Tranvia Lovere-Cividate Camuno: differenze tra le versioni

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== Storia ==
== Storia ==
[[File:Lovere partenza tram per Cividate inizio 1900.jpg|thumb|left|Tram in partenza a Lovere (inizio 1900)]]
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L'idea di una [[tranvia]] camuna, che collegasse [[Lovere]] all'Alta [[Val Camonica]], nacque durante le discussioni relative all'opportunità di proseguire la [[ferrovia Brescia-Iseo-Edolo|ferrovia Brescia-Iseo]] lungo il [[lago d'Iseo|Sebino]] e quindi verso [[Breno (Italia)|Breno]] ed [[Edolo]]. Lovere, centro commerciale del Lago d'Iseo, era sede dell'impianto siderurgico Gregorini e della Società di Navigazione del lago d'Iseo che controllava lo scalo lacuale. Inizialmente il comune si fece promotore per diventare il capolinea di una tranvia a scartamento ordinario che sarebbe proseguita fino a Edolo e che avrebbe dovuto considerarsi una prosecuzione della Brescia-Iseo, grazie a un collegamento lacuale tra Lovere e [[Iseo]]<ref>{{cita|Pennacchio, 2006|p. 60}}.</ref>.


La preferenza della [[Provincia di Brescia|deputazione provinciale bresciana]] alla soluzione ferroviaria,<ref>Verbale del Consiglio Provinciale di Brescia del 23 aprile 1884. pp. 77-91</ref><ref>{{cita|Pennacchio, 2006|pp. 67-70}}.</ref> spinse il comune di Lovere a promuovere una tranvia che fosse continuazione della progettata ferrovia [[Albano Sant'Alessandro|Albano]]-[[Lovere]] e che si potesse spingere fino all'alta Valle Camonica<ref>{{cita|Pennacchio, 2006|pp. 86-87}}.</ref>.
L'idea di una [[tranvia]] camuna, che collegasse [[Lovere]] all'Alta [[Val Camonica]], nacque durante le discussioni relative all'opportunità di proseguire la [[ferrovia Brescia-Iseo-Edolo|ferrovia Brescia-Iseo]] lungo il [[lago d'Iseo|Sebino]] e quindi verso [[Breno (Italia)|Breno]] ed [[Edolo]]. Lovere, importante centro commerciale del Lago d'Iseo, era sede dell'importante impianto siderurgico Gregorini e della Società di Navigazione del lago d'Iseo che controllava lo scalo lacuale. Inizialmente il comune si fece promotore per diventare il capolinea di una tranvia a scartamento ordinario che sarebbe proseguita fino a Edolo e che avrebbe dovuto considerarsi una prosecuzione della Brescia-Iseo, grazie a un collegamento lacuale tra Lovere e [[Iseo]].<ref>{{cita|Pennacchio|p. 60|Pennacchio, 2006}}.</ref>


Il progetto, nonostante l'impegno della [[Provincia di Bergamo|deputazione provinciale bergamasca]] presso il [[Ministero dei lavori pubblici]], non ottenne seguito<ref>{{cita|Mafrici, 1997|p. 102}}.</ref>.
La preferenza della [[Provincia di Brescia|deputazione provinciale bresciana]] alla soluzione ferroviaria,<ref>Verbale del Consiglio Provinciale di Brescia del 23 aprile 1884. pp. 77-91</ref><ref>{{cita|Pennacchio|pp. 67-70|Pennacchio, 2006}}.</ref> spinse il comune di Lovere a promuovere una tranvia che fosse continuazione della progettata ferrovia [[Albano Sant'Alessandro|Albano]]-[[Lovere]] e che si potesse spingere fino all'alta Valle Camonica.<ref>{{cita|Pennacchio|pp. 86-87|Pennacchio, 2006}}.</ref>


Nel 1889 nacque un comitato promotore loverese che si prefisse lo scopo di chiedere la concessione di una tranvia che utilizzasse la [[Strada statale 42 del Tonale e della Mendola|strada nazionale del Tonale]] e che fosse una soluzione ai problemi della viabilità camuna. Il progetto si prefigurava di costruire una tranvia da Lovere a Breno e poi di estenderla fino a Edolo in un secondo tempo<ref>{{cita|Mafrici|pp. 102-103|Mafrici, 1997}}.</ref>.
Il progetto, nonostante l'impegno della [[Provincia di Bergamo|deputazione provinciale bergamasca]] presso il [[Ministero dei lavori pubblici]], non ottenne seguito.<ref>{{cita|Mafrici|p. 102|Mafrici, 1997}}.</ref>


