Antonio D'Alì (politico 1951)

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Antonio D'Alì

Presidente della Provincia di Trapani
Durata mandato28 maggio 2006 –
27 aprile 2008
PredecessoreGiulia Adamo
SuccessoreGirolamo Turano

Sottosegretario di Stato al Ministero dell'interno
Durata mandato12 giugno 2001 –
17 maggio 2006
Capo del governoSilvio Berlusconi
PredecessoreGian Franco Schietroma
SuccessoreAlessandro Pajno

Presidente della 13ª Commissione Ambiente del Senato della Repubblica
Durata mandato22 maggio 2008 –
14 marzo 2013
PredecessoreTommaso Sodano
SuccessoreGiuseppe Marinello

Senatore della Repubblica Italiana
Durata mandato15 aprile 1994 –
22 marzo 2018
LegislaturaXII, XIII, XIV, XV, XVI, XVII
Gruppo
parlamentare
XII-XV: Forza Italia
XVI: Il Popolo della Libertà
XVII:
- Il Popolo della Libertà (fino al 14/11/2013)
- Nuovo Centrodestra (dal 15/11/2013 al 12/10/2014)
- Forza Italia-Il Popolo della Libertà XVII Legislatura (dal 13/10/2014)
CoalizionePolo del Buon Governo (XII)
Polo per le Libertà (XIII)
Casa delle Libertà (XIV, XV)
Centro-destra 2008 (XVI)
Centro-destra 2013 (XVI)
CircoscrizioneSicilia
CollegioXII-XIV: Marsala
Incarichi parlamentari
XII-XIII legislatura:
Sito istituzionale

Dati generali
Partito politicoFI (1994-2009)
PdL (2009-2013)
NCD (2013-2014)
FI (2014-2022)
Titolo di studioLaurea in Giurisprudenza
UniversitàUniversità degli Studi di Roma "La Sapienza"
ProfessioneAmministratore di banca; Imprenditore

Antonio D'Alì (Trapani, 25 dicembre 1951) è un ex politico italiano.[1]

È stato senatore della Repubblica dal 15 aprile 1994 al 22 marzo 2018, ricoprendo diversi incarichi parlamentari tra cui quello di presidente della Commissione Ambiente, sottosegretario di Stato al Ministero dell'interno nei governi Berlusconi II e III e presidente della provincia di Trapani dal 2006 al 2008.

Nel 2022 è stato condannato in via definitiva a sei anni di reclusione per concorso esterno in associazione di tipo mafioso, avendo agito nella sua attività politica nell’interesse di capi storici di Cosa Nostra, come il latitante Matteo Messina Denaro e Totò Riina.[2]

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Nato il 25 dicembre 1951 a Trapani nell'omonima provincia, Antonio D'Alì era un rampollo di un'antica famiglia trapanese di imprenditori e banchieri, proprietaria delle saline di Trapani, di navi commerciali, ampi latifondi e della Banca Sicula di Trapani, primo istituto privato bancario della Sicilia, di cui suo nonno Giulio fu presidente dal 1895 al 1905.[3]

Laureatosi in giurisprudenza presso l'Università degli Studi di Roma "La Sapienza", quando, nel 1983 lo zio Antonio senior, che allora era amministratore delegato dell'istituto, lasciò l'incarico, questi gli subentrò. La banca poi confluì nel 1991 nella Comit.

Attività politica[modifica | modifica wikitesto]

Antonio D'Alì nel 1994

Quindi è entrato in politica alla fine del 1993, come membro autorevole di Forza Italia, di cui è stato uno dei fondatori.

Nel marzo 1994 è stato eletto senatore nel collegio uninominale di Trapani-Marsala. Nella XII legislatura è vicepresidente della commissione Finanze, e per un breve periodo è stato il responsabile economico di Forza Italia. Riconfermato nella XIII (1996) e nella XIV legislatura (2001).

