Moclobemide: differenze tra le versioni

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La '''moclobemide''' è un farmaco con proprietà di tipo [[ansiolitico]] ed [[Antidepressivi|antidepressivo]] che appartiene alla classe degli [[Inibitore della monoamino ossidasi|inibitori reversibili competitivi delle MAO]] di tipo A (RIMA).<ref name="pmid79052882">{{Cita pubblicazione|nome=NP.|cognome=Nair|coautori=SK. Ahmed; NM. Kin|anno=1993|mese=Nov|titolo=Biochemistry and pharmacology of reversible inhibitors of MAO-A agents: focus on moclobemide.|rivista=J Psychiatry Neurosci|volume=18|numero=5|doi=|id=PMID 7905288|pagine=214-25}}</ref><ref>{{Cita pubblicazione|nome=Burkard|cognome=WP|data=1989-10-01|titolo=Pre-clinical pharmacology of moclobemide. A review of published studies.|rivista=The British journal of psychiatry. Supplement|numero=6|lingua=en|accesso=2017-04-28|url=http://europepmc.org/abstract/med/2695131|nome2=Da Prada|cognome2=M|nome3=Keller|cognome3=HH}}</ref> Per la loro selettività e reversibilità Moclobemide non evidenzia potenziale di interazione con le altre ammine biogene e con gli effetti pressori indotti dalla [[tiramina]] (cosiddetto "''effetto-formaggio''") pertanto non richiede restrizioni dietetiche e non tende ad indurre crisi ipertensive, a differenza dei più vecchi Inibitori [[Inibitore della monoamino ossidasi|Irreversibli IMAO]] (ad esempio l'[[iproniazide]], la [[fenelzina]] e la [[tranilcipromina]]).<ref name="pmid32832912">{{Cita pubblicazione|nome=R.|cognome=Amrein|coautori=SR. Allen; D. Vranesic; M. Stabl|anno=1988|mese=|titolo=Antidepressant drug therapy: associated risks.|rivista=J Neural Transm Suppl|volume=26|numero=|doi=|id=PMID 3283291|pagine=73-86}}</ref><ref name="pmid25876732">{{Cita pubblicazione|nome=M.|cognome=Da Prada|coautori=HH. Keller; R. Kettler|anno=1989|mese=Ago|titolo=[Comparison of the new MAO-A inhibitors moclobemide, brofaromine and toloxatone with tranylcypromine in an animal experiment: significance for clinical practice].|rivista=Psychiatr Prax|volume=16 Suppl 1|numero=|doi=|id=PMID 2587673|pagine=18-24}}</ref>
La '''moclobemide''' è un composto con proprietà di tipo [[antidepressivi|antidepressivo]]. Il profilo di efficacia e sicurezza è simile a quello del [[toloxatone]].

Il farmaco appartiene alla classe degli [[Inibitore della monoamino ossidasi|inibitori reversibili competitivo delle MAO]] di tipo A (RIMA).<ref name="pmid7905288">{{Cita pubblicazione | cognome = Nair | nome = NP. | coautori = SK. Ahmed; NM. Kin | titolo = Biochemistry and pharmacology of reversible inhibitors of MAO-A agents: focus on moclobemide. | rivista = J Psychiatry Neurosci | volume = 18 | numero = 5 | pagine = 214-25 | mese = Nov | anno = 1993 | doi = | id = PMID 7905288 }}</ref> Per la loro selettività e reversibilità i RIMA possono essere considerati ugualmente efficaci rispetto ad altri antidepressivi, ma hanno dimostrato di possedere un profilo di sicurezza decisamente migliore rispetto ai primi inibitori della [[monoamino ossidasi]], chiamati IMAO (ad esempio l'[[iproniazide]], la [[fenelzina]] e la [[tranilcipromina]]).<ref name="pmid3283291">{{Cita pubblicazione | cognome = Amrein | nome = R. | coautori = SR. Allen; D. Vranesic; M. Stabl | titolo = Antidepressant drug therapy: associated risks. | rivista = J Neural Transm Suppl | volume = 26 | numero = | pagine = 73-86 | mese = | anno = 1988 | doi = | id = PMID 3283291 }}</ref>
La sua efficacia è paragonabile a quella degli antidepressivi [[Antidepressivi triciclici|triciclici]] rispetto ai quali possiede però un notevolmente migliore profilo di sicurezza e tollerabilità. I RIMA possono pertanto essere considerati un appropriato trattamento di prima linea per per i disturbi di depressione ed ansia.
Moclobemide evidenzia solo un lieve potenziale interazione con gli effetti pressori indotti dalla [[tiramina]] (cosiddetto "''effetto-formaggio''") pertanto non richiede restrizioni dietetiche e non tende ad indurre crisi ipertensive.<ref name="pmid2587673">{{Cita pubblicazione | cognome = Da Prada | nome = M. | coautori = HH. Keller; R. Kettler | titolo = [Comparison of the new MAO-A inhibitors moclobemide, brofaromine and toloxatone with tranylcypromine in an animal experiment: significance for clinical practice]. | rivista = Psychiatr Prax | volume = 16 Suppl 1 | numero = | pagine = 18-24 | mese = Ago | anno = 1989 | doi = | id = PMID 2587673 }}</ref>

In Italia è stata commercializzata dalla società [[Hoffmann-La Roche|Roche S.p.A.]] con il nome di ''Aurorix'',<ref name="pmid8023056">{{Cita pubblicazione | cognome = Scheen | nome = AJ. | coautori = | titolo = [Drug of the month. Moclobemide (Aurorix)]. | rivista = Rev Med Liege | volume = 49 | numero = 5 | pagine = 291-2 | mese = Mag | anno = 1994 | doi = | id = PMID 8023056 }}</ref> nella forma farmaceutica di compresse contenenti 300&nbsp;mg di [[principio attivo]]. È tuttavia possibile richiederne l'importazione dall'estero.
In Italia è stata commercializzata dalla società [[Hoffmann-La Roche|Roche S.p.A.]] con il nome di ''Aurorix'',<ref name="pmid80230562">{{Cita pubblicazione|nome=AJ.|cognome=Scheen|coautori=|anno=1994|mese=Mag|titolo=[Drug of the month. Moclobemide (Aurorix)].|rivista=Rev Med Liege|volume=49|numero=5|doi=|id=PMID 8023056|pagine=291-2}}</ref> nella forma farmaceutica di compresse contenenti 300&nbsp;mg di [[principio attivo]] che ne ha però sospeso la commercializzazione. È tuttavia possibile richiederne l'importazione dall'estero.