All'inizio degli [[anni 1890|anni Novanta]], il proposito entrò in un momento di stallo dovuto alla crisi economica. Solo nel 1895 poté essere istituita la [[Società Anonima della Guidovia Camuna]] (GC). Essa si prefiggeva la concessione trentennale di una tranvia a scartamento ridotto da 950 [[millimetro|mm]] che sarebbe stata collegata allo stabilimento Gregorini e al porto di Lovere<ref>{{cita|Mafrici, 1997|pp. 103-104}}.</ref>.
Nel [[1889]] nacque un comitato promotore loverese che si prefisse lo scopo di chiedere la concessione di una tranvia che utilizzasse la [[Strada statale 42 del Tonale e della Mendola|strada nazionale del Tonale]] e che fosse una soluzione ai problemi della viabilità camuna. Il progetto si prefigurava di costruire una tranvia da Lovere a Breno e poi di estenderla fino a Edolo in un secondo tempo.<ref>{{cita|Mafrici|pp. 102-103|Mafrici, 1997}}.</ref>


L'autorizzazione ministeriale venne ottenuta il 31 dicembre 1896<ref>{{cita|Mafrici, 1997|p. 105}}.</ref> e seguirono le proteste da parte dei consiglieri della provincia bresciana e di [[Giuseppe Zanardelli]] che temettero la perdita del sostegno ministeriale al progetto della ferrovia Iseo-Pisogne-Edolo<ref>{{cita|Pennacchio, 2006|pp. 107-112|}}.</ref>. La Società Anonima, ottenuti sussidi e finanziamenti, poté procedere alla posa dei binari tra il 1900 e il 1901<ref name="Mafrici_1997_107">{{cita|Mafrici, 1997|p. 107}}.</ref>.
All'inizio degli [[anni 1890|anni Novanta]] il proposito entrò in un momento di stallo dovuto alla crisi economica. Solo nel [[1895]] poté essere istituita la [[Società Anonima della Guidovia Camuna]] (SGC). Essa si prefiggeva la concessione trentennale di una tranvia a scartamento ridotto da 950 [[millimetro|mm]] che sarebbe stata collegata allo stabilimento Gregorini e al porto di Lovere.<ref>{{cita|Mafrici|pp. 103-104|Mafrici, 1997}}.</ref>
[[File:Guidovia Camuna lungolago.JPG|thumb|left|Il tracciato della tranvia sul lungolago di Lovere tra il porto e la stazione.]]


Il primo tratto ad essere inaugurato fu quello da Lovere a [[Darfo Boario Terme|Boario]], il 7 agosto 1901. Il restante tratto da Boario a [[Cividate Camuno]] fu aperto il 20 ottobre dello stesso anno<ref name="Mafrici_1997_107"/>.
L'autorizzazione ministeriale venne ottenuta il 31 dicembre [[1896]].<ref>{{cita|Mafrici|p. 105|Mafrici, 1997}}.</ref> Ci furono proteste da parte dei consiglieri bresciani e di [[Giuseppe Zanardelli]] che temevano la perdita del sostegno ministeriale al progetto della ferrovia camuna Iseo-Pisogne-Edolo.<ref>{{cita|Pennacchio|pp. 107-112|Pennacchio, 2006}}.</ref> La Società Anonima, ottenuti sussidi e finanziamenti, poté procedere alla posa dei binari tra il [[1900]] e il [[1901]].<ref name="ReferenceA">{{cita|Mafrici|p. 107|Mafrici, 1997}}.</ref>
[[File:Guidovia Camuna lungolago.JPG|thumb|Guidovia Camuna lungolago]]


