Ehrharteae

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Ehrharteae
Ehrharta erecta
Classificazione APG IV
Dominio Eukaryota
Regno Plantae
(clade) Angiosperme
(clade) Mesangiosperme
(clade) Monocotiledoni
(clade) Commelinidae
Ordine Poales
Famiglia Poaceae
Sottofamiglia Ehrhartoideae
Tribù Ehrharteae
Classificazione Cronquist
Dominio Eukaryota
Regno Plantae
Sottoregno Tracheobionta
Superdivisione Spermatophyta
Divisione Magnoliophyta
Classe Liliopsida
Sottoclasse Commelinidae
Ordine Cyperales
Famiglia Poaceae
Sottofamiglia Ehrhartoideae
Tribù Ehrharteae
Nevski, 1937
Generi

Ehrharteae Nevski, 1937 è una tribù di piante erbacee spermatofite monocotiledoni appartenenti alla famiglia Poaceae (ordine delle Poales).[1]

Etimologia[modifica | modifica wikitesto]

Il nome della tribù deriva dal suo genere tipo Ehrharta Thunb. il cui nome è stato dato in ricordo del botanico germanico Jakob Friedrich Ehrhart (1742-1795).[2] Il nome scientifico della tribù è stato definito dal botanico russo Sergei Arsenjevic Nevski (1908–1938) nella pubblicazione "Trudy Botanicheskogo Instituta Akademii Nauk SSSR. Ser. 1. Flora i Sistematika Vyssikh Rastenii. Acta Instituti Botanici Academiae Scientiarum URPSS. Moscow & Leningrad [St. Petersburg] - ser. 1, Fl. Sist. Vyssh. Rast. 4: 227. 1937" del 1937.[3]

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Il portamento
Ehrharta calycina
Le foglie
Ehrharta diplax
Infiorescenza
Microlaena stipoides
Spighette
Ehrharta longiflora
Spighetta generica con tre fiori diversi
  • Il portamento delle specie di questa tribù è erbaceo annuale o perenne rizomatoso (i rizomi in Microlaena sono corti), stolonifero, o cespitoso (talvolta sufruttescente) con culmi legnosi. Le radici in genere sono del tipo fascicolato.[1][4][5][6][7][8][9][10]
  • Le foglie lungo il culmo sono alterne e distiche. Sono composte da una guaina, una ligula (membranosa o frangiata con peli) e una lamina. La lamina delle foglie è relativamente ampia con delle forme da lineari a lanceolate con apice acuminato. Le foglie a volte possono presentarsi arrotolate con o senza padiglioni auricolari. Le venature sono parallelinervie con brevi vene trasversali poco visibili. Il sistema vascolare della venatura primaria (costola principale o centrale) è semplice. Nelle foglie sono presenti dei corpi di silice o fitoliti (con forme bilobate o "orizoidi") che hanno la funzione di aumentare la rigidità e resistenza delle foglie.[11]
  • Infiorescenza principale (sinfiorescenza o semplicemente spiga): le infiorescenze, ramificate oppure no, hanno la forma di una pannocchia contratta (in Ehrharta) o aperta (in Microlaena), a volta a forma di un racemo. Raramente l'infiorescenza è formata da una sola spighetta.
  • Infiorescenza secondaria (o spighetta): le spighette sono composte in Ehrharta da un solo fiore fertile sotteso da due glume subuguali con forme da ovate o lanceolate, mentre sono presenti in posizione prossimale due fiori sterili ridotti a lemmi sterili e vuoti; in Microlaena le spighette sono formate da 2 fiori basali sterili e uno distale fertile. Le spighette sono lateralmente compresse. La rachilla non è prolungata. La disarticolazione è sotto i fiori fertili (sopra le glume, ma non tra i fiori anche se sterili). Le glume possono essere assenti, mentre se presenti possono essere persistenti. I fiori sterili sono senza palea oppure se presente è poco significativa. I lemmi possono essere con o senza spine, carenati, coriacei e trasversalmente rugosi.
  • I fiori fertili sono attinomorfi formati da 3 verticilli: perianzio ridotto, androceo e gineceo (assente nei fiori sterili). Alla base del fiore sono presenti due brattee: la palea e il lemma. In questo gruppo sono presenti fiori cleistogamici.
  • I frutti sono del tipo cariosside, ossia sono dei piccoli chicchi indeiscenti nel quale il pericarpo è formato da una sottile parete che circonda il singolo seme. In particolare il pericarpo è fuso al seme e aderente. La forma è allungata e appiattita. L'endosperma è duro e l'ilo è lungo e lineare. L'embrione è sprovvisto di epibalsto. I margini embrionali della foglia si sovrappongono.