== Farmacodinamica ==
== Farmacodinamica ==
La moclobemide inibisce fortemente ma in maniera reversibile l'attività degli enzimi Mono Amino Ossidasi, degli enzimi estensivamente espressi anche nel cervello e deputati principalmente alla degradazione dei neurotrasmettitori [[Monoamina ossidasi|monoamine]] ([[serotonina]], [[noradrenalina]], [[dopamina]] ma anche altre monoamine come [[melatonina]] e [[Triptammina|triptamine]]). L'effetto finale del farmaco consiste quindi in un aumento della concentrazione intracellulare e extracellulare di questi composti, ciò si crede sia alla base dei suoi effetti psicoattivi.<ref>{{Cita pubblicazione|nome=P|cognome=Bitsios|data=1998-06-01|titolo=Comparison of the effects of moclobemide and selegiline on tyramine-evoked mydriasis in man|rivista=British Journal of Clinical Pharmacology|volume=45|numero=6|pp=551–558|accesso=2017-04-28|doi=10.1046/j.1365-2125.1998.00729.x|url=http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC1873648/|nome2=R W|cognome2=Langley|nome3=S|cognome3=Tavernor}}</ref><ref>{{Cita pubblicazione|nome=N P|cognome=Nair|data=1993-11-01|titolo=Biochemistry and pharmacology of reversible inhibitors of MAO-A agents: focus on moclobemide.|rivista=Journal of Psychiatry and Neuroscience|volume=18|numero=5|pp=214–225|accesso=2017-04-28|url=http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC1188542/|nome2=S K|cognome2=Ahmed|nome3=N M|cognome3=Kin}}</ref> L'effetto di inibizione sulle MAO B, osservato nei ratti, negli essere umani è trascurabile soprattutto rispetto a quello sulla isoforma A: una dose singola di 300 mg di moclobemide è in grado di inibire nell'arco di 2 ore 80% delle MAO A e il 30% delle MAO B. E' perciò classificato come un inibitore selettivo delle MAO-A.<ref>{{Cita pubblicazione|nome=Lina|cognome=Chiuccariello|data=2015-08-27|titolo=Monoamine Oxidase-A Occupancy by Moclobemide and Phenelzine: Implications for the Development of Monoamine Oxidase Inhibitors|rivista=International Journal of Neuropsychopharmacology|volume=19|numero=1|accesso=2017-04-28|doi=10.1093/ijnp/pyv078|url=http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC4772270/|nome2=Robert G|cognome2=Cooke|nome3=Laura|cognome3=Miler}}</ref> La somministrazione cronica determina una down-regulation dei recettori B-Adrenergici e di alcuni recettori serotoninergici.<ref name="pmid79052883">{{Cita pubblicazione|nome=NP.|cognome=Nair|coautori=SK. Ahmed; NM. Kin|anno=1993|mese=Nov|titolo=Biochemistry and pharmacology of reversible inhibitors of MAO-A agents: focus on moclobemide.|rivista=J Psychiatry Neurosci|volume=18|numero=5|doi=|id=PMID 7905288|pagine=214-25}}</ref>
La molecola influenza il sistema di [[neurotrasmettitori]] cerebrali monoaminergici attraverso l'inibizione reversibile delle monoaminossidasi di tipo A (RIMAs).

L'effetto finale del farmaco consiste in una diminuzione del metabolismo della [[noradrenalina]], della [[serotonina]] e della [[dopamina]], le principali ammine biogene implicate nel fenomeno della [[disturbo depressivo|depressione]], e ciò determina un incremento delle rispettive concentrazioni di questi neurotrasmettitori a livello intra-ed extracellulare.<br />
L'uso continuato del farmaco ha mostrato di incrementare i livelli di testosterone (a differenza di altri antidepressivi serotoninergici),<ref>{{Cita libro|titolo=Neuro-endocrinology letters including psychoneuroimmunology, neuropsychopharmacology, reproductive medicine, chronobiology and human ethology.|url=http://www.nel.edu/home.htm|accesso=2017-04-28|data=1997-01-01|lingua=English|ISBN=0172780X}}</ref> di alterare i livelli di [[Adenosina monofosfato ciclico|cAMP]] e di chinasi cAMP dipendenti (l'alterazione dei livelli di fosforilazione è stata messa al centro di alcuni disturbi psichiatrici),<ref>{{Cita pubblicazione|nome=S.|cognome=Mori|data=1998-03-01|titolo=cAMP-dependent phosphorylation system after short and long-term administration of moclobemide|rivista=Journal of Psychiatric Research|volume=32|numero=2|lingua=English|accesso=2017-04-28|doi=10.1016/S0022-3956(98)00003-X|url=http://www.journalofpsychiatricresearch.com/article/S0022-3956(98)00003-X/pdf|nome2=R.|cognome2=Zanardi|nome3=M.|cognome3=Popoli}}</ref> inibire il rilascio di fattori pro infiammatori (la cui presenza è stata messa in relazione ad alcuni disturbi psichiatrici).<ref>{{Cita pubblicazione|nome=Aihua|cognome=Lin|data=2000-04-01|titolo=The in vitro immunosuppressive effects of moclobemide in healthy volunteers|rivista=Journal of Affective Disorders|volume=58|numero=1|pp=69–74|lingua=English|accesso=2017-04-28|doi=10.1016/S0165-0327(99)00076-2|url=http://www.jad-journal.com/article/S0165-0327(99)00076-2/fulltext|nome2=Cai|cognome2=Song|nome3=Günter|cognome3=Kenis}}</ref> Sembra inoltre avere degli effetti neuroprotettivi ed ha dimostrato ridurre la durata del sonno REM nei soggetti sani e di aumentarla invece nei pazienti depressi sottoposti a trattamento.<ref name="pmid79052883" />
L'inizio d'azione è relativamente veloce rispetto ad altre classi di farmaci antidepressivi,<ref name="pmid1609114">{{Cita pubblicazione | cognome = Cesura | nome = AM. | coautori = A. Pletscher | titolo = The new generation of monoamine oxidase inhibitors. | rivista = Prog Drug Res | volume = 38 | numero = | pagine = 171-297 | mese = | anno = 1992 | doi = | id = PMID 1609114 }}</ref> e la tollerabilità a lungo termine è buona.<ref name="pmid1394027">{{Cita pubblicazione | cognome = Roth | nome = M. | coautori = JD. Guelfi | titolo = The efficacy of reversible monoamine oxidase inhibitors in depressive illness. | rivista = Can J Psychiatry | volume = 37 Suppl 1 | numero = | pagine = 18-24 | mese = Set | anno = 1992 | doi = | id = PMID 1394027 }}</ref>