L'esercizio fu svolto regolarmente dalla società anonima. L'apertura della ferrovia Iseo-Edolo nel 1907, pur dichiarata dal Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici come non concorrente alla tranvia, diede le prime difficoltà economiche alla linea. Tra il 1908 e il 1909 avvenne il passaggio allo scartamento ordinario<ref>{{cita|Mafrici, 1997|pp. 107-8}}.</ref>.
Il primo tratto ad essere inaugurato fu quello da Lovere a [[Darfo Boario Terme|Boario]], il 7 agosto [[1901]]. Il restante tratto da Boario a [[Cividate Camuno]] fu aperto il 20 ottobre dello stesso anno.<ref name="ReferenceA"/>


L'esercizio tranviario terminò per Regio Decreto l'agosto 1917, durante la [[prima guerra mondiale]]. Nei mesi successivi, l'armamento fu smantellato dal Genio Militare per esigenze belliche con l'impegno di ricollocarlo al termine del conflitto. Una nota dell'Ufficio tecnico della Provincia di Brescia del 1919 attesta che la linea non fu ripristinata<ref>{{cita|Pennacchio, 2006|p. 190}}.</ref>.
L'esercizio fu svolto regolarmente dalla società anonima. L'apertura della Iseo-Edolo nel [[1907]], pur dichiarata dal Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici come non concorrente alla tranvia, diede le prime difficoltà economiche alla linea. Tra il [[1908]] e il [[1909]] avvenne il passaggio allo scartamento ordinario.<ref>{{cita|Mafrici|pp. 107-8|Mafrici, 1997}}.</ref>
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L'esercizio tranviario terminò per Regio Decreto l'agosto [[1917]], durante la [[prima guerra mondiale]]. Nei mesi successivi l'armamento fu smantellato dal Genio Militare per esigenze belliche e avrebbe dovuto essere ricollocato al termine del conflitto. Una nota dell'Ufficio tecnico della Provincia di Brescia del [[1919]] rivela che la linea non fu ripristinata<ref>{{cita|Pennacchio|p. 190|Pennacchio, 2006}}.</ref> e che anche alcuni tentativi di portare l'elettrificazione sulla linea non ebbero risultati positivi.


== Caratteristiche ==
== Caratteristiche ==
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La [[tranvia]] era a [[binario ferroviario|binario]] singolo. Inizialmente lo [[scartamento ferroviario|scartamento]] adottato fu quello [[scartamento ridotto|ridotto]] da 950&nbsp;[[millimetro|mm]], per poi passare a quello ordinario tranviario italiano di 1445&nbsp;[[millimetro|mm]], operazione compiuta fra il [[1908]] e il [[1909]].
La [[tranvia]] era a [[binario ferroviario|binario]] singolo. Inizialmente lo [[scartamento ferroviario|scartamento]] adottato fu quello [[scartamento ridotto|ridotto]] da 950&nbsp;[[millimetro|mm]], per poi passare a quello ordinario tranviario italiano di 1445&nbsp;[[millimetro|mm]], operazione compiuta fra il 1908 e il 1909.


Le [[rotaia|rotaie]] erano di tipo [[rotaia Vignoles|Vignoles]] da 22&nbsp;[[chilogrammo|kg]]/[[metro|m]]. La linea era inoltre dotata di servizio telegrafico.<ref>{{cita|Mafrici|pp. 103-8|Mafrici, 1997}}.</ref>
Le [[rotaia|rotaie]] erano di tipo [[rotaia Vignoles|Vignoles]] da 22&nbsp;[[chilogrammo|kg]]/[[metro|m]]. La linea era inoltre dotata di servizio telegrafico<ref>{{cita|Mafrici, 1997|pp. 103-8}}.</ref>.


=== Percorso ===
=== Percorso ===
La tranvia partiva da [[Lovere]] nei pressi del porto della cittadina, mentre la stazione era ospitata nell'edificio lungo corso Marconi che fa angolo con via XX Settembre. Si immetteva lungo la [[Strada statale 42 del Tonale e della Mendola|strada nazionale del Tonale]] che la linea percorreva, in sede promiscua, fino a [[Cividate Camuno]].
[[File:Stazione Guidovia Camuna.JPG|thumb|left|Stazione Guidovia Camuna]]


