Duodenodigiunostomia: differenze tra le versioni
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La duodenodigiunostomia è un intervento chirurgico finalizzato alla creazione di un'anastomosi tra il duodeno ed il digiuno.[1]
Indicazioni
Questo tipo di operazione è una delle ultime soluzioni da adottare per curare la sindrome dell'arteria mesenterica superiore. Se, infatti, alla nutrizione parenterale non segue una remissione della sintomatologia, bisogna lecessariamente agire per via laparotomica, ovvero, mediante una digiunostomia. Tuttavia è sempre più frequente l'utilizzo delle procedure laparoscopiche e mini-invasive. La duodenodigiunostomia laparoscopica può essere dunque un approccio alternativo al trattamento chirurgico dei casi di sindrome SMA.[2][3]
Tale operazione fornisce i vantaggi di essere una tecnica definitiva e minimamente invasiva.[2]
Procedura di intervento
Complicazioni
Note
- ^ Duodenodigiunostomia, in Dizionario di medicina, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 2010.
- ^ a b (EN) Dipartimento di chirurgia dell'Università Yonsei, Laparoscopic Duodenojejunostomy for Management of Superior Mesenteric Artery Syndrome: Two Cases Report and a Review of the Literature, Yonsei Medical Journal, 2003 (online: 30 marzo 2009). URL consultato il 6 gennaio 2013.
- ^ (EN) Keith S. Gersin, B. Todd Heniford, Laparoscopic Duodenojejunostomy for Treatment of Superior Mesenteric Artery Syndrome, NCBI, 1998. URL consultato il 6 gennaio 2013.
Collegamenti esterni
- (EN) Muhammad I. Aslam, Jonathan G. Finch, Prolonged gastroparesis after corrective surgery for Wilkie's syndrome: a case report, BioMed Central, 17 aprile 2008. URL consultato il 6 gennaio 2013.