Prendimi l'anima

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Prendimi l'anima
Emilia Fox in una scena del film
Titolo originalePrendimi l'anima
Paese di produzioneItalia, Francia, Regno Unito
Anno2002
Durata88 min
Rapporto2,35:1
Generedrammatico, biografico, storico
RegiaRoberto Faenza
SoggettoRoberto Faenza
SceneggiaturaRoberto Faenza, Gianni Arduini, Alessandro Defilippi, Elda Ferri, Hugh Fleetwood, Giampiero Rigosi
Casa di produzioneJean Vigo Italia, Les Films du Centaure, Cowboy Films
Distribuzione in italianoMedusa Distribuzione
FotografiaMaurizio Calvesi
MontaggioMassimo Fiocchi
Effetti specialiRob Hodgson, Sergey Vorobiev, Andrei Udaltsov, Andrei Pakholkov, Nikolay Neyaglov
MusicheAndrea Guerra
ScenografiaGiantito Burchiellaro
CostumiFrancesca Sartori e Serghei Strucioy
Interpreti e personaggi
Doppiatori italiani

Prendimi l'anima è un film del 2002 diretto da Roberto Faenza.

Pellicola biografica ispirata alla figura della psicoanalista russa Sabina Spielrein e al suo rapporto sia terapeutico che amoroso con Jung. Gli interpreti principali sono Emilia Fox e Iain Glen.

Trama[modifica | modifica wikitesto]

Marie e Fraser, due giovani studiosi, l'una francese e l'altro scozzese, fanno reciproca conoscenza mentre si trovano entrambi a Mosca per svolgere ricerche sulla vita della psicoanalista russa Sabina Spielrein. I due ricostruiscono insieme la vita di Sabina, a partire dal suo ricovero a Zurigo nel 1904 per una grave forma di isteria.

Qui la paziente conosce il giovane medico Carl Gustav Jung, che, mettendo in pratica i nuovi metodi di psicoanalisi sviluppati da Freud, riuscirà a guarirla. Sabina comincia ad interessarsi di psicoanalisi lei stessa, e nasce così un'intensa relazione amorosa tra lei e Jung. Ma, constatato che il suo amato Carl, sposato e con due figli, pur innamorato è preda di dubbi morali, Sabina fa scoppiare uno scandalo. I due, infine, si separano.

Tematiche[modifica | modifica wikitesto]

Nel film è presente il quadro di Klimt Giuditta II (1909), che la Spielrein usa come esempio della propria idea di connubio fra Eros e Thanatos.[1]

Distribuzione[modifica | modifica wikitesto]

Presentato in anteprima il 27 settembre 2002 al Siena Film Festival, è uscito nelle sale a cominciare dal 17 gennaio 2003.[2]

Riconoscimenti[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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