Ad esclusione dei capilinea, la linea era dotata di una sola [[stazione ferroviaria|stazione]], presso la frazione [[Darfo Boario Terme|Corna]] di [[Darfo Boario Terme]], e di un'unica [[fermata ferroviaria|fermata]] obbligatoria presso [[Rogno]]. Tutte le altre erano fermate, in piena linea, facoltative<ref>{{cita libro| url=https://www.archiviofondazionefs.it/it/1913/p/936dcd3e0e764475bea3fce5bfeb4e5d77954b0b| titolo=Orario Generale Ferrovie - Tramvie - Navigazione - Servizi automobilistici e postali | capitolo=Quadro orario 642. Lovere-Cividate| data=novembre 1913| pagina=273}}</ref>.
La tranvia partiva da [[Lovere]] nei pressi del porto della cittadina; la stazione era ospitata nell'edificio lungo corso Marconi che fa angolo con via XX Settembre. Si immetteva lungo la [[Strada statale 42 del Tonale e della Mendola|strada del Tonale]], a quel tempo già considerata di livello nazionale, che la linea avrebbe percorso in sede promiscua fino a [[Cividate Camuno]].


Il 10 giugno 1908, dopo l'arrivo della tranvia [[tranvia Trescore-Lovere]] presso la località Bersaglio del comune di [[Costa Volpino]], fu attivata la fermata di Lovere Bersaglio<ref>{{cita libro| url=https://www.archiviofondazionefs.it/it/1908/p/dcb689b9a77e7a4fb485edbd972ded307e5f421a| titolo=Orario ufficiale delle strade ferrate, delle tramvie, della navigazione e delle messaggerie postali del Regno d’Italia con la indicazione delle principali corrispondenze estere | capitolo=Quadro orario 366. Lovere-Cividate| data=luglio 1908| pagina=170}}</ref>. Nel 1910, fu istituita un'altra fermata in corrispondenza della [[stazione di Cividate-Malegno]] della [[ferrovia Brescia-Iseo-Edolo|ferrovia Iseo-Edolo]]<ref>{{cita libro| url=https://www.archiviofondazionefs.it/it/1910/p/ffff9b7dfacdac063d5da8b6e35587c78ebbabbd| titolo=Orario ufficiale delle strade ferrate, delle tramvie, della navigazione e delle messaggerie postali del Regno d’Italia con la indicazione delle principali corrispondenze estere | capitolo=Quadro orario 366. Lovere-Cividate| data=luglio 1910| pagina=186}}</ref>.
Ad esclusione dei capilinea, la linea era dotata di una sola [[stazione ferroviaria|stazione]], presso la frazione [[Darfo Boario Terme|Corna]] di [[Darfo Boario Terme]], e di un'unica [[fermata ferroviaria|fermata]] obbligatoria presso [[Rogno]]. Tutte le altre erano fermate, in piena linea, facoltative.


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Presso la località Bersaglio, nel comune di [[Costa Volpino]], la fermata era posta nei pressi della stazione terminale della [[tranvia Trescore-Lovere]]. Nel [[1908]] fu istituita una fermata nei pressi della [[stazione di Cividate-Malegno]] della [[ferrovia Brescia-Iseo-Edolo|ferrovia Iseo-Edolo]].<ref>Schema di percorso tratto dai quadri orari del 1915, rinvenibili presso [http://www.ferrovie.it/phpBB2/viewtopic.php?t=20598&postdays=0&postorder=asc&start=0 il forum di ferrovie.it]</ref>
File:Stazione Guidovia Camuna.JPG||Stazione tranviaria di Lovere
File:Corna stazione tram Cartolina 1910.jpg|Stazione tranviaria di Corna
File:Cividate Camuno Albergo alla Stazione cartolina circa 1910.jpg|Stazione tranviaria di Cividate Camuno
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== Materiale rotabile ==
== Materiale rotabile ==
[[File:Tram Guidovia Camuna.JPG|thumb|Locomotiva O+K della Guidovia Camuna]]
[[File:O&K catalogue N° 800, page 65, O&K Tramway Locomotives. 2-2 gekuppelte Straßenbahnlokomotive, 50 PS, Spurweite 1000 mm, Dienstgewicht ca 13000 kg.jpg|thumb|Locomotiva O+K della Guidovia Camuna]]
Sulla linea prestarono servizio quattro locomotive tranviarie a vapore, del tipo cabinato, costruite da [[Orenstein & Koppel]] (numeri di costruzione 944 e 797-799) fra il [[1901]] e il [[1902]] e immatricolate 3-6; dotate di due assi motori (rodiggio B) e lunga 4,3 metri, erano ammesse alla velocità massima di 25&nbsp;km/h. La locomotiva n. 6, con il numero di costruzione più basso, si distingueva dalle altre unità per la caldaia e il gruppo cilindri di maggiori dimensioni<ref>{{cita|Hefti, 1984|p. 227}}.</ref>.