È stato in quella legislatura sottosegretario di Stato per l'Interno nel secondo e nel terzo Governo Berlusconi (2001-2006).[4]

Confermato al Senato alle politiche del 2006. È stato il fautore della presenza a Trapani nel 2005 degli Act's della Vuitton Cup, preliminari della America's Cup.

Rieletto al Senato nella XV Legislatura nell'aprile 2006 per la Casa delle libertà, è stato eletto presidente della provincia di Trapani nel turno elettorale del giugno 2006, raccogliendo il 55,6% dei voti in rappresentanza di una coalizione di centrodestra.[5]

Il mandato amministrativo sarebbe scaduto nel 2011, ma D'Alì ha rassegnato, dopo poco più di un anno e mezzo dalle elezioni, le sue dimissioni per concorrere alle elezioni politiche anticipate del 13 aprile 2008, nelle quali è risultato nuovamente eletto al Senato con il PdL. Il 22 maggio 2008 è stato eletto presidente della Commissione Ambiente del Senato.[6]

All'interno del PdL si colloca nell'area del presidente del Senato Renato Schifani, inserita nella corrente dei "Mediatori" ma vicinissima a quella di Angelino Alfano, dove il 27 febbraio 2012 venne eletto coordinatore provinciale.[7][8]

Alle elezioni politiche del 2013 viene ricandidato al Senato, tra le liste del PdL, nonostante fosse sotto processo con l’accusa di concorso esterno in associazione mafiosa[8], nella circoscrizione Sicilia in sesta posizione, venendo riconfermato senatore.

Il 16 novembre 2013, con la sospensione delle attività del Popolo della Libertà[9], decide di aderire al Nuovo Centrodestra (NCD) guidato da Angelino Alfano[10][11]. Secondo Il Fatto Quotidiano, D'Alì aveva preso questa decisione con l’ambizione di ottenere qualche incarico politico, che non è mai arrivato, covando l’ipotesi di tornare da Berlusconi.[8]

Il 13 ottobre 2014 lascia NCD, motivando la scelta con la linea del partito accondiscendente alle larghe intese col Partito Democratico e, a suo dire, infelicemente centrista, per aderire alla rinata Forza Italia di Berlusconi, dopo che, secondo diversi retroscena, veniva corteggiato da Denis Verdini e Berlusconi stesso.[8][12]

Ad aprile 2017, in vista delle elezioni amministrative di quell'anno, si candida a sindaco di Trapani[13], sostenuto da Forza Italia, Partito Socialista Italiano e la lista civica "Per la Grande Città", ma al primo turno dell'11 giugno ottiene il 23,46% dei voti, giungendo terzo e non raggiungendo il ballottaggio.[14]

In vista delle elezioni politiche del 2018, dopo 24 anni di presenza ininterrotta al Parlamento italiano, non si ricandida più.

Vita privata[modifica | modifica wikitesto]

Sposato nel 1978 con Maria Antonietta Aula, matrimonio da cui ha avuto un figlio, ha divorziato nel 2002 e si è risposato.[15][16]

Vicende giudiziarie per associazione mafiosa[modifica | modifica wikitesto]

Fase d'indagini[modifica | modifica wikitesto]

Nel 2011 D'Alì viene indagato per concorso esterno in associazione mafiosa, ma smentisce ogni suo coinvolgimento[17]. Ad ottobre dello stesso anno la procura di Palermo ha chiesto il rinvio a giudizio[18], ma nel maggio 2012 viene deciso il processo con rito abbreviato davanti al tribunale di Palermo.[19]

Il 14 giugno 2013 i PM chiedono la condanna di D'Alì a 7 anni e 4 mesi per concorso esterno in associazione mafiosa.[20]

Assoluzioni in primo e secondo grado[modifica | modifica wikitesto]

Il 30 settembre 2013 il GUP di Palermo Gianluca Francolini ha assolto in primo grado il senatore del PdL per i fatti successivi al 1994 e ha dichiarato la prescrizione per quelli precedenti[21]. La procura annuncia ricorso in appello.