Il fenomeno della tolleranza sembra non verificarsi, oppure essere solo di lieve entità, mentre nei soggetti depressi la molecola mantiene le sue benefiche proprietà terapeutiche per almeno un anno.<ref name="pmid8468432">{{Cita pubblicazione | cognome = Amrein | nome = R. | coautori = W. Hetzel; M. Stabl; W. Schmid-Burgk | titolo = RIMA--a new concept in the treatment of depression with moclobemide. | rivista = Int Clin Psychopharmacol | volume = 7 | numero = 3-4 | pagine = 123-32 | mese = Gen | anno = 1993 | doi = | id = PMID 8468432 }}</ref>
L'inizio degli effetti terapeutici è relativamente veloce rispetto ad altre classi di farmaci antidepressivi (in media 1 settimana),<ref name="pmid16091142">{{Cita pubblicazione|nome=AM.|cognome=Cesura|coautori=A. Pletscher|anno=1992|mese=|titolo=The new generation of monoamine oxidase inhibitors.|rivista=Prog Drug Res|volume=38|numero=|doi=|id=PMID 1609114|pagine=171-297}}</ref> la tollerabilità a lungo termine è buona,<ref name="pmid13940272">{{Cita pubblicazione|nome=M.|cognome=Roth|coautori=JD. Guelfi|anno=1992|mese=Set|titolo=The efficacy of reversible monoamine oxidase inhibitors in depressive illness.|rivista=Can J Psychiatry|volume=37 Suppl 1|numero=|doi=|id=PMID 1394027|pagine=18-24}}</ref> il fenomeno della tolleranza sembra non verificarsi e la molecola mantiene le sue benefiche proprietà terapeutiche per almeno un anno.<ref name="pmid84684322">{{Cita pubblicazione|nome=R.|cognome=Amrein|coautori=W. Hetzel; M. Stabl; W. Schmid-Burgk|anno=1993|mese=Gen|titolo=RIMA--a new concept in the treatment of depression with moclobemide.|rivista=Int Clin Psychopharmacol|volume=7|numero=3-4|doi=|id=PMID 8468432|pagine=123-32}}</ref> Per via della sua breve emivita (circa 10 ore in media) gli effetti farmacologici terminano in 24 ore, ciò consente di passare velocemente ad un altro antidepressivo senza rischi di interazione.<ref>{{Cita pubblicazione|nome=Bret|cognome=Fulton|data=1996-09-01|titolo=Moclobemide|rivista=Drugs|volume=52|numero=3|pp=450–474|lingua=en|accesso=2017-04-28|doi=10.2165/00003495-199652030-00013|url=https://link.springer.com/article/10.2165/00003495-199652030-00013|nome2=Paul|cognome2=Benfield}}</ref>


== Farmacocinetica ==
== Farmacocinetica ==
Dopo somministrazione [[per via orale]] la moclobemide è rapidamente ed ampiamente assorbita dal [[tratto gastroenterico]]. Il farmaco subisce un [[Effetto first-pass|effetto di primo passaggio]] epatico che ne determina una [[biodisponibilità]] del 60% circa dopo l'assunzione di una singola dose. Il composto dopo un picco plasmatico (C<sub>max</sub>) raggiunto a distanza di 2 ore dalla somministrazione si distribuisce estesamente nell'organismo. Il legame con le [[proteine plasmatiche]] è pari al 50%. Gran parte del farmaco viene metabolizzata prima dell'eliminazione dall'organismo che avviene attraverso l'[[Urine|emuntorio renale]]. Coingestione di alimenti ed età non sembrano influenzare significativamente il metabolismo della sostanza.
Dopo somministrazione [[per via orale]] la moclobemide è rapidamente ed ampiamente assorbita dal [[tratto gastroenterico]].
Il farmaco subisce un [[Effetto first-pass|effetto di primo passaggio]] epatico che ne determina una [[biodisponibilità]] del 60% circa dopo l'assunzione di una singola dose. Il composto dopo un picco plasmatico (C<sub>max</sub>) raggiunto a distanza di 2 ore dalla somministrazione si distribuisce estesamente nell'organismo.
Il legame con le [[proteine plasmatiche]] è pari al 50%. Gran parte del farmaco viene metabolizzata prima dell'eliminazione dall'organismo che avviene attraverso l'[[urine|emuntorio renale]].