Sulla linea prestavano servizio quattro locomotive tranviarie a vapore, del tipo cabinato, costruite da [[Orenstein & Koppel]] (numeri di costruzione 944 e 797-799) fra il [[1901]] e il [[1902]] e immatricolate 3-6; dotate di due assi motori (rodiggio B) e lunga 4,3 metri, erano ammesse alla velocità massima di 25&nbsp;km/h. La locomotiva n. 6, con il numero di costruzione più basso, si distingueva dalle altre unità per la caldaia e il gruppo cilindri di maggiori dimensioni.<ref>Walter Hefti, ''Dampf-Strassenbahnen'', Birkhäuser Verlag, Basilea, 1984, ISBN 978-3-7643-1536-8, p. 227.</ref>
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== Bibliografia ==
== Bibliografia ==
* {{cita libro|Mauro|Pennacchio|La meccanica viabilità - La ferrovia nella storia del lago d'Iseo e della Vallecamonica|2006|Fdp Editore|Marone|cid=Pennacchio, 2006|isbn=88-902714-0-X}} Consultabile su [https://books.google.it/books?id=wj6XADKTDqUC&dq=Tramvia+Lovere-Cividate+Camuno&hl=it&source=gbs_navlinks_s Google books]
* {{cita libro| autore=Mauro Pennacchio| titolo=La meccanica viabilità - La ferrovia nella storia del lago d'Iseo e della Vallecamonica| anno=2006| editore=Fdp Editore| città=Marone| cid=Pennacchio, 2006| isbn=88-902714-0-X}}
* {{cita pubblicazione|autore=Claudio Mafrici|titolo=I binari promiscui - Nascita e sviluppo del sistema tramviario extraurbano in provincia di Brescia (1875-1930)|rivista=Quaderni di sintesi| mese=novembre|anno=1997|volume=51|cid=Mafrici, 1997}}
* {{cita pubblicazione|autore=Claudio Mafrici|titolo=I binari promiscui - Nascita e sviluppo del sistema tramviario extraurbano in provincia di Brescia (1875-1930)|rivista=Quaderni di sintesi| mese=novembre| anno=1997| volume=51| cid=Mafrici, 1997}}
* {{cita libro| autore=Walter Hefti| titolo=Dampf-Strassenbahnen| editore=Birkhäuser Verlag| città=Basilea| anno=1984| isbn=978-3-7643-1536-8| cid=Hefti, 1984}}


== Voci correlate ==
== Voci correlate ==
* [[Cividate Camuno]]
* [[Linee tranviarie italiane]]
* [[Linee tranviarie italiane]]
* [[Lovere]]
* [[Ferrovia Palazzolo-Paratico]]


==Altri progetti==
==Altri progetti==

Versione delle 11:35, 21 ott 2023

Tranvia Lovere-Cividate Camuno
Panorama di Lovere con la tranvia
Inaugurazione1901
Chiusura1917
Vecchi gestoriSocietà Anonima della Guidovia Camuna
Lunghezza22,8 km
Tipotranvia extraurbana
Scartamento950 mm (1901-1909);
1445 mm (1909-1917);
Trazionevapore
Trasporto pubblico

La tranvia Lovere-Cividate Camuno (nota anche come Guidovia Lovere-Cividate Camuno o Guidovia Camuna) era una linea linea extraurbana che congiungeva Lovere, sul Lago d'Iseo, a Cividate Camuno, in Val Camonica.

Storia

Tram in partenza a Lovere (inizio 1900)

L'idea di una tranvia camuna, che collegasse Lovere all'Alta Val Camonica, nacque durante le discussioni relative all'opportunità di proseguire la ferrovia Brescia-Iseo lungo il Sebino e quindi verso Breno ed Edolo. Lovere, centro commerciale del Lago d'Iseo, era sede dell'impianto siderurgico Gregorini e della Società di Navigazione del lago d'Iseo che controllava lo scalo lacuale. Inizialmente il comune si fece promotore per diventare il capolinea di una tranvia a scartamento ordinario che sarebbe proseguita fino a Edolo e che avrebbe dovuto considerarsi una prosecuzione della Brescia-Iseo, grazie a un collegamento lacuale tra Lovere e Iseo[1].