Alcuni dettagli morfologici[modifica | modifica wikitesto]

Riproduzione[modifica | modifica wikitesto]

  • Impollinazione: in generale le erbe delle Poaceae sono impollinate in modo anemogamo. Gli stigmi piumosi sono una caratteristica importante per catturare meglio il polline aereo. I questo gruppo sono presenti fiori cleistogamici per cui è possibile l'autoimpollinazione.[9]
  • Riproduzione: la fecondazione avviene fondamentalmente tramite l'impollinazione dei fiori (vedi sopra).
  • Dispersione: i semi cadendo (dopo aver eventualmente percorso alcuni metri a causa del vento –dispersione anemocora) a terra sono dispersi soprattutto da insetti tipo formiche (disseminazione mirmecoria).

Distribuzione e habitat[modifica | modifica wikitesto]

La distribuzione delle specie di questa tribù è relativa all'Africa meridionale, Asia sud-meridionale e Nuova Zelanda con habitat secco-temperati.[1]

Tassonomia[modifica | modifica wikitesto]

La famiglia di appartenenza di questo gruppo (Poaceae) comprende circa 650 generi e 9.700 specie (secondo altri Autori 670 generi e 9.500[7]). Con una distribuzione cosmopolita è una delle famiglie più numerose e più importanti del gruppo delle monocotiledoni e di grande interesse economico: tre quarti delle terre coltivate del mondo produce cereali (più del 50% delle calorie umane proviene dalle graminacee). La famiglia è suddivisa in 11 sottofamiglie, il gruppo di questa voce è descritto al'interno della sottofamiglia Ehrhartoideae.[1][4]

Filogenesi[modifica | modifica wikitesto]

Con la sottofamiglia di questa tribù inizia a divergere il "BEP Clade" comprendente oltre alla sottofamiglia Ehrhartoideae, le sottofamiglie Bambusoideae e Pooideae. Questo clade non ha sinapomorfie morfologiche note. Il clade "BEP" insieme al "PACMAD Clade" formano un "gruppo fratello". Quest'ultimo è formato dalle sottofamiglie Aristidoideae, Arundinoideae, Micrairoideae, Danthonioideae, Chloridoideae e Panicoideae. Possibili sinapomorfie per il clade "PACMAD" sono le foglie prive di pseudo-piccioli, fiori con 2 lodicule e 3 stami.[1]

La circoscrizione di questa tribù è ancora in via di definizione. Alcuni Autori[12] comprendono in questa tribù il genere Microlaena R. Br., mentre altri generi (Tetrarrhena R. Br. e Zotovia Edgar & Connor ) sono considerati sinonimi. Altri Autori[1] considerano Microlaena polifiletico, mentre un riconoscimento dei generi Tetrarrhena e Zotovia renderebbe Ehrharta parafiletico.

Le sinapomorfie per questa tribù sono:[1]

  • l'epiblaso, una piccola appendice squamiforme posta in opposizione al cotiledone, qui è assente;
  • il sistema vascolare della venatura primaria delle foglie è semplice.

Il numero cromosomico delle specie di questa tribù è: 2n = 24 e 48[1]

La tribù alle analisi filogenetiche risulta monofiletica (sia formata da un solo genere che da tutti e quattro). Qui sotto sono rappresentati due possibile cladogrammi (in base alle ultime ricerche filogenetiche) sulle specie della sottofamiglia. Nel primo cladogramma i generi di questa tribù formano un clade saldamente collocato come "gruppo fratello" al resto della sottofamiglia, ad eccezione della tribù Streptogyneae.[12][13] Il secondo cladogramma è leggermente diverso in quanto la tribù Ehrharteae è "gruppo fratello" della tribù Oryzeae),[14] Nel secondo cladogramma inoltre è indicata (semplificata) anche l'evoluzione del numero degli stami nell'ambito della tribù.[15]