== Usi clinici ==
== Usi clinici ==
Il farmaco trova indicazione nel trattamento degli stati depressivi acuti e cronici ([[disturbo depressivo|disturbo depressivo maggiore]], psicosi depressiva, depressione melanconica, depressione catatonica)<ref name="pmid7980178">{{Cita pubblicazione | cognome = Mitchell | nome = PB. | coautori = MS. Mitchell | titolo = The management of depression. Part 2. The place of the new antidepressants. | rivista = Aust Fam Physician | volume = 23 | numero = 9 | pagine = 1771-3, 1776-81 | mese = Set | anno = 1994 | doi = | id = PMID 7980178 }}</ref><ref name="pmid2248063">{{Cita pubblicazione | cognome = Lecrubier | nome = Y. | coautori = JD. Guelfi | titolo = Efficacy of reversible inhibitors of monoamine oxidase-A in various forms of depression. | rivista = Acta Psychiatr Scand Suppl | volume = 360 | numero = | pagine = 18-23 | mese = | anno = 1990 | doi = | id = PMID 2248063 }}</ref><ref name="pmid1609337">{{Cita pubblicazione | cognome = Priest | nome = RG. | coautori = DS. Baldwin; T. Bullock; D. Kibel; N. Smeyatsky; J. Steinert | titolo = Recent advances in antidepressant drugs. | rivista = S Afr Med J | volume = Suppl | numero = | pagine = 1-4 | mese = Giu | anno = 1992 | doi = | id = PMID 1609337 }}</ref> così come nella depressione atipica<ref name="pmid8440808">{{Cita pubblicazione | cognome = Spoov | nome = J. | coautori = JY. Suominen; RL. Lahdelma; H. Katila; O. Kymäläinen; E. Isometsä; H. Liukko; J. Auvinen | titolo = Do reversed depressive symptoms occur together as a syndrome? | rivista = J Affect Disord | volume = 27 | numero = 2 | pagine = 131-4 | mese = Feb | anno = 1993 | doi = | id = PMID 8440808 }}</ref> e nel [[Fobia sociale|disturbo d'ansia sociale]].<ref name="pmid8875133">{{Cita pubblicazione | cognome = Fulton | nome = B. | coautori = P. Benfield | titolo = Moclobemide. An update of its pharmacological properties and therapeutic use. | rivista = Drugs | volume = 52 | numero = 3 | pagine = 450-74 | mese = Set | anno = 1996 | doi = | id = PMID 8875133 }}</ref><ref name="pmid7717094">{{Cita pubblicazione | cognome = Priest | nome = RG. | coautori = R. Gimbrett; M. Roberts; J. Steinert | titolo = Reversible and selective inhibitors of monoamine oxidase A in mental and other disorders. | rivista = Acta Psychiatr Scand Suppl | volume = 386 | numero = | pagine = 40-3 | mese = | anno = 1995 | doi = | id = PMID 7717094 }}</ref><br>
Il farmaco trova indicazione nel trattamento degli stati depressivi acuti e cronici ([[Disturbo depressivo|disturbo depressivo maggiore]], psicosi depressiva, depressione melanconica, depressione catatonica, depressione nel parkinson)<ref name="pmid79801782">{{Cita pubblicazione|nome=PB.|cognome=Mitchell|coautori=MS. Mitchell|anno=1994|mese=Set|titolo=The management of depression. Part 2. The place of the new antidepressants.|rivista=Aust Fam Physician|volume=23|numero=9|doi=|id=PMID 7980178|pagine=1771-3, 1776-81}}</ref><ref name="pmid22480632">{{Cita pubblicazione|nome=Y.|cognome=Lecrubier|coautori=JD. Guelfi|anno=1990|mese=|titolo=Efficacy of reversible inhibitors of monoamine oxidase-A in various forms of depression.|rivista=Acta Psychiatr Scand Suppl|volume=360|numero=|doi=|id=PMID 2248063|pagine=18-23}}</ref><ref name="pmid16093372">{{Cita pubblicazione|nome=RG.|cognome=Priest|coautori=DS. Baldwin; T. Bullock; D. Kibel; N. Smeyatsky; J. Steinert|anno=1992|mese=Giu|titolo=Recent advances in antidepressant drugs.|rivista=S Afr Med J|volume=Suppl|numero=|doi=|id=PMID 1609337|pagine=1-4}}</ref> così come nella depressione atipica (distimia) e nel disturbo d'ansia sociale. Per via dell'assenza di effetti negativi sulla sfera cognitiva può essere raccomandato nei soggetti con deficit cognitivi.

La depressione endogena unipolare sembra rispondere meglio rispetto a qualsiasi altra forma depressiva al trattamento con moclobemide.<ref name="pmid8313398">{{Cita pubblicazione | cognome = Angst | nome = J. | coautori = P. Scheidegger; M. Stabl | titolo = Efficacy of moclobemide in different patient groups. Results of new subscales of the Hamilton Depression Rating Scale. | rivista = Clin Neuropharmacol | volume = 16 Suppl 2 | numero = | pagine = S55-62 | mese = | anno = 1993 | doi = | id = PMID 8313398 }}</ref><ref name="pmid8468434">{{Cita pubblicazione | cognome = Woggon | nome = B. | coautori = | titolo = The role of moclobemide in endogenous depression: a survey of recent data. | rivista = Int Clin Psychopharmacol | volume = 7 | numero = 3-4 | pagine = 137-9 | mese = Gen | anno = 1993 | doi = | id = PMID 8468434 }}</ref><br>
La depressione endogena unipolare sembra rispondere meglio rispetto a qualsiasi altra forma depressiva al trattamento con moclobemide.<ref name="pmid83133982">{{Cita pubblicazione|nome=J.|cognome=Angst|coautori=P. Scheidegger; M. Stabl|anno=1993|mese=|titolo=Efficacy of moclobemide in different patient groups. Results of new subscales of the Hamilton Depression Rating Scale.|rivista=Clin Neuropharmacol|volume=16 Suppl 2|numero=|doi=|id=PMID 8313398|pagine=S55-62}}</ref><ref name="pmid84684342">{{Cita pubblicazione|nome=B.|cognome=Woggon|coautori=|anno=1993|mese=Gen|titolo=The role of moclobemide in endogenous depression: a survey of recent data.|rivista=Int Clin Psychopharmacol|volume=7|numero=3-4|doi=|id=PMID 8468434|pagine=137-9}}</ref> La sua efficacia è comparabile a quella dei triciclici, specie a dosaggi superiori ai 300 mg giornalieri. Degli studi ne dimostrfico l'effiacia nel trattamento del deficit di attenzione ed iperattività,<ref>{{Cita pubblicazione|nome=R. G.|cognome=Priest|data=1995-04-01|titolo=Reversible and selective inhibitors of monoamine oxidase A in mental and other disorders|rivista=Acta Psychiatrica Scandinavica|volume=91|pp=40–43|lingua=en|accesso=2017-04-28|doi=10.1111/j.1600-0447.1995.tb05923.x|url=http://onlinelibrary.wiley.com/doi/10.1111/j.1600-0447.1995.tb05923.x/abstract|nome2=R.|cognome2=Gimbrett|nome3=M.|cognome3=Roberts}}</ref> nella fibromialgia,<ref>{{Cita pubblicazione|nome=Roberto Ezequiel|cognome=Heymann|data=2010-02-01|titolo=Consenso brasileiro do tratamento da fibromialgia|rivista=Revista Brasileira de Reumatologia|volume=50|numero=1|pp=56–66|accesso=2017-04-28|doi=10.1590/S0482-50042010000100006|url=http://www.scielo.br/scielo.php?script=sci_abstract&pid=S0482-50042010000100006&lng=pt&nrm=iso&tlng=pt|nome2=Eduardo dos Santos|cognome2=Paiva|nome3=Milton|cognome3=Helfenstein Junior}}</ref> nell'emicrania,<ref>{{Cita pubblicazione|nome=Jeffrey M.|cognome=Claman|data=1993-06-01|titolo=The Potential Effectiveness of Moclobemide, the New Monoamine Oxidase Inhibitor, in the Prophylaxis of Migraine|rivista=Headache: The Journal of Head and Face Pain|volume=33|numero=6|pp=339–339|lingua=en|accesso=2017-04-28|doi=10.1111/j.1526-4610.1993.hed3306339.x|url=http://onlinelibrary.wiley.com/doi/10.1111/j.1526-4610.1993.hed3306339.x/abstract}}</ref> nella disuassefazione.da fumo,<ref>{{Cita pubblicazione|titolo=Antidepressants for smoking cessation|accesso=2017-04-28|doi=10.1002/14651858.cd000031.pub3/abstract|url=http://onlinelibrary.wiley.com/doi/10.1002/14651858.CD000031.pub3/full}}</ref>
Gli inibitori selettivi reversibili delle monoamino ossidasi (RIMAs), tra cui la moclobemide o toloxatone, sono ampiamente sottoprescritti a causa della convinzione sbagliata che gli effetti collaterali di questa classe di farmaci siano analoghi a quelli degli inibitori irreveresibili e non selettivi dello stesso enzima (IMAO).<ref name="pmid9074307">{{Cita pubblicazione | cognome = Kennedy | nome = SH. | coautori = | titolo = Continuation and maintenance treatments in major depression: the neglected role of monoamine oxidase inhibitors. | rivista = J Psychiatry Neurosci | volume = 22 | numero = 2 | pagine = 127-31 | mese = Mar | anno = 1997 | doi = | id = PMID 9074307 }}</ref>

