vetture leggere[modifica | modifica wikitesto]

Pos. N. Pilota Vettura Tempo
1 10 Bandiera della Francia Victor Hémery Darracq 60 HP 3h34'27"
2 18 Bandiera dell'Italia Giovanni Battista Raggio Ceirano 24 HP 4h17'6"

Serie Libera - Vetturette[modifica | modifica wikitesto]

Non svoltosi.

1905[modifica | modifica wikitesto]

Giovanni Battista Raggio in posa con la sua Itala che vinse la prima edizione della Coppa Florio

Risultati tratti da:

  • I risultati ufficiali. Corsa Coppa Florio, in La Provincia di Brescia, 10 settembre 1905, p. 2.

Coppa Florio[modifica | modifica wikitesto]

Pos. N. Pilota Vettura Tempo
1 15 Bandiera dell'Italia Giovanni Battista Raggio Itala 100 HP 4h46'47"
2 9 Bandiera della Francia Arthur Duray De Dietrich 130 HP 4h56'20"
3 2 Bandiera dell'Italia Vincenzo Lancia Fiat 110 HP 4h57'54"
4 1 Bandiera della Francia Vincent Heméry Darracq 85 HP 4h58'12"
5 3 Bandiera della Francia Henry Rougier De Dietrich 130 HP 5h12'50"

1907[modifica | modifica wikitesto]

Ferdinando Minoia alla Coppa Florio del 1907

Risultati tratti da:

  • La vittoria di Cagno, in La Provincia di Brescia, 3 settembre 1907, p. 1.
  • Classifica finale Coppa Florio in base ai tempi impiegati dai corridori, in La Provincia di Brescia, 3 settembre 1907, p. 2.

Coppa Florio[modifica | modifica wikitesto]

Pos. N. Pilota Vettura Tempo
1 5B Bandiera dell'Italia Ferdinando Minoia Isotta Fraschini 4h39'53"
2 16A Bandiera della Francia Vincent Heméry Benz 4h49'49"
3 16B Bandiera della Francia René Hanriot Benz 4h57'47"
4 5A Bandiera dell'Italia Vincenzo Trucco Isotta Fraschini 5h5'56"
5 4B Bandiera della Francia Maurice Thieulin Rochet-Schneider 5h6'55"

Coppa della Velocità[modifica | modifica wikitesto]

Alessandro Cagno alla Coppa di Velocità del 1907
Pos. N. Pilota Vettura Tempo
1 3A Bandiera dell'Italia Alessandro Cagno Itala 4h36'36"
2 5A Bandiera della Francia Victor Demogeot Darracq 4h40'53"
3 1C Bandiera della Francia Henry Rougier De Dietrich 4h45'31"
4 1B Bandiera della Francia Fernand Gabriel De Dietrich 4h50'35"
5 4B Bandiera del Belgio Jean Alézy Clément-Bayard 4h53'58"