La preferenza della deputazione provinciale bresciana alla soluzione ferroviaria,[2][3] spinse il comune di Lovere a promuovere una tranvia che fosse continuazione della progettata ferrovia Albano-Lovere e che si potesse spingere fino all'alta Valle Camonica[4].

Il progetto, nonostante l'impegno della deputazione provinciale bergamasca presso il Ministero dei lavori pubblici, non ottenne seguito[5].

Nel 1889 nacque un comitato promotore loverese che si prefisse lo scopo di chiedere la concessione di una tranvia che utilizzasse la strada nazionale del Tonale e che fosse una soluzione ai problemi della viabilità camuna. Il progetto si prefigurava di costruire una tranvia da Lovere a Breno e poi di estenderla fino a Edolo in un secondo tempo[6].

All'inizio degli anni Novanta, il proposito entrò in un momento di stallo dovuto alla crisi economica. Solo nel 1895 poté essere istituita la Società Anonima della Guidovia Camuna (GC). Essa si prefiggeva la concessione trentennale di una tranvia a scartamento ridotto da 950 mm che sarebbe stata collegata allo stabilimento Gregorini e al porto di Lovere[7].

L'autorizzazione ministeriale venne ottenuta il 31 dicembre 1896[8] e seguirono le proteste da parte dei consiglieri della provincia bresciana e di Giuseppe Zanardelli che temettero la perdita del sostegno ministeriale al progetto della ferrovia Iseo-Pisogne-Edolo[9]. La Società Anonima, ottenuti sussidi e finanziamenti, poté procedere alla posa dei binari tra il 1900 e il 1901[10].

Il tracciato della tranvia sul lungolago di Lovere tra il porto e la stazione.

Il primo tratto ad essere inaugurato fu quello da Lovere a Boario, il 7 agosto 1901. Il restante tratto da Boario a Cividate Camuno fu aperto il 20 ottobre dello stesso anno[10].

L'esercizio fu svolto regolarmente dalla società anonima. L'apertura della ferrovia Iseo-Edolo nel 1907, pur dichiarata dal Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici come non concorrente alla tranvia, diede le prime difficoltà economiche alla linea. Tra il 1908 e il 1909 avvenne il passaggio allo scartamento ordinario[11].

L'esercizio tranviario terminò per Regio Decreto l'agosto 1917, durante la prima guerra mondiale. Nei mesi successivi, l'armamento fu smantellato dal Genio Militare per esigenze belliche con l'impegno di ricollocarlo al termine del conflitto. Una nota dell'Ufficio tecnico della Provincia di Brescia del 1919 attesta che la linea non fu ripristinata[12].

Caratteristiche

 Stazioni e fermate 
Unknown route-map component "uexKBHFa"
22 Cividate Camuno
Continuation backward Unused straight waterway
per Edolo
Station on track Unknown route-map component "uexHST"
21 Cividate Ferrovia (*1910 Cividate-Malegno)
One way leftward Unknown route-map component "uxmKRZ" Unknown route-map component "CONTfq"
per Brescia
Unknown route-map component "uexHST"
20 Cogno
Unknown route-map component "uexHST"
19 Colombera
Unknown route-map component "uexHST"
17 Pianborno
Unknown route-map component "uexHST"
15 Angone
Unknown route-map component "uexHST"
14 Erbanno
Unknown route-map component "uexHST"
13 Boario
Unknown route-map component "uexBHF"
12 Corna
Unknown route-map component "uexHST"
9 Bessimo
Unknown route-map component "uexHST"
7 Rogno
Unknown route-map component "uexHST"
5 Castello
Unknown route-map component "uexHST"
4 Volpino
Unknown route-map component "uexHST"
3 Ponte Barcotto
Unknown route-map component "uexKBHFa" Unknown route-map component "uexHST"
29/1 Lovere Bersaglio (*1908)
Unknown route-map component "uexCONTgq" Unknown route-map component "uexSTRr" Unused straight waterway
per Trescore
Unknown route-map component "uexBHF"
0 Lovere Stazione
Unknown route-map component "uexKDSTe"
Lovere Porto
Manuale · Legenda · Convenzioni di stile

La tranvia era a binario singolo. Inizialmente lo scartamento adottato fu quello ridotto da 950 mm, per poi passare a quello ordinario tranviario italiano di 1445 mm, operazione compiuta fra il 1908 e il 1909.