Per via del suo molto buono profilo di sicurezza e la scarsa incidenza di effetti collaterali, può essere indicato come trattamento di prima linea nel trattamento delle forme depressive e di ansia, mostrando infatti una tollerabilità nettamente superiore dei triciclici e degli IMAO e comparabile agli SSRI\SNRI (o secondo alcuni autori superiore data l'assenza di effetti negativi sulla sfera sessuale, emotiva e la scarsa incidenza di effetti collaterali da sospensione).<ref>{{Cita pubblicazione|nome=S H|cognome=Kennedy|data=1997-03-01|titolo=Continuation and maintenance treatments in major depression: the neglected role of monoamine oxidase inhibitors.|rivista=Journal of Psychiatry and Neuroscience|volume=22|numero=2|pp=127–131|accesso=2017-04-28|url=http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC1188835/}}</ref><ref>{{Cita pubblicazione|nome=S.|cognome=Hilton|data=1995-08-01|titolo=Moclobemide safety: monitoring a newly developed product in the 1990s|rivista=Journal of Clinical Psychopharmacology|volume=15|numero=4 Suppl 2|pp=76S–83S|accesso=2017-04-28|url=https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/7593735?dopt=Abstract|nome2=B.|cognome2=Jaber|nome3=R.|cognome3=Ruch}}</ref><ref>{{Cita pubblicazione|nome=P. M.|cognome=Haddad|data=2001-01-01|titolo=Antidepressant discontinuation syndromes|rivista=Drug Safety|volume=24|numero=3|pp=183–197|accesso=2017-04-28|url=https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/11347722?dopt=Abstract}}</ref><ref>{{Cita pubblicazione|nome=Y D|cognome=Lapierre|data=1997-03-01|titolo=Moclobemide versus fluoxetine in the treatment of major depressive disorder in adults.|rivista=Journal of Psychiatry and Neuroscience|volume=22|numero=2|pp=118–126|accesso=2017-04-28|url=http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC1188834/|nome2=R|cognome2=Joffe|nome3=K|cognome3=McKenna}}</ref>

Gli inibitori selettivi reversibili delle monoamino ossidasi (RIMAs), tra cui la moclobemide o toloxatone, sono ampiamente sottoprescritti a causa della convinzione sbagliata dei medici che gli effetti collaterali di questa classe di farmaci siano analoghi a quelli degli inibitori irreveresibili e non selettivi dello stesso enzima (IMAO).<ref name="pmid90743072">{{Cita pubblicazione|nome=SH.|cognome=Kennedy|coautori=|anno=1997|mese=Mar|titolo=Continuation and maintenance treatments in major depression: the neglected role of monoamine oxidase inhibitors.|rivista=J Psychiatry Neurosci|volume=22|numero=2|doi=|id=PMID 9074307|pagine=127-31}}</ref>

Viene escreto nel latte materno solo in quantità molto piccole per cui può essere utilizzato in sicurezza durante l'allattamento.<ref>{{Cita pubblicazione|nome=G|cognome=Pons|data=1990-01-01|titolo=Moclobemide excretion in human breast milk.|rivista=British Journal of Clinical Pharmacology|volume=29|numero=1|pp=27–31|accesso=2017-04-28|url=http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC1380057/|nome2=M P|cognome2=Schoerlin|nome3=Y K|cognome3=Tam}}</ref>


