Utente:Andrew1317/Sandbox/Casato de Bœve

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de Bœve
StatoFrancia, Monaco, Svizzera
Casata di derivazioneBosonidi
Titoli

Duca di Provenza
Duca di Borgogna
Duca di Lorena
Duca d'Aquitania

FondatoreJacques III de Bœve
Attuale capoTheresa de Bœve
Data di fondazione1489
Etniafrancese

Il casato de Bœve è una dinastia francese, proprietaria di numerosi feudi in Provenza, Borgogna, Lorena e Aquitania.

Nel corso dei secoli, i sovrani di Francia hanno concesso ai Bœve di fregiarsi di numerosi titoli nobiliari che, dopo essere stati annessi alla corona, erano legati alla personalità del re.

Background[modifica | modifica wikitesto]

Le Origini[modifica | modifica wikitesto]

Il casato de Bœve trae le sue origini nella dinastia dei Bosonidi, che prese il nome da Bosone il Vecchio (800-855), figlio di un certo Teodebaldo (778-843).

Bosone il Vecchio e sua moglie Gertrude (807-873) ebbero quattro figli: Teutberga (817-875), Richilde (819-867), Bosone (820-874) e Uberto (822-866).

Richilde si sposò con Bivin di Vienne (830-869) ed ebbe quattro figli: Bosone (844-887), Richilde (845-914), Riccardo (858-921) e Radberto (860-918)

La Provenza[modifica | modifica wikitesto]

Re di Provenza[modifica | modifica wikitesto]

Nell'870 Bosone ricevette il titolo di re di Provenza con il nome di Bosone I. Dall'unione con Ermengarda ebbe quattro figli: Willa (873-924), Engelberga (877-918), Ludovico (882-928) ed Ermengarda (884-924).

Alla morte di Bosone, Ludovico I gli successe al trono di Provenza e, dalla moglie Anna, ebbe solo un figlio, Carlo Costantino (905-963), che avrebbe dovuto succedere al padre ma, dato che da alcuni era considerato illegittimo, non fu incoronato re e non ebbe mai un effettivo potere sulla Provenza.

Reggenza di Provenza[modifica | modifica wikitesto]

Ludovico nominò allora suo cugino Ugo I (880-947) come reggente con il titolo di Marchese. Nel 993, in cambio della corona d'Italia, dovette cedere la Provenza. La reggenza passò prima al fratello di Ugo, Bosone d'Arles (885-936) e poi al genero di quest'ultimo, Bosone di Borgogna (895-935).

Quando Rodolfo II di Borgogna (888-937) prese il potere, unificò la Provenza e la Borgogna nel nuovo Regno di Arles. Gli succedette il figlio Corrado III di Borgogna (925-993), che ripristinò il titolo elevando a conte di Provenza il nipote di Bosone d'Arles, Bosone II (915-968).

Bosone II e sua moglie Costanza ebbero due figli: Guglielmo (935-993) e Rotboldo (937-1008).

I due si divisero il titolo fino a quando Guglielmo I divenne conte di Provenza mentre Rotboldo II divenne marchese di Provenza, dando inizio a due rami familiari diversi.

Marchesi di Provenza[modifica | modifica wikitesto]

Il titolo di marchese di Provenza passò poi a Rotboldo III (959-1015), che ebbe due figli: Guglielmo (978-1037) ed Emma (980-1062). Guglielmo non ebbe discendenti e il titolo passo ad Emma e al suo secondogenito, Bertando(998-1062).

Il figlio di Bertrando I morì giovane e il titolo di marchese di Provenza passò ai figli del primogenito di Emma, Ponzio II, già conte di Tolosa: prima a Guglielmo IV (1045-1094) e poi a Raimondo IV (1047-1105). Dopo Raimondo IV gli succedettero prima il figlio Bertrando II (1065-1112) e poi l'altro figlio Alfonso Giordano (1103-1148).

Da allora il titolo di Marchese di Provenza passò da figlio in figlio. Da Alfonso Giordano a Raimondo V (1134-1194), a Raimondo VI (1156-1222), a Raimondo VII (1197-1294) e infine alla figlia di quest'ultimo, Giovanna (1220-1271).

Giovanna e suo marito parteciparono all'ottava crociata a Tunisi, dove si ammalarono e morirono durante il viaggio di ritorno.

Tutte le proprietà della coppia vennero annesse alla corona di Francia sotto il re Filippo III (XIII secolo).