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Sport. La corsa degli automobili, in La Provincia di Brescia, 15 marzo 1899, 2-3. Gara di dirigibilità e di percorso degli automobili a Verona, in Corriere della Sera, 16-17 marzo 1899, p. 3.
  2. ^ a b Le Feste Automobilistiche, in La Provincia di Brescia, 8 settembre 1899, p. 2.
  3. ^ Le Feste Automobilistiche, in La Provincia di Brescia, 11 settembre 1899, 2-3.
  4. ^ a b Le Feste Automobilistiche, in La Provincia di Brescia, 12 settembre 1899, p. 2.
  5. ^ Convegno automobilistico ed esposizione di autamobili a Brescia, in La Provincia di Brescia, 24 agosto 1900, p. 2.
  6. ^ Convegno automobilistico, in La Provincia di Brescia, 3 settembre 1900, p. 2.
  7. ^ Grave disgrazia alle corse di stamattina, in Il Cittadino di Brescia, 2ª ed., 10 settembre 1900, p. 3.
  8. ^ La Grande Corsa su strada Brescia-Cremona-Mantova-Verona-Brescia, in La Provincia di Brescia, 11 settembre 1900, p. 2.
  9. ^ Miceli (1982), cap. 1 Una grande settimana automobilistica a Brescia, in La Provincia di Brescia, 8 agosto 1904, p. 3.
  10. ^ a b La grande corsa automobilistica di oggi, in La Provincia di Brescia, 4 settembre 1904, p. 1. La corsa automobilistica del circuito, in La Provincia di Brescia, 5 settembre 1904, p. 1.
  11. ^ La grande corsa del circuito, in La Provincia di Brescia, 5 settembre 1904, p. 3.
  12. ^ La coppa Florio di L. 20.000 per la settimana automobilistica 1905, in La Provincia di Brescia, 7 settembre 1904, p. 2.
  13. ^ La settimana automobilistica di Brescia, in La Provincia di Brescia, 1º settembre 1905, p. 1.
  14. ^ La settimana automobilistica di Brescia. La grande corsa del circuito, in La Provincia di Brescia, 10 settembre 1905, p. 1. I risultati ufficiali, in La Provincia di Brescia, 11 settembre 1905, p. 2.
  15. ^ Miceli (1982), cap. 2.
  16. ^ Non vi sarà più la corsa del circuito. Il Ministero della guerra rifiuta le truppe, in La Provincia di Brescia, 22 luglio 1906, p. 1.
  17. ^ La seduta di ieri al Consiglio Comunale. Per una strada e sottopassaggio sul Circuito 1907, in La Sentinella Bresciana, 9 aprile 1907, p. 2.
  18. ^ Il Circuito di Brescia. Le due giornate. La riunione di ieri dei sindaci, in La Sentinella Bresciana, 16 maggio 1907, p. 2.
  19. ^ Il Circuito di Brescia, in La Provincia di Brescia, 1º settembre 1907, 1-2.
  20. ^ Miceli (1982), cap. 3 Nella notte sul circuito, si sbarrano le strade, in La Provincia di Brescia, 2 settembre 1907, p. 1.
  21. ^ La vittoria di Cagno, in La Provincia di Brescia, 3 settembre 1907, p. 1. Classifica finale Coppa Florio in base ai tempi impiegati dai corridori, in La Provincia di Brescia, 3 settembre 1907, p. 2.
  22. ^ La morte di De Martino, in La Provincia di Brescia, 3 settembre 1907, p. 2.
  23. ^ Miceli (1982), capp. 3-4.
  24. ^ I circuito motociclistico internazionale, in La Provincia di Brescia, 22 maggio 1913, p. 4.
  25. ^ Il 2. circuito motociclistico autunnale organizzato dall'U.S. Ravelli con patrocinio dello "Sport Bresciano", in La Provincia di Brescia, 8 ottobre 1921, p. 4.
  26. ^ a b Ghersi, Roccatani e Maffeis vittoriosi, in Il Popolo di Brescia, 7 aprile 1925, p. 4. Il G.P. motociclistico di Brescia, in La Provincia di Brescia, 7 aprile 1925, p. 2.
  27. ^ Grande circuito motociclistico. Domenica 25 maggio, in La Provincia di Brescia, 22 maggio 1913, p. 4.
  28. ^ Il circuito motociclistico internazionale, in La Provincia di Brescia, 10 ottobre 1921, p. 3. La disputa del circuito motociclistico, in La Provincia di Brescia, 12 ottobre 1921, p. 3.
  29. ^ a b La Domenica Sportiva, in La Provincia di Brescia, 11 ottobre 1921, p. 2.
  30. ^ Grandi Feste Automobilistiche, in La Provincia di Brescia, 7 settembre 1899, p. 2.
  31. ^ La grande corsa d'automobili Brescia-Cremona-Mantova-Verona-Brescia, in La Provincia di Brescia, 5 settembre 1900, p. 3.
  32. ^ La settimana automobilistica di Brescia, in La Provincia di Brescia, 9 settembre 1905, p. 1.
  33. ^ Miceli (1982), cap. 3.
  34. ^ Alle tribune del Comitato, in La Provincia di Brescia, 2 settembre 1907, 1-2.
  35. ^ Grande circuito motociclistico. Domenica 25 maggio, in La Provincia di Brescia, 22 maggio 1913, p. 4. Il circuito motociclistico internazionale, in La Provincia di Brescia, 10 ottobre 1921, p. 3.
  36. ^ Il circuito motociclistico internazionale, in La Provincia di Brescia, 10 ottobre 1921, p. 3.
  37. ^ Il carosello dei motori sulle strade del Circuito, in La Provincia di Brescia, 5 aprile 1925, p. 5.
  38. ^ a b Maserati fu riportato erroneamente come "Masserati" sui giornali d'epoca

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Albino Miceli, Storia del circuito automobilistico di Brescia-Montichiari, Brescia, Zanetti, 1982.

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