== Effetti collaterali e indesiderati ==
== Effetti collaterali e indesiderati ==
Durante il trattamento si possono manifestare disturbi a carico del tratto gastrointestinale, principalmente di natura digestiva ([[dispepsia]], [[nausea]], [[vomito]], [[stipsi]]). Si possono anche manifestare [[cefalea]], alterazioni del ritmo sonno-veglia, [[Vertigine (medicina)|vertigini]]. In alcuni soggetti sono stati segnalati [[ansia]], [[eccitazione]], [[aggressività]], [[confusione mentale]]. In soggetti predisposti si possono verificare disturbi da ipersensibilità ([[rash cutaneo]], [[orticaria]], [[eczemi]]). In generale si ritiene che il profilo di effetti collaterali sia estremamente favorevole<ref>{{Cita pubblicazione|nome=Udo|cognome=Bonnet|data=2003-03-01|titolo=Moclobemide: Therapeutic Use and Clinical Studies|rivista=CNS Drug Reviews|volume=9|numero=1|pp=97–140|lingua=en|accesso=2016-12-30|doi=10.1111/j.1527-3458.2003.tb00245.x|url=http://onlinelibrary.wiley.com/doi/10.1111/j.1527-3458.2003.tb00245.x/abstract}}</ref>, è inoltre uno dei pochi antidepressivi a non provocare effetti negativi sulla sfera sessuale, alcuni studi hanno indicato in miglioramento della stessa<ref>{{Cita pubblicazione|nome=Klaus|cognome=Mann|titolo=Effects of moclobemide on sexual performance and nocturnal erections in psychogenic erectile dysfunction|rivista=Psychopharmacology|volume=156|numero=1|pp=86–91|lingua=en|accesso=2016-12-30|doi=10.1007/s002130100717|url=http://link.springer.com/article/10.1007/s002130100717|nome2=Justus|cognome2=Pankok|nome3=Joachim|cognome3=Leissner}}</ref>.
Durante il trattamento si possono manifestare disturbi a carico del tratto gastrointestinale, principalmente di natura digestiva ([[dispepsia]], [[nausea]], [[vomito]], [[stipsi]]) che tendnono però a migliorare nel corso delle prime due settimane di trattamento. Si possono anche manifestare [[cefalea]], alterazioni del ritmo sonno-veglia, [[Vertigine (medicina)|vertigini]]. In alcuni soggetti sono stati segnalati [[ansia]], [[eccitazione]], [[aggressività]], [[confusione mentale]]. In soggetti predisposti si possono verificare disturbi da ipersensibilità ([[rash cutaneo]], [[orticaria]], [[eczemi]]). In generale moclobemide è riportato avere un profilo di effetti collaterali e una tollerabilità molto buone,<ref>{{Cita pubblicazione|nome=R. G.|cognome=Priest|data=1992-06-06|titolo=Recent advances in antidepressant drugs|rivista=South African Medical Journal = Suid-Afrikaanse Tydskrif Vir Geneeskunde|volume=Suppl|pp=1–4|accesso=2017-04-28|url=https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/1609337|nome2=D. S.|cognome2=Baldwin|nome3=T.|cognome3=Bullock}}</ref><ref>{{Cita pubblicazione|nome=Udo|cognome=Bonnet|data=2003-03-01|titolo=Moclobemide: Therapeutic Use and Clinical Studies|rivista=CNS Drug Reviews|volume=9|numero=1|pp=97–140|lingua=en|accesso=2016-12-30|doi=10.1111/j.1527-3458.2003.tb00245.x|url=http://onlinelibrary.wiley.com/doi/10.1111/j.1527-3458.2003.tb00245.x/abstract}}</ref><ref>{{Cita pubblicazione|nome=S.|cognome=Hilton|data=1995-08-01|titolo=Moclobemide safety: monitoring a newly developed product in the 1990s|rivista=Journal of Clinical Psychopharmacology|volume=15|numero=4 Suppl 2|pp=76S–83S|accesso=2017-04-28|url=https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/7593735?dopt=Abstract|nome2=B.|cognome2=Jaber|nome3=R.|cognome3=Ruch}}</ref> è inoltre uno dei pochi antidepressivi a non provocare effetti negativi sulla sfera sessuale, alcuni studi hanno indicato un miglioramento della stessa<ref>{{Cita pubblicazione|nome=Klaus|cognome=Mann|titolo=Effects of moclobemide on sexual performance and nocturnal erections in psychogenic erectile dysfunction|rivista=Psychopharmacology|volume=156|numero=1|pp=86–91|lingua=en|accesso=2016-12-30|doi=10.1007/s002130100717|url=http://link.springer.com/article/10.1007/s002130100717|nome2=Justus|cognome2=Pankok|nome3=Joachim|cognome3=Leissner}}</ref>.


== Controindicazioni ==
== Controindicazioni ==
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== Sovradosaggio ==
== Sovradosaggio ==
In caso di sovradosaggio, volontario o accidentale, i primi sintomi tendono a manifestarsi circa 2 ore dopo l'ingestione. I segni e sintomi osservabili consistono in agitazione estrema ed alterazioni del comportamento fino all'aggressività. Non esiste un antidoto specifico ed il trattamento mira al sostegno delle [[funzioni vitali]]. A seguito del sovradosaggio (non fatale) non risultano segni di danni e i pazienti recuperano completamente.<ref>{{Cita pubblicazione|nome=W.|cognome=Hetzel|data=1992-02-01|titolo=Safety of moclobemide taken in overdose for attempted suicide|rivista=Psychopharmacology|volume=106|numero=1|pp=S127–S129|lingua=en|accesso=2017-04-28|doi=10.1007/BF02246256|url=https://link.springer.com/article/10.1007/BF02246256}}</ref> Un report riporta un caso di sovradosaggio con 20 grammi di moclobemide che non ha però avuto esito fatale.<ref>{{Cita pubblicazione|nome=S.|cognome=Hilton|data=1995-08-01|titolo=Moclobemide safety: monitoring a newly developed product in the 1990s|rivista=Journal of Clinical Psychopharmacology|volume=15|numero=4 Suppl 2|pp=76S–83S|accesso=2017-04-28|url=https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/7593735?dopt=Abstract|nome2=B.|cognome2=Jaber|nome3=R.|cognome3=Ruch}}</ref>
In caso di sovradosaggio, volontario o accidentale, i primi sintomi tendono a manifestarsi circa 2 ore dopo l'ingestione. I segni e sintomi osservabili consistono in agitazione estrema ed alterazioni del comportamento fino all'aggressività.
Non esiste un antidoto specifico ed il trattamento mira al sostegno delle [[funzioni vitali]].


== Interazioni ==
== Interazioni ==
* Sostanze [[oppioidi]] ([[morfina]], [[fentanil]], [[codeina]]): la co-somministrazione con moclobemide negli animali sembra potenziare gli effetti di molti oppioidi.
* Sostanze [[oppioidi]] ([[morfina]], [[fentanil]], [[codeina]]): la co-somministrazione con moclobemide negli animali sembra potenziare gli effetti di molti oppioidi.
* [[Cimetidina]]: la somministrazione associata con moclobemide comporta un prolungamento del metabolismo dell'antidepressivo, rendendo quindi opportuna una riduzione dei dosaggi.
* [[Cimetidina]]: la somministrazione associata con moclobemide comporta un prolungamento del metabolismo dell'antidepressivo, rendendo quindi opportuna una riduzione dei dosaggi.
Occorre porre attenzione alla cosomministrazione di altri antidepressivi, alcuni studi non mostrano significative interazioni specie con gli SSRI o selegilina,<ref>{{Cita pubblicazione|nome=E.|cognome=STEUR|data=1997-10-01|titolo=Moclobemide and selegeline in the treatment of depression in Parkinson's disease|rivista=Journal of Neurology, Neurosurgery, and Psychiatry|volume=63|numero=4|pp=547|accesso=2017-04-28|url=http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC2169782/|nome2=L.|cognome2=BALLERING}}</ref> sono però presenti report di tossicità e sindromi serotoninergiche date dalla loro combinazione.<ref>{{Cita pubblicazione|nome=Geoffrey K|cognome=Isbister|data=2017-04-28|titolo=Moclobemide poisoning: toxicokinetics and occurrence of serotonin toxicity|rivista=British Journal of Clinical Pharmacology|volume=56|numero=4|pp=441–450|accesso=2017-04-28|doi=10.1046/j.1365-2125.2003.01895.x|url=http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC1884375/|nome2=L P|cognome2=Hackett|nome3=Andrew H|cognome3=Dawson}}</ref>