Il 23 settembre 2016 la Corte d'Appello di Palermo assolve in secondo grado D'Alì per i fatti successivi al 1994 e dichiara prescritti quelli precedenti, confermando quindi la sentenza di primo grado.[22]

Soggiorno obbligato[modifica | modifica wikitesto]

Il 18 maggio 2017 la Direzione distrettuale antimafia di Palermo richiede al tribunale per il politico siciliano, candidato sindaco nella sua città natale, la misura del soggiorno obbligato a Trapani, in quanto socialmente pericoloso[23][24][25]. Il 9 agosto 2019 il Tribunale Misure di Prevenzione di Trapani gli impone l'obbligo di dimora a Trapani per tre anni[26], ma l'11 gennaio 2021 il soggiorno obbligato gli viene revocato dalla corte d'appello di Palermo[27].

Nuovo processo e condanna definitiva[modifica | modifica wikitesto]

Su ricorso della procura, a gennaio 2018, i giudici della Corte suprema di cassazione annullarono la sentenza di assoluzione, con rinvio ad un nuovo processo di appello.[28]

Il 21 luglio 2021 la corte d'appello di Palermo lo condanna a sei anni di reclusione per concorso esterno in associazione mafiosa nel processo d'appello bis, con il procuratore generale di Palermo che chiedeva una condanna di 7 anni e 4 mesi; D'Alì, considerato vicino al mandamento di Trapani dei Messina Denaro, viene inoltre interdetto per tre anni dai rapporti con i pubblici uffici.[29]