Conti di Provenza e di Forcalquier[modifica | modifica wikitesto]

Il titolo di conte passò a Guglielmo II (982-1018) e poi congiuntamente ai suoi tre figli: Guglielmo IV (1003-1030), Folco Bertrando I (1013-1054) e Goffredo I (1015-1063). Guglielmo non ebbe discendenza, mentre i figli di Folco Bertrando divennero conti di Forcalquier (titolo che rimase nel ramo principale della famiglia dopo il matrimonio tra i cugini Garsenda II di Forcalquier e Alfonso II di Provenza). Il titolo di conte di Provenza passò alla prole di Goffedro, prima al figlio Bertrando II (1053-1093) e poi alla figlia Gerberga (1060-1115).

La figlia di quest'ultima, Dolce I (1090-1129) sposò il conte di Barcellona Raimondo Berengario (1082-1131). Il titolo fu associato ai conti di Barcellona e passò dunque a Raimondo Berengario I (1114-1144), poi a Raimondo Berengario II (1140-1166) e infine a Dolce II (1163-1172).

Il cugino Alfonso (1157-1196), nipote di Dolce I, rivendicò la contea. Con un esercito entrò in Provenza, spodestò Dolce II e si impadronì del titolo. Alla morte di Alfonso, subentrarono alla guida della contea temporaneamente i fratelli Raimondo Berengario III (1158-1181) e Sancho I (1161-1223).

Quando il legittimo erede di Alfonso raggiunse la maggiore età, gli venne riconsegnato il potere con il nome di Alfonso II (1180-1209), poi il figlio Raimondo Berengario IV (1198-1245) e a sua volta la figlia di quest'ultimo, Beatrice (1234-1267). Dopo il matrimonio tra Alfonso II e Garsenda II (1180-1242) il titolo di conte di Provenza e conte di Forcalquier vennero riuniti.

La dinastia degli Angioini prese il potere nella contea di Provenza e Forcalquier quando Beatrice sposò il futuro re di Sicilia e Napoli Carlo I (1226-1285), cui succedette Carlo II (1254-1309) e poi Roberto I (1277-1343).

Dato che il figlio di Roberto, Carlo d'Angiò (1298-1328), morì prematuro, l'erede designata al trono era sua figlia Giovanna (1327-1382) che, non avendo eredi, adottò Luigi I (1339-1384), figlio del re di Francia Giovanni II.

Il titolo passò a Luigi II (1377-1417) e poi a Luigi III (1403-1434) che, non avendo figli, favorì il fratello Renato (1409-1480) nella discendenza. Alla morte di Renato, il titolo passò a suo nipote Carlo III (1436-1481).

Carlo III non ebbe figli e la contea di Provenza e Forcalquier passò alla diretta dipendenza della corona di Francia sotto il re Luigi XI (XV secolo).

La Lorena[modifica | modifica wikitesto]

Duchi di Lorena e di Bar[modifica | modifica wikitesto]

Per porre fine alle dispute fra i duchi di Lorena e i duchi di Bar, che duravano da secoli, Luigi I di Bar combinò il matrimonio del suo pronipote Renato, già conte di Provenza, e gli affidò il governo del ducato di Bar.

Renato si sposò con Isabella di Lorena (1400-1453) che gli diede dieci figli, ma solo tre arrivarono alla maggiore età. Tra questi Giovanni II (1427-1470) ereditò il titolo di duca di Lorena e duca di Bar , passandolo poi al figlio Nicola I (1448-1473). Alla sua morte, i due ducati passarono al cugino Renato II (1451-1508) e poi di figlio in figlio: Antonio (1489-1544), Francesco I (1517-1545), Carlo III (1543-1608), Enrico II (1563-1624) e infine al fratello di quest'ultimo, Francesco II (1572-1632).

Le figlie di Enrico II, Nicoletta (1608-1657) e Claudia (1612-1657) sposarono i figli di Francesco II, Carlo IV (1604-1675) e Nicola II (1612-1670). Le due coppie si passarono il governo diverse volte.

Il Ducato di Lorena e Bar, nel frattempo unito, fu occupato dalla Francia dal 1669 al 1697, ma Carlo V (1643-1690), figlio di Nicola e Claudia, riuscì a ristabilire il controllo e a passare il titolo al figlio Leopoldo (1679-1729), che a sua volta lo passo al figlio Francesco (1708-1765), futuro marito di Maria Teresa d'Austria, con la quale fu capostipite della casa d'Asburgo-Lorena.