== Avvertenze ==
== Avvertenze ==

Versione delle 14:22, 28 apr 2017

Le informazioni riportate non sono consigli medici e potrebbero non essere accurate. I contenuti hanno solo fine illustrativo e non sostituiscono il parere medico: leggi le avvertenze.
Moclobemide
Caratteristiche generali
Formula bruta o molecolareC13H17ClN2O2
Massa molecolare (u)268.739 g/mol
Numero CAS71320-77-9
Numero EINECS636-108-5
Codice ATCN06AG02
PubChem4235
DrugBankDB01171
SMILES
C1COCCN1CCNC(=O)C2=CC=C(C=C2)Cl
Dati farmacocinetici
Biodisponibilità60%
Legame proteico50%
Metabolismoepatico
Escrezionerenale
Indicazioni di sicurezza

La moclobemide è un farmaco con proprietà di tipo ansiolitico ed antidepressivo che appartiene alla classe degli inibitori reversibili competitivi delle MAO di tipo A (RIMA).[1][2] Per la loro selettività e reversibilità Moclobemide non evidenzia potenziale di interazione con le altre ammine biogene e con gli effetti pressori indotti dalla tiramina (cosiddetto "effetto-formaggio") pertanto non richiede restrizioni dietetiche e non tende ad indurre crisi ipertensive, a differenza dei più vecchi Inibitori Irreversibli IMAO (ad esempio l'iproniazide, la fenelzina e la tranilcipromina).[3][4]

La sua efficacia è paragonabile a quella degli antidepressivi triciclici rispetto ai quali possiede però un notevolmente migliore profilo di sicurezza e tollerabilità. I RIMA possono pertanto essere considerati un appropriato trattamento di prima linea per per i disturbi di depressione ed ansia.

In Italia è stata commercializzata dalla società Roche S.p.A. con il nome di Aurorix,[5] nella forma farmaceutica di compresse contenenti 300 mg di principio attivo che ne ha però sospeso la commercializzazione. È tuttavia possibile richiederne l'importazione dall'estero.

Farmacodinamica

La moclobemide inibisce fortemente ma in maniera reversibile l'attività degli enzimi Mono Amino Ossidasi, degli enzimi estensivamente espressi anche nel cervello e deputati principalmente alla degradazione dei neurotrasmettitori monoamine (serotonina, noradrenalina, dopamina ma anche altre monoamine come melatonina e triptamine). L'effetto finale del farmaco consiste quindi in un aumento della concentrazione intracellulare e extracellulare di questi composti, ciò si crede sia alla base dei suoi effetti psicoattivi.[6][7] L'effetto di inibizione sulle MAO B, osservato nei ratti, negli essere umani è trascurabile soprattutto rispetto a quello sulla isoforma A: una dose singola di 300 mg di moclobemide è in grado di inibire nell'arco di 2 ore 80% delle MAO A e il 30% delle MAO B. E' perciò classificato come un inibitore selettivo delle MAO-A.[8] La somministrazione cronica determina una down-regulation dei recettori B-Adrenergici e di alcuni recettori serotoninergici.[9]

L'uso continuato del farmaco ha mostrato di incrementare i livelli di testosterone (a differenza di altri antidepressivi serotoninergici),[10] di alterare i livelli di cAMP e di chinasi cAMP dipendenti (l'alterazione dei livelli di fosforilazione è stata messa al centro di alcuni disturbi psichiatrici),[11] inibire il rilascio di fattori pro infiammatori (la cui presenza è stata messa in relazione ad alcuni disturbi psichiatrici).[12] Sembra inoltre avere degli effetti neuroprotettivi ed ha dimostrato ridurre la durata del sonno REM nei soggetti sani e di aumentarla invece nei pazienti depressi sottoposti a trattamento.[9]

L'inizio degli effetti terapeutici è relativamente veloce rispetto ad altre classi di farmaci antidepressivi (in media 1 settimana),[13] la tollerabilità a lungo termine è buona,[14] il fenomeno della tolleranza sembra non verificarsi e la molecola mantiene le sue benefiche proprietà terapeutiche per almeno un anno.[15] Per via della sua breve emivita (circa 10 ore in media) gli effetti farmacologici terminano in 24 ore, ciò consente di passare velocemente ad un altro antidepressivo senza rischi di interazione.[16]

Farmacocinetica

Dopo somministrazione per via orale la moclobemide è rapidamente ed ampiamente assorbita dal tratto gastroenterico. Il farmaco subisce un effetto di primo passaggio epatico che ne determina una biodisponibilità del 60% circa dopo l'assunzione di una singola dose. Il composto dopo un picco plasmatico (Cmax) raggiunto a distanza di 2 ore dalla somministrazione si distribuisce estesamente nell'organismo. Il legame con le proteine plasmatiche è pari al 50%. Gran parte del farmaco viene metabolizzata prima dell'eliminazione dall'organismo che avviene attraverso l'emuntorio renale. Coingestione di alimenti ed età non sembrano influenzare significativamente il metabolismo della sostanza.

Usi clinici

Il farmaco trova indicazione nel trattamento degli stati depressivi acuti e cronici (disturbo depressivo maggiore, psicosi depressiva, depressione melanconica, depressione catatonica, depressione nel parkinson)[17][18][19] così come nella depressione atipica (distimia) e nel disturbo d'ansia sociale. Per via dell'assenza di effetti negativi sulla sfera cognitiva può essere raccomandato nei soggetti con deficit cognitivi.