Le rotaie erano di tipo Vignoles da 22 kg/m. La linea era inoltre dotata di servizio telegrafico[13].

Percorso

La tranvia partiva da Lovere nei pressi del porto della cittadina, mentre la stazione era ospitata nell'edificio lungo corso Marconi che fa angolo con via XX Settembre. Si immetteva lungo la strada nazionale del Tonale che la linea percorreva, in sede promiscua, fino a Cividate Camuno.

Ad esclusione dei capilinea, la linea era dotata di una sola stazione, presso la frazione Corna di Darfo Boario Terme, e di un'unica fermata obbligatoria presso Rogno. Tutte le altre erano fermate, in piena linea, facoltative[14].

Il 10 giugno 1908, dopo l'arrivo della tranvia tranvia Trescore-Lovere presso la località Bersaglio del comune di Costa Volpino, fu attivata la fermata di Lovere Bersaglio[15]. Nel 1910, fu istituita un'altra fermata in corrispondenza della stazione di Cividate-Malegno della ferrovia Iseo-Edolo[16].

Materiale rotabile

Locomotiva O+K della Guidovia Camuna

Sulla linea prestarono servizio quattro locomotive tranviarie a vapore, del tipo cabinato, costruite da Orenstein & Koppel (numeri di costruzione 944 e 797-799) fra il 1901 e il 1902 e immatricolate 3-6; dotate di due assi motori (rodiggio B) e lunga 4,3 metri, erano ammesse alla velocità massima di 25 km/h. La locomotiva n. 6, con il numero di costruzione più basso, si distingueva dalle altre unità per la caldaia e il gruppo cilindri di maggiori dimensioni[17].

Note

  1. ^ Pennacchio, 2006, p. 60.
  2. ^ Verbale del Consiglio Provinciale di Brescia del 23 aprile 1884. pp. 77-91
  3. ^ Pennacchio, 2006, pp. 67-70.
  4. ^ Pennacchio, 2006, pp. 86-87.
  5. ^ Mafrici, 1997, p. 102.
  6. ^ Mafrici, pp. 102-103.
  7. ^ Mafrici, 1997, pp. 103-104.
  8. ^ Mafrici, 1997, p. 105.
  9. ^ Pennacchio, 2006, pp. 107-112.
  10. ^ a b Mafrici, 1997, p. 107.
  11. ^ Mafrici, 1997, pp. 107-8.
  12. ^ Pennacchio, 2006, p. 190.
  13. ^ Mafrici, 1997, pp. 103-8.
  14. ^ Quadro orario 642. Lovere-Cividate, in Orario Generale Ferrovie - Tramvie - Navigazione - Servizi automobilistici e postali, novembre 1913, p. 273.
  15. ^ Quadro orario 366. Lovere-Cividate, in Orario ufficiale delle strade ferrate, delle tramvie, della navigazione e delle messaggerie postali del Regno d’Italia con la indicazione delle principali corrispondenze estere, luglio 1908, p. 170.
  16. ^ Quadro orario 366. Lovere-Cividate, in Orario ufficiale delle strade ferrate, delle tramvie, della navigazione e delle messaggerie postali del Regno d’Italia con la indicazione delle principali corrispondenze estere, luglio 1910, p. 186.
  17. ^ Hefti, 1984, p. 227.

Bibliografia

  • Mauro Pennacchio, La meccanica viabilità - La ferrovia nella storia del lago d'Iseo e della Vallecamonica, Marone, Fdp Editore, 2006, ISBN 88-902714-0-X.
  • Claudio Mafrici, I binari promiscui - Nascita e sviluppo del sistema tramviario extraurbano in provincia di Brescia (1875-1930), in Quaderni di sintesi, vol. 51, novembre 1997.
  • Walter Hefti, Dampf-Strassenbahnen, Basilea, Birkhäuser Verlag, 1984, ISBN 978-3-7643-1536-8.

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