Francesco rinunciò al titolo cedendo il Ducato di Lorena e Bar alla Francia in cambio della corona del granducato di Toscana.

Il ducato conobbe un breve periodo di governo da parte del re di Polonia Stanislao Leszczyński, per poi essere incorporato nei domini della corona di Francia sotto il re Luigi XV (XVIII secolo).

L'Aquitania[modifica | modifica wikitesto]

Conti di Tolosa[modifica | modifica wikitesto]

Emma (figlia del marchese Rotboldo III di Provenza) si sposò con il conte Guglielmo III di Tolosa. Il loro primogenito Ponzio II (997-1060) succedette al padre come conte di Tolosa, titolo che passò poi ai suoi due figli: prima al primogenito Guglielmo IV, che ricevette anche il titolo di marchese di Provenza da suo zio Bertrando I di Tolosa, e poi al secondogenito Raimondo IV.

Il figlio di quest'ultimo, Alfonso Giordano, ereditò il titolo a soli nove anni. Il duca d'Aquitania Guglielmo IX (tra l'altro marito di Filippa, figlia di Guglielmo IV, che rivendicava il titolo dopo essere stata esclusa dalla discendenza in quanto donna) approfittò della giovane età di Alfonso Giordano per conquistare la contea di Tolosa.

Dieci anni dopo, nel 1122, le milizie di Tolosa si ribellarono e liberarono il loro conte titolare riportandolo al controllo della contea. Gli succedette il figlio Raimondo V e poi il nipote Raimondo VI, nei titoli di conte di Tolosa e marchese di Provenza.

Durante la Crociata albigese, nel 1215, il Concilio Lateranense IV dichiarò decaduto il conte Raimondo VI ed assegnò la contea al responsabile militare della crociata, Simone di Montfort (1165-1218).

Raimondo VI cominciò a riconquistare la contea di Tolosa, aiutato dalla ribellione dei tolosani, che cacciarono Simone dalla città.

Il titolo passò dunque al figlio Raimondo VII e poi alla figlia di quest'ultimo, Giovanna, che morì durante il viaggio di ritorno dall'ottava crociata insieme a suo marito.

Così come il titolo di marchese di Provenza, anche quello di conte di Tolosa venne annesso alla corona di Francia sotto il re Filippo III (XIII secolo).

Duchi d'Aquitania e di Guascogna[modifica | modifica wikitesto]

Il conte di Tolosa e marchese di Provenza Guglielmo IV ebbe una figlia, Filippa (1080-1117) che sposò Guglielmo IX (1071-1126). Il loro primogenito Guglielmo X (1099-1137) ereditò i possedimenti del padre: il ducato d'Aquitania, il ducato di Guascogna e la contea di Poitiers.

La figlia di Guglielmo X, Eleonora (1122-1204) sposò in prime nozze il re Luigi VII di Francia (1120-1180) e in seconde nozze il re Enrico II d'Inghilterra (1133-1189).

I titoli di Eleonora furono trasferiti a due dei figli avuti con Enrico: prima a Riccardo I (1157-1199) e poi a Giovanni (1166-1216). Riccardo non ebbe figli e i titoli passarono ai discendenti di Giovanni: Enrico III (1207-1272), Edoardo I (1239-1307), Edoardo II (1284-1327), Edoardo III (1312-1377), Edoardo di Galles (1330-1376), Riccardo II (1367-1400). Riccardo II non ebbe eredi e il titolo passò a suo zio Giovanni di Gand (1340-1399) e poi di nuovo ai figli di quest'ultimo: Enrico V (1387-1433) ed Enrico VI (1421-1471).

Con la fine della Guerra dei cent'anni, l'Aquitania ritornò sotto il controllo diretto della corona francese, allora tenuta dal re Luigi XI (XV secolo).

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Nel 1241 Philippe I de Blois (1217-1288) si trasferì nei pressi di una fortezza sul Mar Mediterraneo, conosciuta poi come il Palazzo dei Principi di Monaco.

L'8 gennaio 1297 suo figlio Louis II (1243-1304) riuscì a impadronirsi del castello grazie a Francesco Grimaldi, che assunse il controllo con il titolo di Signore. Louis ebbe due figli: Jacques (1267-1323) e Philippe (1270-1342).

Jacques non ebbe discendenti e l'eredità passò ai figli di Philippe II.

L'origine della casata de Bœve si fa risalire convenzionalmente al 1489 con l'autonomia di Monaco.