Streptogyneae

Ehrharteae

Phyllorachideae

Oryzeae


Streptogyneae

Phyllorachideae

xxxEhrharteaexxx
xxx2_stamixxx

Zotovia+Microlaena

Ehrharta (perenne + annuale)

xxx3_stamixxx

Ehrharta (annuale)

xxx4_stamixxx

Microlaena+Tetrarrhena

Oryzeae

Si stima che la tribù Ehrharteae abbia iniziato a divergere circa 40 - 28 milioni di anni fa, nel tardo Eocene o all'inizio dell'Oligocene. Attorno a questo periodo la terra nel suo insieme stava diventando più fredda, mentre la concentrazione globale di CO2 stava scendendo.[16] Si ritiene anche che l'antenato comune di Ehrhartea sia stato australiano; la filogenesi suggerisce, come probabile direzione della dispersione, dall'Australia all'Africa meridionale[17] La ricostruzione degli antenati di Ehrharteae indica che queste piante si sono sviluppate inizialmente in zone piovose; quindi le specie di Ehrharta successivamente si sono irradiate in habitat molto più secchi del Sudafrica, probabilmente durante il tardo Miocene.[18]

Composizione della tribù[modifica | modifica wikitesto]

La tribù si compone di 2 generi e 36 specie:[1][19][20]

Genere Specie Distribuzione
Ehrharta
Thunb., 1779
35 Africa meridionale, Asia sud-meridionale e Nuova Zelanda
Microlaena
R.Br., 1810
Una specie:[21]
Microlaena stipoides (Labill.) R.Br.
Asia tropicale, India, Malaysia, Papuasia e Australasia.

Note: per alcuni Autori Microlaena è un sinonimo di Ehrharta. Altri generi inclusi in questo gruppo (qui considerati sinonimi) sono: Tetrarrhena R. Br. e Zotovia Edgar & Connor.[1][12][22]

Specie presenti sul territorio italiano[modifica | modifica wikitesto]

Di questa tribù solamente due specie, qui sotto brevemente descritte, sono presenti sul territorio italiano.[5][23][24]

  • Ehrharta erecta Lam., 1786: si differenzia da E. delicatula in quanto è una specie a ciclo biologico perenne con 6 stami.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d e f g h i j Kellogg 2015, pag. 145.
  2. ^ Botanical names, su calflora.net. URL consultato il 3 agosto 2018 (archiviato dall'url originale il 15 maggio 2010).
  3. ^ Indices Nominum Supragenericorum Plantarum Vascularium, su plantsystematics.org. URL consultato il 3 agosto 2018.
  4. ^ a b c Judd et al 2007, pag. 311.
  5. ^ a b Pignatti 1982, Vol. 3 - pag. 451.
  6. ^ Motta 1960, Vol. 2 - pag. 346.
  7. ^ a b Strasburger 2007, pag. 814.
  8. ^ Pasqua et al 2015, pag. 467.
  9. ^ a b Kew - Plants of the World online, su powo.science.kew.org, p. Microlaena stipoides. URL consultato il 3 agosto 2018.
  10. ^ eFloras - Flora of China, su efloras.org. URL consultato il 4 agosto 2018.
  11. ^ Kellogg 2015, pag. 12.
  12. ^ a b c PeerJ 2018, pag. 41.
  13. ^ Soreng et al. 2017, pag. 261.
  14. ^ Kellogg 2015, pag. 128.
  15. ^ Kellog 2009, pag. 5.
  16. ^ Kellog 2009, pag. 4.
  17. ^ Kellog 2009, pag. 6.
  18. ^ Kellog 2009, pag. 7.
  19. ^ The International Plant Names Index, su ipni.org. URL consultato il 3 agosto 2018.
  20. ^ The Plant List, http://www.theplantlist.org/1.1/browse/A. URL consultato il 3 agosto 2018.
  21. ^ Kew - Plants of the World online, su powo.science.kew.org, p. Microlaena. URL consultato il 3 agosto 2018.
  22. ^ Soreng et al. 2017, pag. 282.
  23. ^ Checklist of the Italian Vascular Flora, p. 88.
  24. ^ EURO MED - PlantBase [collegamento interrotto], su ww2.bgbm.org. URL consultato il 6 agosto 2018.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]