Copkiller (L'assassino dei poliziotti)

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Copkiller (L'assassino dei poliziotti)
John Lydon e Harvey Keitel in una scena del film
Titolo originaleCopkiller (L'assassino dei poliziotti)
Paese di produzioneItalia
Anno1983
Durata107 min
Generethriller, orrore
RegiaRoberto Faenza
SoggettoHugh Fletwood (romanzo The Order of Death)
SceneggiaturaEnnio De Concini, Hugh Fletwood, Roberto Faenza
FotografiaGiuseppe Pinori
MontaggioNino Baragli
MusicheEnnio Morricone
ScenografiaGiantito Burchiellaro
Interpreti e personaggi
Doppiatori italiani

Copkiller (L'assassino dei poliziotti) è un film del 1983 diretto da Roberto Faenza.

Il regista è anche coautore della sceneggiatura insieme a Ennio De Concini e Hugh Fletwood.

Il film, accolto con giudizi contrastanti, è considerato un precursore de Il cattivo tenente diretto da Abel Ferrara del 1992, sempre con Harvey Keitel protagonista.[1]

Trama[modifica | modifica wikitesto]

A New York sei poliziotti della squadra narcotici vengono uccisi da un misterioso assassino.

Il tenente Fred O'Connor viene incaricato delle indagini. O'Connor è un uomo dal carattere scontroso e violento, considera i deboli e i drogati alla stregua di delinquenti e conduce una doppia vita, avendo da anni una relazione amichevole, quasi omosessuale segreta con l'amico e collega Bob Carvo, con il quale è anche proprietario di un lussuoso appartamento in un quartiere centrale della città. Nelle giornate di riposo O'Connor è solito andare nell'appartamento in incognito, farsi una doccia e poi ascoltare musica con l'ottimo impianto hi-fi fumando i suoi sigari preferiti. Quando Leo, un giovane psicopatico erede di una grande fortuna, pedina e in seguito si consegna a O'Connor dichiarando di essere il serial killer, Fred non lo prende sul serio, ma per capirne di più decide di sequestrarlo e rinchiuderlo nell'appartamento. O'Connor è incuriosito dal ragazzo, che lo guarda sempre con aria di sfida ed è anche irrispettoso nei suoi confronti. Per farlo parlare Fred lo tortura in cucina e poi lo costringe a vivere e mangiare come se fosse un cane, ma non ottiene nulla perché Leo è masochista. Leo presto diventa un personaggio ingombrante, Bob è spaventato dall'accaduto e non approva il sequestro del ragazzo. Ciò genera disaccordo con Fred e tra i due si spezza l'armonia.

La situazione presto degenera: Bob, nel tentativo di liberare il ragazzo, rimane accidentalmente ucciso e Fred crede di essere colpevole. Lo fa sgozzare da Leo nel parco, ma egli scappa. Fred poi si vede con Lenore, moglie di Bob, di cui è segretamente innamorato, per un incontro molto formale: in un secondo appuntamento Fred racconta tutta la verità a Lenore, parlando anche dell'appartamento che aveva comprato con Bob. Nell'epilogo Leo incastra abilmente Fred come Copkiller davanti a Lenore e ai poliziotti e ne provoca di fatto il suicidio, visto che Fred è in una situazione ormai senza scampo, dopo avergli rivelato di essere lui stesso il Copkiller.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) Corrupt a.k.a Copkiller (1983), su WhyDoesItExist.com, 14 maggio 2011. URL consultato il 22 gennaio 2023.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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