La depressione endogena unipolare sembra rispondere meglio rispetto a qualsiasi altra forma depressiva al trattamento con moclobemide.[20][21] La sua efficacia è comparabile a quella dei triciclici, specie a dosaggi superiori ai 300 mg giornalieri. Degli studi ne dimostrfico l'effiacia nel trattamento del deficit di attenzione ed iperattività,[22] nella fibromialgia,[23] nell'emicrania,[24] nella disuassefazione.da fumo,[25]

Per via del suo molto buono profilo di sicurezza e la scarsa incidenza di effetti collaterali, può essere indicato come trattamento di prima linea nel trattamento delle forme depressive e di ansia, mostrando infatti una tollerabilità nettamente superiore dei triciclici e degli IMAO e comparabile agli SSRI\SNRI (o secondo alcuni autori superiore data l'assenza di effetti negativi sulla sfera sessuale, emotiva e la scarsa incidenza di effetti collaterali da sospensione).[26][27][28][29]

Gli inibitori selettivi reversibili delle monoamino ossidasi (RIMAs), tra cui la moclobemide o toloxatone, sono ampiamente sottoprescritti a causa della convinzione sbagliata dei medici che gli effetti collaterali di questa classe di farmaci siano analoghi a quelli degli inibitori irreveresibili e non selettivi dello stesso enzima (IMAO).[30]

Viene escreto nel latte materno solo in quantità molto piccole per cui può essere utilizzato in sicurezza durante l'allattamento.[31]

Effetti collaterali e indesiderati

Durante il trattamento si possono manifestare disturbi a carico del tratto gastrointestinale, principalmente di natura digestiva (dispepsia, nausea, vomito, stipsi) che tendnono però a migliorare nel corso delle prime due settimane di trattamento. Si possono anche manifestare cefalea, alterazioni del ritmo sonno-veglia, vertigini. In alcuni soggetti sono stati segnalati ansia, eccitazione, aggressività, confusione mentale. In soggetti predisposti si possono verificare disturbi da ipersensibilità (rash cutaneo, orticaria, eczemi). In generale moclobemide è riportato avere un profilo di effetti collaterali e una tollerabilità molto buone,[32][33][34] è inoltre uno dei pochi antidepressivi a non provocare effetti negativi sulla sfera sessuale, alcuni studi hanno indicato un miglioramento della stessa[35].

Controindicazioni

Il composto è controindicato nei soggetti con ipersensibilità individuale nota al principio attivo oppure ad uno qualsiasi degli eccipienti contenuti nella formulazione farmacologica.

Sovradosaggio

In caso di sovradosaggio, volontario o accidentale, i primi sintomi tendono a manifestarsi circa 2 ore dopo l'ingestione. I segni e sintomi osservabili consistono in agitazione estrema ed alterazioni del comportamento fino all'aggressività. Non esiste un antidoto specifico ed il trattamento mira al sostegno delle funzioni vitali. A seguito del sovradosaggio (non fatale) non risultano segni di danni e i pazienti recuperano completamente.[36] Un report riporta un caso di sovradosaggio con 20 grammi di moclobemide che non ha però avuto esito fatale.[37]

Interazioni

  • Sostanze oppioidi (morfina, fentanil, codeina): la co-somministrazione con moclobemide negli animali sembra potenziare gli effetti di molti oppioidi.
  • Cimetidina: la somministrazione associata con moclobemide comporta un prolungamento del metabolismo dell'antidepressivo, rendendo quindi opportuna una riduzione dei dosaggi.

Occorre porre attenzione alla cosomministrazione di altri antidepressivi, alcuni studi non mostrano significative interazioni specie con gli SSRI o selegilina,[38] sono però presenti report di tossicità e sindromi serotoninergiche date dalla loro combinazione.[39]


Avvertenze

I soggetti con tendenze autolesionistiche o suicide devono essere attentamente monitorati nel corso del trattamento, particolarmente nelle fasi iniziali. Moclobemide presenta una bassa potenziale interazione con la tiramina e gli effetti pressori da essa indotti, tuttavia i pazienti ipertesi devono comunque evitare di assumere elevate quantità di formaggi stagionati.

Note

  1. ^ NP. Nair, SK. Ahmed; NM. Kin, Biochemistry and pharmacology of reversible inhibitors of MAO-A agents: focus on moclobemide., in J Psychiatry Neurosci, vol. 18, n. 5, Nov 1993, pp. 214-25, PMID 7905288.
  2. ^ (EN) Burkard WP, Da Prada M e Keller HH, Pre-clinical pharmacology of moclobemide. A review of published studies., in The British journal of psychiatry. Supplement, n. 6, 1º ottobre 1989. URL consultato il 28 aprile 2017.
  3. ^ R. Amrein, SR. Allen; D. Vranesic; M. Stabl, Antidepressant drug therapy: associated risks., in J Neural Transm Suppl, vol. 26, 1988, pp. 73-86, PMID 3283291.
  4. ^ M. Da Prada, HH. Keller; R. Kettler, [Comparison of the new MAO-A inhibitors moclobemide, brofaromine and toloxatone with tranylcypromine in an animal experiment: significance for clinical practice]., in Psychiatr Prax, 16 Suppl 1, Ago 1989, pp. 18-24, PMID 2587673.
  5. ^ AJ. Scheen, [Drug of the month. Moclobemide (Aurorix)]., in Rev Med Liege, vol. 49, n. 5, Mag 1994, pp. 291-2, PMID 8023056.
  6. ^ P Bitsios, R W Langley e S Tavernor, Comparison of the effects of moclobemide and selegiline on tyramine-evoked mydriasis in man, in British Journal of Clinical Pharmacology, vol. 45, n. 6, 1º giugno 1998, pp. 551–558, DOI:10.1046/j.1365-2125.1998.00729.x. URL consultato il 28 aprile 2017.
  7. ^ N P Nair, S K Ahmed e N M Kin, Biochemistry and pharmacology of reversible inhibitors of MAO-A agents: focus on moclobemide., in Journal of Psychiatry and Neuroscience, vol. 18, n. 5, 1º novembre 1993, pp. 214–225. URL consultato il 28 aprile 2017.
  8. ^ Lina Chiuccariello, Robert G Cooke e Laura Miler, Monoamine Oxidase-A Occupancy by Moclobemide and Phenelzine: Implications for the Development of Monoamine Oxidase Inhibitors, in International Journal of Neuropsychopharmacology, vol. 19, n. 1, 27 agosto 2015, DOI:10.1093/ijnp/pyv078. URL consultato il 28 aprile 2017.
  9. ^ a b NP. Nair, SK. Ahmed; NM. Kin, Biochemistry and pharmacology of reversible inhibitors of MAO-A agents: focus on moclobemide., in J Psychiatry Neurosci, vol. 18, n. 5, Nov 1993, pp. 214-25, PMID 7905288.
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