Il 12 dicembre 2022 la sentenza è stata confermata dalla Corte di cassazione[2][30], e il 14 dicembre l'ex senatore si è costituito al carcere di Opera a Milano.[31][32]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ senato.it - Scheda di attività di Antonio D'ALI' - XVII Legislatura, su www.senato.it. URL consultato l'11 novembre 2023.
  2. ^ a b La Cassazione ha confermato la condanna a sei anni di carcere per l'ex senatore del centrodestra Antonio D'Alì, accusato di concorso esterno in associazione mafiosa, su Il Post, 14 dicembre 2022. URL consultato il 14 dicembre 2022.
  3. ^ Banca Intesa, http://gea.bancaintesa.it/archivio/scripts/GeaCGI.exe?REQSRV=REQPROFILE&REQDB=3&REQCARDTYPE=14&ID=97534. URL consultato il 7 giugno 2010.
  4. ^ Scheda senatore, su Senato della Repubblica XIV Leg.. URL consultato il 7 giugno 2010.
  5. ^ Evento, su Provincia di Trapani. URL consultato il 29 giugno 2021 (archiviato dall'url originale il 9 settembre 2012).
  6. ^ Scheda senatore, su Senato della Repubblica XVI Leg.. URL consultato il 7 giugno 2010.
  7. ^ Congresso del Pdl, ecco chi c'è nel coordinamento provinciale, su lagazzettatrapanese.it, 27 febbraio 2012. URL consultato il 29 giugno 2021 (archiviato dall'url originale il 16 agosto 2013).
  8. ^ a b c d Forza Italia, D'Alì lascia Ncd e torna da Berlusconi. "Altri 5 senatori pronti a lasciare", su Il Fatto Quotidiano, 13 ottobre 2014. URL consultato il 21 febbraio 2023.
  9. ^ L'addio al Pdl (in frantumi), rinasce Forza Italia
  10. ^ Senato della Repubblica: Composizione del gruppo NUOVO CENTRODESTRA
  11. ^ Berlusconi lancia Forza Italia E Alfano il Nuovo Centrodestra
  12. ^ D’Alì torna in Forza Italia, Berlusconi esulta. E cena con Luxuria, su Il Sole 24 ORE. URL consultato il 21 febbraio 2023.
  13. ^ Trapani, il senatore D'Alì candidato sindaco dopo prescrizione per concorso esterno: "Rafforzava la mafia fino al 1994", su Il Fatto Quotidiano, 11 aprile 2017. URL consultato il 21 febbraio 2023.
  14. ^ Elezioni Trapani, al ballottaggio Savona e l'indagato Fazio. Escluso l'imputato D'Alì, su Il Fatto Quotidiano, 12 giugno 2017. URL consultato il 21 febbraio 2023.
  15. ^ Sandra Amurri, La politica nella terra di Cosa nostra. Parla Maria Antonietta Aula, ex moglie di D'Alì, su ilfattoquotidiano.it, 25 novembre 2009. URL consultato il 27 luglio 2021.
  16. ^ Intervista a Il Fatto. Falsa, dice Aula, vera, ribatte la giornalista, su trapanioggi.it.
  17. ^ SICILIA ELECTION TEST Archiviato il 24 ottobre 2012 in Internet Archive. - Report, 21 ottobre 2012.
  18. ^ Mafia, chiesto rinvio a giudizio per senatore D'Alì
  19. ^ Rino Giacalone, Mafia e politica: rito abbreviato per il senatore Pdl Antonio D'Alì, su Antimafia Duemila, 11 maggio 2012. URL consultato il 29 giugno 2021 (archiviato dall'url originale il 16 agosto 2013).
  20. ^ Mafia, chiesti 7 anni e 4 mesi per il senatore Antonio D'Alì - gds.it
  21. ^ Accusato di concorso esterno assolto il senatore D'Ali - Palermo - Repubblica.it
  22. ^ Mafia, per senatore Antonio D'Alì assoluzione e prescrizione dall'accusa di concorso esterno in appello, su Il Fatto Quotidiano, 23 settembre 2016. URL consultato il 12 novembre 2016.
  23. ^ I pm chiedono il soggiorno obbligato per D'Alì, bufera sulla campagna elettorale di Trapani repubblica.it
  24. ^ Mafia, tre anni di obbligo di dimora per l'ex senatore D'Alì: "Socialmente pericoloso", su Il Fatto Quotidiano, 9 agosto 2019. URL consultato il 20 agosto 2019.
  25. ^ Mafia, la Cassazione annulla con rinvio la sentenza di assoluzione per il senatore Antonio D’Alì, in LaStampa.it. URL consultato il 22 gennaio 2018.
  26. ^ Repubblica
  27. ^ www.tp24.it
  28. ^ Mafia, la Cassazione annulla l'assoluzione del senatore D'Alì, in Repubblica.it, 22 gennaio 2018. URL consultato il 22 gennaio 2018.
  29. ^ Concorso esterno, ex senatore di Forza Italia Antonio D’Alì condannato in appello a 6 anni: “Era a disposizione dei Messina Denaro”, in Il Fatto Quotidiano, 21 luglio 2021.
  30. ^ Antonio D'Alì, condanna definitiva a sei anni per concorso esterno in associazione mafiosa. L'ex senatore berlusconiano andrà in carcere, su Il Fatto Quotidiano, 13 dicembre 2022. URL consultato il 13 dicembre 2022.
  31. ^ Antonio D'Alì si costituisce, su milanotoday.it, 14 dicembre 2022.
  32. ^ Mafia: Antonio D'Alì si costituisce a Milano - Cronaca, su Agenzia ANSA, 14 dicembre 2022. URL consultato il 14 dicembre 2022.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Predecessore Sottosegretario di Stato del Ministero dell'Interno Successore
Gian Franco Schietroma 11 giugno 2001 - 17 maggio 2006 Alessandro Pajno
Predecessore Presidente della provincia di Trapani Successore
Giulia Adamo 28 maggio 2006 - 27 aprile 2008 Girolamo Turano
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